Tag: Console Generale d’Italia

  • L’Ambasciatore Venier non c’è più

    È scomparso all’improvviso, nei giorni scorsi, l’Ambasciatore Francesco Paolo Venier, già Console Generale d’Italia a Montréal dal 2007 al 2009.

    A dare il triste annuncio sono stati i figli Marco ed Alessandra con Silvia; la compagna Francesca con le sue figlie Giulia e Alice; il fratello Francesco con Chiara ed i nipoti Michele ed Elena. I funerali hanno avuto luogo sabato 12 marzo, alle ore 11, presso la chiesa di San Gabriele Arcangelo in via di Cortina d’Ampezzo 144. Prima del funerale, è stata allestita la camera ardente presso l’ospedale Gemelli.

    Venier era nato a Buenos Aires (Argentina) nel 1958. Dopo aver conseguito nel 1981 la Laurea in Scienze Politiche all’Università di Padova e svolto precedenti esperienze presso il Ministero degli Esteri entrò in carriera diplomatica nel 1990, avviando il proprio percorso professionale alla Segreteria Generale. Nel 1992 fu Segretario commerciale in Guatemala, dove rimase fino al 1996, anno in cui fu nominato Primo segretario a New Delhi.

    Nel 2000 tornò alla Farnesina e riassunse le sue funzioni presso la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo, di cui diventò nel 2001 Capo Segreteria. Nel 2003 si trasferì a Jakarta, con funzioni di Consigliere commerciale. Nel 2007 diventò Console Generale a Montréal e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’ICAO (Agenzia ONU per l’Aviazione Civile Internazionale). Nel 2009 fu no- minato Ambasciatore nel Congo Brazzaville. Nel 2011 tornò alla Farnesina presso la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo, dove nel 2013, assunse le funzioni di Capo dell’Unità Tecnica Centrale.

    Nel febbraio 2016, Venier diventò ambasciatore d’Italia a Da- kar, in Senegal, prima di fare ritorno a Roma, al Ministero degli Affari Esteri, nel 2021. IL CITTADINO si stringe intorno alla famiglia Venier per la prematura e improvvisa scomparsa del caro Ambasciatore.

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  • Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Gli italo-montrealesi salutano Rusconi

    Da sinistra: Antonio Discepola, Giovanna Giordano, Pino Asaro, Michela e Marco Riccardo Rusconi, Giuseppe Borsellino, Tony Loffreda, Antonio Sciascia, Dominic Diaco e Joe Pannunzio. In secondo piano intravediamo anche Angelo Iacono e Ivana Bombardieri

    Montréal – Una serata informale ma calorosa e piena di affetto per dire ‘Arriverderci’ (non ‘Addio’) al Console Generale d’Italia, Marco Riccardo Rusconi, giunto al termine del suo mandato: il 19 dicembre scorso, nella ‘Sala dei Governatori’ del Centro Leonardo da Vinci, la Comunità italiana di Montréal ha voluto abbracciare il diplomatico, tra i più amati degli ultimi anni, prima della sua partenza per Roma, dove dall’8 gennaio è il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Per l’occasione, oltre che dalla moglie Micaela, il Console era accompagnato (per la prima volta) anche dai due figli Ismaele e Riccardo. Giunto a Montréal il 1º agosto del 2016, Rusconi è tornato in patria 2 anni e 4 mesi dopo, con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. La serata –  presentata da Ivana Bombadieri (Radio CFMB) – è stata organizzata dai vertici della Comunità: Giuseppe Borsellino, presidente del consiglio d’amministrazione del Centro Leonardo da Vinci, in collaborazione con lo stesso Centro, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la Casa d’Italia e la CIBPA. Tanti gli esponenti della Comunità accorsi per ringraziare personalmente il Console. Tra gli ospiti, il Sen. Basilio Giordano, la deputata provinciale Filomena Rotiroti e gli omologhi federali Nicola Di Iorio, David Lametti e Angelo Iacono. “Un Console davvero speciale – ha detto Giuseppe Borsellino – per la sua personalità, sincerità, disponibilità, intraprendenza, che ha compiuto un lavoro eccezionale, che tutta la Comunità ha apprezzato”. Poi lo stesso Borsellino ha omaggiato il Console con una scultura autoctona raffigurante un orso, come ‘souvenir’ della sua esperienza canadese.

     

    Nelle prossime settimane l’annuncio ufficiale

    In arrivo Silvia Costantini

    Montréal – A rappresentare l’Italia oggi a Montréal è il Console Lorenzo Solinas, ma già nelle prossime settimane dovrebbe essere annunciato il nuovo Console Generale, che, in base alle nostre informazioni, dovrebbe essere una donna, ovvero Silvia Costantini, attuale team leader Ufficio prevenzione conflitti del SEAE-EEAS dell’Unione Europea. Il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) gestisce le relazioni diplomatiche dell’UE con altri paesi al di fuori dell’UE e conduce la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea. Nata a Roma, Silvia Costantini si è laureata in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste. Ha comiciato la carriera diplomatica il 29 settembre 2001 con la nomina a Segretario di legazione alla Dir. Gen. Integrazione Europea. Dal 1° ottobre 2001 al 24 maggio 2004 è stata al Consolato Generale di prima classe a Shanghai con funzioni di Vice console. Il 29 dicembre 2004 è stata confermata nella stessa sede con funzioni di Console aggiunto. Dal 10 marzo 2008 è Primo segretario a Tunisi. ll 2 luglio 2011 diventa Consigliere di legazione e dal 29 settembre 2011 alle dirette dipendenze del Direttore Generale per l’Unione Europea. Dal 1° ottobre 2011 distaccata presso il SEAE – Delegazione UE in India, New Delhi, con funzioni di Consigliere Politico. Dal 1° settembre 2015 è Team Leader Conflict Prevention, Peace Building and Mediation Instruments presso la Direzione Security Policy and conflict prevention in Bruxelles.

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  • “All’ascolto della Comunità”

    “All’ascolto della Comunità”

    IL NEO CONSOLE GENERALE MARCO RICCARDO RUSCONI INCONTRA LA STAMPA

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    Vittorio Giordano (Il Cittadino Canadese), Fabrizio Intravaia (Corriere Italiano), Carole Gagliardi (Panorama), il Console Generale Marco Riccardo Rusconi, Sylviane Lussier (direttrice generale est di Montreal-Tc Media), Jean Touchette (Corriere Italiano-Tc Media), Arturo Tridico (La Voce) e Samuele Acca (Stile)

    Montréal – È la dura legge dei diplomatici: ogni 4 anni mollano gli ormeggi e tornano a Roma, prima di ripartire per una nuova “avventura”, magari in una città agli antipodi della precedente. Conclusa l’era Enrico Padula, il nuovo Console Generale d’Italia a Montréal è Marco Riccardo Rusconi, che sarà affiancato per i prossimi 2 anni dal Console Filippo Lonardo.

    LA CARRIERA – Nato a Milano il 19 gennaio 1972, Marco Riccardo Rusconi (padre di due figli) ha studiato all’Università di Milano dove, il 7 luglio del 1995, ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche. In seguito all’esame di concorso, il 29 dicembre del 1997 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica. Il 25 settembre 2000 è diventato Secondo segretario a Il Cairo dove, il 29 dicembre dell’anno successivo, è stato confermato con funzioni di Primo segretario. Il 1° settembre del 2004 è stato nominato Console Generale reggente a Liegi e il 6 febbraio 2012 Primo Consigliere commerciale a Madrid. Dal 1º agosto scorso, è ufficialmente il nuovo Console Generale a Montréal e Rappresentante permanente presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO). Segni particolari: adora la natura e tifa Milan.

    L’INCONTRO CON LA STAMPA ALL’ISTITUTO DI CULTURA – Il 10 agosto scorso, il diplomatico ha incontrato la stampa italiana a Montréal nei locali dell’Istituto Italiano di cultura. Spigliato, sorridente ed entuasiasta per l’inizio di questa nuova ‘missione’, Rusconi si è presentato con un discorso a braccio in cui ha delineato, per sommi capi, le linee-guida del suo mandato quadriennale. Un mandato che si annuncia molto interessante, alla luce di un approccio molto empatico, pragmatico ed aperto. Soprattutto alla luce della predisposizione al dialogo e ad una visione moderna, secondo la quale cultura e imprenditoria sono le due facce della stessa medaglia. La priorità imprescindibile di Rusconi resta, ad oggi, quella di ‘studiare’ la Comunità, “ascoltarne le esigenze, i bisogni, le aspettative, per carpirne idee e suggerimenti nel solco di una sorta di intelligenza diffusa, fino a diventarne il veicolo per la loro realizzazione”.  “In questi primi giorni – ha detto il diplomatico – ho conosciuto una Comunità molto bella e decisamente italiana. Non me l’aspettavo, pensavo che la distanza avesse attenuato i legami e invece mi sono dovuto ricredere. Qui sento parlare l’italiano correttamente, al contrario di quanto succede in molte città europee e americane. Negli Usa, per esempio, i discendenti tedeschi sono più numerosi, ma non esiste una Comunità organizzata come quella italiana. Ovunque nel mondo, non vogliamo e non possiamo ‘spogliarci’ della nostra italianità”. Della stampa, poi, Rusconi conosce benissimo le dinamiche: “Sono giornalista: a 22 anni ero già iscritto all’Ordine della Lombardia. Poi un professore mi ha suggerito la carriera diplomatica. Adoro la comunicazione e la dialettica: sarò sempre pronto a rispondere alle domande”. Lo staff del Consoltato lo soddisfa: “Potendo contare su un’ottima struttura, potrò fare tante cose”, ha annunciato, rendendo poi meglio l’idea con una metafora: “È un pò come guidare una Ferrari: andremo più veloci, anche a costo di rischiare di prendere qualche multa”. I giovani e la lingua sono già in agenda: “Sarebbe interessante riuscire a mettere in contatto i nuovi arrivati con i coetanei italo-canadesi di 2ª/3ª generazione. La nostra lingua, poi, tra le più antiche e studiate al mondo, è molto importante: opereremo con altri soggetti per valorizzarla. L’Italiano – ha aggiunto – è un idioma da sempre percepito come lingua di qualità, molto ricercata tra le classi più istruite, la principale in campi come quello della musica, del restauro e della restaurazione; una lingua che esprime uno stile di vita ed è lo specchio di una cultura. L’Italia – ha sottolineato – è un brand naturale molto forte: in tutti i loghi più importanti (come Ferrari, al contrario della tedesca Porsche) è presente il tricolore”. Sull’insegnamento dell’italiano: “Ci sono delle Comunità che hanno le loro scuole. La maggior parte delle Comunità italiane all’estero, invece, fanno una scelta diversa e, secondo me, più intelligente, visto che la scuola è anche uno strumento d’integrazione: è giusto, quindi, che si possa studiare l’italiano nelle scuole a più alta densità di studenti italiani”. Cultura che va a braccetto con l’imprenditoria: “La Comunità italiana vanta da sempre un grande spirito imprenditoriale: è una nostra prerogativa, una predisposizione naturale. Come diceva Leonardo da Vinci, la manifattura è solo una variante dell’arte. Arte ed economia non sono due mondi separati: Leonardo era ingegnere idraulico ma, allo stesso tempo, ha dipinto la Monna Lisa. Una persona senza compartimenti stagni, che non fanno proprio parte della nostra formazione. Si tratta, in realtà, dello stesso spirito creativo declinato in settori e forme diverse”. Un modus vivendi all’italiana che trova in Montréal un terreno particolarmente fertile: “Ho avuto subito l’impressione di una città multiculturale, multi-identitaria e internazionale, difficile da definire e inquadrare, europea ma in Nord America, intrisa di cultura francese, antica ma moderna, che saprà ritagliarsi un ruolo importante nel mondo, oggi come domani”. Insomma, Rusconi sembra proprio un Console vicino alla gente e, quindi, a portata di clic. Scrivetegli su Twitter (@ConsItaliaMTL), su Facebook (https://m.facebook.com/consmontreal) oppure via email all’indirizzo marco.rusconi@esteri.it. (V.G.)

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