Dal prossimo 8 gennaio, il Console Generale sarà il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente
Montréal – Dopo poco più di 2 anni (è arrivato il 1º agosto del 2016), Marco Riccardo Rusconi lascia la metropoli quebecchese e torna a Roma. Il 22 dicembre terminerà il suo mandato di Console Generale d’Italia a Montréal e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale – ICAO. Sognava di tornare in Italia in nave: lo farà in aereo prima di Natale. Senza la moglie Michela ed i figli di 13 e 16 anni, che restaranno a Montreal fino a giugno per terminare l’anno scolastico. Dall’8 gennaio il Ministero degli Esteri lo “presterà” al Ministero dell’Ambiente. A rappresentare l’Italia nei prossimi mesi sarà Lorenzo Solinas, 34 anni, appena arrrivato. L’arrivo dei nuovo Console Generale non sarà immediato. La notizia è che Rusconi ci lascia con diversi mesi di anticipo. Perché “ingaggiato” dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ex comandante della Regione Campania dei Carabinieri Forestali, un generale che ha combattuto le eco-mafie nella Terra dei Fuochi. ‘Galeotto’ è stato il viaggio di quest’ultimo in Canada lo scorso settembre, in occasione del G7 ad Halifax: l’ex generale ha subito intravisto in Rusconi quell’intraprendenza, quell’attivismo e quel dinamismo utili alla causa ecologica nel mondo. I cambiamenti climatici, del resto, sono sempre più al centro della nostra vita: un tema destinato a cambiare gli equilibri geo-politici come li conosciamo oggi. La ‘chiamata’ ministeriale è stata la diretta conseguenza di quel ‘colpo di fulmine’: Marco Riccardo Rusconi sarà il Consigliere Diplomatico del Ministro Costa. “Affinché la politica internazionale del Ministero dell’Ambiente sia coerente con la politica estera italiana”. Un’offerta irrinunciabile per il Console milanese, che così arricchisce il suo curriculum e fa un bel passo in avanti nella carriera diplomatica. Prima o poi sarebbe andato via, è vero. D’altronde, il destino di ogni diplomatico è segnato: dopo un paio di “soggiorni” all’estero (max 8 anni), rientrano alla casa madre, la Farnesina, per un veloce aggiornamento, prima di spiccare il volo per altri lidi. Inutile strapparsi i capelli, quindi: funziona cosi. Dopo Madrid e Montréal, Rusconi sarebbe andato via comunque la prossima estate. Eppure, l’addio anticipato del Console Rusconi lascia un vuoto enorme tra gli italiani del Québec.
Perché Rusconi è stato un Console illuminato, un Console per la gente, tra la gente, con la gente. In bici o sulla vespa. Un Console popolare, che non si è mai rintanato nella sua “torre d’avorio”, ma che anzi ha spalancato le porte del Consolato. Rivoluzionandone il ruolo, la funzione, la percezione: Rusconi ha portato l’Italia tra gli italiani. Con il suo approccio inclusivo, aperto, collaborativo, social, che poi caratterizzano lo stile di vita italiano. Un Console all’ascolto, umile ma ambizioso, capace di intercettare le aspettative e trasformarle in solide realtà. Come testimoniano le ultime due Feste della Repubblica, due celebrazioni in grande stile, che hanno avuto un’eco anche nel Belpaese: in 6 mila allo Stadio Saputo per Antonello Venditti, in 10 mila al Place Bell di Laval per Claudio Baglioni. Senza contare che, durante la “gestione Rusconi”, Montréal ha ricevuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 375simo anniversario di fondazione della città; due Presidenti delle Camera, Laura Boldrini e Roberto Fico; il Premier Conte al G7 di Charlevoix, il Ministro Costa ad Halifax; diversi Ministri: come quello degli Esteri, Paolo Gentiloni; Sindaci come quello di Bologna, Virginio Merola. “Tanto che oggi, in Italia, si parla molto di più di Montréal”. Rafforzando, allo stesso tempo, i rapporti con i Sindaci di Montréal Coderre e Plante. Consolidando la promozione del Made in Italy nell’ambito dell’impresa, dell’enogastronomia, della scienza, della tecnica e della cultura. Svecchiando l’immagine del Consolato, attraverso l’uso dei social media. Tra le iniziative di questo vivace biennio sotto Rusconi, anche 2 edizioni della Giornata del Design Italiano nel Mondo, con eventi all’UQAM e all’UDEM, 2 edizioni della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, e l’attracco al vecchio porto dell’ “Americo Vespucci’, la nave più bella del mondo, per una sosta di ben 12 giorni. Senza dimenticare lo sblocco dei contributi a favore degli Enti Gestori per finanziare i corsi di lingua e cultura italiana, con un concorso che ha messo in palio biglietti aerei per l’Italia ai giovani studenti. Fino al gran finale, con il concerto straordinario del Teatro San Carlo, di scena il 26 novembre alla ‘Maison Synphonique’ di Montréal: una prima assoluta in 281 anni di storia. Un’uscita di scena alla ‘Rusconi’, dunque. Spesso, però, la storia si ripete. Lo stesso destino è toccato ad un suo illustre precedessore: anche Gian Lorenzo Cornado, infatti, è stato richiamato in patria da un Ministro, Clemente Mastella, all’epoca alla Giustizia. Salvo poi tornare in Canada nelle vesti di Amasciatore d’Italia a Ottawa. Chissà, allora, che anche quello di Marco Riccardo Rusconi non sia un addio, ma solo un arrivederci. (V.G.)