Tag: Conferenza

  • Il “Gioco Grande” del potere

    Il “Gioco Grande” del potere

     

    MONTRÉAL – Logiche di convenienza e di connivenza tra economia legale e illegale. Generosità interessate. Patti occulti, intrecci illeciti, ricerca di impunità e di consenso. La linea di confine tra potere e malaffare diventa sempre piu sfumata, fino quasi a dissolversi. E le mafie avanzano, diventano sistema e si fanno sempre piu forti, sempre piu potenti.

    Alla luce dell’esperienza acquisita attraverso le loro attività professionnali, Roberto Scarpinato e Antonio Nicaso ci aiuteranno a comprendere a fondo cosa sia diventato oggi il “gioco grande” del potere. La conferenza (in lingua italiana con traduzione in francese) si terrà all’Istituto Italiano di Cultura di Montréal (1200 Av. du Dr Penfield) martedì 17 maggio, alle 18:30.

    Ingresso gratuito (RSVP)

    Roberto Scarpinato è stato procuratoregenerale presso la Corte d’Appello di Palermo ed è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la mafia in Italia. Ha fatto parte del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si è occupato di molti dei più importanti processi di mafia, tra cui i processi sui rapporti tra mafia e economia e mafia e politica.

    Storico delle organizzazioni cirminali, Antonio Nicaso è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Ha scritto oltre 30 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali.

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  • Conferenza on line con Boulos-Winton e la dott.ssa Falcone

    Conferenza on line con Boulos-Winton e la dott.ssa Falcone

    MONTRÉAL – Il 12o anniversario del tanto apprezzato evento della Giornata Internazionale della Donna, organizzato dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Regione QC (CNIC), sarà di nuovo virtuale quest’anno. Sottolineando dodici anni di successi, il Congresso presenterà una conferenza interattiva online con due donne straordinarie: La Nuova Realtà con Marina Boulos-Winton e la Dott.ssa Emilia-Liana Falcone.

    La conferenza, presentata in collaborazione con la Caisse Populaire Desjardins italo canadese, sarà condotta da Sabrina Marandola, conduttrice radiofonica della transmissione Let’s Go su CBC.

    Marina Boulos-Winton è direttrice esecutiva di Chez Doris, un rifugio per donne in difficoltà. È stata presidente e direttrice della Fondazione “Greater Montréal”. In precedenza, ha ricoperto incarichi dirigenziali presso la società di consulenza nazionale per la raccolta fondi, CCS Fundraising Inc. e United Way of New York.

    La dott.ssa Emilia Liana Falcone è direttrice della Clinica di Ricerca Post-COVID-19 dell’IRCM (IPCO) e direttrice dell’unità di ricerca sul microbioma e la difesa della mucosa presso l’Istituto di Ricerca Clinica di Montreal (IRCM). È anche assistente clinico presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Montreal, specialista in malattie infettive presso il Centre Hospitalier de l’Université de Montréal (CHUM), e titolare di una cattedra di ricerca canadese sul ruolo del microbioma nell’immunodeficienza primaria.

    Ogni anno, questo evento valorizza le donne della Comunità di Montreal e ci ricorda l’incredibile cammino che le donne hanno percorso. Il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi è orgoglioso di poter offrire, anno dopo anno, conferenze con imprenditrici e professioniste che hanno lasciato un segno importante nella Comunità. L’evento sarà seguito da un periodo di domande e risposte in cui le persone potranno interagire con le conferenziere.

    Info: (514) 279-6357 / pr@semaineitalienne.ca
    EVENTO GRATUITO. ISCRIZIONE RICHIESTA

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  • Cristina Piambelli: “Difendiamo la nostra cultura”

    Cristina Piambelli: “Difendiamo la nostra cultura”

    A 10 anni dalla prima Conferenza dei giovani italiani nel mondo, dal 16 al 19 aprile si terrà a Palermo un nuovo seminario, a cui parteciperà almeno un delegato selezionato dal Comites di Montréal, per creare una rete di giovani italiani all’estero

    Montréal – Dal 16 al 19 aprile, a Palermo, per iniziativa del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) si terrà un Seminario finalizzato alla creazione di una rete di giovani italiani all’estero. L’iniziativa è rivolta a circa 200 giovani italiani tra i 18 e i 35 anni residenti all’estero e arriva a 10 anni dalla prima conferenza dei giovani italiani nel mondo. Il progetto – che nasce nel 2008 e su cui lavora la VII Commissione del CGIE che si chiama “Nuove Emigrazioni e Generazioni Nuove” – mira a  valorizzare le dinamiche già in corso e a sollecitarne di nuove, affinché capillarmente i singoli partecipanti possano diventare nodi d’informazione e protagonisti di una nuova fase di coinvolgimento e valorizzazione delle comunità italiane nel mondo. L’obiettivo è che questo lavoro dei giovani divenga complementare a quello delle comunità e delle rappresentanze. Si potrebbe proporre, poi, di lavorare con le associazioni di ricercatori sparse in tutto il mondo e che non riescono a federarsi e coordinare le attività comuni. Un’ulteriore proposta potrebbe essere quella di coordinare le esperienze e buone pratiche sul coinvolgimento giovanile nei territori e nel contatto con le istituzioni. Il delegato montrealese sarà ufficializzato nei prossimi giorni dal Comites e dovrebbe essere scelto tra i giovani del Cogic, il Comitato Giovani del Comites stesso. Ne abbiamo parlato con un membro del Cogic, Cristina Piambelli (nella foto), studentessa italo-canadese e vicepresidente dell’Isa, l’Associazione di Studi Italiani all’Università Concordia di Montréal. Papà della prov. di Frosinone, a Montréal dal 1979, – mamma nata in Québec, ma originaria di Frosinone (nonna) e Napoli (nonno) – Cristina non potrà andare in Sicilia perché ad aprile sarà alle prese con gli esami, ma sull’importanza  dell’incontro di Palermo non ha dubbi: “Penso sia importante che i giovani italiani di diversi Paesi possano incontrarsi e creare una rete di contatti, visto che col tempo rischiamo di perdere la nostra lingua e la nostra cultura. Dobbiamo visitare l’Italia, conoscerla da vicino e difendere le nostre tradizioni, trasmettendole di generazione in generazione. Magari creando una piattaforma on line che ci permetta di restare sempre in contatto, anche quando siamo lontani, condividendo idee e progetti. Contro il rischio che il senso di appartenza si affievolisca, è necessario che i genitori parlino in italiano ai loro figli. A casa mia con i mie fratelli sono cresciuta parlando italiano, anche perché era l’unica lingua conosciuta da mio padre. Un giorno farò la stessa cosa anche con i miei figli. Dobbiamo fare di tutto per non perdere la nostra lingua e cultura. Amo tutto ciò che è italiano. A partire dalla lingua. L’Italia è un bellissimo Paese. È un amore profondo che sento radicato dentro di me, non so se a ispirarlo è stato proprio mio padre: la sua famiglia è tutta lì e per questo ci andiamo quasi ogni anno. E non solo a Frosinone, dove vivono mio nonno, i miei zii e i miei cugini. Ogni volta che vado in Italia mi innamoro sempre di più: per me è come una seconda casa, mi piace assolutamente tutto del Belpaese. Mi piacciono tantissimo la Fiat 500 e l’Alfa Romeo Stelvio, spero di guidarne una un giorno, adoro Eros Ramazzotti e il mio piatto preferito è senza dubbio la pasta alla carbonara”. (V.G.)

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