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  • Festa della Repubblica: Il messaggio dell’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri

    Festa della Repubblica: Il messaggio dell’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri

    Cari Connazionali, Cari Amici,

    il 2 giugno è tradizionalmente un momento di incontro nel quale viene ricordata la nascita della Repubblica Italiana e vengono celebrate la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni e il suo popolo.

    Quest’anno la giornata della Repubblica assume tuttavia un significato particolare e non sarà purtroppo possibile onorarla come di consueto, non solo per le circostanze attuali che impediscono aggregazioni sociali ma, soprattutto, per il doveroso rispetto che dobbiamo a tutti coloro che in Italia stanno soffrendo o sono stati vittime di questa terribile epidemia e dei tanti, che anche qui in Canada, ne sono stati coinvolti direttamente o negli affetti più cari.

    Stiamo vivendo tutti, senza distinzioni, momenti di grande sgomento. Le nostre società, le nostre economie sono sottoposte ad una crescente pressione. Il nostro stesso modo di vivere, di lavorare, di creare relazioni sta radicalmente mutando a fronte di situazioni inaspettate che ci hanno costretto ad un confronto in un territorio inesplorato prima d’ora.

    Noi italiani siamo stati colpiti per primi in Europa, in maniera brutale e senza preavviso, da quello che in molti hanno paragonato ad un violentissimo “tsunami”, ma abbiamo saputo reagire con determinazione e disciplina.

    Voglio oggi ricordare con orgoglio il sacrificio sopportato da ogni nostro singolo cittadino che ha dovuto rinunciare a lungo ad affetti e socialità, come la generosa opera di assistenza prestata dai medici e dal personale sanitario tutto, dalla Protezione Civile e dalle forze dell’ordine che, a rischio della loro stessa incolumità, hanno operato, senza mollare mai, in una gara di solidarietà per arrestare la diffusione del contagio.

    Questi sforzi sono stati premiati e abbiamo maturato l’esperienza necessaria per far ripartire il Paese, anche se siamo stati chiamati a scelte impegnative pagando un prezzo elevato che rimarrà a lungo nella nostra memoria. A fronte di questa crisi abbiamo ancora una volta dimostrato di essere un popolo resiliente, capace di severo impegno, sacrificio, e in grado di resistere e superare le avversità.

    Queste caratteristiche ci appartengono e le riconosco in voi, italiani del Canada! In questo Paese avete saputo emergere, affrontando con perseveranza e determinazione molteplici difficoltà senza cedere e mantenendo saldo il profondo legame con le vostre origini che, nel momento del bisogno avete sempre tradotto in generosa disponibilità e concreta solidarietà. Grazie!

    La mia personale gratitudine va anche ai componenti istituzionali della nostra collettività, ai parlamentari eletti all’estero, ai membri dei Comites, del CGIE e del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, il cui contributo è stato determinante nel mio lavoro quotidiano.

    Infine, desidero rivolgere in questa giornata un grato riconoscimento per le espressioni di solidarietà che hanno voluto riservare all’Italia i vertici del Governo canadese, le maggiori cariche della nazione e gli esponenti del mondo politico, economico e culturale. Da loro sono giunte manifestazioni di sostegno e di ammirazione per la dignità con cui gli italiani hanno affrontato questa crisi e per l’efficacia delle misure di contrasto messe in campo dal nostro Governo. Il mio pensiero va anche ai tanti amici canadesi che, seppur confrontati con gli stessi sacrifici e le stesse difficoltà, hanno voluto comunicare direttamente quanto fosse doloroso per loro assistere alle immagini di sofferenza provenienti dall’Italia.

    Cari connazionali, cari amici, ho iniziato questo messaggio comunicandovi che non sarà possibile celebrare insieme, come di consueto, la ricorrenza del 2 giugno nella Residenza d’Italia; ciò non ci impedisce tuttavia di sentirci oggi virtualmente vicini per onorare la nostra Repubblica, evocando in ciascuno di noi il profondo senso di rispetto ed amore verso la Patria, condividendone i valori di unita e coesione, certi di aver mostrato in questa difficile situazione il nostro volto migliore.

    A sottolineare la mia vicinanza con tutti voi, desidero farvi omaggio di una pubblicazione in formato elettronico dal titolo Piazze In(visibili)https://www.esteri.it/mae/resource/doc/piazze_in_visibili/piazze_in_visibili.pdf – prodotta dal nostro Ministero degli Esteri sulle più belle città italiane, immortalate nell’assordante silenzio che ha caratterizzato le fasi più dure dell’epidemia. Il messaggio contenuto in queste immagini è potente e pieno di speranza. Dalla sequenza dei nostri splendidi centri storici emerge infatti una crescente, incantevole bellezza che trasmette, più di mille parole, la voglia di rinascita e l’energia di un Paese aperto e pronto nuovamente ad accogliervi.

    È quindi con fiducia e solida convinzione di un futuro per tutti migliore, che voglio salutarvi nell’attesa di poter tornare a celebrare assieme il nostro Paese. Viva l’Italia!

    Claudio Taffuri

     

     

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  • Taffuri incontra il Premier Couillard

    Taffuri incontra il Premier Couillard

    L’Ambasciatore d’Italia a Ottawa in visita nella capitale nazionale

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    Québec – Il 13 marzo scorso, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Claudio Taffuri, accompagnato dal Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, ha reso visita alle autorità provinciali a Québec city. Dai cordiali incontri con il Premier Philippe Couillard, la Ministra dell’Economia, della Scienza e dell’Innovazione, Dominique Anglade, la Ministra delle Relazioni Internazionali e Francofonia Christine St-Pierre, il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Quebec, Jacques Chagnon, e il portavoce dell’opposizione ufficiale, il deputato Stéphan Bergeron, è emersa una grande soddisfazione per gli ottimi rapporti italo-quebecchesi, oltre che idee e progetti per una cooperazione sempre più stretta e produttiva.

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  • Mattarella: “Italia e Canada più vicini grazie a voi”

    Mattarella: “Italia e Canada più vicini grazie a voi”

    Il Presidente della Repubblica alla Casa d’Italia e sull’Amerigo Vespucci elogia gli italo-canadesi

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    Prima di ricevere le chiavi della città dal Sindaco Denis Coderre a bordo dell’Amerigo Vespucci, il capo dello Stato ha elogiato la Comunità italo-montrealese tra le mura storiche della Casa d’Italia: “La vostra presenza rende evidente, sostanzia e valorizza l’amicizia tra il popolo italiano e quello canadese”. E sul Canada: “Serva da esempio al mondo per comprendere il valore dell’accoglienza e della capacità di integrazione”

    di Vittorio Giordano

    Montréal – È stata una visita di stato caratterizzata dai classici incontri istituzionali come prescrive il cerimoniale, ma anche un lungo e caloroso abbraccio alla Comunità italo-canadese quella che si è conclusa il 1º luglio scorso e che ha visto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, percorrere in lungo e in largo il Canada (Ottawa, Montreal, Toronto e Vancouver le tappe del viaggio) per consolidare i legami di antica amicizia tra le due sponde dell’Atlantico (in occasione del 150º della confederazione), ma soprattutto per rendere omaggio al cuore tricolore che palpita, incessante e orgoglioso, oltreoceano.

    A OTTAWA – Sono stati 6 giorni ricchi di appuntamenti per il capo dello stato, accompagnato per tutto il viaggio dal Sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova e dall’Ambasciatore d’Italia in Canada Claudio Taffuri. A Ottawa, il 27 giugno, è stato ricevuto dal Governatore Generale David Johnston, prima di onorare il Monumento dei Caduti con la deposizione di una corona. Mercoledì 28, poi, Mattarella si è poi trasferito al Parliament Hill dove ha avuto un colloquio con il Primo Ministro, Justin Trudeau, ed ha incontrato lo Speaker del Senato, George Furey, e quello della Camera dei Comuni, Geoff Regan. “È con grande piacere – ha dichiarato il leader liberale – che accolgo il presidente della Repubblica: questi sono stati mesi che hanno confermato la grande amicizia tra il Canada e l’Italia”. “Ho il piacere di rivederla – gli ha risposto Mattarella – dopo Taormina e dopo l’incontro al Quirinale: questa è un’ulteriore occasione per ribadire la grande amicizia tra i nostri due Paesi”

    ALLA CASA D’ITALIA – Quindi la partenza per Montréal, dove nel pomeriggio ha incontrato il Premier della Provincia del Québec, Philippe Couillard, al Ritz-Carlton, quartier generale della delegazione italiana. Prima di ‘abbracciare’ la Comunità italiana tra le mura storiche della Casa d’Italia, luogo simbolo della nostra emigrazione, che solo in un’altra occasione ha ricevuto un’autorità italiana: il Presidente del consiglio Amintore Fanfani nel 1961. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, spontaneamente intonati dagli oltre 400 italo-canadesi in sala sulle note del Maestro Ron Di Lauro, a prendere la parola è stata la presidente della Casa d’Italia, Angela Minicucci, che, con la voce rotta dall’emozione, ha ripercorso la storia di un “luogo di incontro, supporto e celebrazioni che condivide e trasmette i valori italiani”. “È tra queste mura – ha aggiunto – che noi onoriamo il coraggio ed i sacrifici dei nostri immigrati: la loro memoria collettiva è il dono che ci onoriamo di fare alle generazioni future”. Dopo le parole di benvenuto dell’Ambasciatore Taffuri, è stata la volta del Console Generale Marco Riccardo Rusconi: “Qui si è soliti dire che sono tre le maggiori isole abitate da Italiani: la sua Sicilia, la Sardegna e l’isola di Montreal. (…) Le Italiane e gli Italiani su questa scena non sono stati comparse: sono stati e sono attori, attori protagonisti. Con il loro lavoro, il loro impegno, il loro attaccamento alla nostra Patria, essi hanno reso meno largo l’Atlantico: è infatti anche grazie alla nostra comunità che tra Montréal, il Quebec, il Canada  e l’Italia, le relazioni tra le due sponde si sono rafforzate, e nuove intese sono state raggiunte per partenariati ancora più intensi”. Un’interdipendenza che va rafforzata: “Interdipendenza – ha continuato – significa guardare sotto una luce diversa le potenzialità e le opportunità degli scambi tra questa comunità italiana, le altre nostre comunità sparse per il mondo e l’Italia considerandole non come realtà a sé stanti, bensì come vasi comunicanti con un’unica identica matrice: l’unità del nostro patrimonio irrinunciabile di valori, significati e radici comuni italiane”. Carico di significati il discorso del Presidente Mattarella ai rappresentanti di tutti i principali organismi e associazioni della Comunità (tra le personalità ricordiamo le deputate Fucsia Nissoli e Francesca La Marca, il Sen. Basilio Giordano, la Sen. Marisa Ferretti Barth e la Presidente del Comites Giovanna Giordano): “Sono lietissimo di incontrarvi. Canada e Italia sono legati da una straordinaria amicizia, il Québec e l’Italia hanno una collaborazione molto intensa, Montréal è una città straordinaria, non soltanto per la sua bellezza e per la sua posizione strategica, per la sua vivacità culturale, economica, per il suo dinamismo, ma anche perché è stata la porta del Canada per tanti italiani. (…) “Il fatto che tanti italiani e tanti canadesi di origine italiana abbiano contribuito a rendere il Québec e l’intero Canada così importante e pieno di prosperità e prospettive è motivo di orgoglio per il nostro Paese”. (…). “La grande consonanza, la sintonia, la vicinanza che c’è tra il Canada e l’Italia, si è manifestata anche attraverso l’onda di solidarietà e di sostegno concreto verso le regioni dell’Italia centrale colpite dal recente terremoto”. (…) “Quello che è significativo è che la vostra Comunità sta restituendo quello che ha avuto, premurandosi di assistere chi arriva dall’Italia per avviarli verso una migliore presenza in questo Paese: questo è un grande esempio di civiltà e di solidarietà”. (…) “L’amicizia tra gli stati si basa sulla collaborazione politica, economica, commerciale e culturale tra i governi. Ma tutto questo è accompagnato da un elemento che è il più prezioso: il contatto, l’amicizia, la vicinanza tra i cittadini canadesi e quelli italiani. La vostra presenza rende evidenti, sostanzia e valorizza l’amicizia tra il popolo italiano e quello canadese. La piena collaborazione che c’è tra Canada e Italia nasce e viene corroborata da questa amicizia tra le persone”. Mattarella ha poi sottolineato come il Canada, di cui quest’anno ricorre il 150º anniversario, sia stato capace di costruire un unico popolo accogliendo i contributi che vengono da Paesi e culture diverse: “Un grande esempio – ha concluso – che serve nel mondo per comprendere il valore dell’accoglienza e della capacità di integrazione, della capacità di realizzarsi insieme pur provenendo da origini differenti”. Prima delle strette di mano e di congedarsi, lo stesso Presidente Mattarella ha svelato una targa in ricordo della sua visita a Montréal.

    SULL’AMERIGO VESPUCCI – Il capo dello Stato ha quindi fatto visita alla Nave-scuola Amerigo Vespucci, in sosta nel porto di Montreal per la Campagna d’istruzione 2017. Tante le personalità a bordo: il presidente Mapei Giorgio Squinzi, la Delegata del Québec a Roma Marianna Simeone, i deputati Nicola Di Iorio, Filomena Rotiroti, la Ministra Rita de Santis, l’avv. Tony Sciascia, il vice-chairman RBC Tony Loffreda, il presidente della Camera di Commercio italiana Emmanuel Triassi, Giuseppe Borsellino e numerosi consiglieri municipali. Il Presidente ha ricevuto gli onori con il suggestivo “saluto alla voce” dall’equipaggio, schierato lungo le alberate dell’unità navale. Sul ponte della Vespucci, poi, il Sindaco Denis Coderre ha consegnato al Presidente le chiavi di Montréal, “come gesto di amicizia e di fraternità”.  Dopo i discorsi di rito, Mattarella ha effettuato una visita a bordo, transitando nei locali interni della storica imbarcazione, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, e dal Comandante della Nave C.V. Angelo Patruno. La visita si è conclusa con l’Ammainabandiera solenne insieme all’equipaggio e agli allievi dell’Accademia Navale. Dopo aver abbracciato anche le Comunità italiane di Toronto il 29 e di Vancouver il 30 giugno (oltre ai Primi Ministri dell’Ontario Kathleen Wynne e della Colombia Britannica Judith Guichon), nel pomeriggio del 1° luglio il Presidente Sergio Mattarella è ripartito per Roma.

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