Tag: Camera

  • Accordo Lega-M5S: eletti Fico e Casellati

    Accordo Lega-M5S: eletti Fico e Casellati

    italia-9383

    Roma – Maria Elisabetta Alberti Casellati al Senato e Roberto Fico alla Camera dei Deputati sono stati eletti come presidenti delle rispettive Camere nel secondo giorno della 18° legislatura.

    Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta con 240 voti è nata a Rovigo, 12 agosto 1946 ed è laureata in giurisprudenza e in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, iscritta all’Ordine avvocati di Padova. Aderisce a Forza Italia fin dalla sua fondazione; dal 2001 al 2002 è vice capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica e dal 2002 al 2005 vice capogruppo vicario. Tra il 2006 e il 2008 è nuovamente vice presidente del gruppo al Senato; eletta per la prima volta senatrice nel 1994, per la XII Legislatura. Tranne che nel 1996, è sempre rieletta nel 2001, 2006, 2008, 2013 e 2018. Ha avuto inoltre incarichi di governo in tre Governi Berlusconi. Il 15 settembre 2014 viene eletta dal Parlamento in seduta comune con 489 voti membro del Consiglio Superiore della Magistratura in quota Forza Italia con una maggioranza pari a 3/5 dei votanti (486 voti).

    “Nell’assumere per vostra volontà questo altissimo incarico voglio inviare un riconoscente saluto al presidente della Repubblicache rappresenta quale capo dello Stato l’unità nazionale”. Lo ha detto la neo presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. “Servono unità di intenti, pur nella diversità di opinioni e indirizzi, consapevolezza delle difficoltà non disgiunta da ragionevole ottimismo, rispetto reciproco delle forze politiche nel solco delle regole comuni”, ha dichiarato Casellati. “Un onore e una responsabilità che sento doveroso condividere proprio con tutte le donne che con le loro storie, azioni, esempio, impegno e coraggio hanno costruito l’Italia di oggi; un grande Paese democratico e liberale in cui nessun obiettivo, nessun traguardo è più precluso”.

    Roberto Fico, eletto con 442 voti, è nato il 10 Ottobre 1974 a Napoli. Dopo il diploma al Liceo classico Umberto I, si è trasferito a Trieste dove si laurea con 110/110 e lode in Scienze della Comunicazione. Nel corso della carriera universitaria prende parte al programma Erasmus e frequenta per un anno la Facoltà di Scienze Sociali di Helsinki, lavorando per l’ufficio dedicato agli studenti internazionali. Successivamente consegue un master in Knowledge management organizzato dai Politecnici di Palermo, Napoli e Milano. Si occupa principalmente di comunicazione, ma, mette insieme una serie di esperienze lavorative anche in altri campi, dai call-center alla ristorazione . Nel 2005 fonda il meetup Amici di Beppe Grillo di Napoli, partecipa alle prime battaglie del movimento su diversi temi dall’acqua pubblica, allo smaltimento dei rifiuti, dalla tutela dell’ambiente all’informazione e sensibilizzazione sul problema dei rifiuti tossici. Nel 2009 vive da protagonista la nascita del Movimento 5 Stelle e nel 2013 entra in Parlamento eletto alla Camera, dove da giugno 2013 presiede la Commissione di Vigilanza sulla RAI.

    “Sono emozionato a rivolgermi a tutti voi e a tutti i cittadini, grazie per la fiducia per l’incarico di alta responsabilità, è un onore che omaggerò con imparzialità”. Così il neo presidente della Camera Roberto Fico. “Questo è il luogo dove il futuro può prendere forma, intendiamo costruirlo insieme a partire da oggi con l’unico interesse del bene collettivo”, ha aggiunto.“Un parlamento centrale per me è un parlamento di cui i cittadini possono fidarsi – ha proseguito, sottolineando – il rinnovamento ha un significato molto chiaro: cominciare a fare scelte che guardino al bene di tutti e non solo a una piccola parte”. “Gli squilibri che in questi anni si sono creati vanno riequilibrati, per questo è ora prioritario andare verso il superamento definitivo dei privilegi: il taglio ai costi della politica deve essere uno dei principali obiettivi di questa legislatura”, ha annunciato.

    : tutte le tappe – Dopo l’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati (Forza Italia) e Roberto Fico (M5S) alla presidenza, rispettivamente, di Senato e Camera dei Deputati, entro martedì 27 marzo si formano i gruppi parlamentari. Nei due giorni successivi, elezioni di altri rappresentanti istituzionali, il Senato e la Camera eleggono gli 8 vicepresidenti, 6 questori e 16 segretari d’aula. Sempre entro giovedì 29 marzo i gruppi parlamentari devono eleggere i presidenti. Dunque, la settimana appena iniziata resta dedicata all’apertura dei lavori parlamentari. Poi, quattro giorni di pausa pasquale e da martedì 3 aprile il Presidente della repubblica, Sergio Mattarella, inizia le consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Da questo momento in poi, le tempistiche diventano più difficili da prevedere. Mattarella sentirà i leader delle forze politiche, quindi dovrà dare un incarico o un pre-incarico. Intanto, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, non ha dubbi: “Salvini ha il diritto e il dovere di provarci”.

    Condividi
  • Alderisi, Nissoli e La Marca: è trionfo rosa

    Alderisi, Nissoli e La Marca: è trionfo rosa

    Il Pd resta primo partito in Europa e Asia-Africa-Oceania; superato, però, dal Centrodestra, in Nord e Centro America, di quasi 4 punti percentuali. All’estero non si ripete l’exploit che il M5S ha registrato in Italia. Intanto nella nostra ripartizione vincono 3 donne: alla Camera riconfermate Fucsia Nissoli e Francesca La Marca, mentre al Senato è in testa Francesca Alderisi

    trionfo-rosa

    ROMA – Mentre in Italia il Partito Democratico raccoglie i cocci della disfatta elettorale, dall’estero arrivano dati in controtendenza. Sia alla Camera che al Senato, infatti, i connazionali delle quattro Ripartizioni in cui è divisa la Circoscrizione Estero hanno votato in maggioranza per il Pd. Con 1.520 su 1.858 seggi esteri scrutinati per la Camera, infatti, il Pd si attesta al 26,58%; la coalizione di Centrodestra (FI, Lega, Fratelli d’Italia) al 21,86; il M5S al 17,49; il Maie al 9,69%; l’Usei al 5,95%; Liberi e Uguali al 5,66; e +Europa al 5,58, ecc. Un risultato globale, questo, che rispecchia in particolare il voto in Europa e Africa-Asia-Oceania; mentre in Nord e Centro America è la coalizione di Centrodestra a superare il Pd con il 33,11% delle preferenze; e in America Meridionale, Maie e Usei sbaragliano la concorrenza rispettivamente con il 28,65% ed il 19,22% delle prederenze. La situazione al Senato, a scrutini ancora in corso, è sostanzialmente la stessa.

    Le Ripartizioni estere, dunque, tradizionalmente più conservatrici di quelle nazionali, hanno attenuato il successo dei 5 Stelle che, secondo gli ultimi dati riportati sul sito del Ministero dell’Interno (ore 19 di lunedì 5 marzo), al di fuori dei confini nazionali rappresentano la terza forza politica. Per quanto riguarda l’affluenza, all’estero è stata del 28,20%, con una punta massima oltre il 30% in Sud America.

    In Nord e Centro America, che è la ripartizione che ci riguarda più da vicino, ha prevalso il Centrodestra con il 33,11% dei voti alla Camera (152 sezioni su 159) e il 34.06% al Senato (158 su 159), seguito a ruota dal Pd (29,27% alla Camera e 29,17% al Senato), il Movimento Cinque Stelle (17,62% e 17,66%) e il MAIE (7,69% e 7,93%%). Male Liberi e Uguali: 4,24% alla Camera e 4,35% al Senato. Per l’ufficializzazione degli eletti bisogna pazientare ancora qualche ora, ma la tendenza sembra ormai consolidata: quando mancano ancora pochi seggi da scrutinare, alla Camera (152 su 159) dovrebbero essere elette Fucsia Angela Fitzgerald Nissoli (Centrodestra-Forza Italia, 6.534 preferenze) e Francesca La Marca (PD, 8.368 voti). Tra i candidati che non dovrebbero avercela fatta, ricordiamo: Vincenzo Arcobelli (con 4.968 preferenze), Matteo Gazzini (4.956) e Basilio Giordano (4.373), per il centrodestra; Giovanni Faleg (3.654) e Rocco Di Trolio (2.950) per il centrosinistra; Giovanna Giordano (1.947) e Salvatore Ferrigno (1.190) per il MAIE; Giuseppe Continiello (999) e Pierluigi Roi (799) per Liberi e Uguali. Il seggio del Senato (158 su 159), invece, dovrebbe andare a Francesca Alderisi (Centrodestra-Forza Italia, 10.994), che avrebbe avuto la meglio, tra gli altri, su: Mario Cortellucci (5.370), sempre del centrodestra; Angela Maria Pirozzi in Giannetti (6.743) e Pasquale Nesticò (4.781) del Partito Democratico; Augusto Sorriso (3.123) e Paolo Canciani (1.697) del MAIE, e Tony d’Aversa (1.282) di Liberi e Uguali. Nel complesso, quindi, sarebbero stati eletti due parlamentari di Forza Italia e una del Partito Democratico. Sulla prossima edizione vi daremo conto tutti i dati definitivi e ufficiali (compreso il numero effettivo di votanti), con un occhio di riguardo per i risultati che riguardano i candidati in Canada e, in particolare, dell’area consolare di Montréal. (V.G.)

    Condividi
  • L’INTERVISTA A BASILIO GIORDANO“I cittadini italiani in America meritano rispetto e affetto”

    L’INTERVISTA A BASILIO GIORDANO
    “I cittadini italiani in America meritano rispetto e affetto”

    Candidato alla Camera nella lista Salvini-Berlusconi-Meloni

    basilio-giordano-18

    di Stefano Vaccara

    1) Da quanti anni e perché vive all’estero? Perché ha deciso di candidarsi e perché con questa lista?

    Da più di 40 anni vivo a Montréal, e precisamente dal 1977. È stata una scelta personale, dettata dall’amore, anche se a Roma avevo già un lavoro in Vaticano. E a Montréal, prima di darmi al giornalismo e a fare l’editore, avevo già fatto esperienza politica nel Comune di Saint Léonard. Nel 2008, poi, fui invitato dal Centrodestra, e più precisamente da Forza Italia di Silvio Berlusconi, a candidarmi al Senato della Repubblica, nella Ripartizione del Nord- Centro America. E sono stato eletto. Perché la lista del Centrodestra? Perché è quella che ha creduto nelle mie capacità imprenditoriali e politiche, che mi ha dato fiducia in tutti questi anni; e perché è la coalizione in cui ritrovo i miei principi e perché ha punti programmatici concreti, chiari e condivisibili.

    2) Quale considera il problema più immediato dell’Italia e come si dovrebbe affrontare?

    Di problemi gravi da risolvere l’Italia ne ha tanti. Ma quello più immediato, secondo me, riguarda l’invasione senza controllo che investe l’Italia da anni, da parte di centinaia di migliaia di migranti africani e mediorientali. Con la complicità di alcune Ong, e con la scriteriata politica della sinistra, l’arrivo in Italia di questa marea umana è un affare colossale della mafia internazionale, una tratta di schiavi in grande stile. La ricetta è una sola, sulla falsa riga del modello canadese: solidarietà per chi ha veramente bisogno, rimpatrio immediato per chi non ha i requisiti per ricevere asilo politico. E poi aiutare finanziariamente, ‘a casa loro’, quegli Stati da cui partono questi flussi migratori.

    3) Quale problematica inerente gli interessi dei cittadini italiani residenti all’estero, e in particolare in , considera la più urgente, e cosa proporrebbe fin dal primo giorno dell’apertura dei lavori del Parlamento?

    I cittadini italiani residenti all’estero, e in particolare quelli del Nord-Centro America, hanno bisogno di affetto e di rispetto da parte della loro Madrepatria. Non essere considerati figliastri, ma figli; e come tali essere trattati. A cominciare dalle autorità consolari italiane. Assicurare, a chi non ce l’ha, possibilità di ottenere la cittadinanza italiana, buona stampa in lingua italiana, buona scuola italiana, buona Televisione, buoni collegamenti settimanali diretti con l’Italia, più stretti rapporti tra le diverse Regioni e le rispettive Associazioni e Federazioni di appartenenza. Insomma, l’italiano all’estero ha bisogno di amore da parte della Madrepatria; di gesti concreti e duraturi.

    4) Sarebbe disposto, e quanto, ad andare contro le decisioni del vostro partito qualora queste andassero a sfavore dei cittadini italiani all’estero? C’e’ una forza politica o un leader politico al quale lei non voterebbe mai la fiducia in Parlamento anche se il partito lo chiedesse?

    Io sono a favore del ‘vincolo di mandato’:  se dico sì ad una coalizione, le resto fedele fino in fondo. Nella XVI Legislatura (2008-2013), quand’ero senatore, in certe occasioni – per motivi di grave crisi finanziaria – ho dovuto votare provvedimenti che in parte penalizzavano gli italiani all’estero: e non per sadismo, ma per senso di responsabilità. Ho sofferto, ma ho creduto di fare la cosa migliore. La mia Coalizione di centrodestra difficilmente farà inciuci con la sinistra. Non voterei, per esempio, mai la fiducia a Grasso, di sinistra, ex presidente del Senato, ex magistrato, che ha Impunemente buttato fuori dal Senato l’On.Silvio Berlusconi. (…)

    5) La lingua italiana è fra le più studiate al mondo, eppure le cattedre nelle università del Nord America diminuiscono… Cosa farebbe per promuoverla in modo migliore nel Nord e Centro America?

    La lingua italiana è il fiore all’occhiello dell’Italia. Dopo l’inglese, il francese e lo spagnolo – lingue di tre Stati che hanno dominato il mondo attraverso grandi imperi coloniali – c’è l’italiano, la lingua di Dante, la lingua erede del latino e dell’impero Romano; la lingua dei maggiori geni del mondo. Bisogna creare le condizioni per incentivare sempre di più i corsi degli enti gestori ed inserire negli orari curriculari lezioni di lingua italiana nei quartieri dove vivono molti connazionali. (…)

    6) C’è un personaggio storico italiano al quale vorrebbe ispirarsi nei valori e nelle idee per la sua carriera in Parlamento?

    Certamente al grande politico Alcide De Gasperi, un vero gigante – dagli indiscussi principi cristiani – che non permise al Pci di arrivare al potere del Paese. E lo fece attraverso le armi democratiche del voto popolare e delle riforme.  Visse e operò in anni difficili, in un’Italia appena uscita dalla II Guerra mondiale, dilaniata dalla lotta partigiana e pericolosamente in bilico tra i due blocchi Usa-Urss.

    7)  Gli abusi sessuali sulle donne: un problema urgente che necessita immediati interventi anche legislativi, oppure solo uno scandalo di Hollywood? E in Italia, è giunto forse il momento di eleggere un Presidente della Repubblica donna?

    Gli uomini e le donne devono godere degli stessi diritti e degli stessi doveri. Dobbiamo esserne tutti convinti e consapevoli: non devono più essere tollerati gesti violenti o atteggiamenti ambigui. La parità di genere, però, deve rappresentare una conquista sociale, prima ancora che legislativa. Qualsiasi forzatura normativa può rivelarsi artificiale se non addirittura controproducente. Parità di genere, per legge, in ogni consiglio di amministrazione o in ogni lista elettorale, no. Sugli abusi sessuali sulle donne, massimo rigore. Al Quirinale una donna? Il discrimine non deve mai essere il genere, ma l’esperienza e la competenza.

    Condividi
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh