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  • Lotta scudetto:una poltrona per 4…e la Roma?

    Lotta scudetto:
    una poltrona per 4…e la Roma?

    Serie A di Mattia Carlomagno

    La Serie A 2015/2016 è abbastanza incerta sull’assegnazione dello scudetto: tante le pretendenti al titolo, in una stagione equilibrata, come non accadeva da anni

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    E chi se lo sarebbe mai aspettato un campionato così equilibrato ad Agosto? Nemmeno il più ottimista dei tifosi della Fiorentina, dell’Inter o del Napoli si sarebbe aspettato di trovare la sua squadra nelle zone della classifica che contano, in piena corsa scudetto, insieme, ovviamente, alla ‘solita’ Juventus, che ormai è un abituè di quelle parti.

    La partenza a rilento dei bianconeri (solo 12 punti nelle prime 10 giornate), tuttavia, aveva fatto pensare ad una stagione di transizione dei bianconeri, dopo un calciomercato estivo di addii importanti, come quelli di Vidal, Pirlo e Tevez. Ma, la Juventus ha cominciato a macinare punti su punti, vittorie su vittorie, sino a quella di ieri, per 3-0, contro il fanalino di coda Verona, centrando l’ottava vittoria di fila, senza conoscere pausa, con 21 gol realizzati (quasi 3 di media a partita) e soltanto 5 subiti (0,45 gol subiti a partita) . La squadra di Allegri, perciò, ha lanciato un chiaro messaggio chiaro ai naviganti: “Chi vuole lo scudetto, dovrà fare i conti con la Vecchia Signora!”.

    E le altre? Inter, Napoli e Fiorentina stanno andando al di là di ogni più rosea aspettativa. Soprattutto i viola, alla cui guida c’è ora il portoghese Paulo Sousa, addirittura criticato al suo arrivo, per i suoi trascorsi in bianconero. Sfido ora chiunque a trovare un tifoso viola che direbbe una parola contro il suo tecnico. L’ex Basilea si è insediato quatto quatto sulla panchina viola, entrando piano piano nel cuore dei tifosi, dando alla Fiorentina quella dimensione da grande che Montella, nella sua esperienza passata, non era riuscito a dare: 12 vittorie in campionato, di cui 7 tra le mura amiche, dove ha subito soltanto 5 gol, trascinata dal duo Kalinic-Ilicic, che insieme ha messo insieme 19 reti, più della metà di quelli realizzati dalla Fiorentina tutta, che vanta anche il miglior attacco della Serie A: 36 gol realizzati, 2 a partita di media. Firenze, quindi, sogna: aggrappandosi alla fame di gol di Kalinic ed alle prodezze balistiche di Ilicic, per citare solo due dei protagonisti viola finora.

    L’Inter, invece, è attualmente la capolista della Serie A, ma con il fiato sul collo delle altre. Ma, la squadra di Mancini è quella più ‘italiane’ tra le 4: difesa di ferro, pochi gol fatti ma tanta, tanta concretezze e cinismo. Lo confermano i 9 successi conseguiti con il punteggio di 1-0, non ultimo quello di ieri ad Empoli. La squadra nerazzurra vanta il miglior ruolino esterno con: 6 vittorie esterne ed una sola sconfitta, in quel di Napoli, condite da 13 gol realizzati e soltanto 5 subiti, numeri da ‘scudo’. Mancini ha costruito una squadra fisica, con un centrocampo robusto, trovando poi in Miranda–Murillo una grande coppia difensiva. Poi, in attacco, tra Icardi, Perisic e Ljajic (solo per citarne alcuni) prima o poi il gol arriverà. I nerazzurri, quindi, sognano lo scudetto: come dargli torto?

    Infine c’è il Napoli, la ‘Bella Napoli’ creata dalle mani sapienti di Maurizio Sarri, il tecnico di provincia che ha preso il posto del tecnico ‘europeo’, Rafa Benitez, il quale ora è in cerca di lavoro. Sarri ha cambiato radicalmente il Napoli, in tutto e per tutto, con la cultura del lavoro in allenamento come prerogativa, facendo ritornare il sorriso e la voglia di segnare al ‘Pipita’ Higuain (probabilmente il giocatore più forte della Serie A). In più, il Napoli è la squadra che ha perso di meno in questo campionato: appena 2 sconfitte e,secondo la statistica, per vincere un campionato in media non si possono perdere più di 4 partite. Inoltre, ha restituito anche una buona solidità difensiva ai partenopei (14 gol subiti in 18 partite, alla media di 0,77 gol subiti a partita), grazie anche al ritorno di Pepe Reina tra i pali che, in quanto a carisma, non è secondo a nessuno. Il Napoli, quindi, c’è, anche se la parola ‘scudetto’ Sarri non vuole sentirla nemmeno nominare: questione di scaramanzia!

    Ah ma la Roma? I giallorossi, potenzialmente, hanno una rosa da scudetto, visto il potenziale offensivo espresso dai ‘garciani’ (35 gol realizzati in 18 giornate, nonostante Dzeko sia ancora ingolfato) ma le tante vicissitudine che avvengono in capitale, giorno per giorno, hanno fatto perdere terreno, ma soprattutto certezze ai giallorossi. Il campionato è ancora lungo, Garcia può ancora salvare la panchina, ma a Roma non gli perdoneranno più niente, d’ora in avanti. Perciò, lo scudetto non è impossibile, ma la Roma, in primis, dovrà migliorare la solidità difensiva: troppi i 21 gol subiti a partita, a fronte dei 24 subiti finora, lo scorso anno dalla Juventus (campione d’Italia 2014/2015), ed anche il ruolino esterno: solo 3 vittorie sui 10 incontri disputati lontano dall’Olimpico, con 13 gol subiti: una marea per chi ambisce ad essere davanti a tutti a Maggio.

    Che la lotta continui e, soprattutto, che vinca il migliore: la poltrona ha un solo posto per la gloria!

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  • Noia al San Paolo: 0-0 tra Napoli e Roma Poker Inter, tris Juventus alla Fiorentina

    Noia al San Paolo: 0-0 tra Napoli e Roma Poker Inter, tris Juventus alla Fiorentina

    Serie A di Mattia Carlomagno

    Finisce con uno scialbo 0-0 il big-match tra Napoli e Roma. Sesta vittoria di fila per la Juventus, che doma la Fiorentina. Vince ancora l’Inter a Udine. Brutto pareggio del Milan. Sorridono Palermo, Empoli e Bologna. Rinviata per nebbia Sassuolo-Torino

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    La sedicesima giornata prometteva bene, con due big-match: Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina, sfide spettacolari sulla carta. Ma a deludere le aspettative, degli sportivi in generale, è la sfida del ‘San Paolo’, dove Napoli e Roma non regalano emozioni, con uno 0-0 che lascia molti rimpianti ai partenopei, ma soprattutto a tutti i tifosi azzurri accorsi allo stadio per veder cadere un’altra big del campionato. Ma la Roma di Garcia gioca una partita votata esclusivamente alla fase difensiva. Il Napoli di Sarri a più riprese prova a sbaragliare il muro giallorosso, ma Higuain è imbrigliato nella morsa Manolas-Rudiger e non riesce mai ad incidere. Ci provano Insigne, nel primo tempo, ed Hamsik, nella ripresa, ma il risultato non cambia, grazie anche ad un attento Szczesny, il quale salva nuovamente la Roma, dopo la parata miracolosa in Roma-Bate Borisov. Le emozioni arrivano, invece, un’ora dopo, nella sfida tra Juventus e Fiorentina. Allo ‘Stadium’, infatti, nemmeno il tempo di fischiare l’inizio della contesa che c’è già in vantaggio viola: dopo 80 secondi, Chiellini stende in area Bernardeschi, rigore trasformato con freddezza da Ilicic. Viola subito avanti, ma la Juventus non perde tempo a reagire, 4 minuti più tardi il gol che non ti aspetti: cross di Evra ed inzuccata, senza nemmeno saltare, di Cuadrado (ex di turno) che con un lob batte Tatarusanu e rimette le cose a posto per i bianconeri. Partita poi congelata, fin quando Mandzukic decide che è arrivata la sua ora: minuto 80, lancio di Pogba per Dybala, su di lui si avventa Tatarusanu, ma la palla rimane in area di rigore e il croato allunga le leve portando in vantaggio i bianconeri. A mettere il punto esclamativo al match ci pensa il solito Dybala, dopo aver seminato il panico nella retroguardia viola: 3-1, la Juve è ufficialmente in lotta per il titolo. Continua nella sua marcia l’Inter, che nel posticipo del sabato cala il poker al ‘Friuli’ contro l’Udinese. Troppi gli errori della retroguardia bianconera: i primi 3 gol arrivano dopo leggerezze in fase difensiva (Natale è arrivato in anticipo per i nerazzurri); Mancini, però, sorride, anche per la doppietta di Icardi, che finalmente si riprende l’Inter. Male il Milan, che in casa contro il Verona non va oltre il pareggio: 1-1, con tante recriminazioni per una direzione arbitrale scandalosa: 2 gol regolari annullati ed un rigore netto su Bonaventura. Mihajlovic sbotta, ma ora lui ed il Milan devono reagire con i fatti, non bastano le parole. Vittoria vitale per il Palermo, che batte a domicilio il Frosinone per 4-1, con un Vazquez in gran forma. Di Goldaniga, Trajkovski e Gilardino gli altri gol rosanero, inutile la rete di Sammarco. Vittorie anche per Bologna ed Empoli. Gli emiliani espugnano Marassi nei minuti finali, con la zuccata di Rossettini. Con Donadoni in panchina, il Bologna si sta costruendo una salvezza serena. Male, invece, Gasperini, la cui panchina trema. Tris e spettacolo dell’Empoli, che al ‘Castellani’ liquida la pratica Carpi nella ripresa, con una doppietta di Maccarone ed il gol di Saponara. Per la squadra di Castori un passo indietro rispetto al pareggio con il Milan, ed ora arriva la Juventus. Vince anche il Chievo Verona, che al ‘Bentegodi’ batte la sorprendente Atalanta con un gol di Birsa. Bergamaschi nervosi, finiscono la partita in 9: forse l’alta quota porta vertigini ad alcuni degli uomini di Reja. Rinviata, invece, la gara tra Sassuolo e Torino, per nebbia. La gara molto probabilmente sarà recuperata a Gennaio 2016.

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