New York – L’Impact perde male contro i Red Bulls di New York, nonostante un ottimo inizio sfociato nel vantaggio di Piatti (alla 13ª rete stagionale), su assist di Mancosu. Era il 21’. Poi, tra vistosi cali di tensione e decisioni arbitrali dubbie, la partita ha preso una piega irreversibile. Fino alla disfatta finale. L’episodio decisivo è arrivato al 48’, quando il difensore Ambroise Oyongo ha subito un rosso diretto. Ma su un fallo vistoso di Collin su Drogba, in area di rigore, alla fine della prima frazione, l’arbitro non ha ravvisato alcun fallo. L’Impact, comunque, era già sotto di due gol, punito al 22’ ed al 41’ da un impietoso Wright-Phillips. Un vantaggio poi cristallizzato da Davis che, a inizio ripresa, ha soffocato sul nascere ogni velleità montrealese segnando il 3-1 definitivo. Con questa vittoria, la squadra americana supera l’Impact di 3 punti nella classifica dell’est, salendo al terzo posto, mentre la compagine quebecchese scivola al quinto posto, superata di una lunghezza pure dal Philadelphia Union, a quota 34. In 6 matchs disputati alla Red Bulls Arena dal suo arrivo nella MLS, l’Impact ha collezionato ben 6 sconfitte, concendendo 20 gol contro i 7 realizzati. “Nel primo tempo abbiamo fatto quello che dovevamo fare – è stata la disamina di Mauro Biello al triplice fischio – non concendendo spazi e contrattaccando. Poi, però, abbiamo peccato di concentrazione ed alcune decisioni arbitrali non sono state a nostro favore. In ogni caso – ha concluso – non possiamo regalare dei gol come quelli subiti e ci attiveremo da subito per correggere questi errori”. “Ci siamo fatti segnare troppo facilmente e abbiamo commesso troppi errori individuali – gli ha fatto eco Laurent Ciman -: ora dobbiamo voltare pagina il più rapidamente possibile e concentrarci sulla gara di sabato prossimo”. Sabato 20 agosto la squadra di Joey Saputo affronterà, alle 19.30, il Chicago Fire, mentre mercoledì 24 sarà la volta dello DC United: in entrambe le occasioni si giocherà allo stadio Saputo, che ultimamente ha aiutato Drogba e compagnia a portare a casa i
3 punti. (V.G.)
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I Red Bulls piegano 3-1 l’Impact
Dzeko e Nainggolan piegano Drogba
L’AMICHEVOLE DI LUSSO
Roma – Il 3 agosto scorso, la Roma ha battuto 2-0 l’Impact di Montréal nella seconda amichevole del tour in Nord America disputata allo Stade Saputo. I due gol dei giallorossi sono arrivati entrambi nel primo tempo. Al 6’ del primo tempo ci ha pensato Dzeko ad aprire le marcature: il bosniaco è stato bravo a infilare di sinistro un bell’assist di Perotti. Il raddoppio è arrivato pochi minuti dopo con Nainggolan: bel filtrante di Salah per il belga che al 21’ ha battuto l’estremo difensore dei canadesi, Kronberg, in uscita. Sotto per 2-0, l’Impact ha provato a reagire, ma il tiro di Choiniere si è stampato sul palo e poi Alisson ha detto no a Dorgba sul tentativo di tap-in. Nella ripresa la squadra di Spalletti è calata, mentre l’Impact ha costruito palle gol a ripetizione: la più clamorosa al 75’, quando il sinistro da fuori di Ballou ha scavalcato Alisson, ma il pallone si è stampato sulla traversa. L’ultima emozione è firmata dalla Roma, che ha sfiorato il tris con El Shaarawy, il cui destro su azione di calcio d’angolo è stato respinto da un difensore sulla linea. Una buona prestazione della squadra giallorossa, soprattutto in fase offensiva, mentre in difesa i meccanismi vanno ancora collaudati. Tra i protagonisti il portiere Alisson, protagonista di una serie di ottime parate. Soddisfatto, comunque, Luciano Spalletti: “Contro il Montréal, se fosse stata gestita meglio la palla, probabilmente non avremmo concesso quelle occasioni che abbiamo concesso e avremmo forse anche concretizzato di piu noi. Però, se si valuta la partita in profondità, va bene cosi”, ha detto Spalletti al termine del match. La gente non ha fatto mancare il proprio sostegno: è stato sfiorato il tutto esaurito. E quando è entrato in campo Totti, infilandosi la sua pettorina, è partita l’ovazione: anche in Quebec c’è solo un capitano. “Incredibile, siamo a migliaia di chilometri dall’Italia – ha osservato il giovane Di Livio – eppure si sente il nostro inno. Sensazione fantastica”. Allo stadio non sono mancati, naturalmente, i tanti rappresentanti del Roma club Montreal, un centinaio di affiliati iscritti all’Unione tifosi romanisti. Il presidente, Giuseppe Recine, è di Frosinone e ha un figlio calciatore: Santino, difensore centrale classe ’97, ex Primavera dell’Avellino e ora in cerca di una nuova squadra. Forse gliela troverà il papà, che di mestiere fa proprio il talent scout e il manager di calciatori.
Impact, Piatti riacciuffa i Timbers
PORTLAND – Non era una partita facile, per motivi ambientali e forza dell’avversario. Alla fine, però, l’Impact esce indenne dalla trasferta di Portland, giocata mercoledì scorso contro i Timbers (1-1), allungando a 6 partite la striscia di imbattibilità. Un ritmo che, soprattutto in trasferta, permette all’Impact di restare quarto in classifica, a 4 punti dai battistrada del New York City FC, che però ha disputato 2 partite in più (20 contro 18). Americani in vantaggio al ’14: a punire gli ospiti è l’ex Jack McInerney, lesto a insaccare con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A pareggiare, al ‘44, ci pensa Ignacio Piatti, uomo sempre più decisivo e imprescindibile per la formazione di Mauro Biello: azione devastante, caparbia e fortunosa, la sua, premiata da un gol che restituisce fiducia e morale ai quebecchesi. “Nel corso delle gare siamo migliorati molto come squadra – ha detto Biello in conferenza stampa -: sono soddisfatto dei due punti conquistati in uno degli stadi dove è più difficile vincere e sono fiducioso in vista delle due prossime partite in casa”. DIA PER PORTER – Intanto prosegue la campagna di rafforzamento della squadra di Joey Saputo: dopo Mancuso (arrivato in prestito secco dal Bologna), dallo Sporting Kansas City è arrivato anche il difensore esterno francese Amadou Dia, 23 anni, in cambio dell’attaccante Cameron Porter.
N.B. Avendo chiuso questa edizione venerdì 15 (a causa delle vacanze estive), non abbiamo potuto raccontarvi la gara di domenica 17 contro il New York City FC, di David Villa, Frank Lampard e Andrea Pirlo. (V.G.)
Impact: 1-1 col Real Salt Lake. E arriva Mancosu
Montréal – Sembrava fatta, i 3 punti che avrebbero potuto proiettare l’Impact a ridosso di New York City erano a portata di mano. Poi l’ostruzione di Mallace, a 11 minuti dal termine, ha propiziato il pareggio avversario su calcio di rigore trasformato da Yura Movsisyan. La squadra, a quel punto, ha mollato: ci ha pensato Bush a portare a casa almeno un punto, deviando in corner un tito velenoso di Kyle Beckerman all’utlimo respiro. E pensare che la squadra montrealese, rinfrancata dal ritorno del ‘generale’ Ciman, dopo la parentesi belga a Euro 2016, era partita col piede giusto contro una squadra ancora imbattuta in casa: dopo 8 minuti era già in vantaggio con Shipp, lesto a ribattere in rete una punizione di Ciman respinta dal portiere. Un vantaggio meritato e poi gestito senza eccessivi patemi d’animo. Ottima la prova in difesa di Víctor Cabrera, un muro insormontabile. Fino alla leggerezza di Mallace, che è costata cara e poteva costare carissima. La nota positiva è che l’Impact non perde da 5 giornate e resta al terzo posto della classifica della Confederazione dell’est. “Abbiamo conquistato un buon punto in trasferta – ha dichiarato Mauro Biello a fine gara –: collezionando diverse occasioni per aumentare il nostro vantaggio, ma non è facile giocare qui. I ragazzi si sono battuti per 90 minuti, hanno dato tutto. È stato frustrante subire il gol del pareggio, ma noi continueremo a lavorare, convinti dei nostri mezzi”. L’Impact concluderà il suo viaggio nell’ovest mercoledì 13 luglio, alle 22:30, contro i Timbers di Portland. La squadra farà quindi ritorno allo Stadio Saputo Stadium domenica 17 luglio, alle 17:00, per vedersela con il New York City FC di David Villa, Frank Lampard e Andrea Pirlo.
IL NUOVO ACQUISTO – E chissà se, proprio in questa partita di cartello, non possa già trovare spazio il neo acquisto Matteo Mancosu, il 32enne attaccante sardo appena arrivato in prestito secco dal Bologna, la squadra Italiana di Joey Saputo. Ritroverà Marco Donadel, trasferitosi in MLS già lo scorso anno, mentre come compagno d’attacco troverà Didier Drogba. Attaccante polivalente dotato di un poderoso stacco aereo, Mancosu ha segnato in tutte le categorie italiane, dall’Eccellenza alla Serie A: dai tempi dei club della Sardegna – sua terra d’origine – fino ai recenti exploit a Trapani (soprattutto), Bologna e Carpi, Mancosu ha messo a segno 174 reti in carriera, tra cui 42 gol tra Serie A, B e Coppa Italia. Ha due fratelli, Marco (centrocampista ex Casertana, ora al Lecce) e Marcello (attaccante del Lumezzane). Mancosu è stato uno dei colpi più discussi della gestione-Corvino all’ombra delle due Torri: pagato 900.000 euro, un solo gol in rossoblù, ora viene in prestito, con diritto di riscatto, nella metropoli canadese.
L’Impact fa la contro-Revolution
Michael Salazar segna i suoi primi due gol nella Major League Soccer e, insieme a Piatti, trascina la squadra montrealese nella rimonta per 3-2 contro il New England Revolution
Montréal – Una vittoria che fa bene al morale (soprattutto perché arrivata in rimonta) e che proietta l’Impact di Montréal verso le zone nobili della classifica. Da 0-2 a 3-2 in 15 minuti: l’Impact tira fuori gli attributi e, nel momento psicologicamente più duro, firma l’impresa ribaltando una partita che sembrava essersi incanalata sui binari, pericolosi, della sconfitta tra le mura amiche, davanti agli oltre 20 mila tifosi che puntualmente riempiono lo Stadio Saputo. Una vittoria scaccia-crisi che mancava addirittura dal 28 maggio scorso. E che vale doppio, alla luce del forfait del suo giocatore-simbolo, Didier Drogba, fermo ai box per un problema alla coscia.
LA CRONACA. Michael Salazar con una doppietta (40’ e 48’) e Ignacio Piatti dagli 11 metri (54’) annullano il doppio vantaggio propiziato da Kei Kamara (18’ e 33’) e lanciano l’Impact al terzo posto nella Confederazione dell’Est, a 3 lunghezze dal New York City FC (ma con due partite in meno) e a 2 punti dal Philadelphia Union (e con una partita in meno). Potenzialmente, quindi, l’Impact è al vertice del campionato. Piatti, a sua volta, con 10 gol all’attivo, è secondo nella classifica marcatori, dietro a David Villa, del New York City, a quota 11. “Recuperare lo 0-2 è stata una dimostrazione di grande carattere – ha dichiarato a fine gara Mauro Biello -: sono contento perché la squadra ha saputo chiudere la gara senza concedere nulla agli avversari. Salazar è stato eccezionale: i gol sono stati molto belli, ma è stato il suo lavoro a fare la differenza. Ci sono alcune cose da migliorare, è vero, ma questo è un gruppo che non molla mai. Ed è proprio questa la nostra identità: batterci e crederci fino alle fine. Sono orgoglioso dei miei ragazzi”.LE PROSSIME PARTITE. Con un Ciman in più (il difensore belga è di ritorno dopo l’eliminazione della sua Nazionale dagli Europei), l’Impact disputerà le prossime due gare di fila in trasferta: sabato 9 luglio, alle 22, contro il Real Salt Lake e mercoledì 13 luglio, alle 22.30, contro Portland. Poi, il 17 luglio alle 17, il grande appuntamento con David Villa, Frank Lampard, Andrea Pirlo ed il New York City FC in uno stadio Saputo che sarà particolarmente rumoroso e caldo, più che mai “dodicesimo uomo” in campo. (V.G.)
Impact, solo 2-2 con lo Sporting KC
Montréal – Un altro pareggio che sarebbe potuto essere tranquillamente una vittoria: l’Impact continua a sprecare palle gol e a perdersi in preoccupanti amnesie difensive, portando a casa l’ennesimo punto (è il sesto pareggio negli ultimi nove incontri). Sabato scorso, davanti ad oltre 20 mila appassionati che hanno gremito gli spalti dello stadio Saputo, l’Impact non è andato oltre il 2-2 contro lo Sporting Kansas City. Ai gol di Lucas Ontivero (16’) e Ignacio Piatti (39’), ha replicato per bene due volte Dom Dwyer, prima di testa (21’) e poi con un tiro velenoso sul secondo palo (59’). In entrambe le occasioni, Lefevre, sceso in campo al posto di Ciman (ancora impegnato col Belgio agli Europei in Francia), non è stato proprio irreprensibile. Nella Confederazione dell’Est, la squadra montrealese (a 21 lunghezze) si trova adesso a cinque punti dalla capolista Philadelphia Union (26), con due partite in meno rispetto alle squadre che la precedono. “Abbiamo giocato bene e creato anche delle situazioni pericolose – ha dichiarato a fine partita Mauro Biello – ma abbiamo subito due gol che abbiamo pagato a caro prezzo. Si tratta di errori che non possiamo commettere: due gol di vantaggio in casa devono essere sempre sufficienti per portare a casa la partita. Sono deluso perché ci sono sfuggiti i 3 punti, ma abbiamo anche dimostrato delle belle combinazioni, sia in fase offensiva che difensiva”.
PROSSIMO IMPEGNO – L’Impact scenderà in campo sabato 2 luglio, alle 17:30, sempre al Saputo Stadium, contro il New England Revolution.
INAUGURATO IL NUOVO CENTRO SPORTIVO “NUTRILAIT”
Mercoledì scorso, intanto, l’Impact ha inaugurato il suo nuovo campo di allenamento, denominato “Centro Nutrilait”, dal nome dello sponsor principale. Il nuovo Centro sportivo, situato nella ex Caserma Letourneux (che esiste dal 1915), raggrupperà sotto lo stesso “tetto” le 11 squadre dell’Impact, ovvero la pre-Academy (dalla U8 alla U12), l’Accademia (dalla U13 alla U18), la FC Montreal (USL ) e la prima squadra (MLS), per un totale di più di 230 giocatori. I lavori di ristrutturazione, compiuti in collaborazione con l’arrondissement Mercier-Hochelaga-Maisonneuve, oltre che col Comune di Montréal, sono costati 16 milioni di dollari. (V.G.)
Italia da urlo, vamos ai quarti!
La Spagna crolla sotto i colpi di Chiellini e Pellè. Vendicata la sconfitta in finale del 2012. Sabato alle 15 c’è la Germania
PARIGI, (lanotiziagiornale.it) – L’Italia vola ai quarti di finale di Euro 2016. Meritatamente. Lunedì pomeriggio, la Spagna campione in carica si è dovuta inchinare ad una grandissima prestazione degli azzurri. Una rete di Giorgio Chiellini nel primo tempo e una di Graziano Pellè nel finale ci faranno sfidare la Germania sabato alle 15 (orario di Montréal). Una bella rivincita quella dell’Italia che ha risposto sul campo alle critiche, dopo le partite del girone con Svezia ed Eire, mandando a casa le furie rosse che quattro anni fa ci bastonarono 4-0 nella finale di Euro 2012.
LA CRONACA – Parte fortissimo l’Italia che potrebbe passare già due volte nei primi dieci minuti. De Gea però risponde presente. Al 33’, però, l’Italia è riuscita a spezzare l’equilibrio: punizione di Eder dal limite, il portiere spagnolo respinge corto nell’area piccola, sulla ribattuta si avventa Giaccherini che serve l’assist a Chiellini, il più lesto di tutti a buttare la palla dentro. Giaccherini va vicinissimo al raddoppio prima della fine del primo tempo, ma De Gea vola. Finisce 1-0 per l’Italia il primo tempo. E detto francamente il risultato, per quanto visto sul campo di St. Denis, ci stava pure stretto. Tante le occasioni per l’Italia, nulle quelle per le furie rosse. Che oggi tanto furie non sono state. Nella seconda frazione Del Bosque ha provato a cambiare subito le carte in tavola: fuori Nolito dentro Aduriz. Ma a sfiorare la rete è stato Morata che però di testa tutto solo si è divorato il pari. Al 54’ cambio forzato per Conte costretto a tirare fuori l’acciaccato De Rossi per gettare nella mischa Thiago Motta. L’Italia potrebbe chiuderla ancora una volta. Ma Eder lanciato in porta da un assist perfetto di Pellè si è mangiato letteralmente la rete del 2-0, facendosi murare da De Gea. Ed è a quel punto che l’Italia ha cominciato a soffrire e, contemporaneamente, la pressione spagnola a salire. Fabregas al 70’ di sinistro mette di poco fuori alla destra di Buffon. Ancora Spagna al 75’: su palla persa degli azzurri è Lucas Vázquez a servire di esterno Iniesta che ha trovato Buffon fare muro su un tiro al volo. L’occasione d’oro è capitata, però, sui piedi di Piquet. Con tanto di risposta monumentale di Buffon. La sofferenza è continuata fino alla fine. O meglio fino al 92’quando Pellè, servito da Florenzi, ha scaricato alle spalle di De Gea tutta la determinazione azzurra. Per gli iberici è la fine di un’era. Gli Azzurri, invece, il 2 luglio, alle 15, sfideranno a Bordeaux la Germania. Anche questa volta partiremo con il pronostico contro. Ma l’Italia di Conte ci ha abituati a credere nell’impossibile. E poi l’Italia è sempre la “bestia nera” della Germania. Calcisticamente parlando, s’intende.
CONTE SODDISFATTO – “Sono stato un buon profeta quando mi sono spinto oltre dicendo che in questo Europeo non avremmo fatto le vittime sacrificali e per fare l’impresa dovevamo fare qualcosa di straordinario”, ha affermato un soddisfattissimo Conte. “I risultati arrivano anche giocando a calcio, chi mi conosce sa che insegno a giocare a calcio”, ha sottolineato Conte, inviando più di una frecciatina a chi sostiene che gli azzurri vanno in difficoltà quando devono giocare. “Detto questo la difesa fa parte del mio gioco. La partita è stata bella, ma come detto prima, sono contento per i ragazzi che se lo meritano. Sabato ci aspetta un’impresa titanica contro la squadra più forte del torneo, la Germania. Stiamo dimostrando che il livello del calcio italiano è buono”. Grinta e determinazione anche nelle parole di Bonucci: “Abbiamo giocato facendo le cose che avevamo provato in allenamento e credo che la gente si sia divertita”.
Il quadro completo dei quarti di finale
La straordinaria impresa dell’Islanda (2-1 sulla Gran Bretagna) completa il quadro degli ottavi di finale: le eliminazioni di Croazia ed Inghilterra sono le più grandi sorprese del primo turno ad eliminazione diretta. Nei quarti di finale, spicca la grandissima sfida tra Italia e Germania: gli azzurri sono chiamati ad un’altra impresa per poter proseguire in un cammino che più difficile non poteva presentarsi. Chi vincerà sfiderà la vincente di Francia e Islanda, che vuole proseguire il proprio sogno contro i padroni di casa. Dall’altra parte del tabellone, la Polonia affronta il Portogallo dopo aver eliminato la Svizzera: la vincente affronterà Galles o Belgio , che hanno rispettivamente eliminato Irlanda del Nord e Ungheria.
Si entra nella fase clou della competizione: si parte giovedì 30 giugno con Polonia-Portogallo, venerdì 1º luglio sarà la volta di Galles-Belgio, mentre sabato 2 luglio toccherà agli Azzurri contro i campioni del mondo. Ultimo quarto domenica sera con Francia-Islanda. Tutte le partite si giocheranno alle 15 (orario di Montréal).
È un’Italia da sogno:
2-0 al BelgioEuropei in Francia: esordio vincente per gli Azzurri
L’avventura degli uomini di Conte comincia con un successo sui Diavoli Rossi: sblocca Giaccherini al 32’ su meraviglioso assist di Bonucci, Pellè raddoppia in pieno recupero. Conte: “Abbiamo dimostrato compattezza e unione, ma non abbiamo fatto niente”. Prossimo impegno venerdì contro la Svezia
Lione, (Rainews.it) – Buona, anzi ottima, la prima. L’Euroesordio dello Stade de Lyon mette in scena un’Italia compatta che lotta, stringe i ranghi, sciorina pezzi di bravura e supera 2-0 meritatamente il Belgio. Giaccherini nel primo tempo e Pellè in pieno recupero mandano gli Azzurri in testa al girone E, una situazione che fa guardare con fiducia alle partite contro la Svezia (venerdì) e l’Irlanda (il 22). Con i tre punti, il morale alle stelle e il pareggio di Svezia e Irlanda (1-1 a Parigi: vantaggio irlandese con Hoolahan al 2’, autorete di Clark al 26’), il passaggio agli ottavi è quasi ipotecato. Dopo novanta minuti Euro 2016 ha già tutta un’altra storia azzurra.
LA CRONACA – Come da previsione l’undici azzurro. Blocco Juve in difesa. Candreva e Darmian esterni del centrocampo a cinque, De Rossi perno con ai fianchi Parolo e Giaccherini. Punte Pellè ed Eder. Wilmots propone la difesa a 4 davanti a Courtois, Witsel e Nainggolan cerniere dietro i trequartisti Fellaini, De Bruyne e Hazard. Lukaku punta unica. Le squadre si rispettano, la fase di studio è lunga. Il Belgio prende fiducia sua fascia destra, dove Darmian e Giaccherini sono sorpresi dall’attivismo di Cimon. Ma a livello di conclusioni si registrano solo un paio di tiri dalla distanza di Nainggolan (sul primo Buffon si rifugia in corner). L’Italia si comincia a vedere poco prima della mezz’ora, con Pellè che manda a lato dalla distanza. Ma è l’inizio di un momento d’oro. Al 32’ lancio da 40 metri di Bonucci che pesca lo scatto di Giaccherini, gran controllo e rasoterra ad anticipare l’uscita di Courtois. Festeggiamenti azzurri, con infortunio al naso per Conte che rimedia una botta durante gli abbracci. Candreva prova la botta in diagonale, Courtois risponde in corner. E su angolo un batti e ribatti consegna una comoda palla sulla testa di Pellè, l’attaccante del Southampton però allarga la mira. Si riprende il Belgio. Chiellini mura De Bruyne in scivolata, Giaccherini fa sparire il pallone che Lukaku poteva rendere pericoloso. Esplosivo l’avvio di ripresa. Pellè sulla corsa di Candreva, l’esterno della Lazio arriva sul fondo ma esita e si fa chiudere. Incredibile errore degli azzurri su corner a favore, contropiede di De Bruyne per Lukaku, Buffon esce a valanga, la punta dei rossi calcia d’anticipo e sfiora il palo. Dal pari mancato al raddoppio sfiorato: cross da destra, stacco imperioso di Pellè, Courtois ci arriva con la punta delle dita. Intervento prodigioso al 55’. Hazard dalla distanza, Buffon ringrazia. Si muovono le panchine: De Sciglio per Darmian, Mertens per per Nainggolan. Belgio più offensivo, Italia un po’ in affanno anche se la diga regge e Buffon non deve intervenire. Wilmots si gioca la carta Origi, per un Lukaku non positivo. Poi Carrasco per Ciman, difesa a tre. Immobile per Eder e Thiago Motta per De Rossi le mosse di Conte. Gli azzurri si schiacciano. Su azione d’angolo Origi può girare di testa quasi indisturbato, alto. Gli Azzurri spezzano l’assedio con un contropiede fulmineo di Immobile, tiro dal limite, Courtois in angolo. Poi ricomincia l’assedio, con Buffon che si ritrova il pallone in mano dopo una serie di rimpalli da cardiopalmo. Al 92’ altro break: da Motta a Immobile, apertura per Candreva che ara la fascia e si presenta davanti a Courtois, il portiere esce e l’esterno sceglie il cross su cui si avventa Pellè: 2-0 e game over.
CONTE PREDICA CALMA: “NON ABBIAMO FATTO NIENTE” – Ora l’Europeo guarda l’Italia con altri occhi. Tuttavia Conte a caldo concede poco o nulla alla soddisfazione del momento: “Una buona partita da parte nostra, giocata nella giusta maniera e preparata bene”. E continua a fare il pompiere: “I ragazzi sono stati bravi a soffrire quando c’era da farlo, contro una squadra forte, candidata alla vittoria finale. Abbiamo dimostrato compattezza ed unione ma non abbiamo fatto niente: l’obiettivo è superare il turno e arrivare dove dobbiamo arrivare”. “Lo spirito c’è e, oltre allo spirito anche la squadra – ha concluso –: ora testa bassa e pedalare, come dico sempre: ricordiamoci che anche due anni fa con l’Inghilterra (al Mondiale in Brasile, quando in panchina c’era Prandelli, ndr) l’esordio fu vincente e poi sappiamo come è andata”.
Impact, ci pensa Drogba: Galaxy battuto
Montréal – Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più giusto, con le due squadre quasi rassegnate a spartirsi il ‘bottino’ con un punto a testa, sabato scorso, nella gara interna contro il Galaxy di Los Angeles, ci ha pensato Drogba a far esplodere di gioia lo stadio Saputo (ancora tutto esaurito per la sesta gara consecutiva) con una punizione dal limite che, complice anche la scarsa reattività del portiere avversario, ha regalato all’Impact di Montreal 3 punti ormai insperati, ma pesantissimi in ottica di classifica. Grazie a questa vittoria, infatti, la squadra di Mauro Biello resta ad una sola lunghezza dal Philadelphia Union, che nella Confederazione dell’est guarda tutti dall’alto, a quota 19. Il patron Joey Saputo ha potuto finalmente gonfiare il petto davanti allo stato maggiore del Bologna – l’ad Claudio Fenucci, il team manager Marco Di Vaio e l’allenatore Roberto Donadoni – in città per visitare le strutture sportive dell’Impact ed uno scambio di conoscenze sui metodi di lavoro: “Siamo qui – ha detto Fenucci – per gettare le basi di una collaborazione tecnica e organizzativa per il futuro tra le due società”. “Abbiamo portato lo staff del Bologna per capire il mondo Impact – ha aggiunto Di Vaio – e confrontarci con i colleghi d’oltreoceano. Mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare con Drogba”.
LA CRONACA – L’Impact comincia nel peggiore dei modi: dopo soli 8 minuti, un clamoroso malinteso tra Bush in uscita e Tissot, regala un assist al bacio a Dos Santos, che insacca a porta sguarnita. Difesa ancora una volta sul banco degli imputati. E l’assenza forzata anche per le prossime gare di Ciman, impegnato col Belgio agli Europei in Francia, non promette nulla di buono. Il pareggio della squadra di casa non tarda ad arrivare: al 26’ contropiede fulmineo di Oduro che, assistito da Drogba, serve una palla d’oro a Piatti che, freddo e preciso, supera il portiere con un rasoterra angolato. L’Impact ci crede e passa addirittura in vantaggio al 56’ con Ontivero, bravo a smarcarsi in area di rigore calibrando sotto l’incrocio un terra-aria imprendibile. A tradire i padroni di casa ancora una volta è la scarsa concentrazione in fase difensiva: pochi secondi dopo il vantaggio, infatti, il Galaxy acciuffa il pareggio con Magee, lesto a sfruttare un cross basso di Steven Gerrard. Costante ma inefficace il forcing finale dell’Impact. Fino al calcio di punizione di Droga al 93’: palla velenosa e scottante che Rowe non riesce a trattenere, deviandola fatalmente nella propria porta. È il 3-2 definitivo, per 3 punti che fanno respirare Biello, dopo una serie troppo lunga di pareggi. “Siamo partiti male – ha detto l’allenatore a fine gara – ma, subito dopo, le nostre stelle hanno cominciato a brillare facendo la differenza. L’attacco va bene, abbiamo creato tante occasioni, mentre dobbiamo regolare la difesa perché non possiamo subire due gol come quelli concessi al Galaxy”.
Prossima partita sabato 18 giugno, in trasferta, contro il Columbus Crew. Prima, però, la semifinale di Coppa del Canada in programma mercoledì 1º giugno, alle 19.30, contro Toronto (il ritorno l’8 giugno, allo Stadio Saputo). (V.G.)
L’Impact non sa più vincere
Montréal – Appuntamento con i 3 punti ancora rimandato: sono sei partite, ormai, che l’Impact di Montréal non riesce più vincere. L’ultima battuta d’arresto è arrivata sabato scorso, quando la squadra allenata da Mauro Biello è uscita sconfitta per 2-1 a Orlando city, punita dalla doppietta di Cyle Larin (su assist al bacio di Kaka), nonostante il gol a bruciapelo del solito Ignacio Piatti. Stesso risultato dell’unico precedente che risale al 3 ottobre 2015. Una sconfitta (ma soprattutto una serie di gare senza vittoria) che l’Impact paga a caro prezzo, visto che in classifica scivola al 5º posto, anche se non perde contatto dalla vetta (appannaggio del Philadelphia Union), a soli 2 punti.
LA CRONACA. Piatti illude i montrealesi dopo 4 minuti: azione veloce che il fantasista argentino capitalizza al meglio con tiro velenoso che, complice anche una deviazione, beffa l’estremo difensore avversario. Il pareggio della squadra di casa arriva al 42’: calcio di punizione pennellato di Kakà e colpo di testa sul secondo palo di Larin. Nulla da fare per Bush. All’86’ la beffa definitiva: scambio veloce in area di rigore tra Kaká e Júlio Baptista, palla ancora a Larin (in fuorigioco non ravvisato dal guardalinee) che insacca da due passi. E la storia si ripete, secondo un canovaccio sempre più preoccupante: l’Impact trova il gol ma non risce a dare il colpo del ko, sprecando occasioni anche clamorose, fino a subire il ritorno degli avversari e, qualche volta, a soccombere. Lo dicono i fatti: nelle ultime 4 gare, l’Impact ha sempre trovato il vantaggio, salvo poi subire l’inesorabile rimonta. Il problema è duplice: la scarsa brillantezza davanti alla porta, soprattutto nelle fasi iniziali della gara, e la tenuta difensiva che spesso fa acqua. Una situazione che potrebbe addirittura peggiorare nelle prossime gare, vista l’assenza forzata di Ciman (il perno del reparto difensivo montrealese, per personalità e tecnica), convocato dal Belgio per partecipare agli Europei in Francia. IL POST-GARA. “È deludente perdere una partita così – ha dichiarato a fine gara l’allenatore Mauro Biello -: dobbiamo essere più bravi a gestire i momenti del match, quando temporeggiare e quando accellerare. Abbiamo giocato un primo tempo quasi perfetto – ha concluso – ma il gol del pareggio ci ha buttati giù psicologicamente”. La prossima gara è tanto affascinante quanto già decisiva (almeno per la tenuta mentale) per l’Impact: sabato 28 maggio, alle 20:00, allo stadio Saputo sarà di scena il Galaxy di Los Angeles.