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  • STORIA DEL TRICOLORE: COM’È NATA LA BANDIERA ITALIANA

    STORIA DEL TRICOLORE: COM’È NATA LA BANDIERA ITALIANA

    La bandiera italiana nasce come bandiera militare: fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 il Tricolore fu adottato, a Reggio Emilia, come bandiera della Repubblica cispadana: il blu della bandiera francese era sostituito dal verde, fin dal 1782 colore delle uniformi della Guardia civica milanese, quindi simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia, mentre il bianco e il rosso comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco). Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il Tricolore fu abolito. Tuttavia, restò nella memoria degli italiani e più volte fu innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo (una croce bianca in campo rosso): con l’unità d’Italia (1861) diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito alla proclamazione della Repubblica (1946), lo scudo dei Savoia fu eliminato.

    L’emblema, simbolo della Repubblica

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    ULIVO – Il ramo di ulivo simboleggia la pace

    STELLA – La stella è il simbolo patrio italiano dai tempi dell’Antica Grecia

    RUOTA – La ruota dentata d’acciaio simboleggia il lavoro

    QUERCIA – Il ramo di quercia simboleggia la forza e la dignità del popolo italiano

    ROMA – Il 5 maggio del 1948 l’Italia repubblicana ha il suo emblema, al termine di un percorso creativo durato ventiquattro mesi, due pubblici concorsi e un totale di 800 bozzetti, presentati da circa 500 cittadini, fra artisti e dilettanti. La vicenda ha inizio nell’ottobre del 1946, quando il Governo di De Gasperi istituì una apposita Commissione, presieduta da Ivanoe Bonomi, la quale percepì il futuro stemma come il frutto di un impegno corale, il più ampio possibile. Per questo, si decise di bandire un concorso nazionale aperto a tutti, basato su poche tracce: esclusione rigorosa dei simboli di partito, inserimento della stella d’Italia, “ispirazione dal senso della terra e dei comuni”. L’autore dell’emblema. Paolo Paschetto, di famiglia valdese, nacque il 12 febbraio 1885 a Torre Pellice, in provincia di Torino, dove è morto il 9 marzo 1963. Professore di ornato all’Istituto di Belle Arti di Roma dal 1914 al 1948, fu artista polivalente, passando dalla xilografia alla grafica, dall’olio all’affresco, dalla pittura religiosa al paesaggio. Fu autore, tra l’altro, di numerosi francobolli, compresa “la rondine” della prima emissione italiana di posta aerea.

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  • Piccola Italia: Sventola la bandiera italiana

    Piccola Italia: Sventola la bandiera italiana

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    Montréal – Tutto è bene quel che finisce bene. Qualche settimana fa, la bandiera Italiana che da anni ‘domina’ il cuore della Piccola Italia (all’incrocio St-Zotique St. e St-Laurent) era stata sostituita dalla bandiera  “des Patriotes”. La stessa, per intenderci, che sventola nella sede della Société St-Jean-Baptiste. Stessi colori (verde, bianco e rosso), ma disposti in verticale piuttosto che in orizzontale. Una somiglianza paradossale che forse è servita a ‘camuffare’ il repentino cambiamento. All’orgoglio tricolore, che storicamente anima il quartiere, era stato preferito il simbolo del Québec separatista. Due sentimenti agli antipodi. Un gesto improvvido, unilaterale e ingiustificato che ha scatenato la rabbia dei connazionali. Con in prima fila Joe Recine, tra i primi a richiamare l’attenzione di media come The Gazette e CTV News. La protesta sui social degli italo-canadesi, ferma e ‘rumorosa’, è montata fino a culminare in una lettera ufficiale del Congresso nazionale degli Italo-Canadesi indirizzata al sindaco del quartiere, Francois Croteau. “Siamo stupiti – recita un passaggio della missiva – che la bandiera italiana non sventoli più all’entrata della Piccola Italia e troviamo la cosa alquanto paradossale (…). Chiediamo al Comune di ripristinare la bandiera italiana e di agire rapidamente, visto che la Settimana Italiana 2016, che si tiene principalmente nella Piccola Italia, è in programma dal 5 al 14 agosto”. Una lettera che ha sortito l’effetto sperato: il 20 luglio scorso, infatti, l’ufficio del Primo Cittadino comunicava allo stesso Congresso che la Bandiera  Italiana era stata rimessa al suo posto. Per fortuna, alla fine, ha vinto il buon senso. (V.G.)

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