Tag: Amerigo Vespucci

  • Mattarella: “Italia e Canada più vicini grazie a voi”

    Mattarella: “Italia e Canada più vicini grazie a voi”

    Il Presidente della Repubblica alla Casa d’Italia e sull’Amerigo Vespucci elogia gli italo-canadesi

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    Prima di ricevere le chiavi della città dal Sindaco Denis Coderre a bordo dell’Amerigo Vespucci, il capo dello Stato ha elogiato la Comunità italo-montrealese tra le mura storiche della Casa d’Italia: “La vostra presenza rende evidente, sostanzia e valorizza l’amicizia tra il popolo italiano e quello canadese”. E sul Canada: “Serva da esempio al mondo per comprendere il valore dell’accoglienza e della capacità di integrazione”

    di Vittorio Giordano

    Montréal – È stata una visita di stato caratterizzata dai classici incontri istituzionali come prescrive il cerimoniale, ma anche un lungo e caloroso abbraccio alla Comunità italo-canadese quella che si è conclusa il 1º luglio scorso e che ha visto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, percorrere in lungo e in largo il Canada (Ottawa, Montreal, Toronto e Vancouver le tappe del viaggio) per consolidare i legami di antica amicizia tra le due sponde dell’Atlantico (in occasione del 150º della confederazione), ma soprattutto per rendere omaggio al cuore tricolore che palpita, incessante e orgoglioso, oltreoceano.

    A OTTAWA – Sono stati 6 giorni ricchi di appuntamenti per il capo dello stato, accompagnato per tutto il viaggio dal Sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova e dall’Ambasciatore d’Italia in Canada Claudio Taffuri. A Ottawa, il 27 giugno, è stato ricevuto dal Governatore Generale David Johnston, prima di onorare il Monumento dei Caduti con la deposizione di una corona. Mercoledì 28, poi, Mattarella si è poi trasferito al Parliament Hill dove ha avuto un colloquio con il Primo Ministro, Justin Trudeau, ed ha incontrato lo Speaker del Senato, George Furey, e quello della Camera dei Comuni, Geoff Regan. “È con grande piacere – ha dichiarato il leader liberale – che accolgo il presidente della Repubblica: questi sono stati mesi che hanno confermato la grande amicizia tra il Canada e l’Italia”. “Ho il piacere di rivederla – gli ha risposto Mattarella – dopo Taormina e dopo l’incontro al Quirinale: questa è un’ulteriore occasione per ribadire la grande amicizia tra i nostri due Paesi”

    ALLA CASA D’ITALIA – Quindi la partenza per Montréal, dove nel pomeriggio ha incontrato il Premier della Provincia del Québec, Philippe Couillard, al Ritz-Carlton, quartier generale della delegazione italiana. Prima di ‘abbracciare’ la Comunità italiana tra le mura storiche della Casa d’Italia, luogo simbolo della nostra emigrazione, che solo in un’altra occasione ha ricevuto un’autorità italiana: il Presidente del consiglio Amintore Fanfani nel 1961. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, spontaneamente intonati dagli oltre 400 italo-canadesi in sala sulle note del Maestro Ron Di Lauro, a prendere la parola è stata la presidente della Casa d’Italia, Angela Minicucci, che, con la voce rotta dall’emozione, ha ripercorso la storia di un “luogo di incontro, supporto e celebrazioni che condivide e trasmette i valori italiani”. “È tra queste mura – ha aggiunto – che noi onoriamo il coraggio ed i sacrifici dei nostri immigrati: la loro memoria collettiva è il dono che ci onoriamo di fare alle generazioni future”. Dopo le parole di benvenuto dell’Ambasciatore Taffuri, è stata la volta del Console Generale Marco Riccardo Rusconi: “Qui si è soliti dire che sono tre le maggiori isole abitate da Italiani: la sua Sicilia, la Sardegna e l’isola di Montreal. (…) Le Italiane e gli Italiani su questa scena non sono stati comparse: sono stati e sono attori, attori protagonisti. Con il loro lavoro, il loro impegno, il loro attaccamento alla nostra Patria, essi hanno reso meno largo l’Atlantico: è infatti anche grazie alla nostra comunità che tra Montréal, il Quebec, il Canada  e l’Italia, le relazioni tra le due sponde si sono rafforzate, e nuove intese sono state raggiunte per partenariati ancora più intensi”. Un’interdipendenza che va rafforzata: “Interdipendenza – ha continuato – significa guardare sotto una luce diversa le potenzialità e le opportunità degli scambi tra questa comunità italiana, le altre nostre comunità sparse per il mondo e l’Italia considerandole non come realtà a sé stanti, bensì come vasi comunicanti con un’unica identica matrice: l’unità del nostro patrimonio irrinunciabile di valori, significati e radici comuni italiane”. Carico di significati il discorso del Presidente Mattarella ai rappresentanti di tutti i principali organismi e associazioni della Comunità (tra le personalità ricordiamo le deputate Fucsia Nissoli e Francesca La Marca, il Sen. Basilio Giordano, la Sen. Marisa Ferretti Barth e la Presidente del Comites Giovanna Giordano): “Sono lietissimo di incontrarvi. Canada e Italia sono legati da una straordinaria amicizia, il Québec e l’Italia hanno una collaborazione molto intensa, Montréal è una città straordinaria, non soltanto per la sua bellezza e per la sua posizione strategica, per la sua vivacità culturale, economica, per il suo dinamismo, ma anche perché è stata la porta del Canada per tanti italiani. (…) “Il fatto che tanti italiani e tanti canadesi di origine italiana abbiano contribuito a rendere il Québec e l’intero Canada così importante e pieno di prosperità e prospettive è motivo di orgoglio per il nostro Paese”. (…). “La grande consonanza, la sintonia, la vicinanza che c’è tra il Canada e l’Italia, si è manifestata anche attraverso l’onda di solidarietà e di sostegno concreto verso le regioni dell’Italia centrale colpite dal recente terremoto”. (…) “Quello che è significativo è che la vostra Comunità sta restituendo quello che ha avuto, premurandosi di assistere chi arriva dall’Italia per avviarli verso una migliore presenza in questo Paese: questo è un grande esempio di civiltà e di solidarietà”. (…) “L’amicizia tra gli stati si basa sulla collaborazione politica, economica, commerciale e culturale tra i governi. Ma tutto questo è accompagnato da un elemento che è il più prezioso: il contatto, l’amicizia, la vicinanza tra i cittadini canadesi e quelli italiani. La vostra presenza rende evidenti, sostanzia e valorizza l’amicizia tra il popolo italiano e quello canadese. La piena collaborazione che c’è tra Canada e Italia nasce e viene corroborata da questa amicizia tra le persone”. Mattarella ha poi sottolineato come il Canada, di cui quest’anno ricorre il 150º anniversario, sia stato capace di costruire un unico popolo accogliendo i contributi che vengono da Paesi e culture diverse: “Un grande esempio – ha concluso – che serve nel mondo per comprendere il valore dell’accoglienza e della capacità di integrazione, della capacità di realizzarsi insieme pur provenendo da origini differenti”. Prima delle strette di mano e di congedarsi, lo stesso Presidente Mattarella ha svelato una targa in ricordo della sua visita a Montréal.

    SULL’AMERIGO VESPUCCI – Il capo dello Stato ha quindi fatto visita alla Nave-scuola Amerigo Vespucci, in sosta nel porto di Montreal per la Campagna d’istruzione 2017. Tante le personalità a bordo: il presidente Mapei Giorgio Squinzi, la Delegata del Québec a Roma Marianna Simeone, i deputati Nicola Di Iorio, Filomena Rotiroti, la Ministra Rita de Santis, l’avv. Tony Sciascia, il vice-chairman RBC Tony Loffreda, il presidente della Camera di Commercio italiana Emmanuel Triassi, Giuseppe Borsellino e numerosi consiglieri municipali. Il Presidente ha ricevuto gli onori con il suggestivo “saluto alla voce” dall’equipaggio, schierato lungo le alberate dell’unità navale. Sul ponte della Vespucci, poi, il Sindaco Denis Coderre ha consegnato al Presidente le chiavi di Montréal, “come gesto di amicizia e di fraternità”.  Dopo i discorsi di rito, Mattarella ha effettuato una visita a bordo, transitando nei locali interni della storica imbarcazione, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, e dal Comandante della Nave C.V. Angelo Patruno. La visita si è conclusa con l’Ammainabandiera solenne insieme all’equipaggio e agli allievi dell’Accademia Navale. Dopo aver abbracciato anche le Comunità italiane di Toronto il 29 e di Vancouver il 30 giugno (oltre ai Primi Ministri dell’Ontario Kathleen Wynne e della Colombia Britannica Judith Guichon), nel pomeriggio del 1° luglio il Presidente Sergio Mattarella è ripartito per Roma.

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  • “Gli allievi ed i visitatori il nostro orgoglio”

    “Gli allievi ed i visitatori il nostro orgoglio”

    L’AMERIGO VESPUCCI A MONTRÉAL FINO AL 2 LUGLIO PER IL 150º DEL CANADA

    Le parole del Comandante, Capitano di vascello Angelo Patruno

    Il Comandante Angelo Patruno durante la manovra d’ormeggio al porto di Montréal
    Il Comandante Angelo Patruno durante la manovra d’ormeggio al porto di Montréal

    di Vittorio Giordano

    Montréal – Un “Paese galleggiante” di 400 “abitanti” (270 dell’equipaggio – con tanto di marinaio-chirurgo, anestesista, odontoiatra, infermiere e cappellano – e 100 allievi con gli accompagnatori) su una superficie lunga 101 metri per 4.300 tonnellate, 24 vele in tela olona (oltre 2600 metri quadrati di tessuto di canapa), più di 30 km di cime e cavi in manilla, 1.200 pasti al giorno preparati da 7 cuochi e 2 panettieri (con la tradizionale ‘Pizza di mezzanotte’ per chi sta di guardia al chiaro di luna), 7/8 nodi di velocità media, con il pennone dell’albero di maestra alto 54 metri, la bandiera da combattimento del 1931 con lo stemma regio issata a poppa e la storica bandiera delle 4 Repubbliche Marinare a prua. È la “Amerigo Vespucci”, la Signora dei mari, il fiore all’occhiello della Marina Militare Italiana, la Nave-scuola più bella del mondo (così definita nel 1962 dalla portaerei americana USS Independence), dal 1931 un formidabile modello di eccellenza del Made in Italy, dal 2007 “Ambasciatore UNICEF”. In Canada 17 anni dopo la sosta ad Halifax e 25 anni dopo la visita a Montréal per il 350º ‘compleanno’ della confederazione.

    “Chi non ha paura non è un vero marinaio.
    La paura 
    va gestita e il mare va rispettato”

    Fino al 2 luglio resterà ormeggiata al molo ‘Alexandra’ del Porto di Montrèal nel quadro della Campagna di Istruzione 2017 che, partita da La Spezia lo scorso 19 aprile, dopo aver attraversato a vele spiegate l’Oceano Atlantico fino ad Hamilton, nelle isole Bermuda, terminerà la sua ‘missione’ il 23 settembe a Livorno, dopo aver ‘battezzato’ altre città come Québec City, Boston e New York. Ma è proprio a Montréal (dove ha imbarcato 100 allievi della 1ª classe dell’Accademia Navale di Livorno) che la storica imbarcazione conoscerà il momento cruciale della sua missione, con l’omaggio al 150º anniversario di fondazione del Canada ed il ricevimento in onore del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, atteso a bordo nella serata del 28 giugno. Abbiamo avuto il piacere ed il privilegio di visitare l’ “Amerigo Vespucci”, entrando nella pancia della nave, con il mogano e gli ottoni tirati a lucido, tra cimeli di guerra scintillanti e magnifici fregi ed arabeschi. Un viaggio nel tempo, tra mito e leggenda, con suggestioni romanzesche e cinematografiche. Fino alla Sala del Consiglio, dove il Comandante, capitano di vascello Angelo Patruno, barese, 50 anni, velista e cultore degli usi e dell’epopea delle barche e vele d’epoca, ha accolto IL CITTADINO per un’intervista esclusiva.  “È una grande emozione – racconta Patruno – ma anche una grossa responsabilità comandare la nave più bella del mondo: la responsabilità di sapere che c’è un carico molto prezioso, quello degli Allievi Ufficiali della Marina Militare, la futura dirigenza delle Forze Armate, alla prima esperienza professionale sul mare. È qui che diventano marinai, calcolando la posizione della nave con il sestante, carteggiando su una nave nautica, salendo sugli alberi e manovrando le vele.

    “Un buon marinario, e quindi un buon comandante, deve avere una grandissima
    sensibilità umana ed una profonda determinazione”

    L’imprinting che ricevono su questa nave durerà per tutta la loro vita professionale, quando saranno impegnati su navi tecnologiche e innovative”. Per questo la “Amerigo Vespucci” è tutt’altro che un retaggio del passato: “È più che mai attuale: quanto più si va avanti, tanto più c’è bisogno di una struttura che sia radicata nelle tradizioni, per chi affronta un ambiente diverso da quello terrestre. Il mare rappresenta sempre una sfida per l’uomo: chi non ha paura non è un vero marinaio. La paura va gestita e il mare va rispettato. Se oggi siamo in grado di far volare degli oggetti sull’acqua, come le barche della Coppa America, è perché qualcuno era marinario e lo è ancora”. Un pò quello che ‘raccomanda’ il motto storico dell’Amerigo Vespucci: ‘Non chi comincia, ma quel che persevera’: “Frase attribuita a Leonardo da Vinci che si sposa benissimo con il ruolo della nave: formare giovani che hanno il carattere ancora malleabile e quindi predisposto a ricevere le indicazioni su valori etici e professionali che regolano la forza armata. La Amerigo Vespucci è il custode di queste tradizioni. Ecco perché noi riteniamo un valore aggiunto il fatto che, da 86 anni, generazioni di generali di Marina abbiano vissuto questa nave per 3 mesi della loro vita”. Una nave costruita come i vascelli di fine ‘800. Con Patruno un pò nei panni di Colombo e Vespucci. “Ma con molte meno aspettative e molte meno ambizioni”, taglia corto il Comandante. Che poi aggiunge: “Attraversare l’Oceano con una nave a vela è qualcosa di unico: sapere che a spingerti sono quei famosissimi venti che secoli fa hanno portato Colombo a scoprire l’America, è un’emozione quasi indescrivibile”. Con un equipaggio che diventa quasi una famiglia: “Il comandante è anche un membro dell’equipaggio: essere a bordo di un pezzo di acciaio e legno che si muove in mezzo all’Oceano fa sì che i rapporti interpersonali si saldino e che le persone, nel rispetto dei ruoli, diventino una famiglia unica”. Dove ogni membro dell’equipaggio svolge un compito ben preciso. “Tantissimo lavoro, fatto sempre con passione e amore. Nessuno dei miei ragazzi che lucida un ottone, o mette a posto una manopola, lo fa solo per comando: la sente come una propria responsabilità, perché poi viene gratificato ed inorgoglito dal fatto che i visitatori restano emozionati, estasiati e li ringraziano con le lacrime agli occhi”.  Per Patruno, poi, questo viaggio in Nord America ha un significato speciale: “A 18 anni mi sono imbarcato sulla Amerigo Vespucci dalle Isole Bermuda, su un molo centrale di Port Hamilton. Era il luglio del 1986. Dopo 31 anni sono tornato nello stesso identico posto di ormeggio, da Comandante della nave. E questa per me è stata l’emozione più grande, perché rappresenta un po’ la chiusura del mio cerchio professionale”. Un cerchio che gli ha insegnato tanto: “Un buon marinario, e quindi un buon comandante, deve avere una grandissima sensibilità umana ed una profonda determinazione: solo con queste due qualità si può guidare un equipaggio che vive in un ambiente come il mare, che amiamo, ma che a volte è difficile”. Neanche sulla terraferma, però, ci si può rilassare: “Al porto le attività sono frenetiche, perché dobbiamo combinare la possibilità di far visitare la nave con gli eventi di rappresentanza. Quest’anno la nave è qui per festeggiare il 150º del Canada ed ha il grande impegno di celebrare questa ricorrenza con il Presidente della Repubblica Mattarella a bordo. Un grandissimo onore che non capita tutti i giorni: non solo emozionati, ma vogliosi di mostrare al Presidente il meglio della nave. Sono sicuro che, quando vedrà la sua nave illuminata di sera con ogni albero che rappresenta un colore della bandiera nazionale, sarà emozionato anche lui”. Buon Vento, Comandante!

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  • Sergio Mattarella a Montréal

    Sergio Mattarella a Montréal

    Il Presidente della Repubblica il 28 giugno alla Casa d’Italia

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    Il Capo dello Stato incontrerà il Premier Couillard e visiterà la nave “Amerigo Vespucci”

    di Vittorio Giordano

    Montréal – Dopo Giovanni Gronchi nel 1956, Giuseppe Saragat nel 1967, Francesco Cossiga nel 1986 ed Oscar Luigi Scalfaro nel 1997, per la quinta volta nella storia repubblicana un Capo dello Stato farà una visita di Stato in Canada. In occasione del 150º anniversario della confederazione canadese. Infatti, Sergio Mattarella sarà nel Paese degli Aceri da lunedì 26 giugno (arrivo a Ottawa dove soggiornerà per un giorno e mezzo ed incontrerà il Premier Justin Trudeau) a sabato 1º luglio (ritorno a Roma). In particolare, il Presidente della Repubblica onorerà la città di Montréal il 28 giugno per il suo 375º ‘compleanno’. Oltre che la capitale nazionale e la metropoli quebecchese, il Presidente visiterà anche Toronto in Ontario e Vancouver in Colombia Britannica. Sarà un viaggio lungo ed estenuante, che vedrà l’inquilino del Quirinale muoversi parecchio e in tempi stretti. Incontrerà comunque la Comunità italo-canadese alla Casa d’Italia di Montréal, nonostante il Consolato d’Italia avesse proposto il Centro Leonardo da Vinci per la maggiore capienza e quindi per agevolare un bagno di folla. Alla fine, però, la scelta del capo del Cerimoniale di Stato, che è già giunto a Montréal accompagnato da 6 collaboratori, è caduta sulla Casa d’Italia che, edificata nel 1936, oggi è un monunento-simbolo dell’orgoglio tricolore, nonché un bene artistico-architettonico del patrimonio nazionale canadese. Come ha dichiarato in diverse occasioni il Direttore dell’Istituto di Cultura di Montréal, Francesco D’Arelli: “Il Colosseo sta a Roma come la Casa d’Italia sta a Montréal”. La scelta logistica, naturalmente, è stata il frutto di una serie di considerazioni legate, presumiamo, anche a legittimi motivi di sicurezza (tanto che la RCMP ha già fatto diversi sopralluoghi alla Casa d’Italia). In ogni caso, sarà un evento storico: sarà la prima volta, infatti, che un Presidente della Repubblica varcherà la Casa d’Italia di Montréal. La visita di Mattarella è prevista per le 18.30 e dovrebbe durare circa 30 minuti. La capienza della Casa d’Italia, tra ‘Sala della memoria’, ‘Sala delle celebrazioni’ e il ‘Museo della Rotonda’, è di circa 520 persone, ma presumibilmente l’accesso sarà subordinato ad un apposito invito e non dovrebbe superare le 400 presenze. Dopo il discorso di benvenuto della Presidente della Casa, Angela Minicucci, parleranno il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Claudio Taffuri. Quindi prenderà la parola il Presidente della Repubblica, che dovrebbe parlare per 5 minuti, prima di svelare una targa-commemorativa in marmo di Carrara che prossimamente sarà affissa sulle storiche pareti della Casa d’Italia. Qualche altro dettaglio sul programma del 28 giugno: dopo una colazione privata, Mattarella incontrerà il Premier quebecchese Philippe Couillard, mentre in serata dovrebbe esserci un ricevimento privato in suo onore a bordo della nave “Amerigo Vespucci”, attraccata al porto di Montréal dal 22 giugno al 2 luglio, insieme a numerose autorità e personalità.

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