Il rappresentante dell’Italia a Ottawa ha avuto un primo contatto con la Comunità italiana in occasione di un ricevimento alla Casa d’Italia
MONTRÉAL – Accolto da una settantina di Italo-Canadesi (il numero degli invitati è stato limitato per evitare pericolosi assembramenti, vista la recrudescenza della pandemia), il 25 no-vembre scorso il neo Ambasciatore d’Italia in Canada, Andrea Ferrari, che ha assunto le funzioni il 3 maggio al posto di Claudio Taffuri, ha avuto un primo contatto con una parte della folta Comunità Italiana di Montréal. L’incontro, che si è tenuto nella Casa d’Italia, ha visto la partecipazione dei vertici dello storico edificio in stile Art Deco, della stampa, di alcuni membri del Comites uscente e di diversi esponenti Italo-Montrealesi del mondo politico, sociale e imprenditoriale. Tra le personalità, ricordiamo la Console Generale d’Italia a Montréal Comunità Italiana, il Console Lorenzo Solinas, la presidente uscente del Comites e direttrice delle Comunicazioni della Casa d’Italia, Giovanna Giordano.
Dopo le parole di benvenuto del vicepresidente della Casa, il notaio Perry Mazzante, introdotto dalla Costantini, l’Ambasciatore – in sala insieme alla consorte Maria Grazia Mattarella – si è rivolto ai presenti dichiarandosi “molto contento” di in-contrare la Comunità. E facendo sua la frase ‘Il Futuro del nostro Passato’ all’ingresso della Casa, ha sottolineato come “la nuova mobilità italiana riesce ad avere successo anche grazie ai meno giovani, bravi a creare delle condizioni straordinarie che hanno permesso ai nuovi arrivati di affermarsi. Questo vi fa veramente onore. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Non dimentichiamoci chi siamo e da dove veniamo. E onoriamo una terra che ci ha accolto con grande calore ed amicizia. Mai accontentarci: si può sem-pre fare meglio, l’asticella va sempre alzata. Come si dice in inglese, the sky is the limit, in questo straordinario e meraviglioso Paese molto amico dell’Italia. Lo ha dimostrato anche recentemente nel corso della nostra presidenza del G20 e con le posizioni molto simili in occasione del vertice sul clima a Glasgow. E questo ci fa grandissimo piacere. Quindi non mollate, noi ci siamo, diteci quello che non riusciamo a fare, stateci vicini, non siamo infallibili. Non voglio citare qualcuno di molto più importante di me (il Papa, ndr.), ma se sbagliamo, correggeteci e fateci capire come possiamo aggiustare il tiro e migliorare. Siamo disponibili a farlo, laddove c’è una collaborazione con suggerimenti non sterili, o fine a se stessi, ma per migliorare e migliorarci. È bello vedere il futuro del nostro passato qui riunito e grazie ancora per la vostra accoglienza e per quello che avete fatto, e mi auguro continuerete a fare, per questi tre colori che sono i più belli del mondo”. Applausi scroscianti, qualche foto-ricordo e spazio alle specialità eno-gastronomiche tricolori preparate dallo Chef Giandomenico Palomba, che ha portato a Montréal i sapori di Casa Artusi, il rinomato centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, presente in città nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. (V.G.)