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Sogno Napoli:
azzurri campioni d’inverno

Partenopei primi al giro di boa dopo il roboante 5-1 inflitto al Frosinone. Nona vittoria consecutiva per la Juve: Sampdoria piegata 1-0. Cadono l’Inter (battuta 1-0 dal Sassuolo) e la Fiorentina (superata 3-1 dalla Lazio). Scialbo 1-1 tra Roma e Milan. Tre punti preziosissimi per Genoa e Palermo (che però sostituisce
Ballardini con Schelotto). Si ferma il Bologna, punito dal Chievo al Dall’Ara

napoli-inverno

Roma – Un campionato senza padroni: questo il dato principale che emerge dopo un intero girone d’andata, diciannove giornate segnate da sorpassi e contro sorpassi in testa alla classifica. Nessuna squadra, una volta conquistata la vetta, è riuscita a mantenerla. Un campionato avvincente, si spera incerto fino all’ultima giornata. Un traguardo parziale e prestigioso l’ha conquistato, però, il Napoli di Sarri che, battendo al Matusa il Frosinone per 1-5, si è laureato campione d’inverno. L’ultima volta fu nella stagione 1989-1990: a fine stagione, come tutti ricordano, fu scudetto, con ben 16 gol realizzati da Diego Armando Maradona. Anche nell’ ’86-87 e nell’ 87-’88 il Napoli chiuse davanti a tutti (scudetto in 2 casi su 3), alla fine del girone d’andata: un risultato ovviamente solo virtuale, che però in base alle statistiche non può che rendere ottimisti. Nel 68.5% delle volte, difatti, sinora in Serie A i campioni d’inverno si sono poi confermati a fine stagione con lo Scudetto. Una match, quello contro il Frosinone, mai in discussione, un risultato tennistico che testimonia il divario tecnico tra le due squadre. Gli azzurri aprono le marcature grazie ad Albiol, poi Higuain, Hamsik, Higuain e Gabbiadini fanno il pokerissimo, Sammarco firma il gol della bandiera a pochi minuti dalla fine.

Perde clamorosamente contro il Sassuolo, salutando anche il primo posto, l’Inter. I nerazzurri vengono beffati a tempo scaduto da un rigore di Berardi. La squadra di Roberto Mancini ha comunque disputato un’ottima partita, collezionando numerose occasioni da gol contro un Sassuolo in palla fisicamente e che gioca a memoria. Aggancia i nerazzurri proprio la Juventus di Massimiliano Allegri che ,grazie alla nona vittoria consecutive, si attesta al  secondo posto a quota 39 punti. Una vittoria difficile e sofferta quella ottenuta a Marassi contro la Sampdoria per 1-2; una compagine, quella bianconera, che sembra tutt’altra squadra rispetto a quella che aveva iniziato la stagione. Apre le marcature Paul Pogba, poi Khedira ne fa due mentre Cassano accorcia le distanze a metà secondo tempo.

Un pareggio che non serve a nessuno, invece, quello tra Roma e Milan che fanno 1-1. Allo stadio Olimpico va in scena una partita noiosa condita da numerosi errori difensivi: la apre Rudiger a inizio partita che, sfruttando una dormita generale della retroguardia rossonera, insacca alle spalle di Donnarumma. La Roma nel primo tempo fallisce in due occasioni il raddoppio e colpisce anche una traversa, sempre con Rudiger.  Nella ripresa  però è soltanto Milan: Kucka prima pareggia i conti saltando più in alto di Florenzi, poi spreca un rigore in movimento a pochi passi dalla porta; Bacca pareggia poi il conto dei pali colpendo la parte alta della traversa. Ai punti, con tutta probabilità, i rossoneri avrebbero meritato la vittoria. I due allenatori, nonostante tutto, rimangono in bilico e le prossime ore potrebbero essere decisive.

Corsara la Lazio di Stefano Pioli in quel di Firenze: i biancocelesti giocano una partita attenta e ordinata sfruttando le disattenzioni dei viola. La sblocca a fine primo tempo Keita, nella ripresa la squadra di Sousa prova ad attaccare ma i biancocelesti raddoppiano grazie a Milinkovic che con una serpentina in area la piazza alle spalle di Tatarusanu. Nel recupero i viola accorciano le distanze con Roncaglia ma Felipe Anderson all’ultimo la chiude in contropiede.

Perde in casa il Torino di Ventura, i granata sprecano troppo e vengono beffati da Maccarone che firma lo 0 a 1 finale. Favolosa la stagione dei toscani che volano a 30 punti a – 4 dalla zona Europa League. Il Verona chiude il girone d’andata senza vittorie, al Bentegodi passa il Palermo, gol di Vazquez. Una vittoria che non è bastata, però, a salvare la panchina di Ballardini, scaricato dalla squadra. E così il vulanico Zamparini ha affidato la squadra all’argentino Guillermo Barros Schelotto che sarà affiancato da Fabio Viviani, già vice di Giuseppe Iachini, che era stato sollevato dall’incarico lo scorso 10 novembre dopo la vittoria interna con il Chievo. Nelle altre partite, il Chievo vince per 1 a 0   contro il Bologna al dall’Ara grazie al gol di Pepe, il Genoa espugna il campo dell’Atalanta vincendo per 0 a 2 grazie
ai gol di Dzemaili e Pavoletti mentre il Carpi s’impone per 2 a 1 in casa contro l’Udinese, per i padroni di casa segnano Lollo e Pasciuti mentre Zapata firma l’unico gol dei bianconeri.

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