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Manovra, Pelazzi (Argenta Soa): “Più certezza delle norme e uso fiscalità per crescita strutturale delle imprese”

(Adnkronos) – “Dal nuovo governo per il mondo lavoro e quello delle imprese auspico una maggiore certezza delle norme (le 18 riforme alla normativa sui bonus fiscali è stata una sconfitta per tutto il sistema paese e soprattutto per il sistema paese), tempi certi di applicazione delle riforme (vediamo cosa succede al nuovo codice degli appalti), utilizzo della fiscalità per una crescita strutturale soprattutto in tema di costo del lavoro, forza e capacità di adottare in breve tempo le riforme necessarie per attuare i vari capitoli del pnrr, essere in grado di lavorare seriamente e strutturalmente sull’apparato amministrativo dell’intero paese. Le imprese non vogliono sussidi ma certezze, visione di medio termine e coraggio nelle scelte”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa, una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche. 

“L’edilizia – osserva – è uno dei settori che maggiormente ha contribuito all’incremento del pil spinto da domanda interna e Pnrr. Fino all’estate il settore era in crescita continua. Da quello che abbiamo visto dal nostro osservatorio, sia come Soa con i clienti che con il nostro centro studi, la non chiarezza e le troppe modifiche sul bonus edilizio del 110 e il caro materiali prima e il caro energia dopo sono state alcune delle cause del rallentamento del settore”.  

“Dai dati Istat – sottolinea – sia le elaborazioni del nostro centro Studi che quelli dell’Ance e di Nomisma, hanno evidenziato la forte incidenza sull’incremento del Pil. Quello emerge dalle analisi del nostro Centro Studi è come, le imprese oggi siano in difficoltà e non riescano a pianificare. Basta bonus incerti e a scadenza. Ci auguriamo che il Parlamento, in tutte le sue componenti, ascolti il grido di dolore delle aziende”. 

“L’impatto dell’aumento dei prezzi sulle materie prime – spiega – è stato significativo e lo vedremo nei bilanci contabili in primavera. L’aumento dei prezzi delle abitazioni non compensa l’aumenta delle materie prime. E’, inoltre, importante la proroga delle misure adottate dal governo draghi che hanno parzialmente limitato le difficoltà delle imprese. Importanza, a tal riguardo, delle misure di sostegno che stati membri ed Ue devono adottare per combattere gli effetti imprevisti degli eventi degli ultimi anni”.  

“L’aumento dell’inflazione – sottolinea – generato anche dall’aumento dei tassi Bce ha un impatto forte sulle costruzioni. Secondo il nostro Centro studi avremo un rallentamento dell’edilizia privata e questo potrebbe portare le realtà che operano nel settore a partecipare ai Bandi per le opere del Pnrr”.  

“La politica Bce restrittiva – avverte – non convince molto: se l’inflazione in Usa aumenta per eccesso di domanda, in Europa i prezzi aumentano per fattori dovuti all’offerta seguita alle ritorsioni alla Russia. C’è dunque poca efficacia delle politiche restrittive in presenza di inflazione da offerta”. 

“La nostra attività – afferma Giovanni Pelazzi – un unicum nel panorama delle imprese di servizi, risente in maniera diretta dell’andamento del comparto delle costruzioni, in particolar modo delle imprese che lavorano negli appalti pubblici. Il trend positivo ed il contributo che l’edilizia ha fornito alla ripresa del pil, come hanno sottolineato Ance e Confindustria, ha sicuramente influito anche sulla nostra attività”.  

“Dopo un primo quadrimestre – osserva – in leggera flessione rispetto al precedente, dovuto principalmente al traino del mercato dei bonus fiscali che ha dirottato una parte del mercato dal pubblico al privato, c’è stata una forte ripresa delle domande di attestazione trainate dall’obbligo legislativo previsto del 110 e dalla partenza, seppur lenta, del Pnrr. Oltretutto gli investimenti che la nostra azienda sta sostenendo su innovazione e nuovi mercati stanno producendo i primi risultati. Chiuderemo l’anno in linea con gli ottimi risultati del 2021”. 

“Dal 1° gennaio – sottolinea – le Soa diventeranno obbligatorie per le aziende che realizzano i lavori del superbonus sopra i 516 mila euro. La norma prevede anche la possibilità di avere anche il contratto stipulato con un organismo di attestazione. Dal nostro osservatorio vediamo un fenomeno interessante. Tante belle realtà del settore che fino ad oggi hanno operato solo nel privato nel fare il procedimento per avere una certificazione Soa si stanno accorgendo di avere i requisiti per poter partecipare anche a gare pubbliche. Gare a cui fino ad ora non avevano immaginato di partecipare. La norma sta diventando anche di stimolo alla crescita per le aziende. Paradossalmente sta diventando una certificazione esg per il settore visto che l’attestazione Soa, garantisce che l’impresa che la possiede soddisfi determinati requisiti di legge, come quello di moralità della governance e dell’impresa stessa in termini, ovvero non avere carichi pendenti e certificati del casellario giudiziale perfetti e essere in regola con il pagamento delle tasse e contributi”. 

 

 

 

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