In Canada 943 casi di coronavirus, 139 in Québec e 31 a Montréal. In Italia i casi sono 47mila, nuovo record di morti in un giorno: ben 627 nella notte tra giovedì e venerdì, 380 solo in Lombardia. Nuova stretta del governo Conte: chiudono parchi e giardini, sport da soli e vicino a casa. Stop a spostamenti verso seconde case nei festivi
di Giulia Verticchio
31 i casi nella regione di Montreal. Calo storico di utenti della STM. Metro e bus deserti. La sindaca Valérie Plante ha annunciato la proroga di 1 mese dell’ultimo versamento delle imposte fondiarie per i proprietari residenziali e commerciali, la nuova data limite è dunque posticipata dal 2 giugno al 2 luglio. Una tregua per i cittadini che priva le casse del Comune di 2 miliardi di liquidità, circa 1/3 del budget annuale. La sindaca rassicura che questo non avrà nessun impatto sui servizi ai cittadini, che non verranno compromessi. “Piuttosto, dobbiamo tutti rivalutare la nostra capacità di portare a termine certi progetti”. La Ville de Montréal stabilisce anche una moratoria di 6 mesi per il rimborso del capitale e degli interessi per le imprese che hanno avuto prestiti dai fondi PME MTL, Fondi locali di solidarietà e Fondi di commercializzazione delle innovazioni. In arrivo anche sostegni a 700 fondi PME che coprano le spese degli interessi di 1,3 miliardi di dollari per questo periodo. Previsto anche un aiuto d’urgenza di 5 milioni di dollari per i settori più mortificati dalla situazione, ossia imprese culturali e artistiche, commerci al dettaglio e di prossimità e industria del turismo. Non solo la vita quotidiana degli anziani cambia drasticamente, ma anche quella dei giovani: i campus di UdeM e Concordia stanno sfrattando di punto in bianco gli studenti dalle residenze universitarie, costringendoli a fare i bagagli e trovarsi un altro alloggio entro 4 giorni. Si spera almeno che la crisi di abitazioni a Montréal si attenui, se chi ha una camera in più normalmente disponibile sul tanto combattuto Airbnb, ora dovrà per forza maggiore riaffiatarla a lungo termine, visto lo stop degli introiti turistici. Autobus e linee metro sono molto meno utilizzati in questi giorni e si riflette sulla probabilità di cogliere l’occasione per abbassare l’ormai notevole costo di abbonamenti e biglietti della Société de transport de Montréal.
139 i casi in Québec. Difficile pensare di riaprire le scuole prima di maggio. Dopo gli aiuti del governo federale, anche il Ministro dell’economia e dell’Innovazione del Québec, Pierre Fitzgibbon, ha stanziato 2 miliardi e mezzo a sostegno delle imprese, parlando di prestiti da 50 mila dollari a tassi d’interesse di favore per tutte le attività. Misure speciali previste però per i settori più minacciati, come ristorazione, alberghiero, turistico e aeronautica. François Legault ha commentato che “la priorità ora è la salute, ma anche quella economica è un’altra battaglia da non trascurare”. Il governo invita ad acquistare locale, prediligere i prodotti quebecchesi e aggiunge: “Non potremo salvare tutte le imprese, ma faremo il massimo possibile, con dei margini di manovra che fortunatamente sono importanti”. Il premier della CAQ ormai fa il punto della situazione con una conferenza stampa ogni giorno, giovedì 2 volte nella stessa giornata. Dopo le pubbliche condoglianze alla famiglia della prima vittima quebecchese del Covid-19, una persona anziana nella Lanaudière, ha raccomandato alla popolazione di non spostarsi da una regione all’altra del Québec, se non strettamente necessario, non abbassare la guardia e mantenere le misure di distanza sociale, non organizzare pranzi o cene in gruppo, nemmeno per sole 6-7 persone. Un appello anche ai giovani “non è questo il momento di riunirsi tra amici” e ancora una volta agli anziani “non andate assolutamente nei centri commerciali”. La capacità della provincia di 3000 test al giorno è salita a 5000. Il direttore della sanità pubblica Horatio Arruda ha ammesso che questa sarà “una lunga e dura battaglia” e raccomanda di non utilizzare le maschere che sono importanti solo per il personale sanitario, la popolazione deve solo lavarsi le mani, non toccarsi il viso e disinfettare le superfici. Intanto grandi catene come Ikea, Simons, la Baie d’Hudson, H&M, scelgono di chiudere temporaneamente i loro punti vendita. Un’apprensione aggiuntiva per il Québec è lo chemin Roxham, in Montérégie, alla frontiera americana, dalla quale arrivano spesso a piedi immigrati irregolari. Justin Trudeau ha dunque annunciato che gli immigrati clandestini che attraversano questa frontiera verranno d’ora in avanti respinti.
943 i casi in Canada. Il ministro degli Affari Esteri, François-Philippe Champagne, ha annunciato il decesso di un cittadino canadese in Giappone, per complicazioni di salute legate al coronavirus. Misure finanziarie del governo federale. Justin Trudeau (che lavora in isolamento precauzione essendo sua moglie Sophie Grégoire positiva al virus) e il suo Ministro delle Finanze Bill Morneau hanno annunciato un piano di sostegno finanziario a famiglie, lavoratori e imprese, stanziando 82 miliardi di dollari canadesi. Previsto un intervento diretto da 27 miliardi per i lavoratori, salariati o autonomi – chiamato Emergency Care Benefit o Allocation pour soins d’urgence – un’indennità per chi deve restare a casa senza congedo di malattia remunerato, ma anche per gli autonomi, chi è in quarantena obbligatoria e quelli in auto isolamento che non possono contare sui benefici dell’Employment Insurance. Anche per i lavoratori che devono rimanere a casa perché un parente stretto è stato contagiato dal Covid-19 o per via della chiusura delle scuole. Garantito un assegno bisettimanale di 900 dollari per un massimo di 15 settimane, per un valore di 10 miliardi di dollari. Aumentato il sussidio del Canada Child Benefit in media di 300 dollari al mese per ogni figlio a partire da maggio. 55 miliardi di esenzione fiscale per rispondere al bisogno di liquidità delle famiglie e sovvenzioni salariali del 10% per le piccole imprese per i prossimi 90 giorni, fino a un massimo di 1.375 dollari a impiegato e 25.000 dollari a datore di lavoro. Nel pacchetto di misure previsti anche 305 milioni di aiuti diretti per le popolazioni indigene, 157 milioni per i senzatetto e 50 milioni per le donne vittime di violenza che hanno bisogno di una sistemazione. La dichiarazione dei redditi è stata posticipata al 1º giugno, cosi come il pagamento di eventuali debiti all’erario al 31 agosto, Intanto Ottawa e Washington hanno concordato la chiusura della frontiera tra Stati Uniti e Canada fino a nuovo ordine. Interrotti i viaggi non necessari, ma gli scambi commerciali non verranno compromessi e le catene di approvvigionamento soprattutto di cibo, medicinali e carburante non verranno interrotte. Il Canada ha chiuso le frontiere agli stranieri, ammessi al ritorno solo cittadini canadese, residenti permanenti e anche studenti e lavoratori con permesso temporaneo valido. La compagnia aerea AirTransat annuncia la graduale sospensione dei voli internazionali, annullati i voli di aprile da Montreal e Toronto verso Roma. AirCanada mette temporaneamente alla porta 5.000 agenti di volo.
In Italia oltre 4mila decessi: 627 tra giovedì e venerdì, di cui 381 in Lombardia. Venti febbraio, venti marzo: un mese scarso, 47mila contagiati e oltre 4mila morti. I dati forniti venerdì dalla Protezione Civile nella consueta conferenza stampa delle 18 segnano un altro record: quello dei decessi in 24 ore, ben 627, cifra che fa salire il numero complessivo delle vittime a 4.032. Ieri l’aumento era stato di 427. Salgono di tanto anche i contagiati: sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670 e con il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – che ha raggiunto i 47.021. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 2.655, 157 in più rispetto al giorno prima. Di questi 1.050 sono in Lombardia. Dei 37.860 malati complessivi, 16.020 sono poi ricoverati con sintomi e 19.185 sono quelli in isolamento domiciliare. I guariti, invece, nel Bel Paese sono 5.129, 689 in più in 24 ore, quando l’aumento era stato di 415 unità. “Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti – ha ammesso Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile – : si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c’è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati – ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione Civile –. Il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l’epidemia”. I DATI REGIONE PER REGIONE. Dai dati della Protezione Civile emerge che venerdì erano 15.420 i malati in Lombardia (1.482 in più di giovedì), 5.089 in Emilia Romagna (+583), 3.677 in Veneto (+508), 3.244 in Piemonte (+490), 1.844 nelle Marche (+222), 1.713 in Toscana (+291), 1.001 In Liguria (+118), 912 nel Lazio (+171), 702 in Campania (+97), 555 in Friuli Venezia Giulia (+33), 600 in Trentino (+109), 530 in provincia di Bolzano (+109), 551 in Puglia (+102), 379 in Sicilia (+58), 422 in Abruzzo (+56), 384 in Umbria (+56), 39 in Molise (+1), 288 in Sardegna (+84), 257 in Valle d’Aosta (+48), 201 in Calabria (+37), 52 in Basilicata (+15). Quanto alle vittime, se ne registrano: 2.549 in Lombardia (+381), 640 in Emilia Romagna, (+109), 131 in Veneto (+16), 209 in Piemonte (+34), 137 nelle Marche (+22), 47 in Toscana (+9), 119 in Liguria (+28), 17 in Campania (+0), 43 Lazio (+5), 38 in Friuli Venezia Giulia (+2), 26 in Puglia (+1), 17 in provincia di Bolzano (+3), 4 in Sicilia (+0), 17 in Abruzzo (+6), 7 in Umbria (+5), 7 in Valle d’Aosta (+1), 13 in Trentino (+1), 4 in Calabria (+1), 2 in Sardegna (+0), 5 in Molise (+3). I tamponi complessivi sono 206.886, dei quali oltre 128mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il giro di vite del governo: chiudono parchi e giardini. Chiusi tutti i parchi, le ville e i giardini pubblici. L’attività sportiva resta consentita, ma solamente vicino a casa. Viene introdotto il divieto di spostarsi nelle seconde case nei giorni festivi. La nuova ordinanza del governo, per uniformare le regole del contenimento sull’intero territorio nazionale, è arrivata come previsto venerdì in tarda serata. Palazzo Chigi ha accolto le richieste di regole più stringenti per fermare il coronavirus, arrivate soprattutto dalla Lombardia, dopo che altre Regioni avevano deciso di agire in autonomia. Sempre nella serata di venerdì c’è stata una videoconferenza tra i sindaci lombardi e il governatore Attilio Fontana. Da Milano Giuseppe Sala ha annunciato al Tg1 la proposta dei sindaci di chiudere “anche i tabacchi“. Mentre da Bergamo, la città al momento più sotto pressione, il Sindaco Giorgio Gori ha chiesto al governo di “bloccare tutto ciò che non è essenziale“. L’esercito lungo le strade (giovedì le denunce sono state 9.400) per effettuare controlli – ad iniziare da Milano con 114 militari – potrebbe non bastare e per questo l’esecutivo valuta anche l’opzione di tracciare i cellulari per ricostruire i contatti. Intanto, però, la nuova stretta da Palazzo Chigi è arrivata: durerà fino al 25 marzo, giorno in cui scade il Decreto del presidente del consiglio che ha disposto la chiusura di bar e negozi.
Oltre 11.000 morti nel mondo, 5.000 in Europa E mentre gli ospedali europei reclamano macchinari respiratori, in Africa mancano acqua e sapone. L’Unicef stima che il 40% della popolazione mondiale, circa 3 miliardi di persone, non hanno accesso ad acqua corrente pulita e sapone per lavarsi le mani. Il terzo triste podio, subito dopo Cina e Italia, per numero di contagi, è ormai la Spagna, con una precipitosa ascesa a oltre 20 mila casi. Seguono Germania, Iran, Stati Uniti e Francia. Alcune testate riportano che invece in Cina non è stato più registrato alcun caso di contagio “domestico”, interno, non arrivato dall’estero, per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia.
A Londra, un bébé positivo al COVID-19 alla nascita. La mamma infetta. Le testate britanniche riportano il caso di una donna che era stata ammessa al North Middlesex Hospital di Enfield, nella periferia nord di Londra, qualche giorno prima del parto per dei sintomi pneumonici. Dopo la nascita del bimbo, entrambi sono stati dichiarati positivi al test coronavirus. I due sono stati purtroppo separati, dal momento che la madre è stata trasferita in un centro specializzato per le malattie infettive, mentre il neonato è rimasto nell’ospedale. I medici brancolano attualmente nel buio nell’identificare tempi e modalità del contagio, se durante la gravidanza attraverso la placenta, durante il parto attraverso i liquidi corporali o a contatto con la madre subito dopo la nascita. Dopo questo inquietante caso, un ospedale di Wuhan, la città cinese da cui è partita l’epidemia, ha analizzato liquido amniotico, sangue del cordone ombelicale, latte materno e gola dei neonati di 9 casi in cui le donne incinta avevano contratto il virus e nessun campione è risultato positivo. Da queste analisi sembrerebbe dunque che il virus non passi dalla mamma al feto. Il caso londinese resta dunque ancora un triste mistero scientifico ancora tutto da spiegare. La Terra respira. Crolla l’inquinamento atmosferico. Le immagini satellitari della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea mostrano una drastica riduzione delle emissioni di biossido di azoto – quelle rilasciate da veicoli, centrali elettriche e impianti industriali – in primis in Cina e Italia del Nord. Si prevedono riduzioni dell’inquinamento atmosferico anche negli Stati Uniti. Secondo la Bbc, che incrocia dati forniti dalla Columbia University e da altri studi compilati negli ultimi giorni, rispetto allo stesso periodo del 2019, il monossido di carbonio, emesso per lo più dalle macchine, è diminuito del 50% come conseguenza della riduzione del traffico, in media del 35% su scala globale.