In Canada oltre 150 casi, 17 in Québec. Il Primo Ministro del Canada Trudeau in quarantena preventiva, dopo che la moglie Sophie Grégoire è risultata positiva al Covid-19. In Italia il virus continua a mietere vittime: 250 solo nelle ultime 24 ore, 1.266 in tutto. Dall’inizio della pandemia, sono 17.660 i casi di contagio nel Belpaese, con 1328 ricoveri in terapia intensiva
di Giulia Verticchio
MONTRÉAL – “Misure importanti per forza maggiore”. Il mantra delle istituzioni del Québec, del Canada, dell’Europa, degli Stati Uniti e del mondo intero, ora, è quello di frenare la propagazione del contagio il più possibile per evitare che il numero dei malati superi la capacità di carico dei sistemi sanitari.
Donald Trump dichiara lo stato di emergenza negli USA. Venerdì pomeriggio, Donald Trump ha dichiarato l’emergenza nazionale negli Stati Uniti, dove cresce di ora in ora l’allarme per la diffusione del coronavirus, con i 1.900 casi superati in tutto il Paese ed almeno 41 morti. La mossa del presidente “apre al finanziamento di 50 miliardi di dollari, che saranno dati agli Stati, territori e località impegnati che nella lotta condivisa alla malattia”. La Casa Bianca ha promesso che saranno disponibili “mezzo milione di test la settimana prossima”, ma ha invitato i cittadini a non correre tutti a fare il tampone. “Gli Usa sconfiggeranno la minaccia del coronavirus — ha promesso —, saremo in grado di garantire più posti letto. Tutti gli ospedali si tengano pronti”.
L’emergenza coronavirus arriva inesorabile anche a Montréal. La sindaca Valérie Plante alza il livello di intervento e chiude centri comunitari e culturali, biblioteche, piscine, arene e installazioni sportive, tra i quali Planétarium, Jardin Botanique e Centre Claude-Robillard. Diverse le manifestazioni culturali, artistiche, economiche e agonistiche annullate, compresi il Salon national de l’habitation de Montréal, i Campionati mondiali di pattinaggio artistico e le parate di San Patrizio. Obbligo di quarantena di 14 giorni per tutti gli impiegati della funzione pubblica quebecchese e del Comune di Montréal ritornati da un viaggio in qualsiasi destinazione. I viaggi d’affari sono vietati, quelli per ragioni personali fortemente sconsigliati. Il Comune di Montréal esorta le aziende alla flessibilità, favorendo il telelavoro da casa quando possibile e permettendo agli impiegati di evitare le ore di punta in metro per recarsi a lavoro. La STM, l’azienda del trasporto pubblico, aumenta la frequenza di pulizia della metro. È comunque raccomandato agli utenti di lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver usato i trasporti in comune.
In Québec sono 17 i casi di COVID‑19 confermati. Francois Legault, nel suo calmo ma risoluto discorso alla conferenza stampa dell’Assemblea Nazionale, ha fatto “appello alla solidarietà dei Québécois” in queste prossime settimane che “saranno critiche”, in una situazione che “essendo realisti, andrà avanti per mesi”, ma “supereremo questa prova tutti insieme”. Il Primo Ministro invita la popolazione a contattare il numero d’emergenza provinciale 1 877 644-4545 e sovraccaricare meno l’Info-Santé 811. E assicura che non c’è alcun rischio di penuria alimentare in Québec. Intanto le cliniche specializzate stanno per passare da 3 (all’Hotel-Dieu CHUM di Montreal e a Quebec City già aperte, e quella in Montérégie prevista per la prossima settimana) a 15. Il Québec segue l’Ontario nella decisione di chiudere garderie, scuole, cégep e università per 2 settimane. L’iniziativa dei governi provinciali arriva ben più tempestivamente di quella del governo federale che si è fatta attendere in un silenzio difficile da interpretate. Il governo quebecchese ha esortato quello federale a chiudere rapidamente le frontiere canadesi ai viaggiatori provenienti dall’estero, che per tutto questo tempo hanno continuato ad atterrare negli aeroporti del Paese, anche da Cina e Italia, senza alcun controllo sanitario.
Sophie Grégoire Trudeau è risultata positiva ai test Covid-19, di ritorno da un viaggio a Londra. Il primo ministro Justin Trudeau, pur non manifestando alcun sintomo, è comunque soggetto ad isolamento, accordandosi a distanza e senza incontri personali con i leader autoctoni e i primi ministri provinciali. La Camera dei Comuni ad Ottawa ha sospeso i lavori parlamentari fino al 20 aprile. Dalle autorità sanitarie arriva semplicemente l’indicazione formale ad evitare i viaggi non essenziali. Il ministro dei trasporti Marc Garneau ha confermato che le navi da crociera non potranno attraccare fino al 1 luglio, ma la stessa azienda di Costa Crociere ha annunciato che sospenderà volontariamente le operazioni delle sue navi sino al 3 aprile.
In tutto il Canada, sono attualmente 157 i casi di coronavirus confermati positivi, tutti rientrati da viaggi all’estero in paesi a forte allerta contagio. Viene inevitabilmente da pensare che anche questi relativamente “pochi” contagi si sarebbero potuti evitare, se compagnie aeree e aeroporti avessero avuti disposizioni preventive.
In Italia sono 17.660 i casi totali, 14.955 gli attuali positivi, 1.328 i ricoverati in terapia intensiva, 1.266 i deceduti e 1.439 i guariti. 250 vittime in un solo giorno. Ecco il numero dei contagiati (totali) nelle singole regioni: Lombardia 9.820 (+1.095 rispetto a giovedì), Emilia-Romagna 2.263 (+316), Veneto 1.595 (211), Piemonte 840 (260), Marche 725 (133), Liguria 345 (71), Campania 220 (41), Toscana 470 (106), Sicilia 130 (15), Lazio 277 (77), Friuli-Venezia Giulia 257 (90), Abruzzo 89 (6), Puglia 129 (25), Umbria 76 (12), Bolzano 125 (21), Calabria 38 (5), Sardegna 43 (4), Valle D’Aosta 28 (1), Trento 163 (56), Molise 17 (1), Basilicata 10 (2). Le grandi città si preparano: a Genova si pensa ad una nave-ospedale. Chiusa la sede della Rai in Puglia per un positivo. A Roma metro e bus chiuderanno la sera dopo le 21. Nel Belpaese il Covid-19 ha una letalità fino a 12 volte maggiore rispetto ad altri Paesi, la più alta del mondo. “A contribuire a questo tragico primato sono l’eterogeneità dei trattamenti in tutto il territorio e la scarsa tracciabilità dei casi positivi asintomatici a cui non viene effettuato il tampone nonostante siano stati a stretto contatto con uno o più pazienti accertati, contribuendo in modo inarrestabile alla crescita del contagio”: questo il monito dell’Associazione mondiale delle malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), presieduta da Susanna Esposito, che lancia un forte appello per combattere la pandemia, anche sulla base dell’esperienza degli esperti cinesi: “Diagnosi precoce, isolamento e trattamento sono i cardini per tenere a bada l’epidemia. Ma la tracciabilità si rivela fondamentale”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’Europa nuovo epicentro della pandemia. Le vittime nel mondo superano la quota 5.000.
La Spagna, con ormai oltre 4.000 contagi, dichiara lo stato di emergenza per limitare la circolazione delle persone. Francia e Svizzera hanno chiuso scuole e università. Shock nel Regno Unito. Fa discutere la tesi espressa da Sir Patrick Vallance, una delle due massime autorità mediche del governo di Boris Johnson: “Il 60% dei britannici dovrà contrarre il Covid19 per sviluppare l’immunità di gregge”. Boris Johnson ha esplicitamente sostenuto che “Molte famiglie perderanno i loro cari”. Lo scarto tra i contagi recensiti (circa 800) e quelli ipotizzati e presunti (fino a 10 mila) sembra gestita con approssimazione, ma è in realtà una vera e propria scelta del governo quella di non fare fondamentalmente nulla, perché “bloccare il virus è impossibile”, tanto vale che “gli inglesi sviluppino anticorpi”, insistendo che prendere misure “draconiane” non farebbe grande differenza e potrebbe addirittura risultare controproducente.