Montréal – Ci sono due tipi di persone al mondo: gli italiani e quelli che vorrebbero esserlo. Personaggi come Kevin Marquis e Andrea Tchernilevskii rientrano nella seconda categoria: vorrebbero avere il sangue italico, ma, purtroppo per loro, appartengono ad altre latitudini. A tradire la loro frustrazione è il più tipico dei lapsus freudiani: stigmatizzano presunti stereotipi degli italo-canadesi di Saint-Léonard (esasperandone i supposti tratti caratterizzanti), scadendo però in sceneggiate oltraggiose, ingiuriose e insolenti. In altre parole: non potendo essere italiani, prendono di mira la nostra Comunità, mettendo in scena pregiudizi falsi, irrispettosi e degradanti. Dopo il primo video del marzo 2015 “Meanwhile à St-Léonard”, che ha registrato oltre 847 mila visualizzazioni, la coppia di Gaboom Films (i simpaticissimi Kevin Marquis e Andrea Tchernilevskii) è tornata alla carica con “Meanwhile à St-Léonard 2”, che ha già fruttato 127 mila visualizzazioni. Un pasticcio di luoghi comuni senza capo né coda: pasta, nonna, parolacce, mimica e gestualità, calcio, caffè, biscotti e pomodori. In un’escalation di offese ingiuriose, come la nonna che sputa o la maglietta sporca di sugo. Uno scempio inenarrabile. La reazione del Congresso Nazionale Italo-Canadese, regione Québec, non si è fatta attendere: il 2 agosto scorso, il presidente Tony Sciascia ha recapitato ai due signori (e per conoscenza ai giornali Métro e Progrès Saint-Lèonard) una lettera in cui si chiede, senza mezzi termini, “la rimozione di questi video altamente discriminatori” e “le scuse ufficiali alla Comunità italiana”. Se entro 10 giorni i due ‘personaggi in cerca di autore’ non avranno agito di conseguenza, il Congresso potrebbe adire le vie legali. Perché nessuno è autorizzato a lucrare ferendo la dignità e l’orgoglio di oltre 300 mila italo-quebecchesi. Soprattutto chi denigra e diffama sotto le mentite spoglie di una satira becera e screanzata. (V.G.)