Giorno: 13 Gennaio 2025

  • Australian Open, Kyrgios subito eliminato

    (Adnkronos) – Il ritorno in campo di Nick Kyrgios è stato fin qui fallimentare. Il tennista australiano – che fa ormai discutere soprattutto per i continui attacchi a Jannik Sinner – è stato eliminato al primo turno degli Australian Open, confermando un momento per niente positivo. Kyrgios ha ceduto in tre set contro il 23enne britannico Jacob Fearnley, numero 92 al mondo, e per lui nel 2025 è già il terzo ko in 3 partite ufficiali. Aveva già perso a Brisbane, contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, torneo in cui era stato subito eliminato anche nel doppio con Novak Djokovic.  

     

    Nel primo turno degli Australian Open, Kyrgios non ha mostrato segnali incoraggianti dal punto di vista fisico e ha chiesto in più occasioni l’intervento del fisioterapista, prima di cedere. Ma ora, quali sono le prospettive per lui? Ad aprile, l’australiano compirà 30 anni e dopo la finale degli Australian Open 2023 in carriera ha collezionato diverse delusioni. Soprattutto, a causa di un lungo stop legato a problemi fisici. Adesso, per tornare a un certo livello, una delle ipotesi per Kyrgios potrebbe essere la partecipazione a tornei minori del circuito Atp, per riprendere i ritmi e soprattutto collezionare punti in classifica. Di lui, probabilmente, si tornerà a parlare per le polemiche con Sinner. In attesa dei prossimi verdetti del campo. 

     

    Il match di Nick Kyrgios sta facendo discutere. Sul web sono diventati virali alcuni colpi dell’australiano giudicati inutili e provocatori. In particolare Kyrgios si è reso protagonista di una battuta dal basso, utilizzata da alcuni tennisti per sorprendere l’avversario con una palla corta, ma non sempre efficace perché molto lenta e spesso controproducente, e una specie di ‘tweener’, non sotto le gambe ma colpendo la pallina dietro la schiena senza guardare. 

    Alla fine Kyrgios è riuscito a vincere il punto, esultando in maniera plateale con il dito alzato verso il pubblico ma ha perso la partita, venendo così eliminato dall’Australian Open. 

     

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  • Studio italiano, terapia a Rna riduce colesterolo Ldl di oltre 60%

    Studio italiano, terapia a Rna riduce colesterolo Ldl di oltre 60%

    (Adnkronos) – Segna un’importante conferma sul trattamento dell’ipercolesterolemia, lo studio italiano pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica ‘Journal of the American College of Cardiology’ (Jacc). Con la riduzione di oltre il 60% colesterolo Ldl (Ldl-C) e l’83% dei pazienti in target terapeutico si rafforzano le evidenze sull’efficacia e la sicurezza di inclisiran, il farmaco basato sulla tecnologia dell’Rna interferente (siRna) somministrato due volte l’anno per ridurre i livelli di Ldl-C. (VIDEO) 

    Lo studio, denominato Cholinet (CHOLesterol Italian inclisiran NETwork) e condotto in Italia tra novembre 2022 e febbraio 2024 – si legge in una nota diffusa da Novartis – rappresenta il più grande registro di dati (Real World Evidence) nel mondo mai realizzato su inclisiran. Il gruppo di ricerca, guidato da Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia, ha coinvolto 659 pazienti, con età media di 63 anni ad alto rischio cardiovascolare, di 31 centri italiani. Il trattamento a 9 mesi con inclisiran ha ridotto i valori del colesterolo Ldl del 61,2%, raggiungendo il target terapeutico in oltre l’80% dei pazienti e, il 94% dei trattati, ha raggiunto il target di 70 mg/dl, con l’aderenza più alta mai registrata (96% a 9 mesi). “Questo risultato – commenta Filardi – rappresenta un progresso significativo, non solo in ambito medico, ma anche nella qualità di vita di migliaia di pazienti, che ora possono beneficiare di un trattamento più efficace e meno impegnativo. Gran parte di questo successo si deve alla rara comparsa di effetti collaterali rispetto alle statine e alla comodità della terapia, che richiede soltanto due iniezioni sottocutanee all’anno anziché l’assunzione quotidiana di una pillola”. 

    I pazienti hanno mostrato una riduzione media del Ldl-C, rispettivamente del 51% a 3 mesi e del 56% a 9 mesi. A 3 mesi, inoltre, il 57% di quelli a rischio molto elevato ha raggiunto valori inferiori a 55 mg/dL e il 69% è arrivato a meno di 70 mg/dL. Queste percentuali sono aumentate rispettivamente al 67% e all’80% a 9 mesi. Inoltre, nei pazienti in terapia combinata con statine ed ezetimibe, i risultati sono stati ancora più promettenti, con riduzioni maggiori del Ldl-C rispetto alla monoterapia. “Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo studio – aggiunge Filardi – che dimostra come la ricerca italiana possa fare la differenza nella pratica clinica quotidiana. Questi risultati rappresentano un importante passo avanti nella gestione del colesterolo Ldl nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare”. 

    Inclisiran è un farmaco innovativo che utilizza la tecnologia dell’Rna interferente (siRna) per ridurre i livelli di Ldld-C nel sangue. È prescrivibile dallo specialista e la sua somministrazione viene effettuata da un operatore sanitario tramite iniezione sottocutanea, 2 volte l’anno, offrendo un’opzione terapeutica per i pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Il farmaco è approvato in quasi 100 Paesi, tra cui Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Cina. Novartis ha ottenuto i diritti globali per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di inclisiran nell’ambito di un accordo di licenza e collaborazione con Alnylam Pharmaceuticals, azienda leader nelle terapie Rna-i. 

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  • Alberto Costa, chi è il terzino portoghese seguito dalla Juventus

    (Adnkronos) – La Juventus ha messo gli occhi su Alberto Costa per la difesa. Cristiano Giuntoli punta a rinforzare il reparto arretrato bianconero, tra i più in sofferenza dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, e hanno puntato il giovane terzino destro del Vitoria Guimaraes, che potrebbe prendere il posto di Danilo, destinato a lasciare la Juve già nel mercato di gennaio. Ma chi è Alberto Costa? 

     

    Alberto Olivera Baio, noto come Alberto Costa, è un terzino destro portoghese, classe 2003, che si è messo in mostra in questa prima parte di stagione nel Vitoria Guimaraes, squadra sesta nella Liga portoghese e che ha chiuso al secondo posto la classifica generale di Conference League. Costa, 21 anni, è cresciuto nel settore giovanile del Vitoria e quest’anno ne è diventato titolare fisso. 

    In stagione ha raccolto fin qui 20 presenze in tutte le competizioni collezionando un gol e tre assist. Di ruolo terzino destro, è molto propenso alla fase offensiva, mentre deve ancora crescere a livello tattico e nella lettura delle situazioni difensive. Il club portoghese ha rinnovato a inizio stagione il proprio suo contratto fino al 2028 e non vorrebbe privarsene a gennaio, ma la corte della Juve sta facendo tentennare il giocatore. Il prezzo è fissato intorno ai 13 milioni di euro, con i bianconeri che vorrebbero chiudere in tempi brevi per bruciare la concorrenza dello Sporting Lisbona. 

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  • Una volpe e delle orme arancioni, le scarpe speciali di Sinner a Melbourne

    (Adnkronos) –
    Jannik Sinner ha iniziato la stagione nello stesso modo in cui aveva concluso i 2024, vincendo, ma con un nuovo outfit. Nel primo turno degli Australian Open vinto contro Nicolas Jerry, battuto in tre set, a rubare l’occhio non è stato soltanto il completo bianco con cappello, polsini e pantaloncini giallo lime, ma anche le scarpe. 

     

    Il numero uno del mondo ha indossato infatti delle scarpe speciali, per la prima volta personalizzate. Sui lati infatti erano presenti diversi adesivi: una volpe con un completo di jeans firmato Nike, sponsor ufficiale di Sinner, all’altezza del tallone e delle orme arancioni lungo il piede. Un richiamo, ovviamente, ai suoi capelli rossi. 

     

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  • Alberto Costa, chi è il terzino portoghese seguito dalla Juventus

    (Adnkronos) – La Juventus ha messo gli occhi su Alberto Costa per la difesa. Cristiano Giuntoli punta a rinforzare il reparto arretrato bianconero, tra i più in sofferenza dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, e hanno puntato il giovane terzino destro del Vitoria Guimaraes, che potrebbe prendere il posto di Danilo, destinato a lasciare la Juve già nel mercato di gennaio. Ma chi è Alberto Costa? 

     

    Alberto Olivera Baio, noto come Alberto Costa, è un terzino destro portoghese, classe 2003, che si è messo in mostra in questa prima parte di stagione nel Vitoria Guimaraes, squadra sesta nella Liga portoghese e che ha chiuso al secondo posto la classifica generale di Conference League. Costa, 21 anni, è cresciuto nel settore giovanile del Vitoria e quest’anno ne è diventato titolare fisso. 

    In stagione ha raccolto fin qui 20 presenze in tutte le competizioni collezionando un gol e tre assist. Di ruolo terzino destro, è molto propenso alla fase offensiva, mentre deve ancora crescere a livello tattico e nella lettura delle situazioni difensive. Il club portoghese ha rinnovato a inizio stagione il proprio suo contratto fino al 2028 e non vorrebbe privarsene a gennaio, ma la corte della Juve sta facendo tentennare il giocatore. Il prezzo è fissato intorno ai 13 milioni di euro, con i bianconeri che vorrebbero chiudere in tempi brevi per bruciare la concorrenza dello Sporting Lisbona. 

     

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  • Atalanta, infortunio per Kossonou

    (Adnkronos) – Non è un periodo fortunato in casa Atalanta sul fronte infortuni.  
    Kossounou salterà la sfida contro la Juventus a causa di un infortunio. Un problema delicato, che non prospetta un recupero breve per l’ex difensore del Bayer Leverkusen.  

    Il calciatore ha rimediato un infortunio muscolo-tendineo con coinvolgimento diretto all’inserzione prossimale del tendine comune degli adduttori. 

    Il centrale sarà costretto al forfait contro Juventus e Napoli, in attesa di ulteriori esami ed ulteriori controlli a fare chiarezza sui reali tempi di recupero. 

    Una brutta notizia per Gasperini, che vede le proprie rotazioni in difesa ridursi all’osso per un periodo cruciale tra campionato e Champions League. Contro i bianconeri, domani sera nel recupero della 19.a giornata, possibile l’impiengo di Scalvini al fianco di Hien e Kolasinac. Fuori per infortunio anche Djimsiti. 
     

    Fantacalcio.it per Adnkronos
     

     

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  • “Troppa attesa”, infermeria presa a schiaffi in pronto soccorso Napoli

    (Adnkronos) – “Troppa attesa”, infermeria presa a schiaffi in un pronto soccorso. E’ accaduto ieri sera a Napoli, all’ospedale San Paolo, dove sono intervenuti i carabinieri per un’aggressione al personale sanitario. 

    Poco prima una 57enne – verosimilmente per motivi legati al tempo di attesa – avrebbe aggredito un’infermiera con uno schiaffo al volto. I militari hanno denunciato la 57enne incensurata. Per l’infermiera, addetta al pronto soccorso, nessuna lesione. 

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  • Gaza, media: “Accordo su ritiro Idf e rilascio ostaggi”

    (Adnkronos) – Ore cruciali per il futuro della Striscia di Gaza. Secondo quanto riporta Al-Quds Al-Arabi, sarebbe stato raggiunto un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.  

    In particolare, Israele ha presentato ai mediatori di Doha un piano che descrive nei dettagli la presenza israeliana nell’enclave palestinese con la richiesta di una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo di Tel Aviv. In precedenza, un’area di 300 metri era stata considerata come zona cuscinetto: sebbene non vi fosse alcuna presenza delle Idf, c’era un accordo secondo cui le truppe avrebbero sparato a coloro che fossero entrati in quel territorio.  

    Il rapporto afferma che è stato raggiunto un accordo sulle varie aree dalle quali le Idf si ritireranno nella prima e nella seconda fase dell’accordo, sottolineando che il cauto ottimismo degli Stati Uniti deriva dal fatto che l’attuale formulazione dell’accordo prevede il rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigionieri palestinesi concordati nelle prime due fasi.  

    Il rapporto afferma che gli argomenti ancora in discussione includono il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare e dove verrebbero rilasciati coloro che scontano pene severe. Israele ha affermato di aver bisogno di sapere quanti degli ostaggi sono vivi prima di accettare una cifra. Secondo Al-Quds Al-Arabi, sono stati raggiunti accordi anche sulla gestione degli aiuti umanitari all’interno della Striscia. 

    Il quotidiano israeliano Haaretz, citando una fonte anonima, ha rivelato che uno dei temi che più starebbe rallentando i negoziati di Doha, sarebbe il rifiuto ostinato, da parte di Israele, d’impegnarsi per porre fine alla guerra su Gaza dopo la seconda fase dell’accordo. 

    La fonte ha detto che Israele proverà ad ottenere al massimo un impegno americano a “lavorare con Israele per porre fine alla guerra”, o in altre parole, una promessa americana di fare pressioni su Tel Aviv per porre fine alla guerra, senza però la condizione che Israele accetti apertamente tale impegno. 

     

    Continua intanto la pressione degli Usa, con il presidente Joe Biden che ieri ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, riferisce l’ufficio del premier, “il primo ministro ha discusso con il presidente americano dei progressi nei negoziati per il rilascio dei nostri ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato che ha affidato alla squadra di negoziatori a Doha, con l’obiettivo di far avanzare il rilascio degli ostaggi”, si legge. Netanyahu ha anche espresso gratitudine a Biden e al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per gli sforzi compiuti per ottenere il rilascio degli ostaggi. 

    Da parte sua, Biden ha “sottolineato la necessità immediata” di un cessate il fuoco e di un accordo per la liberazione degli ostaggi tra Israele e Hamas. 

     

    Un drone lanciato contro Israele dallo Yemen è stato intercettato poco fa dall’aeronautica militare israeliana. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, precisando che un elicottero dell’Iaf ha abbattuto il velivolo senza pilota nei pressi della comunità meridionale di Gvulot. 

     

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  • Sinner e il caso doping: “Io giudicato innocente. Colpa mia se il protocollo non funziona?”

    (Adnkronos) – Jannik Sinner ha parlato, ancora una volta, del caso doping che lo riguarda. Al termine del match vinto contro Nicolas Jarry, nel primo turno degli Australian Open, in conferenza è stato chiesto all’azzurro se provasse simpatia per il tennista cileno, che ha dovuto scontare, nel 2019, 11 mesi di squalifica per doping: “Devo essere onesto, non conosco i dettagli del suo caso. Quindi per me è difficile parlarne. Quello che posso dire è che, nonostante lui sia stato squalificato, siamo stati trattati allo stesso modo. C’è un protocollo. Se il protocollo ha qualche problema o non viene applicato appieno, non è colpa mia”. 

    “Certo, mi dispiace molto per i giocatori che stanno passando questo genere di cose”, ha continuato Sinner, “ma so solo cosa è successo a me. So cosa devo affrontare, perché fondamentalmente il mio processo è ancora in corso. Devo ancora fare delle cose. Alla fine però sono sempre stato giudicato innocente, la quantità di Clostebol che avevo nel corpo è inferiore a un miliardesimo di grammo ed era contaminazione. Quindi non posso fare paragoni con il caso di Jarry perché non ne conosco i dettagli”. 

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  • Oliviero Toscani, l’ultima intervista: “Non ho paura della morte”

    (Adnkronos) – “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”. Così sì era espresso Oliviero Toscani lo scorso 28 agosto, dopo aver perso 40 chili in un anno. Il fotografo, morto oggi all’età di 82 anni, era malato di amiloidosi ed era ricoverato all’ospedale di Cecina dopo l’aggravamento delle sue condizioni.  

    Proprio in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’ Toscani aveva rivelato come era cambiata la sua vita dopo la grave malattia, l’amiloidosi, che lo aveva colpito a partire dal 2023: “Alla fine di giugno scorso mi sono svegliato con le gambe gonfie, ero in Val d’Orcia. Ho cominciato a fare fatica a camminare. All’ospedale mi hanno diagnosticato un problema al cuore. A fine agosto sono andato a Pisa al Santa Chiara e da lì al Cisanello, dove avevamo deciso la data dell’operazione al cuore, intorno al 20 settembre. È venuto a trovarmi il mio amico Francesco Merlo con suo cugino, cardiologo al Giovanni XXIII di Bergamo: un medico incredibile. Mi ha fatto andare su da loro per altri esami e hanno subito chiamato il dottor Michele Emdin a Pisa, specializzato nella malattia che pensavano avessi: l’amiloidosi”.  

    Toscani nella stessa intervista aveva confessato di non aver paura della morte: “Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”. 

    Nell’intervista Toscani aveva descritto la natura debilitante della malattia e il suo impatto sulla vita quotidiana: “Le proteine si depositano su certi punti vitali e bloccano il corpo e si muore. Non c’è cura. In un anno ho perso 40 chili, neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali”.  

    “Non si sa” quanto tempo resti da vivere, continuò Toscani nell’intervista, “certo che vivere così non mi interessa. Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel’ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo”. “Mi viene da ridere: la bellezza è che non avevo mai pensato di trovarmi in questa situazione, è una nuova situazione che va affrontata. La bellezza è che non ti interessano più patria, famiglia e proprietà, la rovina dell’uomo”.  

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