Giorno: 3 Gennaio 2024

  • Roma-Cremonese, Mourinho contro Massimo Mauro

    (Adnkronos) – José Mourinho contro Massimo Mauro. La Roma batte la Cremonese 2-1 e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia. L’allenatore giallorosso, ai microfoni di Mediaset, dopo la partita parte ‘a caccia’ dell’opinionista. Il motivo? Mauro ha criticato l’atteggiamento della Roma dopo la spigolosa partita vinta un paio di settimane fa contro il Napoli per 2-1. Per l’opinionista, ex calciatore di Juve e Napoli, il comportamento dei capitolini nella circostanza è stato ai limiti dell’antisportivo. Mourinho non dimentica e oggi cerca di pareggiare il conto. Dettaglio: Mauro non è in studio. “Cosa avrei voluto dire Massimo Mauro? Per un ex calciatore, non rispettare gente che mangia nello stesso piatto dove lui ha mangiato è una brutta cosa. Ci sono commentatori e commentatori. Quando guardo un commentatore che è stato un allenatore o un giocatore, penso sempre che capisca chi mangia dallo stesso piatto dove ha mangiato anche lui”, dice lo Special One. 

    Archiviata la polemica, si pensa al campo. “Abbiamo fatto sufficientemente bene per non soffrire tanto. Bisogna avere rispetto per le nostre difficoltà, penso che in Italia nessuna squadra abbia vinto una partita con un solo difensore disponibile, magari sì ma non è facile. Siamo tutti uniti e diamo sempre il massimo, è ovvio che abbiamo rischiato perché eravamo sotto di un gol. Però avevamo Celik e Llorente ammoniti e Celik, Cristante e Kristensen non sono difensori centrali ma Kristensen è molto veloce e mi sono fidato molto della sua velocità”, dice facendo riferimento ai problemi di organico che, anticipa, condizioneranno anche il derby con la Lazio nei quarti di finale. “Non so come ci arriviamo, abbiamo una gara importante da giocare domenica e siamo questi. Siamo uniti, se bisogna giocare con i Lukaku in difesa, si gioca in difesa. Andiamo con tutto quello che abbiamo, con il cuore e con il rispetto per il club e per i tifosi. Daremo tutto quello abbiamo noi, ne sono sicuro. Non so quanti sold out abbiamo fatto, meritano tutto da noi i tifosi e noi diamo tutto quello che abbiamo. Anche io sono stanco, ho camminato molti chilometri. È una situazione drammatica non avere difensori, non abbiamo Smalling, Kumbulla e Ndicka che stava facendo benissimo. Però andiamo avanti”.  

    Condividi
  • Finisce il sogno del baby Littler, Humphries campione del mondo di freccette

    (Adnkronos) – La favola di Luke Littler finisce, il 16enne perde la finale dei Mondiali di freccette contro Luke Humphries, che trionfa per 7-4 nella bolgia dell’Alexandra Palace di Londra. Littler deve accontentarsi del secondo posto, ma rimane il volto dei Championships ed è ormai uno dei simboli del magico mondo dei ‘darts’, che fa impazzire il Regno Unito e non solo. 

    Il ragazzino inglese, che compirà 17 anni tra un paio di settimane e a onor del vero appare molto più ‘vecchio’ rispetto all’età, va vicino a riscrivere la storia della competizione e a diventare il più giovane campione nella storia del World Darts Championship. Il sogno di Luke the Nuke – la bomba atomica – sfuma in estremis e il primato iridato di precocità rimane all’olandese Michael van Gerwen, campione del mondo nel 2014 a 24 anni. Littler, arrivato al torneo iridato come numero 164 del ranking della Professional Darts Association, si consola con un salto in classifica – tra i primi 32 del ranking – e con un assegno da 200mila sterline. Avesse vinto, avrebbe mezzo milione di sterline, circa 580.000 euro.  

    Il ragazzino, anche senza titolo mondiale, si conferma un predestinato. Nel Regno Unito è un idolo, al pari dei calciatori della Premier League, e la sua vita non ha più segreti. Figlio di un tassista e di una commessa, ha cominciato a prendere confidenza con i bersagli all’età di 18 mesi: non lanciava freccette, per la verità, ma oggetti contro una lavagna magnetica. Già in quei momenti, narra la leggenda, si capiva che il fanciullo avesse qualità particolari. A 4 anni i primi lanci, anche se da distanza ridotta. All’età di 7-8 anni, invece, ha iniziato a fare sul serio. A 12 anni partecipava a competizioni giovanili con avversari più anziani. Un copione destinato a diventare abituale, come conferma lo show di questi giorni. Nel torneo mondiale ha eliminato big del circuito con la freddezza del veterano. Negli ottavi ha sconfitto Raymond van Barneweld, leggenda dei darts con 5 Mondiali in bacheca. Nei quarti ha avuto la meglio sul nordirlandese Brendan Dolan. In semifinale, l’exploit contro Rob Cross, world champion nel 2018. In finale, è mancato solo l’ultimo capolavoro. 

    Condividi
  • Primarie Usa, Trump chiede a Corte Suprema di annullare decisione Colorado

    (Adnkronos) – Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di assicurare di invalidare la sentenza della Corte Suprema del Colorado, con la quale lo ha escluso dalle primarie repubblicane nello stato. Gli avvocati dell’ex presidente, riferisce il ‘Washington Post’, in un documento depositato oggi, hanno esortato i giudici a revocare rapidamente la sentenza della Corte Suprema del Colorado e a “restituire agli elettori il diritto di votare per il candidato di loro scelta”. I giudici, hanno detto, non dovrebbero essere autorizzati a impedire agli elettori di votare per il principale candidato repubblicano alla presidenza. 

    Condividi
  • Finisce il sogno del baby Littler, Humphries campione del mondo di freccette

    (Adnkronos) – La favola di Luke Littler finisce, il 16enne perde la finale dei Mondiali di freccette contro Luke Humphries, che trionfa per 7-4 nella bolgia dell’Alexandra Palace di Londra. Littler deve accontentarsi del secondo posto, ma rimane il volto dei Championships ed è ormai uno dei simboli del magico mondo dei ‘darts’, che fa impazzire il Regno Unito e non solo. 

    Il ragazzino inglese, che compirà 17 anni tra un paio di settimane e a onor del vero appare molto più ‘vecchio’ rispetto all’età, va vicino a riscrivere la storia della competizione e a diventare il più giovane campione nella storia del World Darts Championship. Il sogno di Luke the Nuke – la bomba atomica – sfuma in estremis e il primato iridato di precocità rimane all’olandese Michael van Gerwen, campione del mondo nel 2014 a 24 anni. Littler, arrivato al torneo iridato come numero 164 del ranking della Professional Darts Association, si consola con un salto in classifica – tra i primi 32 del ranking – e con un assegno da 200mila sterline. Avesse vinto, avrebbe mezzo milione di sterline, circa 580.000 euro.  

    Il ragazzino, anche senza titolo mondiale, si conferma un predestinato. Nel Regno Unito è un idolo, al pari dei calciatori della Premier League, e la sua vita non ha più segreti. Figlio di un tassista e di una commessa, ha cominciato a prendere confidenza con i bersagli all’età di 18 mesi: non lanciava freccette, per la verità, ma oggetti contro una lavagna magnetica. Già in quei momenti, narra la leggenda, si capiva che il fanciullo avesse qualità particolari. A 4 anni i primi lanci, anche se da distanza ridotta. All’età di 7-8 anni, invece, ha iniziato a fare sul serio. A 12 anni partecipava a competizioni giovanili con avversari più anziani. Un copione destinato a diventare abituale, come conferma lo show di questi giorni. Nel torneo mondiale ha eliminato big del circuito con la freddezza del veterano. Negli ottavi ha sconfitto Raymond van Barneweld, leggenda dei darts con 5 Mondiali in bacheca. Nei quarti ha avuto la meglio sul nordirlandese Brendan Dolan. In semifinale, l’exploit contro Rob Cross, world champion nel 2018. In finale, è mancato solo l’ultimo capolavoro. 

     

    Condividi
  • Roma-Cremonese, Mourinho contro Massimo Mauro

    (Adnkronos) – José Mourinho contro Massimo Mauro. La Roma batte la Cremonese 2-1 e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia. L’allenatore giallorosso, ai microfoni di Mediaset, dopo la partita parte ‘a caccia’ dell’opinionista. Il motivo? Mauro ha criticato l’atteggiamento della Roma dopo la spigolosa partita vinta un paio di settimane fa contro il Napoli per 2-1. Per l’opinionista, ex calciatore di Juve e Napoli, il comportamento dei capitolini nella circostanza è stato ai limiti dell’antisportivo. Mourinho non dimentica e oggi cerca di pareggiare il conto. Dettaglio: Mauro non è in studio. “Cosa avrei voluto dire Massimo Mauro? Per un ex calciatore, non rispettare gente che mangia nello stesso piatto dove lui ha mangiato è una brutta cosa. Ci sono commentatori e commentatori. Quando guardo un commentatore che è stato un allenatore o un giocatore, penso sempre che capisca chi mangia dallo stesso piatto dove ha mangiato anche lui”, dice lo Special One. 

    Archiviata la polemica, si pensa al campo. “Abbiamo fatto sufficientemente bene per non soffrire tanto. Bisogna avere rispetto per le nostre difficoltà, penso che in Italia nessuna squadra abbia vinto una partita con un solo difensore disponibile, magari sì ma non è facile. Siamo tutti uniti e diamo sempre il massimo, è ovvio che abbiamo rischiato perché eravamo sotto di un gol. Però avevamo Celik e Llorente ammoniti e Celik, Cristante e Kristensen non sono difensori centrali ma Kristensen è molto veloce e mi sono fidato molto della sua velocità”, dice facendo riferimento ai problemi di organico che, anticipa, condizioneranno anche il derby con la Lazio nei quarti di finale. “Non so come ci arriviamo, abbiamo una gara importante da giocare domenica e siamo questi. Siamo uniti, se bisogna giocare con i Lukaku in difesa, si gioca in difesa. Andiamo con tutto quello che abbiamo, con il cuore e con il rispetto per il club e per i tifosi. Daremo tutto quello abbiamo noi, ne sono sicuro. Non so quanti sold out abbiamo fatto, meritano tutto da noi i tifosi e noi diamo tutto quello che abbiamo. Anche io sono stanco, ho camminato molti chilometri. È una situazione drammatica non avere difensori, non abbiamo Smalling, Kumbulla e Ndicka che stava facendo benissimo. Però andiamo avanti”.  

     

    Condividi
  • Roma-Cremonese 2-1, gol di Lukaku e Dybala: Mourinho ai quarti di Coppa Italia contro la Lazio

    (Adnkronos) –
    La Roma batte la Cremonese in rimonta per 2-1 oggi 3 gennaio 2023 negli ottavi di finale di Coppa Italia e si qualifica per i quarti. I giallorossi, sotto nel primo tempo per il gol di Tsadjout, nell’ultimo quarto d’ora ribaltano la situazione con la rete di Lukaku e il rigore di Dybala. Il 9 gennaio la formazione di Mourinho affronta la Lazio nel derby che vale un posto in semifinale. 

     

    La Roma rischia di finire k.o. in un match che appare a senso unico sin dalle prime battute, vista la differente caratura tecnica tra le due squadre. La Cremonese deve arrangiarsi sin dal fischio d’inizio e nel giro di 8 minuti rimedia 4 cartellini gialli: se non è record, manca poco. La formazione allenata da Mourinho, che punta sulla coppia offensiva Lukaku-Belotti, preme ma non sfonda. Al 27′ il fortino lombardo sembra destinato a crollare: Jungdal respinge la conclusione di Belotti, Pellegrini ha la chance per la ribattuta ma colpisce la traversa. La Cremonese, dopo mezz’ora abbondante in trincea, mette la testa fuori e colpisce. Al 35′ Zanimacchia fallisce il bersaglio su punizione, al 37′ Tsadjout fa centro: Ghiglione mette al centro un pallone invitante, l’attaccante buca Svilar e firma l’1-0 per gli ospiti. 

    Mourinho nell’intervallo cambia volto alla squadra con una raffica di sostituzione. Dentro, in particolare, Dybala. L’argentino innesca subito Lukaku che al 48′ viene chiuso dall’uscita provvidenziale di Jungdal. Il portiere è attento subito dopo su Cristante. Al 54′ ci prova El Shaarawy, destro deviato da un difensore e palo. L’attaccante ci riprova al 68′, mira imprecisa. Al 70′ si iscrive al tiro al bersaglio anche Paredes, la conclusione viene deviata in extremis dal muro grigiorosso. Al 77′ il forcing dei padroni di casa viene premiato. Dybala innesca Azmoun che serve Lukaku, il centravanti davanti a Jungdal non sbaglia: 1-1. 

    La Roma continua a spingere e all’83’ ribalta il match. Sernicola stende Spinazzola, calcio di rigore: Dybala dal dischetto non sbaglia, 2-1. La Cremonese alza bandiera bianca, la Roma vince e vola ai quarti: la prossima settimana c’è il derby. 

     

    Condividi
  • Nasrallah: “Non abbiamo paura della guerra”. Usa preoccupati per rischio escalation

    (Adnkronos) – “Se il nemico pensa di condurre una guerra contro il Libano combatteremo senza limiti e senza regole. Sanno di cosa parlo. Non abbiamo paura di una guerra. Quelli che pensano di andare in guerra contro di noi lo rimpiangeranno. La guerra contro di noi costerà caro. Se una guerra sarà condotta contro il Libano, l’interesse del Libano sarà di andare alla guerra fino in fondo senza trattenersi”. Così, secondo quanto riferisce ‘L’Orient – Le Jour’, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in occasione di un suo discorso per l’anniversario della morte di Soleimani, in cui ha rinnovato “le nostre condoglianze per i martiri di oggi”, nella strage di Kerman. 

    Per Nasrallah “quello che ha impedito a Israele finora di condurre una guerra in Libano è la forza che esiste in Libano”. Oggi, ha affermato, “Israele teme per la sua esistenza. Ha richiamato i suoi riservisti, ha utilizzato tutte le sue armi chiedendo aiuto agli americani nella regione. Gli israeliani pensano che c’è un’occasione per finire con Hezbollah in Libano ma la resistenza ha fatto perdere a Israele l’effetto sorpresa”. 

    “Quando abbiamo aperto il fronte del Libano – ha sottolineato – lo abbiamo fatto a sostegno del nostro popolo oppresso a Gaza”. 

    “Presentiamo le nostre condoglianze al nostro fratello, il grande sceicco Saleh al-Arouri, vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas, che è caduto da martire ieri durante un’evidente aggressione israeliana nella periferia sud di Beirut”, ha detto Nasrallah. “Il crimine di ieri”, ossia l’uccisione del numero 2 di Hamas, “non resterà impunito”. 

    Per Nasrallah “Israele ha completamente fallito sul piano morale. Israele che assassina donne e bambini, che affama la gente e detiene il titolo di più grande genocida della storia morale”. “Hamas ha il più forte sostegno della sua storia all’interno della popolazione palestinese ed è un grande risultato. L’immagine di Israele nel mondo è crollata”, ha detto il leader di Hezbollah. 

    Gli Stati Uniti rimangono “incredibilmente preoccupati” per la possibilità che il conflitto a Gaza si allarghi alla regione, ma questa preoccupazione non è “oggi più alta di quanto non sia stata fin dall’inizio”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matt Miller all’indomani dell’attacco a Beirut nel quale è stato ucciso il numero due di Hamas. Nel ribadire che gli Stati Uniti non erano stati avvertiti del raid attribuito a Israele, Miller ha definito al-Arouri “un brutale terrorista che è stato responsabile a livello centrale degli attacchi del 7 ottobre, così come di altri attacchi contro civili innocenti ben prima del 7 ottobre”.  

    “Continuiamo a credere che non sia nell’interesse di Hezbollah, così come non è nell’interesse di Israele, intensificare questo conflitto in alcun modo”, ha poi aggiunto, in risposta alla richiesta di un commento alle parole di Nasrallah, secondo cui “questo crimine”, l’uccisione di al-Arouri, “non resterà impunito e senza risposta”. 

    Condividi
  • Roma-Cremonese 2-1, gol di Lukaku e Dybala: Mourinho ai quarti di Coppa Italia contro la Lazio

    (Adnkronos) –
    La Roma batte la Cremonese in rimonta per 2-1 oggi 3 gennaio 2023 negli ottavi di finale di Coppa Italia e si qualifica per i quarti. I giallorossi, sotto nel primo tempo per il gol di Tsadjout, nell’ultimo quarto d’ora ribaltano la situazione con la rete di Lukaku e il rigore di Dybala. Il 9 gennaio la formazione di Mourinho affronta la Lazio nel derby che vale un posto in semifinale. 

     

    La Roma rischia di finire k.o. in un match che appare a senso unico sin dalle prime battute, vista la differente caratura tecnica tra le due squadre. La Cremonese deve arrangiarsi sin dal fischio d’inizio e nel giro di 8 minuti rimedia 4 cartellini gialli: se non è record, manca poco. La formazione allenata da Mourinho, che punta sulla coppia offensiva Lukaku-Belotti, preme ma non sfonda. Al 27′ il fortino lombardo sembra destinato a crollare: Jungdal respinge la conclusione di Belotti, Pellegrini ha la chance per la ribattuta ma colpisce la traversa. La Cremonese, dopo mezz’ora abbondante in trincea, mette la testa fuori e colpisce. Al 35′ Zanimacchia fallisce il bersaglio su punizione, al 37′ Tsadjout fa centro: Ghiglione mette al centro un pallone invitante, l’attaccante buca Svilar e firma l’1-0 per gli ospiti. 

    Mourinho nell’intervallo cambia volto alla squadra con una raffica di sostituzione. Dentro, in particolare, Dybala. L’argentino innesca subito Lukaku che al 48′ viene chiuso dall’uscita provvidenziale di Jungdal. Il portiere è attento subito dopo su Cristante. Al 54′ ci prova El Shaarawy, destro deviato da un difensore e palo. L’attaccante ci riprova al 68′, mira imprecisa. Al 70′ si iscrive al tiro al bersaglio anche Paredes, la conclusione viene deviata in extremis dal muro grigiorosso. Al 77′ il forcing dei padroni di casa viene premiato. Dybala innesca Azmoun che serve Lukaku, il centravanti davanti a Jungdal non sbaglia: 1-1. 

    La Roma continua a spingere e all’83’ ribalta il match. Sernicola stende Spinazzola, calcio di rigore: Dybala dal dischetto non sbaglia, 2-1. La Cremonese alza bandiera bianca, la Roma vince e vola ai quarti: la prossima settimana c’è il derby. 

     

     

    Condividi
  • Ucraina-Russia, maxi scambio di prigionieri: il più grande dall’inizio della guerra

    (Adnkronos) –
    Un segnale di dialogo tra Ucraina e Russia mentre la guerra si avvia verso il ‘traguardo’ dei due anni. E’ stato completato un maxi scambio di prigionieri fra Mosca e Kiev, il maggiore dall’inizio del conflitto. L’Ucraina ha annunciato il ritorno a casa di 230 soldati e civili, mentre da parte russa i militari liberati sono 248. Lo scambio è stato reso possibile grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti, come è emerso. 

    “230 della nostra gente. Oggi 213 soldati e sergenti, 11 ufficiali e sei civili sono tornati a casa. Sono grato a tutti coloro che hanno ottenuto questo risultato”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul social X. “Dopo un lungo periodo di tempo siamo stati in grado di condurre uno scambio di prigionieri molto complesso… gli Emirati Arabi Uniti hanno partecipato direttamente nell’organizzazione di questo processo”, ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrilo Budanov, citato da Ukrainska Pravda.  

    Fra gli ucraini rilasciati vi sono cinque donne, ma anche soldati catturati nella prima fase della guerra, sull’isola dei Serpenti, nella centrale nucleare di Cernobyl, a Mariupol.  

    Da Mosca, il ministero della Difesa rende noto che “a seguito di un complesso processo negoziale, 248 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev. Il ritorno dei militari russi dalla prigionia è diventato possibile grazie alla mediazione di natura umanitaria degli Emirati Arabi Uniti”. 

     

     

    Condividi
  • Usa, spari fuori da moschea a Newark: ucciso imam

    (Adnkronos) – E’ morto, dopo essere stato ferito a colpi d’arma da fuoco, un imam di una moschea di Newark, in New Jersey. Lo ha riferito la tv Abc, secondo cui l’imam Hassan Sharif è stato portato all’ospedale universitario in condizioni critiche ed è morto qualche ora dopo. Il religioso era stato colpito alle 6 del mattino ora locale fuori dalla moschea Masjid Muhammad. Quando la polizia è arrivata sulla scena, ha trovato Sharif riverso nel parcheggio con ferite multiple da arma da fuoco all’addome e al braccio sinistro, a pochi metri dall’ingresso della moschea. 

    Gli investigatori stanno indagando, tramite le immagini delle telecamere di sorveglianza, per cercare di risalire ai responsabili. Alcune delle telecamere non erano operative, ma gli investigatori ritengono di averne trovato almeno una che mostra qualcuno che entra nel parcheggio e poi scappa, ha fatto sapere la polizia. 

    Condividi
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh