Giorno: 28 Settembre 2023

  • Sciopero 29 settembre, il punto su trasporti e aeroporti: tutte le novità

    (Adnkronos) – Tram, autobus e metropolitane regolari domani 29 settembre e disagi causa sciopero più contenuti per chi viaggia in aereo. Dopo gli interventi a colpi di precettazione del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, è questo il quadro che si è delineato nel settore dei trasporti dove fino a ieri incombevano due scioperi di 24 ore dei lavoratori del trasporto pubblico locale e di quelli dell’handling aeroportuale. Nel primo caso, dopo la riduzione a 4 ore decisa da Salvini, l’Usb, la sigla che ha proclamato l’astensione dal lavoro, per tutta risposta ha cancellato lo sciopero di domani per riprogrammarlo il 9 ottobre prossimo sempre di 24 ore. 

    Anche negli aeroporti lo stop è stato ridotto a 4 ore e si svolgerà dalle ore 13 alle 17. La protesta è stata proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto a fine 2017. Si tratta del terzo sciopero, dopo quelli effettuati a giugno e luglio scorsi. La trattativa va, comunque, avanti e si punta a superare lo stallo per arrivare a un’intesa in tempi stretti. Sul fronte del trasporto aereo, è in programma domani un’altra agitazione, quella degli assistenti di volo di EasyJet che si fermeranno per 4 ore.  

    Dopo aver firmato la riduzione dell’orario per lo sciopero del settore aeroportuale di domani, da 24 a 4 ore, Salvini ha detto di confidare nel buonsenso e nel senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali affinché siano limitati al massimo i disagi per i viaggiatori. 

    Dagli aerei ai treni. La tornata di scioperi non risparmia le ferrovie. A protestare domani saranno gli addetti degli appalti impiegati nella pulizia di treni e stazioni, nella ristorazione a bordo treno, nell’accompagnamento sui treni notte e nelle attività di piccola manutenzione. La protesta prevede 4 ore di stop per ogni turno di lavoro nell’intero arco della giornata. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa chiedono “l’adeguamento economico del buono pasto con il riconoscimento dell’importo massimo defiscalizzato come previsto dalla Legge di Bilancio 2020”. 

    “Nelle oltre 60 aziende che operano negli appalti ferroviari – spiegano le organizzazioni sindacali – la stragrande maggioranza, per non dire le totalità, ad oggi, riconoscono buoni pasto del valore di 5,20 euro. Alla luce della grave crisi economica, dovuta alla crescita smisurata dell’inflazione che erode inesorabilmente il potere d’acquisto di tutti i cittadini e quindi anche delle lavoratici e dei lavoratori non è più procrastinabile l’adeguamento economico del buono pasto”.  

     

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  • Roma, caos taxi: “Da Parietti ad Argentero monta la rabbia anche tra i vip”

    (Adnkronos) – File interminabili alla stazione, attese infinite al telefono, impossibilità di prenotare per andare all’aeroporto o alla stazione. La ricerca di un taxi a Roma sembra farsi sempre più ardua e l’irritazione ormai ‘colpisce’ anche molti vip che, interpellati dall’Adnkronos, manifestano senza mezzi termini tutta la loro rabbia.  

    “E’ un delirio! Regolarmente faccio almeno un’ora e mezza di fila alla stazione, una follia”, spiega all’Adnkronos Alba Parietti. “E’ una tragedia per chi deve spostarsi – sottolinea la conduttrice – non rispondono per ore se provi a chiamarli e non prendono più prenotazioni. Il servizio non rappresenta più una garanzia”. 

    “File interminabili, soprattutto alla stazione Termini, non è un bel biglietto da visita per chi arriva a Roma”, tuona con l’Adnkronos lo stilista Guillermo Mariotto. “Due milioni di turisti nella capitale rappresentano un indotto e un problema. La soluzione? Poter usufruire di licenze temporanee, soprattutto in vista del Giubileo del 2025”, dice lo stilista.  

    Di un “vero e proprio problema sociale” parla lo chef Antonello Colonna, proprietario di un ristorante vicino alla stazione Termini. “Nella Capitale -spiega il celebre cuoco- mancano a piazza di Spagna, in piazza della Repubblica o al Largo Argentina, luoghi di straordinaria concentrazione di turisti. Ci sentiamo ostaggi di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico. Riscriviamo il dress code e nuove regole d’ingaggio”, propone. 

    “Il rapporto dei romani con i taxi è un rapporto di amore – odio”, osserva all’Adnkronos l’attore e conduttore romano Max Giusti- Il tassinaro romano o lo conosci, o rischi di non comprenderlo a fondo. Ma il comportamento di pochi rovina la reputazione di molti. Io vorrei che ci fosse una regolamentazione ben chiara, perché i taxi sono una grandissima risorsa”.  

    Sui social, da settimane fioccano le lamentele di molti volti noti. “Sta cosa che non si trova un taxi neanche a pagarlo oro sta diventando piuttosto imbarazzante”, twitta Luca Argentero, che si divide tra Roma e Milano.  

    “Mai una soddisfazione”, ironizza l’ex dirigente Rai Giancarlo Leone postando una foto della ricerca del taxi andata a vuoto. Come loro, tantissimi.  

    Pochissime invece le voci fuori dal coro, come ad esempio quella del comico romano Maurizio Battista: “Chi prende spesso il taxi sa che a Roma a volte non ne trovi ma a volte ce ne sono tanti fermi senza lavorare. Non si spara a zero contro chi lavora, io sto dalla parte dei tassisti”, dice all’Adnkronos. 

     

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  • Farmaci, Perrone Filardi (Sic): “Vericiguat quinto pilastro terapia scompenso cardiaco”

    (Adnkronos) – “Vericiguat è un farmaco con un meccanismo d’azione innovativo e diverso da quello dei farmaci finora impiegati nel trattamento dell’insufficienza cardiaca. E’ un farmaco intelligente, che stimola l’attività dell’enzima guanilato ciclasi solubile (sGC), il quale a sua volta dà la disponibilità di molecole che hanno svariate azioni su diversi organi ed apparati – tra cui cardiomiociti e vasi sanguigni – generando un effetto favorevole sia a livello miocardico che vascolare. E’ il quinto pilastro della terapia”. Così Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic), a margine della conferenza stampa organizzata a Milano da Bayer Italia, che ha annunciato il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di vericiguat per il trattamento dell’insufficienza cardiaca sintomatica cronica.  

    “Lo studio registrativo Victoria – sottolinea Perrone Filardi – è stato molto importante perché ha mostrato un favorevole riscontro del vericiguat in pazienti molto sfidanti, reduci da riacutizzazioni e ospedalizzazioni e per questo complessi da trattare. Il nuovo farmaco è stato in grado di ridurre in termini assoluti il rischio di morte e di ospedalizzazione del 4,2%. Avere un farmaco in grado di ridurre il rischio di ospedalizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco – ricorda – significa avere un’arma in più non soltanto per migliorare la qualità, ma anche l’aspettativa di vita stessa, poiché sappiamo che i ricoveri segnano spesso un peggioramento dell’aspettativa di vita oltre che della qualità della stessa”.  

    Il trattamento si aggiunge alle 4 classi di farmaci utilizzati in sinergia per il trattamento dell’insufficienza cardiaca: Ace inibitori/sartani o Arni, beta-bloccanti, antagonisti dei recettori per i mineralcorticoidi e inibitori di Sglt2. “Oggi i 4 pilastri sono diventati 5 – rimarca il presidente Sic – Mi assumo la paternità di questa nuova definizione dei pilastri. Questo sarà un favorevole riscontro anche per le centinaia di migliaia di pazienti che oggi soffrono di questa importante patologia. E’ bene sottolineare che i farmaci non si sostituiscono l’uno con l’altro: la nuova raccomandazione – conclude – è quella di usare in tutti i pazienti in cui è possibile tutti i farmaci che hanno dimostrato di avere un beneficio in termini di riduzione delle ospedalizzazioni”. 

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  • Incidente Palermo, investita da camion dell’Esercito: morta 76enne

    (Adnkronos) – Una donna è morta in viale Lazio, a Palermo, dopo essere stata investita da un camion dell’Esercito mentre attraversava la strada. Maria Bignardelli, 76 anni, stava attraversando la strada all’altezza dell’incrocio con viale delle Alpi. Inutili i soccorsi: i sanitari del 118 hanno provato a rianimarla ma non c’è stato nulla da fare. Sul posto volanti della polizia e gli agenti della polizia municipale che stanno eseguendo i rilievi. Acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. La strada è stata chiusa al traffico.  

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  • ‘Tu e l’economia’, le lezioni della Banca d’Italia per favorire la cultura finanziaria

    (Adnkronos) – La giornata del 28 settembre ha aperto la rassegna napoletana di ‘In Viaggio con la Banca d’Italia’, con l’Open Day presso la Sede della Banca d’Italia di Napoli  

    Alle ore 11 si è tenuto anche l’incontro ‘Tu e l’economia – Orientarsi per scegliere meglio’, un momento per presentare come l’impegno della Banca d’Italia nella diffusione e nell’accrescimento della cultura finanziaria dei cittadini si stia realizzando in un percorso concreto. 

    I lavori sono stati aperti da Paola Ansuini, Direttore della Comunicazione nel Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia, che ha introdotto ‘Tu e l’economia’, il percorso di educazione finanziaria dedicato agli adulti più vulnerabili : gli anziani, le persone poco istruite, i migranti . Un percorso proposto alle associazioni attive soprattutto nel terzo settore .  

    Per Raffaella Di Donato, Vice Direttrice della Sede di Napoli della Banca d’Italia, questa è forse la città in cui l’iniziativa presentata oggi, ha un significato forte: le associazioni del terzo settore s’impegnano quotidianamente per contrastare emarginazioni e povertà di ogni tipo. E creare un legame duraturo e proficuo con le associazioni è fondamentale, ha sottolineato. A Napoli c’è un’emergenza sociale, educativa e di educazione alla legalità, per combattere i motivi di esclusione dei soggetti emarginati. 

    Marilisa Guida, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha individuato ‘l’identikit’ di chi potrebbe essere coinvolto da ‘Tu e L’Economia’: le persone più fragili sono quelle che vivono questo analfabetismo finanziario, che sono gli anziani, le donne, le persone meno istruite, le persone che vivono al Sud e i migranti. ‘Tu e L’Economia’ può aiutare a superare le disuguaglianze e a creare inclusione economica e sociale. 

    A presentare concretamente il percorso di educazione finanziaria sono stati Lucia Sironi ed Emanuele D’Onofrio del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, che hanno sottolineato la portata innovativa di ‘Tu e L’Economia’, che utilizza strumenti agili come la app sviluppata per il progetto, il fascicolo dedicato allo studente e il manuale pensato per i formatori. I temi al centro del progetto formativo sono dodici, tra i quali: gli strumenti di pagamento e il conto corrente, la gestione del risparmio, i prestiti. 

    Luca Trapanese, Assessore al Welfare e Pari Opportunità del Comune di Napoli, ha sottolineato come a volte l’istituzione si trovi inadeguata e la tutela delle categorie più fragili nasca dal terzo settore, che negli anni ha garantito anche servizi che le amministrazioni non sono riusciti a garantire. Il terzo settore si è più orientato verso il welfare ma non molto spesso verso la tutela economico-finanziaria. 

    Elena de Filippo, Docente di Sociologia delle Migrazioni presso l’Università di Napoli Federico II, ha fornito due fatti: le migrazioni sono un fenomeno strutturale e non si possono leggere le migrazioni se non si parte dalla complessità che il fenomeno porta con sé. De Filippo ha anche dato i numeri del fenomeno: ci sono 58.000 stranieri che si sono integrati nella città di Napoli e sono diventati stanziali, in prevalenza di origine asiatica o est europea. 

    Marilisa Guida, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha sottolineato infine la necessità di fare squadra con le realtà impegnate nel sociale sul territorio, offrendo le proprie competenze e la propria esperienza in questo campo. La novità è che la Banca d’Italia formerà i formatori, dei veri e propri ambasciatori che, designati dalle associazioni interessate, potranno essere formati dagli esperti della Banca d’Italia per arrivare in modo capillare alle fasce di popolazione che ne hanno più bisogno. 

    Le associazioni presenti in sala, tra cui rappresentanti dei Cpia e di alcune cooperative sociali e culturali, hanno accolto con entusiasmo la proposta formativa presentata dalla Banca d’Italia, manifestando il proprio interesse ad attivare concretamente il percorso sul territorio secondo i diversi ambiti di lavoro. 

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  • Arriva Pollo arrosto day, chef stellati e dirette social per celebrare un’icona della cucina

    (Adnkronos) – Il 95% degli italiani lo considera un ‘match perfetto’ a tavola. E, a sorpresa, per 3 italiani su 10, è anche il piatto preferito per una cena romantica. Il pollo arrosto con le patate, nella sua semplicità e tradizione, si conferma piatto iconico della storia gastronomica italiana. Gustoso, salutare, economico, versatile e finanche afrodisiaco. Per una cena di coppia sconfigge, infatti, di gran lunga le ben più blasonate ostriche e champagne (17,9%) e l’avvolgente dolce al cioccolato e peperoncino (23,6%), seguiti da pollo piccante (14,6%) e uova al tartufo (9,6%). Nel gioco delle coppie gastronomiche è senza dubbio sul podio degli abbinamenti perfetti (52,6%), seguito da pomodoro e mozzarella (48,1%), pane e mortadella (40,2%), cappuccino e cornetto (37,3%), prosciutto e melone (33,4%). 

    A rivelarlo un’indagine AstraRicerche per Pollo Arrosto Day, la grande maratona social organizzata da Unaitalia – l’Associazione nazionale dei produttori di carni bianche – che il 2 ottobre di ogni anno celebra il piatto di carne più amato dagli italiani, consumato dal 95% della popolazione, apprezzato da tutte le culture e le tradizioni nel mondo. Un matrimonio gastronomico, quello tra pollo arrosto e patate, che non conosce crisi: l’88,6% dei consumatori di pollo arrosto lo sceglie, il 42% sempre e il 46,6% spesso. Il 70% degli italiani lo mangia addirittura ogni 15 giorni e il 40,2% almeno una volta a settimana.  

    E sarà proprio il tema degli abbinamenti perfetti il filo conduttore della settima edizione del Pollo Arrosto day, una giornata di celebrazioni sul tema “It’s a perfect match” con protagoniste le coppie tra cui si stabilisce una chimica perfetta, a tavola come in cucina: gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani (2 stelle Michelin), Max Mariola e il suo ‘alter ego’ Vittorio Pettinato (che con imitazioni, parodie e sketch di diversi personaggi noti ha conquistato oltre 100mila follower su Instagram e TikTok), Alessandro Granatelli e Niccolò Pau alias i 2men1kitchen (le cui ricette hanno conquistato 141mila follower e 12,7 milioni di like su TikTok), ma anche la rete dei pollo lovers di Giallo Zafferano, impegnati a condividere le loro personali visioni di pollo arrosto e patate sui social e sui canali di www.vivailpollo.it. Per gli utenti la possibilità di postare foto, ricette e dibattere sugli abbinamenti preferiti con il pollo arrosto.  

    Un match, quello tra pollo e patate, amato da tutti e in ogni contesto per la versatilità e la trasversalità, anche culturale, del pollo che con 16,38 kg pro-capite nel 2022 (dati Unaitalia) continua ad essere la carne più consumata nel Belpaese, protagonista dei pranzi della domenica a casa della nonna ma anche delle tavole stellate. Il pollo arrosto con le patate fa pensare alla mamma e alla nonna (20,7%), alla domenica (16,7%), richiama ricordi d’infanzia (10,7%), fa coppia anche con gli amici (8,4%) e il divertimento (8,3%) ma soprattutto evoca gusto e piacere (31%). 

    “Pollo arrosto e patate – affermano Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef stellati del celebre ristorante ‘Il Luogo di Aimo e Nadia’ di Milano -sono un match perfetto, per il sapore, ma soprattutto per la consistenza. Si tratta di due alimenti che interagiscono perfettamente: le carni bianche tendono ad essere più asciutte delle rosse, le patate quindi fungono da elemento di bilanciamento riportando una certa cremosità in bocca. Quello che affascina del piatto è soprattutto la consistenza, che garantisce morbidezza dentro e croccantezza fuori. Poi il sapore: il pollo arrosto va cucinato assieme alle patate, nella stessa pentola. Solo così le patate prendono tutto il sapore del pollo, con il caramellizzato della pentola che va all’interno della ricetta. Una tecnica che sarà alla base del nostro piatto di pollo e patate ideato per il Pollo Arrosto day 2023, che ci ha entusiasmato al punto da non escludere di inserirlo nei nostri menu”. 

    L’importanza della consistenza trova conferma anche in uno studio della North Carolina State University che evidenzia come questa sia importante quanto o più del gusto quando si cerca di identificare il cibo. La parola magica sembra essere caramellizzazione, ma non solo. “Grande merito è da attribuire alla reazione di Maillard, un processo chimico – spiega il chimico Silvano Fuso, autore di ‘Sensi chimici, la scienza degli odori e dei sapori’ – che avviene durante la cottura che si verifica solo negli alimenti che contengono sia zuccheri che amminoacidi (costituenti delle proteine). Essa produce sostanze molto gradite al nostro cervello. Per il pollo arrosto con le patate, in particolare, si verifica a 140 gradi: quando amminoacidi e zuccheri delle patate si incontrano a fuoco vivo iniziano a generare una serie di composti odorosi. In fase finale questa reazione si manifesta con un sapore complesso e un colore marroncino/dorato che suggerisce l’idea della croccantezza. È la classica crosticina bruna: è questo che ci fa battere il cuore e rende gustoso il pollo arrosto”.  

    Non a caso, per i consumatori di pollo arrosto, con le patate rimane il modo migliore per gustarlo (72%). Meno gettonato l’accompagnamento con salse varie (15,5%), senza nulla, al naturale (6,8%) o con le verdure (5,6%). Tra le salse le più amate la maionese (30,4%), la salsa barbecue (29,3%) e il fondo di cottura (28,8%). Ma, oltre alle patate, quali sono gli abbinamenti più usati dagli italiani con il pollo arrosto? In primis le erbe aromatiche: solo l’1,5% non ne fa uso. La più utilizzata è il rosmarino (78,5%), soprattutto nel Nord, seguita a grande distanza da salvia (28,0%), origano (26.2%), alloro (19,1%), prezzemolo (16,6%) e timo (14,3%) a pari merito con l’erba cipollina. Meno impiegate le spezie (il 18,7% non ne usa) ma con maggiore varietà: il 36,3% usa il pepe, il 22,7% la paprika dolce, il 19,1% il peperoncino e il 18,8% il curry.  

    Dalla ricerca emerge anche una certa curiosità per gli abbinamenti più ‘audaci’: a fronte del 21,8% che preferisce la tradizione, c’è anche chi proverebbe qualcosa di nuovo. Al primo posto c’è il miele (18%). “Un ingrediente perfetto, secondo il chimico Silvano Fuso,- per scatenare la reazione di Maillard, che rende unico il pollo arrosto. I suoi zuccheri, principalmente composti da glucosio e fruttosio, sono in prevalenza riducenti e favoriscono quindi un’ottimale doratura. A seguire tartufo (16,9%) e mango (12,0%). Poco citati quelli più ‘spinti’: da aceto (8,3%), liquirizia (8,2%) e cacao/cioccolato (7,9%) a ostriche (3,6%) e caffè (3,3%). Più aperti alle novità i 18-34enni (solo il 16% preferisce abbinamenti classici) che più della media scelgono gusti dolci come miele e cacao/cioccolato.  

    Ma come si riconosce un colpo di fulmine gastronomico? Il 39,5% degli italiani lo intuisce già alla prima forchettata, quando si genera subito una emozione positiva. Un terzo del campione (31,7%) lo capisce invece quando prova il desiderio di replicare il piatto a casa (in particolare le donne tra i 18 e i 24 anni, 47,2%). Infine, gioca un ruolo anche l’effetto nostalgia: quando i sapori riportano agli anni della fanciullezza scatta l’amore al primo morso per il 25,9% del campione, specialmente uomini nella fascia di età 55-65 anni (32,8%). 

    Se per molti come Bruno Barbieri, il pollo arrosto e patate era il comfort food da proporre durante il lockdown (vedi la ricetta cosce di pollo al forno con fonduta di taleggio allo zafferano e patate arrosto), negli anni molti sono stati gli chef che hanno proposto e continuano a proporre questo binomio in carta, in rivisitazioni creative o nella sua versione più pura (pensiamo al girarrosto e patate al forno di Gerli 1970 di Paolo Reina a Milano). Si va dalla britannica Lisa Goodwin-Allen (chef dei ristoranti Gamebird di Londra e Northcote, nel Lancashire) con il roast chicken ripieno celebrato dal Times, da abbinare con patate arrosto, formaggio di cavolfiore e verdure di stagione, al roasted chicken di Gordon Ramsey o alle sue patate arrosto croccanti e soffici con peperoncino e curcuma.  

    In Italia il pollo arrosto è soprattutto memoria: che sia di un viaggio, di una domenica o della nonna. Ne sono un esempio le interpretazioni di Ciro Scamardella (Pipero – Roma), che nel 2022 omaggia questo grande classico con ‘Pollo e patate, il ricordo di un viaggio coast to coast negli Stati Uniti’, dove la tecnica cottura al barbecue del pulled pork viene applicata al pollo che diventa la farcia della patata ratte spennellata di olio alla brace: un piatto che gioca con sensazioni gustative, suggestioni mentali e ricorda “l’idea di un pollo appena uscito da un forno, fumante e sugoso, con un profumo di brace”. O Giuseppe Iannotti (Kresios, Telese Terme) che nel suo Pollo e patate, riportava sapori ancestrali e ricordi d’infanzia in una chips di riso crunchy al sapore del pollo (della sua pelle cotta in forno e delle spezie del girarrosto), con le patate croccantissime ripiene di una soffice spuma di patate.  

    A Milano in occasione del Pollo Arrosto day, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, i due chef de ‘Il Luogo di Aimo e Nadia’ (2 stelle Michelin) partono proprio “dal ricordo del pollo arrosto della nonna, il piatto per eccellenza della domenica” e lo reinventano come “una sorta di Tarte Tatin, dove la patata è un elemento centrale del piatto e prende tutto il sapore del pollo”. “La domenica – racconta Negrini – è un giorno in cui non si ha più molto tempo per cucinare. L’idea è di preparare questo piatto il sabato per rilassarsi e goderselo il giorno dopo, mangiandolo a casa o portandolo fuori dalla nonna o da amici. Non a caso, questo è un piatto perfetto per essere scaldato al grill o anche da mangiare freddo. Pollo e patate: e diventa subito la domenica italiana”.  

    E per un pizzico di gusto in più, da non dimenticare sono le spezie e gli aromi. “Il limone come il bergamotto sono un classico del pollo arrosto – prosegue Negrini – e hanno lo scopo essenziale di sgrassare la pelle. Senza contare che i grassi caramellati con il limone creano un gusto agrodolce strepitoso. Noi abbiamo potenziato i sapori aggiungendo a questi aromi un mix di pepi: pepe nero di Lampong, pepe verde del Malabar, pepe di Timut, pepe della Jamaica, pepe Voatsiperifery, pepe Malagueta (grani del paradiso), pepe bianco Vietman Pearl. Un mix che fa la differenza”. Spezie e aromi risultano vincenti anche dal punto di vista molecolare e salutistico: “Limone e bergamotto come altri agrumi – ricorda il chimico Silvano Fuso – sono importantissimi per il pollo arrosto perché presentano, soprattutto nella loro scorza, oli aromatici volatili ricchi di profumo, di esaltatori di sapore e potenti antiossidanti come i polifenoli, che, oltretutto, hanno proprietà benefiche”. 

    Per Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma, “le carni bianche, come pollo, sono ricche di proteine nobili, di vitamine del gruppo B, ottime per la struttura muscolare e la crescita dei tessuti, e povere di grassi, tra cui prevalgono quelli buoni come omega-6 e omega-3″. “È fondamentale ricordare – avverte – che il pollo, essendo un alimento magro e povero di carboidrati, non costituisce da solo un piatto completo. Perciò, abbinarlo con le patate o il riso, e qualche verdura come lattuga, zucchina, carota, pomodoro, crea un pasto completo. Nel caso del pollo arrosto ricordiamoci che ci regaliamo una coccola: dobbiamo fare attenzione soprattutto alla pelle, che è grassa e sarebbe meglio eliminarla, soprattutto se eccessivamente cotta e scura”.  

    Il professor Piretta ricorda, inoltre, l’importanza di alcuni abbinamenti con la carne bianca. “La presenza della vitamina C aiuta a trasformare il ferro presente nella carne in una forma più biodisponibile. Quindi, qualunque abbinamento tra carne e verdure come pomodori o broccoli oppure frutta contenente vitamina C, come limoni, bergamotto, arance, è un modo per migliorare l’assorbimento del ferro. Se poi alla carne aggiungiamo altri tipi di frutta come ananas, papaya e mango che contengono bromelina, una sostanza che aiuta la digestione proteica, otteniamo un vantaggio nella digestione. Altro abbinamento importante è quello con frutti di bosco, ribes, mirtilli che, oltre alla vitamina C, contengono anche antiossidanti che aiutano a neutralizzare eventuali molecole pro-infiammatorie provenienti dalla cottura ad alte temperature, come ad esempio quella al forno del pollo arrosto. Questo riguarda in particolare la pelle. Se la si mangia, occorre pensare che l’abbinamento con antiossidanti fa bene”. 

    Ad aprire gli appuntamenti online (ore 12.00) sarà Max Mariola, assieme al suo alter ego sui social Vittorio Pettinato (che proprio con l’imitazione dello chef più amato dai social ha conquistato 100mila follower su IG e TikTok), che in diretta Instagram cucineranno in coppia la loro versione del pollo arrosto con le patate. Dalle 11.30 e per tutta la giornata sarà la community di Giallo Zafferano, con il suo numeroso network di tik toker e creator, impegnate a proporre le migliori ricette di pollo e patate preparata in coppia!  

    Alle 13.00 sarà il turno Alessandro Granatelli e Niccolò Pau, aka i 2men1kitchen (“un paio de tizi che fanno cose in cucina” con 322mila follower su Instagram e 12,7 milioni di like su TikTok). Il duo più imprevedibile del web preparerà una versione inaspettata della classica ricetta: caramelle gommose al sapore di pollo arrosto con le patate. Alle 16.00 gli chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani dai loro profili Instagram proporranno la loro versione di pollo arrosto tutta da gustare.  

    “Un piatto che sembra una Tarte Tatin ma ha tutto il sapore del pollo arrosto e la morbidezza di una torta”, racconta Negrini. “E’ una ricetta creativa e complessa – continua Negrini – ed è divertente perché si rovescia come una Tarte Tatin e si mangia. La patata è la forza di questo piatto, perché cuoce assieme al pollo e ne prende tutti gli aromi”. La cottura avviene in una speciale pentola ollare, il Lavec, con il pollo che cuoce insieme alle patate, a vari strati per prenderne tutto il sapore: si montano prima le patate, poi il petto, ancora le patate e poi le cosce del pollo, le patate e la pelle del pollo. Quest’ultima, caramellizzata, diventerà la base della Tarte Tatin. Ed è subito il pollo arrosto della domenica. 

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  • ‘Borgo in Rosa’, domenica kermesse su parità di genere ad Anguillara Sabazia

    (Adnkronos) – Rosa come empowerment, rosa come creatività, rosa come cultura, rosa come coraggio imprenditoriale. Rosa come una rete capace di abbracciare tutte e tutti, capace di includere e sostenere. Domenica 1 ottobre Anguillara Sabazia (Roma) si tinge di pink e si trasforma in “Borgo in Rosa”. Un’iniziativa promossa dall’associazione Borgo Vivo APS che ha raccolto il sostegno delle realtà che abitano e vivono il borgo antico di Anguillara Sabazia durante tutto l’anno. Una kermesse completamente gratuita lunga un giorno che con dibattiti, talk laboratori e spettacoli coinvolgerà voci diverse, tra cui giornaliste, scrittrici, educatrici, artiste, attrici e attiviste. Un evento intergenerazionale che si avvale della preziosa partecipazione della Rete degli Studenti di Bracciano. L’iniziativa mira a valorizzare l’autodeterminazione, la lotta contro le diseguaglianze di genere e la promozione della salute femminile. Esperienze di empowerment e parità di genere: per un futuro più inclusivo e lo sviluppo di una società solidale e partecipata, in cui le donne possano trovare una rete di sostegno nel percorso di crescita personale. 

    Lotta agli stereotipi: attraverso potenti racconti di esperienze personali e spettacoli su tematiche e sfide quotidiane quali maternità, leadership, corpo e successo. Arte, Cultura e Creatività: workshop, laboratori creativi, musica, fotografia, teatro saranno la parte coinvolgente della manifestazione, promuovendo connessioni e nuove esperienze. Il Festival Borgo in Rosa, alla sua prima edizione diventa l’occasione per ricordare come il Rosa sia il colore che ha permesso al piccolo borgo che si affaccia sul lago di rinascere: la maggior parte delle nuove attività imprenditoriali e creative del centro storico è stata promossa da giovani donne che non hanno avuto paura di rischiare e hanno investito le proprie risorse sulla rinascita del Borgo di Anguillara Sabazia, per lungo tempo disabitato nelle attività e attraversato da moltissime persone soltanto nei periodi estivi. 

    L’evento avrà luogo il 1° ottobre 2023, dalle ore 10.00 alle ore 21.00, ad Anguillara Sabazia (RM) presso la Piazza del Comune e il Giardino di Federica Mangiapelo. “Borgo in Rosa rappresenta un progetto a lungo termine e un lavoro quotidiano che non si esaurirà con il festival ma che in questa occasione vuole esplorare e diffondere tematiche cruciali legate all’empowerment delle donne, al loro coinvolgimento strutturale nella società e al loro benessere. L’obiettivo è anche quello di creare connessioni e sostegno, sfidare gli stereotipi e dialogare su un futuro più equo e paritario. Partendo proprio dalla rete che si è creata tra le creative e le professioniste che hanno deciso di avviare la loro attività al Borgo”, dichiara la Presidentessa Giosiana Giuliani. 

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  • Giornata mondiale cuore: deputati in campo per la prevenzione

    (Adnkronos) – Screening a porte chiuse, alla Camera, per deputati e funzionari: tutti in prima fila per la prevenzione cardiovascolare si sono sottoposti negli ultimi due giorni a un’attività di monitoraggio dei propri livelli di colesterolo per accendere i riflettori sulle malattie cardiovascolari. È l’obiettivo della nuova iniziativa di Novartis, Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc) e Fondazione italiana per il cuore (Fipc) che parte dal ‘cuore’ del Parlamento e approda nelle piazze italiane. Dal 30 settembre parte il programma di prevenzione patrocinato da Aisc e Fipc che, oltre ai materiali educativi, offre gratuitamente le misurazioni dei livelli di colesterolo in alcune piazze italiane.
     

    In occasione della Giornata mondiale del cuore che si celebra il 29 settembre, Novartis e i principali esperti del cuore oggi sono riuniti alla Camera dei deputati per proseguire il dialogo e condividere l’urgenza di avviare strategie di prevenzione e interventi mirati volti ad affrontare la crescente incidenza delle malattie cardiache che in Italia, come nella maggior parte dei Paesi occidentali, rappresentano ancora oggi la prima causa di morte nella popolazione adulta, con oltre 220 mila decessi ogni anno (in pratica 25 ogni ora) – si legge in una nota – con un notevole impatto socioeconomico: in Europa i costi per le patologie cardiovascolari secondo uno studio presentato nel corso del recente congresso della Società europea di cardiologia – corrispondono a 282 miliardi di euro, pari a 636 euro pro-capite. A livello italiano, questi costi ammontano a oltre 41 miliardi di euro, ovvero il 15% della spesa sanitaria, pari a 726 euro pro-capite, e quindi al di sopra della media europea. Dati senz’altro allarmanti, soprattutto se messi in relazione alla percentuale di spesa pubblica dedicata alla prevenzione (il 7,3% del Fondo sanitario nazionale 2022) che ci colloca tra gli ultimi posti in Europa.  

    “Fare attività di prevenzione significa salvare vite. È un messaggio chiaro su cui non possiamo fare confusione – afferma Annarita Patriarca, membro della XII Commissione Camera dei Deputati – Sono fortemente convinta che serva investire, così come il Governo sta ben facendo, in prevenzione primaria e secondaria relativamente a varie patologie. Dalla Camera arriva un segnale chiaro sull’importanza della prevenzione”.  

    Le malattie cardiovascolari – dettaglia la nota – costituiscono oggi la prima causa di morte nell’adulto di cui il 30% ascrivibile a una condizione di trombosi o di aterosclerosi della parete arteriosa (cardiopatia ischemica, l’ictus ischemico e l’arteriopatia periferica). A livello globale, 1/3 delle cardiopatie ischemiche è attribuibile a ipercolesterolemia che è responsabile di 4,4 milioni di decessi all’anno. Le anomalie del metabolismo lipidico, in particolar modo i livelli elevati di colesterolo Ldl (detto ‘cattivo’), giocano un ruolo cruciale nel determinare le malattie cardiovascolari, costituendo il maggior fattore di rischio. Si stima che in Italia siano almeno 7,5 milioni le persone coinvolte in problemi ad esse correlati, a cominciare proprio dall’ipercolesterolemia che interessa almeno il 23% delle donne e il 21% degli uomini, una percentuale che può addirittura a superare il 35% se si considerano anche i valori borderline di colesterolo Ldl.  

    “Preoccupa la quota significativa di casi attribuibili a condizioni trombotiche o di aterosclerosi in cui l’ipercolesterolemia – spiega Pasquale Perrone Filardi, docente ordinario di Cardiologia, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente Società italiana di cardiologia (Sic) – rappresenta un fattore di rischio chiave. Le malattie cardiovascolari si confermano purtroppo come la principale causa di morte nel mondo, provocando più decessi di tutti i tumori. Gli strumenti e l’innovazione a disposizione consentono di intervenire preventivamente su circa l’80% degli eventi cardiovascolari. Perseverare con sforzi collettivi di attività di sensibilizzazione contribuisce a ridurre l’incidenza di rischio e salvare molte vite”.  

    Per giocare d’anticipo e allontanare il rischio di possibili eventi cardiovascolari, serve considerare il colesterolo Ldl non più come un indicatore, ma come un vero e proprio fattore di rischio. Da questi ipresupposti Novartis, con il patrocinio dell’Associazione italiana scompensati e della Fondazione italiana per il cuore, sarà presente “nel cuore” di alcune città italiane – tra cui a Roma il 30 settembre in Piazza San Cosimato e a Napoli il 4 ottobre in Piazza Ugo la Malfa – con appuntamenti di misurazioni gratuite del profilo lipidico, che vedranno coinvolti non solo la popolazione italiana ma anche esponenti istituzionali che vorranno conoscere i propri livelli di colesterolo e ricevere materiali educativi sulla prevenzione del rischio.  

    “La prevenzione, un corretto stile di vita, la conoscenza dei fattori di rischio, la diagnosi precoce, oltre alla cura della patologia in un sistema di presa in carico del paziente e un modello gestionale della malattia di tipo integrato e interdisciplinare – spiega Maria Rosaria Di Somma, consigliere delegato Aisc-Aps – sono tematiche fondamentali per arginare l’impatto delle malattie cardiovascolari e lo sviluppo di fasi acute. In tale contesto ogni iniziativa intesa alla informazione della popolazione rappresenta un valore aggiunto per prevenire la malattia”.  

    Per avviare “comportamenti preventivi – aggiunge Emanuela Folco, presidente di Fondazione italiana per il cuore – punto di partenza fondamentale è acquisire una comprensione approfondita dei fattori di rischio cardiovascolare. Questo processo inizia con la gestione del colesterolo Ldl e si completa ottimizzando la cura dei pazienti attraverso percorsi che agevolino la loro aderenza. Da sempre crediamo nel valore e nell’efficacia di iniziative come queste, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della prevenzione cardiovascolare”.  

    Nonostante si tratti del fattore di rischio cardiovascolare più facilmente modificabile, ottenere una riduzione efficace e sostenuta nel tempo dei livelli di colesterolo Ldl è ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio non sono in grado di scendere ai livelli raccomandati. Uno scenario confermato anche dal rapporto OsMed 2022 – prosegue la nota – che ha evidenziato come solo il 43,6% della popolazione in trattamento con ipolipemizzanti, segue la terapia, riportando inoltre che questa si riduce nel tempo a causa della complessità del regime terapeutico e degli effetti indesiderati. Tra i temi importanti per il successo della riduzione del rischio cardiovascolare, si inseriscono anche quello dell’aderenza e della persistenza alla terapia, i quali, insieme alla prossimità e alla territorialità, sono al centro del nuovo assetto della Sanità disegnato nel Pnrr per affrontare la sfida della cronicità.  

    “Pensando al futuro del nostro Paese e a come potenziare uno stato di buona salute collettiva, è giunto il momento di prendere seriamente in considerazione le patologie croniche – conclude Paola Coco, Country Head Medical Affairs di Novartis in Italia – che in Europa sono all’origine dei maggiori oneri sanitari, spesso evitabili. Come Novartis siamo convinti che mettere al centro il tema della prevenzione, sia attraverso programmi di sensibilizzazione, sia dando particolare attenzione alle fasce di popolazione più esposte a rischio con azioni più mirate come gli screening, significhi non solo garantire il diritto alla salute, ma anche costruire una società che non lasci indietro nessuno”.  

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  • Covid Italia, vaccino aggiornato contro variante Kraken a Roma: le indicazioni

    Covid Italia, vaccino aggiornato contro variante Kraken a Roma: le indicazioni

    (Adnkronos) – Arrivato allo Spallanzani di Roma il nuovo vaccino anti Covid-19 monovalente, nella formulazione aggiornata per la variante XBB 1.5 di Sars-CoV-2 o ‘Kraken’. Lo comunica l’Inmi di Roma su Facebook. “L’obiettivo della nuova campagna di vaccinazione – spiega Paolo Faccendini, direttore Uoc Farmacia dell’Istituto nazionale malattie infettive – è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e di proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. La vaccinazione è consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità e potrà essere offerta anche a chi non rientra nelle categorie a rischio, su richiesta e una volta valutata la disponibilità”.  

    “I nuovi vaccini – ricorda l’esperto – possono essere utilizzati come richiamo, con una valenza di 12 mesi. La somministrazione è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino o ultima infezione. Tuttavia è ammesso un intervallo inferiore purché non inferiore ai 3 mesi. I vaccini possono essere somministrati anche a chi non è mai stato vaccinato ed è bene sottolineare che è possibile la somministrazione contemporanea con altri vaccini, in particolare con l’antinfluenzale”. 

     

    Aziende sanitarie e ospedali pronti a partire con la campagna di vaccinazione contro Covid-19. “Siamo pronti a mettere in atto le indicazioni di Governo e regioni per la campagna di vaccinazione anti Covid-19 con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini. E cominceremo facendo la nostra parte, invitando le aziende a realizzare iniziative specifiche per promuovere la chiamata attiva alla vaccinazione di medici, infermieri e di tutto il personale che opera in ospedali e strutture sanitarie”, annuncia il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, il giorno dopo la pubblicazione della circolare con “Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023-2024 anti Covid-19”, firmata dal direttore Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia. 

    “Il vaccino resta la più efficiente arma contro il Covid – sottolinea Migliore – e occorre che questo messaggio arrivi alle categorie per cui è raccomandato anche attraverso i medici di medicina generale che possono capillarmente invitare alla somministrazione nella stessa seduta del vaccino antinfluenzale e anti Covid. Dobbiamo evitare che le conseguenze gravi dell’infezione possano avere ripercussioni sulla salute di anziani e fragili”.  

     

    La vaccinazione con il nuovo vaccino di Pfizer, specificamente sviluppato per contrastare la variante XBB.1.5 – ricorda la Fiaso – è stata raccomandata per cinque categorie principali: persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, oltre agli studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali. Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età con elevata fragilità a causa di patologie. Inoltre, la vaccinazione viene consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità. Inizialmente, durante la fase di avvio della campagna, si darà priorità alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, e agli operatori sanitari e sociosanitari. 

     

    “Se a vaccinarsi” contro Covid in questa stagione autunno-inverno “sarà uno sparuto gruppo di volenterosi, non diamo la colpa ai novax”, perché “il vero ostruzionismo alle vaccinazioni, quello più temibile, viene proprio dall’interno del nostro sistema sanitario”. Parola dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, che su Facebook – in un post dal titolo emblematico “non temo il novax in sé, ma temo il novax in me” – esprime perplessità sulle indicazioni istituzionali arrivate in queste ore. “E’ stata promulgata ieri la nuova, attesissima, circolare che riporta le indicazioni operative per la campagna vaccinale d’autunno contro il Covid-19. Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino”, scrive l’esperto. I suoi timori riguardano in particolare i quantitativi di vaccino a disposizione.  

    “Sentiamo spesso dire – premette Lopalco – che non si raggiungono coperture vaccinali decenti per colpa dei novax. Io la penso diversamente. La quota di mancata adesione alle vaccinazioni legata alla propaganda novax esiste, ma è limitata. Addirittura residuale”. Per l’epidemiologo il problema è un altro. “La nuova circolare – sottolinea – non è altro che un copia-incolla della precedente del 14 agosto, con in più la bella notizia che al momento abbiamo a disposizione un solo vaccino e, per giunta, in quantità limitate. Secondo fonti non ufficiali, per la campagna d’autunno potremmo contare su circa 9.000.000 di dosi del vaccino mRna di Pfizer e un po’ meno di 3.000.000 di dosi del vaccino proteico di Novavax. Il contratto con Moderna non pervenuto”. In totale, dunque, si parla di “12 milioni scarsi di dosi per vaccinare tutti gli ultrasessantenni, tutti gli operatori sanitari, le donne in gravidanza e tutti i soggetti con condizioni di fragilità, inclusi i loro familiari e chi se ne prendesse cura. A questi vanno aggiunti tutti quelli per i quali – a detta del ministero – la vaccinazione è ‘disponibile’, anche se non ricadono in alcuna delle precedenti categorie”. 

    “Se la matematica non è un’opinione – osserva Lopalco – chi è a capo del nostro servizio sanitario ha già messo in conto che l’adesione alla vaccinazione contro il Covid-19 sarà scarsa. E’ come se ad un matrimonio invitassi 1.000 persone, ma organizzassi i tavoli per 100 perché tanto so che gli altri non vengono. Mancanza di indicazioni pressanti, organizzazione lasciata al caso, assenza di investimenti, latitanza della comunicazione” sono i ‘nodi’ rilevati dallo specialista. Che invita quindi a non puntare il dito contro i novax, se la nuova campagna vaccinale farà flop. 

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  • Usa, shutdown sempre più vicino: cosa succede

    (Adnkronos) – La prospettiva che questo weekend inizi lo shutdown del governo negli Usa si fa sempre più probabile, dopo che lo Speaker Kevin McCarthy ha detto ai colleghi repubblicani alla Camera che non metterà ai voti la risoluzione bipartisan per l’esercizio provvisorio che il Senato si accinge a votare per scongiurare lo stop del governo.  

    Alla luce dello stallo, che appare quindi irrisolvibile, al Congresso, la Casa Bianca ha detto alle agenzie federali di essere pronte a notificare ai propri dipendenti la situazione dei fondi governativi che potrebbe portare a metterli in congedo non pagato ad un certo punto dalla prossima settimana. E nelle varie agenzie si stanno già preparando le liste dei lavoratori essenziali che continueranno a lavorare senza essere pagati.  

    “Sarebbe disastroso per noi, specialmente se dovesse essere a lungo termine”, ha detto Joe Biden, parlando dell’eventuale shutdown, ad un ricevimento per la raccolta dei fondi la notte scorsa a San Francisco, ricordando che “avevamo fatto un accordo” con i repubblicani lo scorso giugno, quando fu disinnescata la crisi del debito, per fissare i limiti di spesa federale di quest’anno. “Ora loro arrivano e dicono che non volevano”, ha poi aggiunto.  

    Nella riunione a porte chiuse con i deputati repubblicani, McCarthy ha avanzato l’idea di presentare e votare una propria mozione per l’esercizio provvisorio, eliminando le misure contenute in quella del Senato, tra i quali gli oltre 6 miliardi di aiuti all’Ucraina ed i 6 miliardi per le vittime dei disastri naturali interni ed aggiungendo finanziamenti per la sicurezza sul confine. Rimandando così il testo – che non potrà mai avere un sostegno bipartisan e neanche della maggioranza dei senatori repubblicani che sostengono Kiev – al Senato, quando intanto sarà arrivata la mezzanotte di sabato e lo shutdown.  

     

     

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