Giorno: 28 Settembre 2023

  • Riforme, Guzzetta: “Appartenenza Italia ad Ue in Costituzione? Proposta Pd non aggiunge nulla”

    (Adnkronos) – La proposta del Partito democratico di legge costituzionale per l’introduzione dell’appartenenza dell’Italia all’Ue in Costituzione finalizzata a dissipare il terreno da “ambiguità” e contare quando c’è da fare discussioni, come spiegato dalla segretaria Elly Schlein, “non è altro che una tardiva norma manifesto che afferma quanto già consolidato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale da quasi 50 anni”. Così il costituzionalista Giovanni Guzzetta, rispondendo all’Adnkronos sulle novità che produrrebbe la proposta di modifica avanzata dal Pd. “Forse ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più dopo 70 anni dall’adesione alla Cee che è stata fatta con legge ordinaria perché all’epoca il Pc e la sinistra si oppose all’adesione e quindi non fu possibile adottare una legge costituzionale, come De Gasperi avrebbe voluto”. 

    Secondo il costituzionalista, da sempre in prima linea sulle riforme, tra l’altro componente del Clep (il Comitato che dovrà occuparsi di stabilire i Lep, Livelli essenziali delle prestazioni, nell’ambito della riforma sull’Autonomia differenziata), “se si vuole intervenire a livello costituzionale allora si dovrebbero considerare gli analoghi articoli di costituzioni come quella tedesca, che disciplinano molto più dettagliatamente le implicazioni dell’adesione all’Ue anche con riferimento ai procedimenti interni di partecipazione alle decisioni sovranazionali o i procedimenti per l’attuazione del gruppo europeo. Scritta così – constata Guzzetta – mi sembra più che altro una proposta meramente simbolica sulle cui implicazioni politiche io non entro; è una noma talmente tardiva che nel 2001 fu introdotto l’articolo 117 primo comma, che riconosce il primato del diritto europeo”. “Dal punto di vista normativo – ribadisce – non aggiunge nulla: Intervenire sulla Costituzione è sempre possibile, sarebbe utile cogliere l’opportunità per stabilire delle norme che aggiungano qualcosa a ciò che già è pacifico”. 

    La proposta d’iniziativa dei deputati dem Schlein, Chiara Braga, Peppe Provenzano, Piero De Luca, Enzo Amendola, Care’, De Maria, Rossi A., Roggiani, Ricciardi T., Marino, Serracchiani, Fassino, Porta, Pagano, Bonafè contiene un solo articolo di modifica dell’articolo 11 della Costituzione, dove “le parole: ‘ad un ordinamento’ sono sostituite dalle seguenti: ‘per la sua partecipazione all’Unione europea e per un ordinamento’”. (di Roberta Lanzara) 

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  • Per Carlo III solo cibi di stagione, il ‘no’ agli asparagi alla cena di Versailles

    (Adnkronos) – Non solo animalista, con le dovute contraddizioni (niente foie gras a corte ma sì ai colbacchi di pelliccia d’orso nero del Canada per le guardie reali). Non soltanto vegetariano, addirittura vegano (ma soltanto una volta alla settimana e fa eccezioni con i frutti di mare). Si scopre adesso che re Carlo sarebbe anche un esperto di stagionalità, oltre che un sostenitore di prodotti freschi e dalla filiera corta. Alla sontuosa cena organizzata a Versailles per la sua visita di Stato la scorsa settimana, il sovrano britannico sarebbe stato chiaro con i migliori chef di Francia: “Niente asparagi e vada invece per i funghi gratinati”.  

    I primi, infatti, hanno spiegato da Londra, non sono di stagione e devono essere fatti arrivare con l’aereo dall’altra parte del mondo, con grave danno per l’ambiente. I secondi, invece, spuntano proprio in questo periodo, nei boschi. E poi, erano amatissimi anche dalla madre di Carlo, la regina Elisabetta. 

    Il cliente ha sempre ragione, specialmente se si tratta di Carlo, e i cuochi stellati Michelin Yannick Alléno, Anne-Sophie Pic e Pierre Hermé, per altro famosi per l’utilizzo del foie gras nei loro piatti (Hermé lo mette perfino nei suoi amaretti al cioccolato), hanno chinato la testa e detto “oui” alle sue richieste, che comprendevano fra l’altro l’esclusione di cioccolato e caffè e la totale messa al bando dell’aglio, oltre che dal sovrano, detestato anche dalla regina Camilla.  

    La cena alla reggia è ovviamente filata liscia e sia i reali che il presidente francese Emmanuel Macron e la premier dame Brigitte, nonché tutti i vip invitati, da Mick Jagger a Charlotte Gainsbourg, a Hugh Grant, si può giurare che siano rimasti contenti: qualche asparago in meno non fa la differenza in una serata passata in compagnia del re. Della scelta ambientalista di Carlo alla cena di Stato, che ha celebrato la storica amicizia franco-britannica, resta però, inevitabilmente qualche polemica. Con l’opinione pubblica inglese che ha puntato il dito contro la contraddizione di non far volare gli asparagi da chissà dove, mentre la coppia reale è andata a Parigi in aereo e sulle teste coronate è passata sugli Champs-Elysées per un saluto la rombante Patrouille de France, la pattuglia acrobatica ufficiale dell’aeronautica militare francese.  

     

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  • Pompei, scoperte iscrizioni elettorali all’interno di una casa

    (Adnkronos) –
    Iscrizioni elettorali all’interno di una casa. E’ quanto emerge dagli ultimi scavi nell’area centrale dell’antica Pompei come riportato nella rivista scientifica online del Parco archeologico di Pompei, l’ E-Journal degli Scavi di Pompei. I nuovi scavi in corso presso la Regio IX, si legge in una nota del Parco Archeologico, “sono finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione delle case e botteghe lungo via di Nola. Dopo la scoperta di una natura morta con focaccia e calice di vino ora è una serie di iscrizioni elettorali, l’equivalente antico dei manifesti e post elettorali di oggi, scoperte nell’ambiente che ospitava il larario, l’altare domestico della casa, a destare stupore”.  

    Normalmente, queste scritte si trovano sulle facciate esterne degli edifici, dove il popolo poteva leggere i nomi dei candidati alle magistrature della città. La presenza all’interno dell’abitazione, come spiegano gli autori del contributo pubblicato oggi, potrebbe però trovare una sua spiegazione nella prassi di organizzare, all’interno delle case dei candidati e dei loro amici, eventi e cene allo scopo di promuovere la campagna elettorale. Le iscrizioni invitano a votare un tale Aulus Rustius Verus, candidato per la carica di edile, un personaggio dell’ultima fase di vita di Pompei conosciuto già grazie a altre iscrizioni e che, insieme a Giulio Polibio, proprietario di una splendida casa su via dell’Abbondanza, negli anni Settanta del I sec. d.C. raggiunse la carica più alta della città, quella di duumvir. 

    La casa, attualmente oggetto di scavo, apparentemente appartenente a un sostenitore di Aulo Rustio, forse un suo liberto o un amico, ospita anche un panificio caratterizzato da un grande forno, nei pressi del quale, alcuni mesi fa, furono trovate tre vittime dell’eruzione, due donne e un bambino, morti a causa del crollo del solaio durante la prima fase eruttiva. 

    La presenza del panificio è, spiega ancora il Parco archeologico, “un fattore tutt’altro che secondario, anche nell’ottica della campagna elettorale nell’antica Pompei, dove quello che oggi si definisce “voto di scambio” era all’ordine del giorno, come spiega Maria Chiara Scappaticcio, professoressa di latino presso l’Università Federico II a Napoli e co-autrice dello studio appena pubblicato: ‘Edili e fornai collaboravano ai limiti della legittimità e, plausibilmente come Giulio Polibio, A. Rustio Vero potrebbe aver capito fin da subito, quando ancora brigava per diventare edile e nel pieno della sua campagna elettorale, che (soprattutto) di pane vive l’elettore’. Ciò potrebbe spiegare anche perché le iniziali del candidato, A.R.V., appaiono su una macina di pietra vulcanica, appoggiata nell’atrio della casa, dove nel momento dell’eruzione si stavano facendo lavori di ristrutturazione. Aulo Rustio Vero verosimilmente finanziava, direttamente, l’attività del panificio con scopi sia economici che politici”.  

    Sull’altare in muratura del grande Larario (edicola sacra) dipinto, caratterizzato da due serpenti in stucco, noti in rarissimi confronti, sono stati, inoltre, rinvenuti resti di un’ultima offerta votiva, probabilmente avvenuta poco prima dell’eruzione. Le analisi archeobotaniche e archeozoologiche hanno permesso di identificare gli elementi che costituivano tale offerta e di riconoscere diverse azioni del rito effettuato. L’offerta era costituita principalmente da fichi e datteri che erano stati bruciati davanti all’altare. Il combustibile utilizzato è rappresentato dai numerosi resti frammentati di noccioli di oliva a cui era aggiunta la pigna con i pinoli, immancabile nei riti che caratterizzano soprattutto i larari. A chiusura del rito è stato posto un uovo intero direttamente sull’altare in muratura del larario. L’altare è stato poi coperto con una tegola. Sono state inoltre individuate le tracce di precedenti offerte che, oltre a quelle già identificate, includono i frutti della vite, pesce e carne di mammiferi.  

    “Lo studio di questo contesto molto interessante è un’operazione esemplare per due motivi – dichiara il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – uno, è stata una collaborazione interdisciplinare tra Parco e Università che ha visto coinvolti archeologi, archeobotanici, archeozoologi, archeo epigrafisti, restauratori e architetti. Due, grazie all’E-journal degli scavi di Pompei, oggi possiamo condividere le nuove scoperte già durante lo scavo, quasi in diretta, secondo format e standard scientifici. Per quanto mi risulta, siamo il primo sito archeologico al mondo che pratica questa forma di trasparenza scientifica: siamo convinti che in questo, Pompei sarà un modello a livello internazionale per una nuova forma di accessibilità dei dati grazie alle opportunità che ci offrono le tecnologie digitali. Il futuro dell’archeologia è qui”.  

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  • Caso Esselunga, Calenda a Salvini: “Matteo, non ci rompere le p….”

    (Adnkronos) – Il caso Esselunga continua a tenere banco nella politica italiana. E, all’intervento di ieri in difesa dello spot di Matteo Salvini, a replicare oggi è il leader di Azione Carlo Calenda che su Twitter rilancia il post del ministro e lancia la frecciata. “Matteo – scrive -, non ci rompere le palle e vai a lavorare”. 

    L’attacco di Calenda a Salvini – che su Twitter parla di “splendido messaggio di Amore e Famiglia” difendendo lo spot – segue il duro post di ieri sul tema: “Oggi – scriveva il leader di Azione – la ruota della perdita di tempo della politica italiana si è fermata sulla casella..spot #Esselunga. Cosa ci dice quello spot?! Niente. Tranne che a Esselunga sanno davvero fare il loro lavoro. Ora ci sarebbe il problema della sanità…non c’è lo spot ma ci sono le liste d’attesa. PS Siamo un branco di decerebrati e meritiamo l’estinzione”, la conclusione. 

     

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  • Raimondi (Raimondi Spa): “Va riconosciuta la figura professionale del posatore”

    (Adnkronos) –
    Dall’inizio del Novecento la famiglia Raimondi è attiva nel campo della posa, prima come maestri piastrellisti, poi – con la fondazione della società nel 1960 – nella produzione di macchine studiate appositamente per migliorare la qualità e la produttività del lavoro, limitando nel contempo la fatica richiesta al posatore piastrellista. “Abbiamo portato novità – commenta Marco Raimondi Direttore Generale Raimondi Spa – ma ritengo che la conferma sia nell’insieme di novità che questa fiera porta nel settore a livello internazionale. Viene rappresentata la ceramica in prima istanza, l’arredo bagno, tutti i prodotti correlati all’ installazione, posa di ceramica: è l’insieme di tante novità in tutti questi settori che crea quel vantaggio competitivo, quell’eccellenza che rende questo evento attrattivo a livello internazionale anno,dopo anno”. 

    Attualmente la Raimondi S.p.A. si pone come azienda leader nel proprio settore a livello mondiale, esportando una larga parte della propria produzione. “Il made in Italy – prosegue Raimondi – è anche l’approccio dell’azienda italiana nella customer service, le aziende non sono fatte unicamente di prodotto, che è un’eccellenza, ma è la qualità del personale, del Management che rende il made in Italy un’eccellenza”. 

    Raimondi Spa è Socio Fondatore di Assoposa, una delle grandi aziende che hanno deciso di dare il proprio supporto all’associazione sin dal momento della sua costituzione. “Una bella stoffa senza un buon sarto non diventerà mai un buon abito – conclude Raimondi – il posatore è una figura professionale importantissima nella filiera che nasce dalle materie prime e si conclude con un edificio. La qualità dei posatori italiani è elevatissima, tuttavia sarebbe opportuno che vi fosse anche un riconoscimento professionale del posatore, perché il committente che vuole essere tranquillo di avere sia il risultato tecnico che funzionale perfetto, saprebbe a chi rivolgersi senza dubbi. In un mercato deregolamentato come quello attualmente in Italia diventa più difficile avere la certezza di rivolgersi a figure professionali che poi possono compiere il lavoro in maniera impeccabile, è il motivo che ha portato la nascita di Assoposa che oggi compie 10 anni, quindi un processo che cerca di sensibilizzare la filiera verso a questa figura chiave che è il posatore”. 

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  • Bordin (Progress Profiles): “Il ruolo del posatore va riconosciuto e certificato”

    (Adnkronos) – Da quasi 40 anni Progress Profiles è azienda leader mondiale nella produzione di profili tecnici e decorativi di finitura, oltre che di sistemi di posa , soluzioni brevettate, per interni ed esterni, destinati all’edilizia residenziale e commerciale. Quella del 2023 è la 25esima partecipazione al Cersaie
    di Bologna, per portare qualità, made in Italy e innovazione “Noi come azienda – spiega Dennis Bordin Amministratore Delegato di Progress Profiles Spa – è nel nostro Dna, abbiamo sempre voluto non delocalizzare quindi produrre tutti i nostri materiali in Italia. Tutta la filiera è fatta in Italia, per cui il nostro credo è sempre stato produzione made inItaly a tutti i costi e questo ci ha premiato con una crescita costante sotto tutti i punti di vista”. 

    L’azienda persegue da anni una spiccata politica di internazionalizzazione con 3 filiali estere (America, Medio Oriente e Spagna) e una fitta rete di agenti sviluppata capillarmente in 80 Paesi del mondo. L’ampia gamma di soluzioni proposte è frutto del continuo impegno nella ricerca e sviluppo di prodotti che combinino funzionalità, innovazione tecnologica, materiali di alta qualità e design, con certificazioni di qualità. Importantissimi per tutto il settore della ceramica sono formazione e riconoscimento a livello istituzionale del ruolo del posatore. L’azienda è infatti socio platinum di Assoposa 

    “Crediamo molto al progetto di formare a tutti i livelli i posatori del settore perché altrimenti la ceramica potrebbe risentirne. – commenta Bordin – Le ceramiche sono le aziende di riferimento a livello internazionale come innovazione; noi operatori parliamo di accessori finiture e sistemi di posa, siamo altrettanto importanti nella filiera, però senza il posatore certificato e che sia portato a conoscenza di tutti i materiali e sistema di posa il settore potrebbe soffrirne. La nostra è un’azienda che crede moltissimo nella formazione. Io sono uno dei promotori nel cercare di portarla anche a livello istituzionale, nelle scuole, dobbiamo sensibilizzare sempre di più anche le istituzioni perché, come la figura dell’ elettricista o dell’idraulico, dobbiamo arrivare all’obiettivo di certificare, dare un ruolo ben chiaro e certificato a livello nazionale la mansione del posatore”. 

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  • Esselunga, l’ironia di Fiorello: “Nello spot c’è un’unica cosa che non va”

    (Adnkronos) – “Nessuno si è accorto dell’unica cosa che davvero non va in questo spot”. Anche Fiorello interviene sul ‘caso’ della pubblicità di Esselunga e lo fa sfoderando l’arma dell’ironia, in una delle dirette Instagram del mattino con cui comincia a scaldare i motori di ‘Viva Rai2’, in vista del ritorno in onda dal 6 novembre.  

    “Questo parla della pesca – dice Fiorello inquadrando i giornali dalla veranda del bar vicino casa sua, da cui spesso si collega – Mattia Feltri su La Stampa parla della pesca, Gramellini sul Corriere parla della pesca. Tutti hanno visto questo spot della pesca, tutti hanno elucubrato su questo spot: i problemi d’Italia sono spariti perché c’è il problema dello spot di Esselunga. I pubblicitari hanno fatto centro perché tutti ne parlano: è uno spot antidivorzista, è uno spot contro la famiglia, è uno spot a favore della famiglia tradizionale. Tutto e il contrario di tutto: e la pesca non va bene perché la teneva nelle mani e non era imbustata e non c’era il prezzo, non aveva la cintura di sicurezza, il seggiolino. Ognuno la legge a modo suo: Libero scrive che la sinistra è fuori di pesca, i sinistri dicono che lo spot è antidivorzista, anti famiglia arcobaleno. Ma nessuno si è accorto dell’unica cosa che davvero non va in questo spot: la macchina ha l’assicurazione scaduta!”, dice Fiorello tra le risate dei suoi amici del bar.  

    “Comunque le famiglie con genitori divorziati – aggiunge poi – esistono. E se c’è un divorzio all’inizio i bambini sono un po’ tristi ma – chiede – è meglio avere una coppia che non divorzia e litiga tutto il giorno dalla mattina alla sera davanti ai bambini o una coppia che invece divorzia in maniera civile e intelligente? Ci sono coppie intelligenti che fanno in modo che il divorzio non pesi troppo sui bambini. Questo invece è il caso di una bambina che pensa ‘vorrei che mamma e papà tornassero insieme’ e si inventa questa cosa della pesca. I pubblicitari hanno puntato su questa cosa e comunque sia hanno vinto, perché questo spot è sulla bocca di tutti”.  

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  • Ucraina-Russia, avanzata di Kiev verso Bakhmut: l’analisi

    (Adnkronos) – Nella guerra contro la Russia, continua l’avanzata dell’Ucraina impegnata nella dura controffensiva a Mosca. Ma quali sono i progressi delle forze di Kiev? A rispondere è l’Institute for the study of war (Isw) che in una analisi traccia la recente fotografia dei combattimenti. “Le forze ucraine – si legge – sono avanzate marginalmente vicino a Bakhmut e nell’oblast occidentale di Zaporizhzhia ieri. I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​26 settembre indicano che le forze ucraine sono avanzate vicino a Orikhovo-Vasylivka (10 km a nord-ovest di Bakhmut). Ulteriori filmati pubblicati lo stesso giorno indicano che le forze russe probabilmente non controllano più una linea di trincea lunga circa un chilometro a ovest di Verbove (16 km a sud-est di Orikhiv)”. Secondo l’Isw, “l’assenza di forze russe in questa linea di trincea potrebbe facilitare ulteriori avanzamenti ucraini nell’area, in quanto questa linea non rappresenta più un ostacolo significativo per le forze ucraine”. 

    A conferma delle sua analisi, l’Isw cita il comandante del gruppo militare ucraino di Tavriisk, generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi, che ha dichiarato che “ci saranno buone notizie” nella direzione operativa di Zaporizhzhia e ha osservato che le forze ucraine stanno avanzando costantemente. “La situazione vicino a Verbove rimane poco chiara – proseguono gli analisti del think tank statunitense – poiché i più importanti blogger russi sono diventati notevolmente meno propensi a riferire nei dettagli l’attività russa in questa linea del fronte o a presentare cattive notizie sui fallimenti di Mosca”. 

    “Il 26 settembre – ricordano gli esperti americani – Vladimir Rogov, funzionario russo dell’oblast di Zaporizhizha, ha affermato che almeno quattro compagnie ucraine con un numero significativo di veicoli blindati hanno preso d’assalto le posizioni russe lungo la linea Robotyne-Verbove dopo aver condotto un massiccio sbarramento di artiglieria. Un blogger russo che sostiene il comandante delle forze aviotrasportate russe (Vdv), il generale Mikhail Teplinsky, criticando il ministero della Difesa, ha risposto a Rogov, affermando che le forze ucraine hanno già oltrepassato i campi minati e le fortificazioni anticarro ‘denti di drago’ sulla linea Robotyne-Verbove e che le forze ucraine prima o poi avrebbero condotto tali attacchi”. 

    L’Isw ha osservato una tendenza a fare “dichiarazioni esagerate e affermazioni non plausibili a favore di Teplinsky contro il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore, generale Valery Gerasimov. Lo spazio informativo russo è stato recentemente molto riluttante a discutere le operazioni delle forze russe nell’oblast occidentale di Zaporizhzhia, poiché la comunità russa di blogger ha ridotto le proprie critiche alla condotta russa della guerra su questo settore del fronte dopo la ribellione del fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin del 24 giugno”. 

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  • Prodotti innovativi e sostenibilità, la sfida di Fila al Cersaie di Bologna

    (Adnkronos) –
    Prodotti innovativi ed eco sostenibili. E’ la sfida di Fila azienda leader nei campi della protezione e manutenzione delle superfici in marmo, pietra naturale, gres porcellanato e legno, settori in cui può vantare un’esperienza di 80 anni. “Una grande novità che è Salva Terrazze Eco – spiega Francesco Pettenon Ad Fila Solutions – dopo 15 anni dal lancio del Salva Terrazze in versione solvente, un prodotto che ha venduto più di un milione e duecentomila litri e ha risolto ben 24 milioni di metri quadrati di ceramica o di materiale che non è andato in discarica, l’antinfiltrazione per definizione, prodotto più importante in Italia, viene proposto anche in Versione Eco antiodore, sempre traspirante che non cambia la tonalizzazione del materiale, e è calpestabile dopo 4 ore” 

    Fila è socio fondatore di Assoposa, perché competenza e formazione sono fondamentali. “La formazione è importantissima – continua Pettenon – L’industria si evolve con la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti però se alla fine l’applicatore non è formato, non può utilizzare questi prodotti innovativi, non ne è a conoscenza e quindi poi possono accadere anche dei danni in cantiere che possono portare via in riparazione molti soldi”. 

    Presente con i propri prodotti in oltre 90 Paesi in tutto il mondo, conta anche 6 sedi commerciali estere distribuite tra Europa, Stati Uniti e Asia, cui si affianca una fitta rete commerciale a diffusione mondiale. “Noi esportiamo più del 55% del nostro fatturato all’estero e il 45% in Italia ed è il fondamentale made in Italy – spiega l’AD di Fila Solutions – Forse la percezione per chi vive in Italia, non è così forte. Ma per chi viaggia anche, è chiaro: made in Italy è un asset fondamentale per la percezione della qualità del prodotto, made in Italy è in tantissimi mercati degli Stati Uniti, mercati europei, Medio Oriente, Oriente. Ed è una leva importante di competitività per le aziende italiane”. L’azienda compie 80 anni, nata nel 1943 oggi si è trasformata. “Mio nonno inizia con il lucido da scarpe – conclude Pettenon – e lancia questo prodotto che allora era molto importante, poi negli anni 70 mio padre, seconda generazione in azienda, la trasforma da un prodotto che era basico come lucido da scarpe a invece prodotti per la protezione del cotto e poi dal cotto siamo andati alla gres porcellanato, pietra naturale, cemento. Ora abbiamo una sistema di trattamento e manutenzione che copre tutte le superfici della casa.” 

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  • Mapei al Cersaie 2023, soluzioni di alta qualità a basso impatto ambientale

    (Adnkronos) – Sostenibilità, durabilità, qualità. Mapei al Cersaie di Bologna , ha puntato sulle innovazioni nel mondo della posa e dell’edilizia stando sempre più attenta ai nuovi materiali e alla responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente. “E’ un Cersaie importante – commenta Marco Squinzi Ceo di Mapei Spa – 40 anni di storia; l’azienda Mapei è riconoscente al comprensorio ceramico allo sviluppo che ha fatto la piastrella e che ha permesso all’Italia di andare in giro con la sua piastrella e conquistare nuovi mercati un po’ in tutte le parti del mondo”.  

    Al Cersaie Mapei porta nuovi prodotti a emissioni di CO2 completamente compensate : “11 anni fa, abbiamo lanciato la prima colla CO2 compensata in cui tutte le emissioni dei residui di carbonio dovute alle materie prime di qualità che noi utilizziamo sono state compensate comprando crediti per progetti di costruzione, incentivazione di energia rinnovabili o riforestazione. Dopo aver capito che non bastava un solo adesivo, abbiamo deciso di compensare il prodotto più iconico che abbiamo Ultracolor che era la fuga la più venduta, quest’anno sono contento perché possiamo dire che questo progetto che abbiamo lanciato come scommessa 10 anni fa, ha avuto molto successo e ancor più successo quindi quest’anno abbiamo deciso di estendere la gamma dei nostri prodotti della Linea Zero CO2 compensata e non solo a quei due prodotti, ma praticamente tutti i prodotti più importanti della nostra gamma di vendita trasformandoli in prodotti a CO2 compensata” 

    Nuove tecnologie, nuovi materiali, l’importanza del posatore diventa centrale per tutta la filiera del comparto ceramico: “Una volta si avevano piccoli formati e materiali meno durevoli – conclude Squinzi – oggi si va verso grandi formati, ma minori spessori e questi materiali sono diventati molto più difficili da posare. La ceramica italiana si è impegnata molto cercando di trovare sistemi di posa che permettessero la posa di questa ceramica anche più belle, anche più durevoli, ma più difficili da posare, rendendolo altrettanto facile. E questo grazie ai posatori.” E quindi formazione e la nascita 10 anni fa di Assoposa: ”Abbiamo cercato di costruire una struttura ufficiale (Assoposa) che raccogliesse i posatori e permettesse a questi attori di richiedere questa formazione che oggi è così fondamentale per utilizzare al meglio queste nuove tecnologie”. 

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