Anno: 2022

  • 2022, da Mattarella bis a Meloni premier: un anno di politica

    (Adnkronos) – Per la seconda volta consecutiva un Presidente della Repubblica viene rieletto al Quirinale, Sergio Mattarella dopo Giorgio Napolitano. Per la prima volta una donna viene nominata presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sono i due avvenimenti che anche temporalmente legano il filo della narrazione politica del 2022. 

    1 gennaio – “Tra pochi giorni si concluderà il mio ruolo da Presidente”. Nel messaggio di fine anno Sergio Mattarella conferma la volontà, espressa in altre occasioni pubbliche nelle settimane precedenti, di considerare chiusa la sua esperienza di Capo dello Stato.  

    4 gennaio – Il presidente della Camera, Roberto Fico, convoca il Parlamento in seduta comune lunedì 24 gennaio per l’elezione del Presidente della Repubblica. 

    11 gennaio – Muore all’età di 65 anni David Sassoli, presidente del Parlamento europeo.  

    14 gennaio – Vertice del centrodestra per l’elezione del Presidente della Repubblica: Silvio Berlusconi si candidi se verifica di avere i numeri. 

    22 gennaio – Silvio Berlusconi rinuncia a candidarsi al Quirinale. Su Twitter le foto di Giovanni Grasso, portavoce del Presidente Mattarella, mentre prepara gli scatoloni, un segnale che confermerebbe ancora una volta il no alla rielezione del Capo dello Stato.  

    24 gennaio – Iniziano le elezioni per il nuovo Presidente della Repubblica. Nessuna intesa tra le forze politiche. Novità per l’allestimento del seggio elettorale, con una postazione allestita nel parcheggio di Montecitorio per consentire il voto ai positivi al Covid.  

    28 gennaio – Matteo Salvini e Giuseppe Conte lanciano la candidatura di Elisabetta Belloni, direttrice del Dis, per il Quirinale. No di Pd, Forza Italia e Italia viva, mentre di scrutinio in scrutinio crescono i voti per Sergio Mattarella. 

    29 gennaio – Sergio Mattarella risulta l’unico nome in grado di superare la paralisi creatasi tra le forze politiche. In mattinata il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sale al Quirinale per comunicargli la volontà delle forze della maggioranza di Governo di sostenere la sua candidatura. Nel pomeriggio, all’ottavo scrutinio, la sua rielezione, con 759 voti, solo Sandro Pertini ne aveva ricevuti di più. “I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando -sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale– richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni -afferma il Capo dello Stato ricevendo i presidenti delle Camere che gli comunicano l’elezione- impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati –e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti– con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”. 

    30 gennaio – Le reazioni dei partiti e degli schieramenti e al loro interno dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Nel Movimento 5 stelle esplode lo scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. 

    3 febbraio – Mattarella giura di fronte al Parlamento e si insedia per il secondo mandato. “Costruire un’Italia più moderna è il nostro compito. La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo”. Forte appello per la riforma della giustizia. 

    5 febbraio – Di Maio lascia il Comitato di garanzia del Movimento 5 stelle. Matteo Salvini: il centrodestra si è sciolto come neve al sole. 

    11 febbraio – “In politica dopo il 2023? Lo escludo. Un lavoro so trovarmelo da solo”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, replica così a chi ipotizza una serie di incarichi per il suo futuro dopo il mandato a palazzo Chigi, ad esempio come presidente della Commissione Ue.  

    16 febbraio – La Corte costituzionale ammette 5 referendum sulla giustizia, promossi dalla Lega, tra l’altro sulla separazione delle carriere e l’abolizione di parti della legge Severino. Bocciato quello sulla responsabilità civile dei magistrati.  

    17 febbraio – Sul decreto milleproroghe il Governo viene battuto alla Camera per quattro volte. Incontro tra Mattarella e Draghi, che chiede alla maggioranza di evitare il ripetersi di incidenti di questo tipo. 

    24 febbraio – La Federazione Russa invade l’Ucraina. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riunisce il Consiglio supremo di Difesa, che “esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali. La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’Italia ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità. La Repubblica italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze”. 

    25 febbraio – Mattarella: “La pace di tutti in pericolo”. Draghi: “I giorni più bui dell’Europa”. 

    28 febbraio – Via libera dal Consiglio dei ministri all’invio di mezzi ed equipaggiamenti militari all’Ucraina. 

    1 marzo – Via libera del Parlamento, con i voti della maggioranza e anche di Fratelli d’Italia, all’invio di aiuti miliari all’Ucraina.  

    5 marzo – Muore all’età di 79 anni Antonio Martino, tessera numero due di Forza Italia, già ministro degli Esteri e della Difesa nei Governi Berlusconi.  

    22 marzo – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla in videocollegamento al Parlamento riunito in seduta comune. Interviene anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Entrerete nell’Ue”. Assenti però più di 300 tra deputati e senatori. 

    29 marzo – Il leader M5S Giuseppe Conte incontra Draghi e dice no all’aumento delle spese militari. Il premier incontra il Presidente Mattarella e richiama la necessità di rispettare il patto di maggioranza.  

    30 marzo – A 99 anni muore Maria Romana De Gasperi, primogenita di Alcide.  

    31 marzo – Conte ricevuto da Mattarella rassicura: non vogliamo la crisi.  

    18 aprile – Draghi positivo al Covid e asintomatico.  

    22 aprile – In vista dell’anniversario della Liberazione il Presidente Mattarella riceve le Associazioni combattentistiche e d’Arma: “Dal ‘nostro’ 25 aprile, nella ricorrenza della data che mise fine alle ostilità sul nostro territorio, viene un appello alla pace. Alla pace, non ad arrendersi di fronte alla prepotenza”. 

    24 aprile – Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri del Senato, su Twitter posta la Z che campeggia sui tank russi: espulso dal Movimento 5 stelle.  

    25 aprile – Mattarella celebra ad Acerra, in Campania, l’anniversario della Liberazione: “Nelle prime ore del mattino dello scorso 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate della Federazione Russa avevano invaso l’Ucraina, entrando nel suo territorio da molti punti diversi, in direzione di Kiev, di Karkiv, di Donetsk, di Mariupol, di Odessa. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe e dal rumore dei carri armati. E, pensando a loro, mi sono venute in mente –come alla senatrice Liliana Segre- le parole: ‘Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor’. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di ‘Bella ciao’. Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l’Ucraina ma per tutti gli europei, per l’intera comunità internazionale”. 

    26 aprile – Muore all’età di 100 anni donna Assunta Almirante, vedova dello storico leader dell’Msi, Giorgio.  

    1 maggio – Giorgia Meloni chiude a Milano la tre giorni di convention di Fratelli d’Italia candidandosi alla guida del centrodestra. Malumori in Forza Italia e botta e risposta con la Lega. “Giorgia non si imbucherebbe mai a Pontida”, afferma Ignazio La Russa di fronte al desiderio di passare per un saluto espresso dal leader della Lega, Matteo Salvini, che replica: “Avrei offerto il caffè, non vado da imbucato da nessuna parte”.  

    2 maggio – Il Governo inserisce nel decreto legge Aiuti per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia una norma per accelerare la realizzazione dell’inceneritore a Roma. No del Movimento 5 stelle che con Conte protesta: “Vogliono umiliarci, è un ricatto, ci asteniamo”.  

    3 maggio – Ancora tensioni tra Draghi, che boccia il superbonus, e il Movimento 5 stelle, che difende la misura.  

    10 maggio – Dimissioni in massa dalla commissione Esteri del Senato per costringere Petrocelli a lasciare la presidenza. 

    18 maggio – Stefania Craxi, di Forza Italia, eletta alla presidenza della commissione Esteri del Senato al posto dell’ex M5S Vito Petrocelli. Conte: violati patti e regole. Enrico Letta: così si finisce fuori strada.  

    19 maggio – Lega e Forza Italia puntano i piedi sul ddl concorrenza, in particolare sulla questione delle concessioni ai balneari. Draghi: se non si approva perdiamo i fondi del Pnrr, pronto a mettere la fiducia. 

    26 maggio – A 94 anni muore Ciriaco De Mita, storico leader Dc, segretario dal 1982 al 1989 e presidente del Consiglio nel 1988, prima di cedere il passo, rispettivamente, ad Arnaldo Forlani e Giulio Andreotti. Artefice dell’elezione alla Presidenza della Repubblica di Francesco Cossiga nel 1985, acerrimo rivale di Bettino Craxi. 

    27 maggio – Polemiche per l’intenzione manifestata dal segretario della Lega, Matteo Salvini, di recarsi a Mosca. Gelo del Governo.  

    30 maggio – Primo via libera del Senato al ddl concorrenza. Trovato l’accordo su servizi pubblici e balneari. 

    2 giugno – Dopo le restrizioni legate al Covid, per la Festa della Repubblica torna la rivista militare ai Fori imperiali e si riaprono i Giardini del Quirinale: ospiti disabili e anziani. Mattarella ribadisce l’impegno dell’Italia per la pace.  

    12 giugno – Falliscono i referendum sulla giustizia per mancanza del quorum. Alle Amministrative, in attesa dei ballottaggi, il centrodestra si aggiudica Genova e Palermo, cresce Fratelli d’Italia a danno della Lega, crollo del Movimento 5 stelle. 

    16 giugno – Il Senato approva in via definitiva la riforma della giustizia, sull’ordinamento e sul Csm, contenente limiti al cambio di funzioni e al passaggi tra magistratura e politica. Altro impegno legato al Pnrr.  

    18 giugno – Movimento 5 stelle contrario all’invio di armi all’Ucraina, il ministro degli Esteri Di Maio si dissocia e nel Movimento sale la tensione.  

    21 giugno – Alla vigilia del voto sull’invio delle armi all’Ucraina, Di Maio lascia il Movimento 5 stelle e con una sessantina di parlamentari fonda Insieme per il futuro. Al Senato passa la risoluzione di maggioranza anche con i voti M5S. Il giorno dopo voto confermato anche alla Camera. 

    26 giugno – Ai ballottaggi vittoria del centrosinistra che conquista Verona, Parma, Piacenza, Monza, Alessandria e Catanzaro, città dove in alcuni casi il centrodestra si presentava diviso. 

    29 giugno – Dopo il racconto del sociologo Domenico De Masi, vicino ai Cinquestelle, secondo il quale Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Conte dalla guida del Movimento, il premier smentisce, mentre il leader M5S incontra Mattarella e assicura che i pentastellati non lasceranno la maggioranza.  

    30 giugno – Draghi incontra Mattarella e avverte: senza Movimento 5 stelle non c’è maggioranza. 

    1 luglio – Telefonata Draghi-Conte in vista di un faccia a faccia, resta la tensione.  

    3 luglio – Dario Franceschini, capo delegazione del Pd al Governo, avverte: se il M5S lascia la maggioranza impossibile andare insieme alle elezioni. 

    6 luglio – Incontro tra Draghi e Conte che presenta un documento di richieste in nove punti, per fronteggiare soprattutto l’emergenza sociale: aspettiamo risposte entro la fine di luglio. 

    7 luglio – Sì del Movimento 5 stelle alla fiducia alla Camera sul decreto legge Aiuti contenente la contestata norma sul termovalorizzatore a Roma, ma al Senato vedremo. 

    11 luglio – Approvato il decreto legge Aiuti alla Camera ma il Movimento 5 stelle lascia l’Aula. Draghi a colloquio con Mattarella, ufficialmente per riferire sulla crisi internazionale. 

    14 luglio – Il Movimento 5 stelle non vota la fiducia al Senato sul decreto legge Aiuti. Draghi presenta le dimissioni a Mattarella, che però le respinge invitandolo “a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito” di quanto accaduto al Senato. 

    16 luglio – Conte: chiarezza sui nostri punti o usciamo.  

    17 luglio – Salvini e Berlusconi: niente patti con il Movimento Cinquestelle. Appello di mille sindaci a Draghi perché resti, protesta Giorgia Meloni: uso spudorato delle Istituzioni. 

    20 luglio – Draghi al Senato chiede ai partiti: “Siete pronti a un nuovo patto?”. Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia non partecipano al voto, per il premier soltanto 98 sì alla fiducia e 38 no. 

    21 luglio – Dopo un breve passaggio alla Camera, Draghi si reca al Quirinale per ribadire le sue dimissioni. Mattarella, sentiti i presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, scioglie le Camere. Quindi firma il decreto di indizione delle elezioni, si voterà domenica 25 settembre.  

    27 luglio – Vertice del centrodestra: accordo sulla ripartizione dei collegi e sulla premiership, a palazzo Chigi il leader del partito che otterrà più voti.  

    29 luglio – Beppe Grillo vince il braccio di ferro con Conte, nessuna deroga alla regola del no alla candidatura per chi ha svolto due mandati parlamentari: fuori Fico, Bonafede e Fraccaro. Le ex ministre di Forza Italia Mariastella Gelmini e Mara Carfagna aderiscono ad Azione, dopo aver lasciato gli azzurri come l’altro ministro Renato Brunetta. 

    2 agosto – Patto tra il Pd e Azione di Carlo Calenda, ai Dem il 70 per cento dei seggi, nessun leader nei collegi uninominali.  

    6 agosto – Intesa del Pd, con Verdi, Sinistra italiana e Impegno civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. 

    7 agosto – Calenda rompe il patto con il Pd, no ad un’alleanza con Sinistra e Verdi. Più Europa resta con i Dem. 

    11 agosto – Intesa tra Azione e Italia viva di Matteo Renzi: nasce il Terzo polo, il leader sarà Calenda.  

    12 agosto – Berlusconi: con la riforma presidenziale Mattarella dovrà dimettersi, scoppia la polemica. La precisazione: nessun attacco al Capo dello Stato, solo una spiegazione sul funzionamento della riforma.  

    17 agosto – Muore a 62 anni Niccolò Ghedini, parlamentare di Forza Italia e storico avvocato di Berlusconi.  

    24 agosto – Draghi al Meeting di Rimini: “Chiunque vinca supereremo le difficoltà, ma non isoliamoci. Andate a votare”. 

    14 settembre – Dossier dagli Stati Uniti: partiti occidentali pagati da Mosca. Il presidente del Copasir Urso: l’Italia non è coinvolta.  

    15 settembre – Colloquio tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi: l’Italia non è coinvolta nella vicenda dei partiti occidentali finanziati da Mosca.  

    25 settembre – Vittoria del centrodestra alle elezioni. Fratelli d’Italia primo partito con il 25,9 per cento, Lega all’8,7, Forza Italia all’8,1. Pd al 19, Verdi-Sinistra al 3,6, Più Europa al 2,8, Movimento 5 stelle al 15,4, Terzo polo al 7,8.  

    26 settembre – Su dimette Enrico Letta, guiderà la transizione verso il congresso per la nomina del nuovo segretario del Pd. 

    1 ottobre – Umberto Bossi fonda il Comitato del Nord per rilanciare il progetto autonomista, movimento destinato a diventare una spina nel fianco di Matteo Salvini. 

    7 ottobre – “L’Italia sa badare a sé stessa”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fa scudo dopo i timori espressi da esponenti politici francesi per la nascita di un governo guidato da un partito di destra.  

    10 ottobre – Ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi: “I Governi passano l’Italia resta. Orgogliosi dei risultati raggiunti”. 

    13 ottobre – Si apre la diciannovesima legislatura. Ignazio La Russa eletto presidente del Senato, nonostante Forza Italia non partecipi al voto. A presiedere la prima seduta dell’Assemblea di Palazzo Madama, come componente più anziana, la senatrice a vita, Liliana Segre: “È impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare oggi si trova, per uno strano destino, addirittura sul banco più prestigioso del Senato”. 

    14 ottobre – Lorenzo Fontana, della Lega, eletto presidente della Camera. Scintille nel centrodestra: alcune foto mostrano gli appunti di Berlusconi sul banco del Senato che definisce Meloni “arrogante e prepotente”. La replica: “Non sono ricattabile”. 

    18 ottobre – Berlusconi dice no a Nordio ministro della Giustizia e spinge per Casellati. Alcuni audio rivelano le dichiarazioni rese durante la riunione con i deputati di Forza Italia: “Ho riallacciato i rapporti con Putin, per il mio compleanno mi ha regalato la vodka. Guerra causata dalle provocazioni dell’Ucraina nel Donbass”.  

    19 ottobre – Meloni: “L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo”. Berlusconi: “Ridicolo mettere in discussione il mio atlantismo. Netta condanna per l’attacco russo”.  

    21 ottobre – La delegazione del centrodestra sale unita al Quirinale per le consultazioni con Mattarella e indica Giorgia Meloni per l’incarico di presidente del Consiglio. Nel pomeriggio il Capo dello Stato la convoca e le conferisce l’incarico. Meloni accetta senza riserva e indica i ministri.  

    22 ottobre – Giura il Governo di Giorgia Meloni, prima donna premier nella storia italiana. 

    23 ottobre – Cerimonia della campanella a palazzo Chigi e passaggio di consegne tra Mario Draghi e Giorgia Meloni, che presiede il primo Consiglio dei ministri. 

    25 ottobre – Con 235 sì Meloni ottiene la fiducia della Camera: “Ce la faremo contro i pronostici”. Telefonata con Joe Biden: ribadito il legame con gli Usa. Il giorno dopo il via libera del Senato con 115 voti a favore.  

    31 ottobre – Primi provvedimenti del Governo: decreto legge contro i rave party, sul differimento dell’entrata in vigore della riforma della giustizia, sull’ergastolo ostativo e la riammissione in servizio dei medici No vax. Polemiche soprattutto per le difficoltà interpretative della norma sui raduni illegali.  

    3 novembre – Prima visita nell’Unione europea per Meloni. Von der Leyen: la sua presenza qui è un segnale forte. 

    6 novembre – Dopo aver lasciato la Giunta di centrodestra, Letizia Moratti si candida con il Terzo Polo alla presidenza della Regione Lombardia.  

    9 novembre – Tensione Italia-Francia sulla gestione dei migranti. Roma torna a bloccare le navi delle Ong, Parigi decide di offrire un porto all’Ocean Viking ma accusa il nostro Paese di comportamento inaccettabile. La replica del ministro degli Esteri Antonio Tajani: “L’Italia rispetta e fa rispettare le regole”.  

    10 novembre – Sale ancora la tensione tra Italia e Francia. Parigi: stop ai ricollocamenti. Roma: reazione spropositata.  

    11 novembre – Il premier Giorgia Meloni: Francia incomprensibile, isoliamo gli scafisti. La replica: “Si è rotta la fiducia”. 

    14 novembre – Comunicato congiunto Quirinale-Eliseo: colloquio telefonico tra i Presidenti della Repubblica Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron, “nel corso del quale entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell’Unione europea”. 

    15 novembre – Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Bali per il vertice G20: incontri con il Presidente Usa Joe Biden e quello cinese Xi Jinping.  

    20 novembre – Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, annuncia la candidatura alla segreteria del Pd. 

    22 novembre – Muore Roberto Maroni, 67 anni, leader storico della Lega.  

    24 novembre – Aboubakar Soumahoro, sindacalista impegnato contro il caporalato ed eletto deputato con Alleanza Verdi-Sinistra, si autosospende dal Gruppo, a seguito di un’inchiesta che coinvolge cooperative per l’accoglienza degli immigrati gestite dalla moglie e dalla suocera.  

    1 dicembre – La Corte costituzionale dichiara legittimo l’obbligo della vaccinazione anti-Covid. 

    4 dicembre – Anche Elly Schlein, già vicepresidente della Regione Emilia Romagna, si candida alla segreteria del Pd.  

    9 dicembre – Scoppia il cosiddetto Qatargate, eurodeputati accusati di aver ricevuto soldi per promuovere l’immagine del Qatar, in particolar modo sulla questione dei diritti umani, in vista dei Mondiali di calcio. Coinvolti l’italiano ex Pd Antonio Panzeri, poi passato ad Articolo uno, e la vicepresidente greca del Parlamento europeo Eva Kaili, socialista. 

    10 dicembre – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, risulta positivo al Covid: tranne qualche linea di febbre, è sostanzialmente asintomatico e continua a occuparsi dei suoi compiti, pur isolato nell’appartamento al Quirinale. 

    24 dicembre – Dopo un tormentato iter in commissione, all’alba la Camera, dopo il voto di fiducia, approva la legge di Bilancio. Dopo Natale la lettura da parte del Senato.  

    24 dicembre – Muore a 65 anni Franco Frattini, presidente del Consiglio di Stato, ministro degli Esteri nei Governi di Silvio Berlusconi, commissario europeo alla Giustizia.  

    26 dicembre – Muore Nicola Signorello, 96 anni, senatore della Democrazia cristiana per 5 legislature, ministro del Turismo e dello Spettacolo nel governo Rumor tra luglio 1973 e marzo 1974, e della Marina mercantile nel governo Cossiga tra marzo e ottobre 1980 e sindaco di Roma dal 31 luglio 1985 al 10 maggio 1988.  

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  • Vivienne Westwood, Assange chiederà permesso per partecipare ai funerali

    (Adnkronos) – Il fondatore di Wikileaks Julian Assange chiederà il permesso di uscire dal carcere di Belmarsh per partecipare ai funerali della stilista e cara amica Dame Vivienne Westwood, morta giovedì a Londra all’età di 81 anni. Lo rende noto la moglie di Assange, Stella, all’australiana Nine Media. La stilista aveva protestato e chiesto più volte la scarcerazione di Assange. Stella indossava un abito disegnato da Dame Vivienne al matrimonio a marzo. 

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  • Siria, Turchia ritirerà sue truppe dal nord

    (Adnkronos) – La Turchia ha deciso di ritirare tutti i suoi militari presenti nel nord della Siria. E’ quanto scrive il quotidiano siriano al-Watan citando fonti di Damasco a proposito di un incontro avvenuto a Mosca tra i ministri della Difesa russo Sergej Shoigu, turco Hulusi Akar e siriano Ali Mahmoud Abbas. Come ha sottolineato il quotidiano turco Hurriyet, sono stati i primi colloqui ufficiali tra Damasco e Ankara in undici anni. 

    Al-Watat scrive inoltre che durante l’incontro i ministri hanno condiviso la minaccia rappresentata dal Pkk per la stabilità sia della Turchia, sia della Siria. 

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  • Covid, 2022 addio con lo ‘spettro’ della Cina e di Gryphon

    (Adnkronos) – Il 2022 si è aperto con un’ondata di Covid, Green pass e mascherine obbligatorie anche all’aperto. L’anno si chiude con l’obbligo di indossarle solo in ospedali e Rsa, e bollettini settimanali a scandire l’andamento del virus mentre la Cina torna in copertina per l’impennata di contagi e la variante Gryphon finisce sotto i riflettori. 

    A gennaio Omicron 2 muoveva i suoi primi passi (il suo exploit sarà a marzo). A dicembre si contano oltre 500 discendenti Omicron e oltre 60 ricombinanti della variante più longeva di Sars-CoV-2 – che ha portato alle stelle i numeri toccati nei picchi precedenti – e la dominante Omicron 5 è insidiata in particolare da due di loro, a cui i social hanno attribuito nomi altisonanti: Cerberus (BQ.1) soprattutto, ma anche Gryphon (XBB) è osservata speciale.  

    “Sicuramente questo è stato l’anno della svolta sulla pandemia e su questo non vi è nessun dubbio”, commenta all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, tirando le somme di un 2022 agli sgoccioli. Un finale sul quale incombe lo spettro della Cina, alle prese con un’esplosione di contagi. La vita di tutti i giorni, intanto, scorre. E solo 12 mesi fa era tutto diverso: l’Italia era divisa in zone da rosse a bianche, l’Ecdc aggiornava le sue mappe colorando di rosso scuro pezzi di continente ad alto rischio Covid. Si dibatteva di vaccinazione nei bimbi, mai decollata del tutto, e di booster e categorie da coprire. A inizio febbraio debuttava la pillola antivirale Paxlovid* e per cominciare a vedere i volti interamente scoperti delle persone in strade, piazze e parchi bisognerà aspettare metà febbraio. E poi giugno per incontrarsi anche al chiuso senza protezioni, salvo in alcuni luoghi come mezzi di trasporto (fino all’1 ottobre), ospedali e Rsa dove l’obbligo di mascherina resiste.  

    “Abbiamo vissuto di rendita almeno in Italia sulla straordinaria campagna vaccinale fatta nel 2021 – analizza Bassetti – Quindi sicuramente da questo punto di vista credo che possiamo essere molto contenti di quello che abbiamo fatto nel 2021. In questo finale del 2022 evidentemente molti hanno deciso di non fare il richiamo, soprattutto fra coloro a cui il richiamo era indirizzato. E questo dispiace. Io mi auguro che queste persone, soprattutto le più fragili e le più anziane, si sapranno mettere al sicuro presto”. 

    “Credo in ogni caso – riflette l’infettivologo – che sia stato un 2022 in cui siamo veramente usciti dall’emergenza e questo Natale ne è la prova. Un Natale in cui si è ritornati alla vita di prima”.  

    “Certo – osserva Bassetti – quello che sta succedendo in Cina impressiona: sembra di aver messo indietro le lancette dell’orologio esattamente a 3 anni fa. Perché, se lo ricordate, i primi casi e le prime avvisaglie che qualcosa stava andando male avvenivano proprio nel periodo natalizio del 2019. E un po’ mi spaventa vedere un virus così contagioso che sta facendo milioni di contagi e soprattutto così tanti decessi” anche se i numeri adesso non sono più chiari, “con gli ospedali e le terapie intensive in affanno, e il Capodanno cinese alle porte tra 20-25 giorni, che provocherà ovviamente un incontro col virus da parte di moltissima gente”. 

    Tutto questo “un po’ mi spaventa perché potremmo avere evidentemente delle varianti più contagiose e magari più resistenti ai vaccini”, spiega l’infettivologo che auspica l’impegno dell’Organizzazione mondiale della sanità e del mondo per un supporto al gigante asiatico. Anche perché, ribadisce, non si può dimenticare la lezione della pandemia: “Il mondo è globale – ripete – e se le cose vanno male rischiano di ritornarci indietro anche peggio”. 

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  • Usa, arrestato il presunto killer dei 4 studenti università Idaho

    (Adnkronos) – La polizia ha annunciato oggi l’arresto di un uomo di 28 anni accusato di aver ucciso quattro studenti dell’Università dell’Idaho. L’arresto arriva dopo sette settimane di indagine da parte delle forze dell’ordine. Il presunto killer Bryan Christopher Kohberger è stato arrestato nel nord-est della Pennsylvania durante le indagini sui fatali accoltellamenti del 13 novembre che hanno scosso il campus di 9.000 persone e hanno spinto l’università ad aumentare la sicurezza e offrire un’opzione di apprendimento a distanza per il resto del semestre autunnale.  

    Kohberger è stato preso in custodia dalla polizia di stato della Pennsylvania ed è detenuto in una prigione della contea di Monroe in attesa della sua estradizione martedì.  

    “Questo è stato un caso molto complesso ed esteso”, ha spiegato il capo della polizia di Moscow, James Fry nel corso di una conferenza stampa. “Siamo certi che il lavoro non è finito. È appena iniziato”. La prossima udienza in tribunale di Kohberger è prevista per martedì pomeriggio in Pennsylvania. “Questa non è la fine dell’indagine. In effetti, questo è un nuovo inizio”, ha sottolineato il procuratore della Contea di Latah Bill Thompson. L’Fbi e la polizia di stato dell’Idaho hanno collaborato con la polizia di Moscow per indagare su le oltre 19.000 segnalazioni mentre erano alla ricerca del killer dei ventenni Ethan Chapin e Xana Kernodle e dei ventunenni Madison Mogen e Kaylee Goncalves mentre dormivano. L’autopsia ha successivamente rivelato che ogni studente è stato accoltellato più volte e che alcuni mostravano segni di aver tentato di combattere il loro aggressore. Non c’erano indicazioni di violenza sessuale. 

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  • Covid, Oms: “Chiesto a Cina condivisione dati specifici e in tempo reale”

    (Adnkronos) – L’Organizzazione mondiale della Sanità “ha nuovamente chiesto la condivisione regolare di dati specifici e in tempo reale sulla situazione epidemiologica – in particolare più dati di sequenziamento genetico, dati sull’impatto della malattia compresi i ricoveri, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi – e dati sulle vaccinazioni effettuate e sullo stato di vaccinazione, specialmente per le persone vulnerabili e in quelle di età superiore ai 60 anni”. E’ quanto sottolinea in una nota l’Oms dopo l’incontro in videoconferenza con rappresentanti del governo cinese. L’Oms, nel corso della riunione, ha ribadito “l’importanza della vaccinazione e dei richiami per proteggere dalle malattie gravi e dalla morte per le persone a più alto rischio”. 

    L’Oms, si legge ancora, “ha invitato la Cina a rafforzare il sequenziamento virale, la gestione clinica e la valutazione dell’impatto e ha espresso la volontà di fornire supporto”. 

    L’Oms ha invitato gli scienziati cinesi a presentare dati dettagliati sul sequenziamento virale in una riunione del Technical Advisory Group on Sars-CoV-2 Virus Evolution il 3 gennaio. L’Oms, si legge ancora, “ha sottolineato l’importanza del monitoraggio e della pubblicazione tempestiva dei dati per aiutare la Cina e la comunità globale a formulare accurate valutazioni del rischio e a fornire risposte efficaci”. 

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  • Autostrade, aumenti da gennaio 2023: ecco dove

    (Adnkronos) – Aumenti per i pedaggi delle autostrade da gennaio 2023, ma il 50% delle arterie saranno senza incrementi, con aggiornamenti delle tariffe graduali e con tagli rispetto alle previsioni. È quanto stabilito dal Mit, d’intesa con il Mef, col risultato che gli italiani potranno beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei. 

    In Spagna per undici tratte autostradali è previsto un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%). In Francia è previsto invece una lievitazione media delle tariffe del 4,75% dal primo febbraio 2023, che si aggiunge al +2% del 2022. Nel nostro Paese, le arterie di competenza di Autostrade per l’Italia rischiavano un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato: dal primo gennaio si fermerà al 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.  

    È confermato lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24 /A25 Roma L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara: il Mit sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione. Nel nostro Paese, gli incrementi sulle tratte interessate è inferiore all’inflazione. 

    Non si registrano inasprimenti per le società con aggiornamento del piano economico in corso (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A., Raccordo Autostradale Valle d’Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A.), zero incrementi per le società con concessione scaduta (Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. – Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta), inalterate la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane. 

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  • Brasile, Bolsonaro vola negli Usa: non sarà a insediamento Lula

    (Adnkronos) – A due giorni dalla fine del suo mandato, il presidente brasiliano uscente Jair Bolsonaro ha lasciato la capitale Brasilia: dalla residenza presidenziale Palácio da Alvorada è stato trasferito in auto alla base dell’aeronautica militare dove è decollato su uno degli aerei presidenziali, hanno riferito i media locali. Il mandato di Bolsonaro termina a Capodanno, quando presterà giuramento il suo successore Luiz Inácio Lula da Silva. Bolsonaro non sarà presente al passaggio delle consegne. Secondo i media locali Bolsonaro sarebbe volato negli Stati Uniti: alcuni suoi assistenti sarebbero infatti stati autorizzati ad accompagnarlo in Florida, un’autorizzazione valida per l’intero mese di gennaio. Dalla sua sconfitta elettorale a fine di ottobre, Bolsonaro non è quasi apparso. Oggi ha salutato i suoi follower con un videomessaggio. 

    Mentre in giornata ha revocato la misura che vietava l’ingresso in Brasile del presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, aprendo così le porte alla sua partecipazione domenica all’insediamento di Lula. 

    Il provvedimento è stato firmato dal ministro degli Esteri, Carlos França, e dal responsabile della Giustizia, Antonio Ramirez Lorenzo. Oltre a Maduro, coinvolge anche altri alti funzionari banditi per anni dall’esecutivo Bolsonaro, secondo ‘O Globo’. 

    Il presidente uscente del Brasile riconosce in Juan Guaidó il legittimo leader del Venezuela, mentre il suo successore aveva già chiarito che aprirà un nuovo capitolo nei rapporti con Caracas, con la prevista nomina di un nuovo ambasciatore a breve termine. Maduro ha già annunciato nei giorni scorsi un nuovo ambasciatore a Brasilia.  

     

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  • Twitter, Musk annuncia nuova navigazione in arrivo a gennaio

    (Adnkronos) – “Nuova navigazione su Twitter in arrivo a gennaio che consente di scorrere lateralmente per passare da tweet consigliati a seguiti, tendenze, argomenti, ecc”. Ad annunciarlo in un tweet è il proprietario di Twitter Elon Musk. 

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  • Russia, la guerra è costata quasi 100 miliardi agli oligarchi

    (Adnkronos) – I più ricchi oligarchi della Russia hanno perso quasi 95 miliardi di dollari quest’anno a causa delle severe sanzioni imposte dalle nazioni occidentali per la guerra guerra in Ucraina, perdendo 330 milioni di dollari al giorno da quando il Cremlino ha dato il via all’invasione invasione a febbraio 2022. E’ quanto scrive ‘The Guardian’ citando il Bloomberg Billionaires Index. Roman Abramovich, l’ex proprietario del Chelsea, è quello che ha perso di più: il suo patrimonio si attesta infatti a 7,80 miliardi di dollari, in calo del 57%. 

    Abramovich, ricorda il quotidiano britannico, è stato uno dei primi oligarchi ad essere sottoposto alle sanzioni del Regno Unito, accusato di avere “chiari collegamenti” con il regime del presidente russo Vladimir Putin. Il patrimonio di Gennady Timchenko, l’oligarca che opera nel settore energetico e che è amico intimo di Putin, si è ridotto del 48% a 11,8 miliardi di dollari mentre quello di Suleiman Kerimov, un altro degli alleati del presidente russo, ha perso il 41%, scendendo a 8,99 miliardi di dollari. In totale, gli oligarchi russi monitorati dall’indice di Bloomberg hanno perso circa 95 miliardi di dollari nel 2022. 

    Al primo posto nella classifica dei Paperoni a livello globale si colloca il francese Bernard Arnault (Lvmh) con un patrimonio di 165 miliardi di dollari. Al secondo posto si piazza lo statunitense Elon Musk (Tesla, Twitter) con 138 miliardi di dollari e al terzo posto l’indiano Guatam Adani con un patrimonio stimato in 121 miliardi di dollari. Il primo italiano, al 29esimo posto, è Giovanni Ferrero e famiglia con una fortuna di 42,2 miliardi di dollari. 

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