Anno: 2022

  • Covid, Meloni: “Utili tamponi e mascherine, lockdown non ha funzionato”

    (Adnkronos) – “La situazione è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto per minuto, e i primi casi sequenziati” relativi a passeggeri in arrivo dalla Cina riguardano “varianti Omicron già presenti in Italia. Ci muoviamo in base a quello che dovremo affrontare, credo che la soluzione siano i controlli, penso a tamponi e mascherine. Il modello di privazione delle libertà che abbiamo conosciuto in passato non mi è parso così efficace e penso che lo dimostri il caso cinese”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.  

    “In Italia l’incidenza di Covid era in calo quindi assolutamente sotto controllo”, ha sottolineato la premier. Dopo quanto sta accadendo in Cina “ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato”, ma la decisione di effettuare tamponi per chi proviene dalla Cina “non è completamente efficace se non è presa a livello europeo”. Perciò deve essere “l’Unione a prendere un provvedimento in questo senso” e “ci aspettiamo e auspichiamo che l’Unione europea voglia operare in questo senso”. Meloni ritiene quindi che “si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione”. 

    Sui vaccini, “c’è una campagna del governo che invita alla vaccinazione, soprattutto anziani e fragili, i soggetti più a rischio. Sono quelli su cui mi senti di fare l’invito più deciso. Per gli altri rinvito è quello di rivolgersi al medico, a chi ne sa più di me. Noi stiamo invitando a procedere in questo senso”.  

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  • Covid Cina, Burioni: “Salvini ha ragione, servono misure europee”

    (Adnkronos) – “Il ministro Matteo Salvini ha ragione”. Di fronte alla situazione Covid in Cina, “le misure devono essere prese a livello europeo”. Così in un tweet il virologo Roberto Burioni, docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando il post in cui il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha osservato che “l’Italia non può essere l’unico Paese a fare controlli anti Covid negli aeroporti per chi arriva dalla Cina”, spiegando di essere “in contatto con la commissaria europea ai Trasporti, Adina Vălean”, alla quale ha “chiesto che verifiche ed eventuali limitazioni siano applicati in tutta Europa”. 

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  • Covid oggi Sardegna, 508 contagi e zero morti: bollettino 29 dicembre

    (Adnkronos) – Sono 508 i nuovi contagi da covid in Sardegna secondo il bollettino di oggi, 29 dicembre. Non si registrano nuovi decessi. 459 i casi diagnosticati con tampone antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2251 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 7 (come ieri), i pazienti ricoverati in area medica sono 124 (come ieri) mentre sono 5979 i casi di isolamento domiciliare (-199). 

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  • Il tempo è circolare o lineare? La risposta di Meloni in conferenza – Video

    (Adnkronos) – Il suo tempo è lineare o circolare? La domanda in conferenza stampa spiazza il premier Giorgia Meloni, che prova a rispondere. “Per non dire di non aver compreso la domanda, le dirò che il mio tempo è cadenzato”, dice sorridendo. 

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  • Infortunio Maignan, spunta una nuova data per il rientro

    (Adnkronos) – Nel corso di Francia-Austria di Nations League, Maignan aveva rimediato una lesione al gemello mediale del polpaccio sinistro. Il portiere sembrava poter recuperare per la sfida del mese successivo tra Verona e Milan, ma era stato costretto a fermarsi nuovamente per un problema al soleo del medesimo polpaccio. Per questo motivo, oggi, lo staff medico rossonero predica cautela. 
     

    La tabella di marcia originaria avrebbe previsto il rientro di Mike Maignan dopo lo sosta, anche se durante il ritiro sono emersi nuovi intoppi. Per questo motivo, soltanto dopo l’Epifania, il numero uno del Milan si sottoporrà a nuovi esami così da rendere più chiari anche i tempi di recupero. 

    Il Milan spera di avere
    Maignan a disposizione per la Supercoppa contro l’Inter a Riad il prossimo 18 gennaio.  

    Fantacalcio.it per Adnkronos 

     

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  • Rientro Chiesa: ecco l’obiettivo di Max Allegri

    (Adnkronos) –
    Sempre più vicino il ritorno in campo di Federico Chiesa in casa Juventus. Negli ultimi giorni il centrocampista bianconero è tornato a svolgere un allenamento in gruppo con il resto dei propri compagni.
    L’affaticamento muscolare accusato di recente, e probabilmente conseguenza del lungo periodo di stop a cui il giocatore è stato costretto per l’infortunio al ginocchio, è stato smaltito in maniera totalmente definitiva e Chiesa dovrebbe essere a disposizione già nel match contro la Cremonese nel primo impegno del 2023.

    L’obiettivo di mister Allegri è quello di averlo al 100% per il match contro il Napoli, obiettivo che ad oggi sembrerebbe percorribile e realizzabile. La Juve attende il ritorno a piego regime di uno dei giocatori in grado di svoltare la seconda parte di stagione. 
    Fantacalcio.it per Adnkronos 

     

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  • Ucraina e caro energia, quanto è costata la guerra all’Italia

    (Adnkronos) – La guerra in Ucraina ad oggi è costata alle casse italiane 76 miliardi di euro solo per contenere l’impatto dei rincari energetici su famiglie e imprese. E parliamo di spesa, di risorse stanziate attingendo da extragettito e deficit in gran parte o raschiando il barile tra le pieghe del bilancio o risparmi di altre poste di spesa pubblica. Non parliamo di costi in termini di perdita della produttività delle imprese, di erosione dell’economia reale e del potere d’acquisto delle famiglie, che farebbero lievitare ben di più il bilancio. 

    I soli decreti aiuti, quattro in tutto, varati a partire da maggio dal governo Draghi prima e poi dal governo Meloni hanno stanziato risorse complessive per 76 miliardi di euro. Nel dettaglio la rassegna dei decreti Aiuti parte in primavera con la prima edizione del provvedimento da 14 miliardi a maggio; segue il dl Aiuti Bis di agosto da 17 miliardi; il Ter a settembre da 14, 9 miliardi, ultimo decreto del governo Draghi. A novembre il governo Meloni esordisce con il decreto Aiuti Quater da 9,1 miliardi e a stretto giro di posta vara una manovra per tre quarti impegnata nelle misure per mitigare il caro-energia, 21 miliardi in tutto, su un totale di 35 miliardi. Già prima dei nuovi decreti Aiuti c’erano state delle misure per aiutare le famiglie contro caro-carburante e bollette ma erano legate alla crisi del Covid. 

    Cifre da capogiro, impensabili fino a qualche anno fa, iperboliche se pensiamo che più o meno è come aver varato 5 manovre in meno di un anno, otto mesi per l’esattezza.  

    Risorse che hanno finanziato un ampio ventaglio di misure, rinnovate e rinforzate nelle quattro edizioni e nella manovra. Gli interventi, che con l’utlima proroga scadranno il 31 marzo, hanno interessato, tra gli altri, l’azzeramento degli oneri di sistema, la proroga del taglio delle accise sui carburanti, l’allungamento dei termini per accedere al Superbonus, il credito d’imposta sul pagamento delle bollette al 40% per cento per le imprese energivore e gasivore e al 30%o per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW. Ci sono poi i benefit aziendali esentasse rialzati fino a 3mila euro per il pagamento delle utenze; la rateizzazione fino a 36 mesi delle bollette e il bonus sociale. 

    E come già negli altri casi, l’ultimo dl non è ancora al traguardo che già si ragiona al dl che verrà dopo. La guerra è infatti lungi dal finire e, anche se l’accordo Ue sul price cap aiuterà a calmierare i costi, il governo pensa sa già che allo scadere dell’ultima riedizione (fine marzo) andrà varato un nuovo giro di proroghe.  

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  • Manovra, Bernini: “Più risorse per diritto allo studio, università e ricerca”

    (Adnkronos) – Nella Legge di Bilancio che ha appena avuto il via libera definitivo dal Senato, “abbiamo posto le basi per interventi di ampio respiro che guideranno il nostro lavoro nei prossimi anni” sul diritto allo studio, l’università e la ricerca. A rilevarlo è il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel ringraziare per gli esiti della manovra “il premier Meloni, il Governo e tutto il Parlamento per la sensibilità dimostrata verso i temi dell’università, dell’alta formazione e della ricerca”. “Il diritto allo studio – osserva Bernini- può contare, oggi, su risorse importanti, coprendo in alcuni casi il vuoto finanziario che si sarebbe verificato al termine degli stanziamenti previsti dal Pnrr. Un piano che è un treno che passa una sola volta: sta a noi coglierne le opportunità e garantire continuità ai progetti andando oltre il 2026”. 

    Entrando nel merito dei principali interventi per il diritto allo studio e la ricerca, il Mur riferisce che sono previste +500 milioni per borse di studio. Per il biennio 2024-2025, aumenterà la platea degli studenti beneficiari e si incrementerà di 700 euro in media l’importo. La misura garantirà continuità alle borse di studio previste dal Pnrr, la cui copertura è garantita solo per gli anni 2022-2023. Previsti nella legge di bilancio anche +300 milioni per l’housing universitario, nuove risorse per garantire la continuità degli interventi a sostegno della domanda sempre più crescente di posti letto a favore degli studenti fuori sede. Inoltre ci sono + 5 milioni per borse studio specializzandi in medicina generale, l’ulteriore finanziamento andrà a incrementare le disponibilità sul Fondo sanitario nazionale per il 2023. 

    La legge ha stabilizzato il Fondo di sostegno alle locazioni per studenti fuori sede. Diventa infatti stabile il Fondo per il sostegno alle locazioni per gli studenti fuori sede iscritti nelle università statali. Il Fondo è rifinanziato per 4 milioni per il 2023 e 6 milioni a decorrere dal 2024. Previsti inoltre + 30 milioni per il ripristino dei contributi e della quota premiale delle università non statali. Viene ripristinato, spiega il Mur, il finanziamento ordinario delle università non statali disposto solo per il 2021. L’incremento dei contributi è legato all’aumento del numero degli atenei non statali ammessi al finanziamento. Viene, inoltre, incrementata al 30% la percentuale di risorse destinata ai fini premiali.  

    Stanziato anche un incremento di 15 milioni per il 2023 per il piano di rilancio del Cnr. Con la Legge di Bilancio per il 2023 è stato stanziato un contributo straordinario di 15 milioni per il piano di rilancio del Consiglio nazionale delle ricerche, informa il Mur. Inoltre sono previsti nella norma 40 milioni per le progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi degli enti vigilati dal Mur. Sbloccate anche le risorse non ancora assegnate per le progressioni e la valorizzazione della carriera di ricercatori e tecnologi.  

    A partire dal 2023 gli importi delle borse di studio percepite da studenti universitari con disabilità non saranno computate ai fini del calcolo dei limiti di reddito per il riconoscimento di altri sostegni economici. Per sostenere gli studenti delle Afam con disabilità è poi stanziato 1 milione di euro per il 2023. Inoltre, 150mila euro all’anno sono destinati a borse di studio per orfani e figli vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. 

    Sempre dal 2023 saranno armonizzati i trattamenti economici accessori del personale dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. In seguito alla cessione alla comunità slovena della sede del “Narodni Dom”, si contribuisce infine ad attuare interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria degli immobili dell’Università degli studi di Trieste. 

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  • Ascolti tv, vince ‘Meraviglie’ su Rai1

    (Adnkronos) – ‘Meraviglie – Stelle d’Europa’, trasmesso ieri su Rai1, è stato il programma più seguito della prima serata, con 2.884.000 spettatori e il 17.7% di share. Al secondo posto, ‘Sissi’ su Canale 5, con 2.279.000 spettatori e il 13.9% di share. Al terzo posto, ‘Gifted – Il dono del talento’ su Rai3, con 1.488.000 spettatori e l’8.3% di share.  

    A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: ‘L’Attimo Fuggente’ su Italia1 (925.000 spettatori, share 5.8%), ‘Mi Casa Es Tu Casa’ su Rai2 (806.000 spettatori, share 4.7%), ‘Controcorrente – Prima Serata’ su Rete4 (611.000 spettatori, share 4.1%), ‘Sotto il Segno del Natale’ su Tv8 (515.000 spettatori, share 2.9%), ‘Atlantide’ su La7 (393.000 spettatori, share 3.1%), ‘Cash or Trash – Xmas Edition’ sul Nove (369.000 spettatori, share 2.1%).  

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  • Fisco, Meloni: “Non ci sono condoni, tutti pagano il dovuto”

    (Adnkronos) – ”Ho letto di condoni… Non c’è nessun condono nella legge di bilancio”. Lo ha assicurato il premier Giorgia Meloni alla conferenza stampa di fine anno, assicurando che ”tutti pagano il dovuto”. ”Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a mille euro, banalmente perché conviene allo Stato. Vogliamo immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale”, sottolinea. 

    Con la Flat tax “non c’è alcuna discriminazione”, dice ancora Meloni, spiegando: “Ci sono studi che lo dimostrano, l’estenzione della tassa piatta per gli autonomi non discrimina i lavoratori dipendenti. E’ dimostrato. Perchè il lavoratore autonomo paga da solo i contributi, non accantona il Tfr, non ha alcuna delle tutele giuste, legittime dei dipendenti”. 

    “Noi stiamo cercando di creare una situazione di parità. I lavoratori devono avere le stesse opportunità e diritti, indipendentemente dall’attività e dai lavori che svolgono”, ha spiegato la presidente del Consiglio.  

    E ancora: “Confermo che sul tema della riforma fiscale intendiamo andare avanti secondo direttrici abbastanza visibili nella manovra, come poste di bilancio”, dice la premier. La prima “grande questione” su cui si deve lavorare, secondo la presidente del Consiglio, è “il taglio del costo del lavoro: su questo si deve fare molto di più”, sottolinea Meloni. Il segnale dato dal governo “è stato costosissimo, aumentando di un punto il taglio del cuneo fiscale”.  

    “Il nostro obiettivo di legislatura è arrivare a 5 punti di taglio del cuneo fiscale” ma “se si riuscirà a fare qualcosa di più o qualcosa di meno, dipenderà dalla situazione che affronteremo”, afferma. Il governo inoltre lavora a “una tassazione che incentivi sempre di più chi si mette in gioco” introducendo “meccanismi premiali per chi crea ricchezza e lavoro. Più assumi e meno paghi”, sintetizza la premier. 

    “Il secondo grande obiettivo che già emerge da alcune scelte fatte – continua Meloni – è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare, del numero dei figli a carico. La vicenda della natalità – a cui abbiamo destinato un miliardo è mezzo – è una priorità assoluta. E’ una materia economica. Siamo in una situazione per cui il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo”. 

    Per quanto riguarda la riforma del catasto “si può tranquillamente fare una mappatura per migliorare la conoscenza che abbiamo delle costruzioni italiane ma sicuramente da questo governo non arriverà mai un aumento della tassazione sulla casa”, assicura la presidente. “La casa è un bene sacro non pignorabile, non tassabile”. 

     

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