Anno: 2022

  • Covid Italia, i medici: “Chiudere stadi e ridurre spettacoli”

    Covid Italia, i medici: “Chiudere stadi e ridurre spettacoli”

    “Chiudere gli stadi, ridurre temporaneamente gli spettacoli: in questa fase c’è bisogno non dico di un lockdown, ma di una riduzione dei luoghi di incontro della gente”. Così Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, a Radio24. La limitazione di cui parla sarebbe circoscritta al mese di gennaio. “L’obbligo di vaccinare i cinquantenni, che è una prospettiva molto buona, ha tempi piuttosto lunghi – spiega – Noi avremmo bisogno invece di provvedimenti che raffreddino oggi la curva e che ci consentano di andare verso una situazione di normalità”. 

    Secondo Anelli, c’è qualche modifica che potrebbe migliorare il sistema delle ‘Regioni a colori’. “Il meccanismo dei colori – sottolinea a Radio24 – è tarato principalmente sulla capacità degli ospedali di reggere. Ora però serve dare una risposta ai pazienti che sono a casa: il meccanismo dei colori dovrebbe anche tenere conto degli indicatori della diffusione del virus, soprattutto di quelli che mostrano un non funzionamento del tracciamento. Questo darebbe il senso di una risposta a una variante che, per fortuna, perché siamo in larga parte vaccinati, non dà grandi effetti: una parte tra il 18 e il 20% è sintomatica. Anche a questi cittadini bisognerà dare una risposta in termini assistenziali. Oggi la medicina generale è fortemente messa sotto pressione per l’altissimo numero di persone che si rivolgono ai propri medici”. 

    Quanto al rientro in classe, “rinviare l’aperura della scuola poteva essere una misura di buonsenso: stiamo dicendo soltanto che a giugno il virus non ci sarà, come non c’è stato nei due precedenti anni; quindi, le lezioni potevano essere allungate di quindici giorni a giugno” dice Anelli. 

     

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  • Sci, cdm donne: Hector vince gigante Kranjska Gora e Bassino terza

    Sci, cdm donne: Hector vince gigante Kranjska Gora e Bassino terza

    Terza vittoria in carriera, settimo podio, per la svedese Sara Hector, nel gigante femminile di Kranjska Gora. Sulla pista slovena di Podkoren3 la scandinava chiude col crono di 2’15”79′ davanti alla francese Tessa Worley, +0”96, terza l’azzurra Marta Bassino in ritardo di 1”32.  

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  • Djokovic guarito dal covid? Foto e date, il caso è un rebus

    Djokovic guarito dal covid? Foto e date, il caso è un rebus

    Novak Djokovic sostiene di aver avuto il covid a dicembre 2021 e per questo avrebbe ottenuto, da non vaccinato, l’esenzione per entrare in Australia e partecipare all’Australian Open. Alcune foto pubblicate sui social e dettagli burocratici, però, mettono in discussione la versione del numero 1 del tennis mondiale. 

    Il serbo da giorni è confinato in un hotel di Melbourne in attesa che una corte federale si pronuncia sulla sua vicenda: il visto del 34enne di Belgrado è stato annullato e Djokovic rischia di essere espulso lunedì 10 gennaio. Il giocatore, riferisce il quotidiano australiano The Age, sostiene di aver notificato la propria condizione alle autorità australiane e di aver ricevuto l’ok dal ministero dell’Interno il primo gennaio 2022. Secondo gli atti depositati in tribunale, in precedenza il tennista aveva ottenuto un visto il 18 novembre e il 30 dicembre aveva ricevuto il certificato di esenzione dal vaccino dalla direzione medica della federtennis australiana. 

    Nella documentazione, si fa riferimento alla positività al covid accertata il 16 dicembre: Djokovic non ha avuto febbre né sintomi nei 3 giorni precedenti al test. The Age, però, fa notare dettagli a dir poco curiosi. Il 17 dicembre, quindi almeno 24 ore dopo la positività acclarata, Djokovic ha pubblicato sui social alcune foto che documentano la sua partecipazione ad un evento organizzato dal governo serbo: nell’appuntamento, in particolare, veniva presentato un francobollo dedicato al campione. A completare (o complicare) il quadro, le news relative alla presenza di Djokovic il 14 dicembre ad un match dell’Eurolega di basket a Belgrado. 

    Il tennista ha posato per foto di rito con alcuni giocatori, compreso Nigel Hayes-Davis, del Barcellona. Il club catalano ha reso noto con un comunicato ufficiale che Hayes-Davis è risultato positivo il giorno successivo alla partita. Secondo The Age, nella complessa vicenda c’è anche un fondamentale dettaglio burocratico: il termine per presentare la documentazione e ottenere l’esenzione in vista dell’Australian Open sarebbe scaduto il 10 dicembre. Circa una settimana prima rispetto alla positività dichiarata da Djokovic. 

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  • Covid oggi Italia, bollettino Protezione Civile e contagi regioni 8 gennaio

    Covid oggi Italia, bollettino Protezione Civile e contagi regioni 8 gennaio

    Il bollettino covid Italia di oggi, sabato 8 gennaio 2022, con numeri, dati e news della Protezione Civile e del ministero della Salute – regione per regione – su contagi da coronavirus, ricoveri e morti nel Paese dopo la nuova ondata di contagi causata dalla variante Omicron e la conseguente stretta del governo con l’introduzione dei vaccini obbligatori per gli over 50. I numeri da Lombardia e Campania, Toscana e Lazio, Veneto e Piemonte, Puglia e Sicilia. Il bollettino delle grandi città come Milano, Roma e Napoli, il punto sulla campagna vaccinale e le terze dosi. 

    Ecco i dati, regione per regione: 

    Sono 21.056 i nuovi contagi da coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. Registrati inoltre altri 21 morti nelle ultime 24 ore. Il totale dei casi positivi in Veneto sale così a 749.781 mentre sono 172.661 gli attualmente positivi. I ricoverati positivi sono 41 in più in area non critica e sette in più in terapia intensiva. Il totale dei ricoverati positivi al Covid in area non critica sale quindi a 1.362 persone, mentre complessivamente i positivi in terapia intensiva sono 195. 

    Sono 15.892 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. 75.252 i test effettuati, di cui 17.526 tamponi molecolari e 57.726 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 21,12% (79,7% sulle prime diagnosi). I vaccini attualmente somministrati sono 7.376.790. Ad anticipare i dati su Telegram è il governatore della Regione, Eugenio Giani. 

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  • Covid, Iss: no vax rischiano terapia intensiva e morte circa 26 volte di più

    Covid, Iss: no vax rischiano terapia intensiva e morte circa 26 volte di più

    Per i non vaccinati il rischio di ricovero in terapia intensiva per Covid è 25,7 volte più alto rispetto a quello che si calcola fra i vaccinati con booster. E il rischio di morte è 26,2 volte più alto rispetto a chi ha fatto le tre dosi. E’ uno dei dati che emerge dall’ultimo aggiornamento del report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sull’epidemia di Covid in Italia. 

    Il divario risulta ancora più ampio se si considera la fascia degli over 80: “Calcolando il tasso di ospedalizzazione (nella fascia 80+) nel periodo 19 novembre-19 dicembre per i non vaccinati (712,7 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (80,7 ricoveri per 100.000) e circa quarantadue volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (17,0 ricoveri per 100.000) – scrive l’Iss – Nello stesso periodo (nella fascia 80+) il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati è circa tredici volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 120 giorni e circa 48 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Analizzando il tasso di decesso (nella fascia 80+), nel periodo 12 novembre-12 dicembre nei non vaccinati è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 120 giorni e 74 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster”. 

    TASSO RICOVERI IN INTENSIVA – Il tasso di ricovero in terapia intensiva è di “23,1 per 100mila per i non vaccinati” e crolla a 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster, emerge dal report. Nel documento viene riportato anche il tasso di ricovero in terapia intensiva per i vaccinati da più di 120 giorni – pari a 1,5 ogni 100mila – dato che scende a 1 ogni 100mila per i vaccinati da meno di 120 giorni. 

    CONTAGI E DECESSI – I numeri sono vicini al milione di contagi in 2 settimane in Italia. “Durante il periodo 20 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti” si legge nell’aggiornamento del report esteso dell’Iss. 

    REINFEZIONI – Dal 24 agosto 2021 al 5 gennaio 2022, sono stati “segnalati 36.082 casi di reinfezioni” Covid, “pari al 2% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale al 3,1% del totale dei casi segnalati rispetto al 2,4% della settimana precedente”. Gli esperti spiegano anche che “la probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione”. 

    “I dati riportati si riferiscono principalmente alla circolazione della variante Delta”, puntualizza l’Iss. Ma “fino al 13 dicembre ogni settimana le reinfezioni rappresentavano circa l’1% del totale dei casi notificati. Nelle ultime due settimane, sebbene il dato sia ancora in fase di consolidamento, si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale dal 2,4% della settimana precedente al 3,1% nell’ultima settimana. Questo incremento è verosimilmente attribuibile all’incremento della circolazione della variante Omicron in Italia”. Un recente studio pubblicato nel Regno Unito dall’Imperial College ha per esempio “evidenziato come la circolazione della variante Omicron sia associata a un rischio relativo di reinfezione di 5,41 volte superiore rispetto alla variante Delta”. 

    FORTE AUMENTO CONTAGI TRA I SANITARI – “E’ in aumento da due settimane la percentuale di casi tra operatori sanitari rispetto al resto della popolazione”. “A seguito dell’inizio della somministrazione delle dosi booster, si era osservata una diminuzione della percentuale dei casi, ma nelle ultime due settimane si è registrato un forte aumento del numero di casi segnalati tra i sanitari (9.759 contro 3.436 della settimana precedente), e la percentuale di casi sul totale dei casi riportati risulta in aumento dall’1,8% della settimana precedente al 2,1%” si legge nell’aggiornamento. 

     

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  • Serie A e covid, assemblea Lega: nuove regole stadi

    Serie A e covid, assemblea Lega: nuove regole stadi

    E’ stata convocata una assemblea d’urgenza della Lega di Serie A per discutere dell’emergenza Covid dopo la telefonata di ieri del presidente del Consiglio Draghi col n.1 della Federcalcio Gravina, tra i temi all’ordine del giorno “delibere in ordine alla partecipazione del pubblico alle gare”. 

    Nel corso della telefonata di ieri, Draghi, da quanto si apprende, si è detto preoccupato della situazione del calcio alle prese con l’aumento dei contagi per il Covid e ha invitato il presidente della Federcalcio alla collaborazione, con la sollecitazione a valutare la sospensione del campionato o lo svolgimento delle partite a porte chiuse. La decisione è rimessa, si puntualizza, alla Federazione. Nel colloquio Gravina ha spiegato quanto stava avvenendo, confermando la momentanea sospensione e rinvio di gare di Serie B e C, e della volontà della Serie A di andare avanti anche per le difficoltà legate al calendario. 

    Nel frattempo, nessuno 0-3 a tavolino, almeno per il momento, è stato assegnato per le quattro gare della 20esima giornata non disputate giovedì. Lo ha deciso il giudice sportivo di Serie A. In una nota viene specificato che Atalanta-Torino, Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia sono ‘sub iudice’. 

    Il prossimo 18 gennaio verrà presa una decisione sul ricorso della Salernitana per la gara non disputata lo scorso 21 dicembre contro l’Udinese, a rende ancora noto il giudice sportivo di Serie A in una nota: “Il giudice sportivo rende noto che in data 18 gennaio 2022 si pronuncerà in merito al ricorso della società Salernitana relativo alla gara sopra indicata, e che ha invitato le parti a precisare le conclusioni e a depositare documentazione nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva”. 

     

     

     

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  • Serie A, giudice sportivo: nessuno 0-3 a tavolino per gare non disputate

    Serie A, giudice sportivo: nessuno 0-3 a tavolino per gare non disputate

    Nessuno 0-3 a tavolino, almeno per il momento, per le quattro gare della 20esima giornata non disputate giovedì, è quanto ha deciso il giudice sportivo di Serie A. In una nota viene specificato che Atalanta-Torino, Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia sono ‘sub iudice’.  

    Il prossimo 18 gennaio verrà presa una decisione sul ricorso della Salernitana per la gara non disputata lo scorso 21 dicembre contro l’Udinese, a rende ancora noto il giudice sportivo di Serie A in una nota: “Il giudice sportivo rende noto che in data 18 gennaio 2022 si pronuncerà in merito al ricorso della società Salernitana relativo alla gara sopra indicata, e che ha invitato le parti a precisare le conclusioni e a depositare documentazione nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva”. 

     

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  • Vaccino 5-11 anni, quanti hanno ricevuto almeno una dose

    Vaccino 5-11 anni, quanti hanno ricevuto almeno una dose

    Sono 459.251 i bambini in Italia che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid. E’ quanto emerge dai dati aggiornati del report vaccini sulla popolazione 5-11 anni. Si tratta del 12,56% della popolazione 5-11 anni. Di questi 587 hanno ricevuto anche la seconda dose, ossia lo 0,02%, e dunque hanno completato il ciclo vaccinale. Tra i 5-11 anni il totale dei guariti da al massimo sei mesi è di 141.199, il 3,86% della popolazione 5-11 anni. 

    “A livello pediatrico possiamo vedere che nell’andamento dei casi” Covid “c’è stato un rallentamento della crescita nella curva dei 5-11enni”, ma la curva ha sempre un segno positivo, spiega Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid.  

    “E vediamo che le altre curve mostrano un andamento in crescita anche in queste fasce d’età. Possiamo vedere anche l’impatto dei ricoveri pediatrici: sebbene limitati mostrano come ci sia necessità di ricovero anche per i bambini e ragazzi in fascia d’età sotto i 19 anni”. 

     

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  • Covid e calcio, Draghi a Gravina: valutare stop campionato o partite a porte chiuse

    Covid e calcio, Draghi a Gravina: valutare stop campionato o partite a porte chiuse

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha chiamato oggi il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Draghi, da quanto si apprende, si è detto preoccupato della situazione del calcio alle prese con l’aumento dei contagi per il Covid.  

    Un invito alla collaborazione, a quanto si apprende, è stato quello rivolto dal premier Draghi al presidente della Federcalcio Gravina con la sollecitazione a valutare la sospensione del campionato o lo svolgimento delle partite a porte chiuse per limitare la diffusione del contagio da Covid. La decisione è rimessa, si puntualizza, alla Federazione.  

     

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  • Covid Italia, Rezza: “Situazione peggiora sensibilmente”

    Covid Italia, Rezza: “Situazione peggiora sensibilmente”

    “Questa settimana peggiora sensibilmente la situazione epidemiologica nel nostro Paese. E l’incidenza di casi di Covid-19 raggiunge ormai i 1.700 per 100mila abitanti”. Lo spiega il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, in un videomessaggio commentando i dati del monitoraggio Covid-19, diffusi oggi. 

    “Anche Rt mostra una tendenza alla crescita, siamo intorno all’1,43 e addirittura l’Rt ospedaliero è all’1,3”, precisa.  

    I dati epidemiologici Covid della settimana “mostrano che Omicron è una variante estremamente contagiosa ed è bene rallentarne la corsa. Per questo motivo – sottolinea – è necessario mantenere dei comportamenti prudenti e soprattutto affidarsi alla dose di richiamo del vaccino per prevenire le forme più gravi di malattia”. 

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