Anno: 2022

  • Napoli, Zielinski positivo al covid dopo partita con Juve

    Napoli, Zielinski positivo al covid dopo partita con Juve

    Piotr Zielinski positivo al covid. Il Napoli annuncia la positività del centrocampista polacco che 2 giorni fa è sceso in campo contro la Juventus. Per Zielinski, come per Rrhamani e Lobotka, l’Asl Napoli 2 Nord aveva disposto la quarantena prima del match in quanto contatti stretti di un positivo. 

    “In seguito al giro di tamponi effettuato questo pomeriggio al gruppo squadra è emersa la positività al Covid-19 di Piotr Zielinski. Il calciatore, regolarmente vaccinato, ha rispettato rigidamente nei giorni scorsi il protocollo medico relativo a tutti i comportamenti da adottare per evitare la diffusione del virus. Piotr è asintomatico e osserverà il periodo di isolamento presso il proprio domicilio”, scrive il Napoli su Twitter. 

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  • Napoli, Koulibaly positivo al Covid

    Napoli, Koulibaly positivo al Covid

    Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, in questi giorni impegnato con la nazionale del Senegal in Coppa d’Africa, è risultato positivo al Covid-19. A renderlo noto è la società partenopea tramite un post pubblicato su Twitter: “Kalidou Koulibaly impegnato con la propria Nazionale per la Coppa d’Africa, è risultato positivo al Covid-19. Il calciatore, regolarmente vaccinato, è asintomatico e osserverà il periodo di isolamento come da protocollo”. 

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  • Covid oggi Italia, Ordine medici: “Numeri abnormi”

    Covid oggi Italia, Ordine medici: “Numeri abnormi”

    “La situazione negli ospedali peggiorerà. La gente va incontro ai contagi” da Sars-COV-2, “i numeri sono abnormi: abbiamo più di 1 milione e 600mila contagiati a casa in questo momento e Covid è una malattia che spaventa. Le persone al minimo di difficoltà respiratoria vanno in ospedale e gli ospedali cominciano a non reggere più in certi casi”. A fare il punto della situazione attuale sul fronte sanitario e dei segnali di allerta che arrivano dalle strutture, da Nord a Sud, è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini medici (Fnomceo). 

    Nelle aree più in difficoltà, spiega all’Adnkronos Salute “stiamo daccapo rivivendo quello che è successo negli altri picchi pandemici, quando si chiudevano reparti e si aprivano posti Covid, gli anestesisti venivano trasferiti nelle terapie intensive dalle sale operatorie. Questo sta avvenendo oggi. Ecco perché bisogna intervenire subito. Ancora una volta torniamo a fare i ragionamenti che abbiamo fatto a novembre scorso, a marzo dell’altro anno, siamo punto e a capo. in una ondata che può essere drammatica per i numeri così elevati che sta avendo e noi siamo spaventatissimi”.  

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  • Juventus trionfa in Supercoppa, le bianconere battono 2-1 il Milan

    Juventus trionfa in Supercoppa, le bianconere battono 2-1 il Milan

    Ancora Juventus: in rimonta, contro un Milan ottimamente organizzato e che ha dato l’impressione che in campo non ci fossero gli 11 punti di differenza maturati in 11 giornate di campionato, le bianconere alzano al cielo di Frosinone la loro terza supercoppa consecutiva. Decisiva la rete di Cristiana Girelli a due minuti dal novantesimo, proprio quando i supplementari sembravano inevitabili per assegnare quel trofeo che il Milan ha sognato e sperato di far proprio, ma che ha preso la via di Torino con la svolta di inizio ripresa, quando prima le ragazze di Montemurro hanno pareggiato l’iniziale svantaggio e poi per l’espulsione di Codina, che ha lasciato le rossonere in inferiorità numerica dal nono minuto del secondo tempo. 

    “Ringraziamo i due comuni che hanno ospitato questa Final Four e naturalmente anche il Latina e il Frosinone Calcio, che ci hanno costantemente supportato contribuendo alla riuscita dell’evento” ha sottolineato a fine gara la presidente della Divisione Calcio Femminile, Ludovica Mantovani, che ha premiato vincitrici e sconfitte insieme al presidente federale, Gabriele Gravina, e al Chief Corporate Affairs Officer di Ferrovie dello Stato Italiane, Massimo Bruno. “Oggi, sotto il sole di Frosinone – ha continuato Mantovani – nella splendida cornice dello stadio Stripe, con quasi tremila spettatori sugli spalti ed una madrina d’eccezione come Alessandra Amoroso, si è disputata una finale combattuta e il campo ha premiato la Juve. Complimenti a tutte le atlete e grazie a tutti i partner che ci sostengono e aiutano la costante crescita della nostra realtà”. 

    “Non è stata una bellissima partita da parte nostra – ha commentato in maniera molto sincera a fine gara la match-winner della sfida, Cristiana Girelli – perché non abbiamo espresso un gran gioco. Nel secondo tempo ci siamo ritrovate e poi alla fine, per fortuna, il gol è arrivato”. 

    Comunque sorridente a fine partita per la bella prova offerta dalle sue ragazze, nonostante la sconfitta maturata proprio sul fotofinish, il tecnico del Milan, Maurizio Ganz: “Sono orgoglioso perché abbiamo fatto una grande prestazione e giocato alla pari della Juventus, una squadra che è tra le prime otto d’Europa e che tiferemo in Champions. Complimenti alle bianconere, ma credo che oggi l’elogio più grande vada fatto al Milan. Siamo sulla strada giusta e in futuro ci toglieremo delle grandi soddisfazioni”. 

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  • Covid oggi Italia, 197.552 contagi e 184 morti: bollettino 8 gennaio

    Covid oggi Italia, 197.552 contagi e 184 morti: bollettino 8 gennaio

    Sono 197.552 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, sabato 8 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 184 morti. 

    LAZIO – Sono 14.850 i nuovi contagi da coronavirus oggi 8 gennaio 2022 nel Lazio, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione, Si registrano altri 6 morti. A Roma 7.773 nuovi casi di positività. 

    “Oggi nel Lazio si registrano 14.850 nuovi casi positivi (+2.945)” a Covid “su 29.341 tamponi molecolari e 83.610 tamponi antigenici, per un totale di 112.951 tamponi. Sono 6 i decessi (-5), 1.400 i ricoverati (+27), 191 le terapie intensive (+1) e +1.662 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,1%. I casi a Roma città sono a quota 7.773” riferisce in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso si registrano “1.471 ricoveri in meno in area medica, 118 in meno in terapia intensiva e 39 decessi in meno. Numeri che dimostrano l’importanza della vaccinazione”, sottolinea D’Amato. 

    Sono 153.759 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.400 ricoverati, 191 in terapia intensiva e 152.168 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 434.759 e i morti 9.359 su un totale di 697.877 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. 

    CAMPANIA – Sono 13.364 i nuovi contagi da coronavirus in Campania secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. Si registrano inoltre altri 9 morti. 119.138 i test effettuati. La percentuale di test positivi sul numero totale di test analizzati è pari all’11,21%. Prosegue l’aumento di ricoveri di pazienti Covid in regione: sono 74 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri) su un totale di 702 posti letto di terapia intensiva disponibili su base regionale (occupato il 10,5% dei posti letto), sono 961 i pazienti Covid ricoverati nei reparti di degenza (+32 rispetto al dato diffuso ieri). 

    EMILIA ROMAGNA – Sono 14.901 i nuovi contagi da coronavirus in Emlia Romagna oggi, 8 gennaio, su un totale di 68.271 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 21,8%. Lo riferisce il bollettino con i dati Covid della Regione. Si registrano 27 decessi, mentre i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 144 (+4 rispetto a ieri); l’età media è di 61,5 anni. Sul totale, 111 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,3 anni), il 79,2%, mentre 33 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,7 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.873 (+25 rispetto a ieri), età media 68,7 anni. 

    VENETO – Sono 21.056 i nuovi contagi da coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. Registrati inoltre altri 21 morti nelle ultime 24 ore. Il totale dei casi positivi in Veneto sale così a 749.781 mentre sono 172.661 gli attualmente positivi. I ricoverati positivi sono 41 in più in area non critica e sette in più in terapia intensiva. Il totale dei ricoverati positivi al Covid in area non critica sale quindi a 1.362 persone, mentre complessivamente i positivi in terapia intensiva sono 195. 

    TOSCANA – Sono 15.892 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. 75.252 i test effettuati, di cui 17.526 tamponi molecolari e 57.726 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 21,12% (79,7% sulle prime diagnosi). I vaccini attualmente somministrati sono 7.376.790. Ad anticipare i dati su Telegram è il governatore della Regione, Eugenio Giani. 

    FRIULI VENEZIA GIULIA – Sono 4.564 i nuovi contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 6 morti. Su 10.443 tamponi molecolari sono stati rilevati 1.602 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 15,34%. Sono inoltre 18.918 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 2.962 casi (15,65%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 35 mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 335. Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. 

    SARDEGNA – Sono 1.080 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, sabato 8 gennaio 2022 in Sardegna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri non ci sono stati morti nella Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 22.646 tamponi, fra molecolari e antigenici. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 25, 3 in più di ieri . I pazienti ricoverati in area medica sono 188, 8 in più di ieri. In isolamento domiciliare 14.321 persone. 

    BASILICATA – Sono 766 i nuovi contagi da coronavirus in Basilicata secondo il bollettino di oggi, 8 gennaio. Registrati inoltre altri 3 morti. 2.630 i tamponi molecolari effettuati. Sono i dati del bollettino regionale della task force coronavirus riferito alle ultime 24 ore. Le persone decedute sono due donne di 88 e 90 anni e un uomo di 58 anni, tutti vaccinati e con comorbilità. I lucani guariti o negativizzati sono 166. I ricoverati per Covid-19 sono 70 (-6) di cui 2 in terapia intensiva: 35 (di cui 2 in TI) nell’ospedale di Potenza; 35 in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono 9.525. 

     

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  • Caso Djokovic, ultime news

    Caso Djokovic, ultime news

    Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale, da giorni in un hotel di Melbourne in attesa che una corte federale si pronunci sulla sua vicenda, sostiene di aver avuto il Covid a dicembre 2021 e per questo avrebbe ottenuto, da non vaccinato, l’esenzione per entrare in Australia e partecipare all’Australian Open.  

     

     

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  • “Caso Gb a oggi con tanti contagi e meno morti di Covid”

    “Caso Gb a oggi con tanti contagi e meno morti di Covid”

    Troppo alto il numero dei morti Covid in Italia? “In realtà nei Paesi europei e in Nord America i dati sono più o meno comparabili”. Ma a spiccare è il caso Gb. Nel Regno Unito il numero dei contagi resta sempre molto alto, ma il dato dei morti è “stranamente basso negli ultimi 6 mesi: hanno in media un centinaio di morti al giorno da diverse settimane, mentre gli altri Paesi europei ne hanno dai 200 ai 300”. A farlo notare è Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’università Statale di Milano che analizza per l’Adnkronos Salute i dati disponibili sulle vittime di Covid.  

    Da un lato l’Italia “che ha livelli di morti Covid comparabili con quelli di altri Paesi”, precisa La Vecchia. “Poi c’è il Belgio che registra un po’ di più degli altri in termini di vittime, alcuni Paesi un po’ di meno, ma non sono differenze tali da spiccare. Non sono poi così grandi come erano l’anno scorso, perché nel frattempo in Paesi come la Germania” che erano apparsi più preservati dall’attacco letale del virus e avevano “numeri molto più bassi che in Italia, i morti sono aumentati”.  

    Insomma, ragiona l’esperto, “dopo la prima ondata il numero dei deceduti nei grandi Paesi europei è stato non sostanzialmente diverso. Invece, il numero totale di casi registrati è diverso, soprattutto col Regno Unito, perché in Uk è stata usata una politica di tamponi rapidi molto estesa. La Gran Bretagna ha mandato i tamponi rapidi a casa della gente gratis e ha fatto sempre un milione di tamponi. Quindi il numero di casi è più alto. Mentre il numero di morti nel Regno Unito è basso negli ultimi sei mesi e lì c’è un quesito che si apre: cioè se non abbiano vaccinato meglio”. 

    I britannici, ripercorre La Vecchia, “hanno usato negli anziani il vaccino Oxford a vettore virale e l’hanno distanziato maggiormente. Quindi la domanda è se non abbia funzionato di più questa strategia. Loro hanno fatto 55% Oxford e 45% di Pfizer, iniziando con Pfizer finché c’era solo quel vaccino, e poi facendo il vaccino di Oxford agli anziani, e Pfizer ai giovani. L’ipotesi potrebbe essere che il vaccino a vettore adenovirale, usato in quella modalità distanziata, abbia una durata più lunga sul rischio di morte”. Intanto il numero delle vittime appare più contenuto ed è il dato certo, “per ora”. La Francia ha oltre 300 morti, Uk nei giorni scorsi ha avuto in un bollettino persino un numero a due cifre (48).  

    “Quanto alle strategie vaccinali, quelli che abbiamo usato sono tutti vaccini nuovi, quindi non sappiamo ancora tutto sulle dinamiche dell’efficacia. A guardare i dati Uk, sembra che si sia avuta più protezione sulla mortalità. L’altro nodo è dare dosi così ravvicinate: 3 settimane è un intervallo temporale molto breve, mai considerato prima nella storia dei vaccini. Ma eravamo in una situazione disperata e abbiamo tentato di fare il massimo”.  

    Resta l’incognita Omicron. Va osservato che la variante “è arrivata anche prima in UK quindi lì la stanno già scontando, mentre noi no. E resta l’incognita se” con il nuovo mutante “ci sarà oppure no un impatto più favorevole. Presto per dirlo, visto che qui, sul fronte dei morti, stiamo vedendo al momento l’onda lunga di Delta e i primi Omicron. Dobbiamo vedere quando arriverà il grosso” dell’onda Omicron “cosa succederà. E’ tutto da vedere, visto che i morti, in Italia e non solo, stanno salendo”. 

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  • Rorc Transatlantic Race, Maserati Multi 70 e Soldini partiti per l’8a edizione

    Rorc Transatlantic Race, Maserati Multi 70 e Soldini partiti per l’8a edizione

    E’ partita oggi, alle 12 ora italiana, l’ottava edizione della Rorc Transatlantic Race, organizzata dal Royal Ocean Racing Club in collaborazione con Yacht Club de France. Maserati Multi 70 e le altre 31 imbarcazioni iscritte alla regata hanno tagliato la linea di partenza in due flotte scaglionate davanti ad Arrecife con un vento di 15/18 nodi da Est. Da Puerto Calero, Lanzarote, percorreranno 2995 miglia superando le Canarie e navigando attraverso l’oceano Atlantico fino all’isola di Grenada, nei Caraibi orientali. 

    Sulla linea, armati di foil di ultima generazione, i diretti rivali del team italiano: Argo con Brian Thompson (Usa), e PowerPlay che vede a bordo i velisti inglesi Giles Scott (tattico di Ineos Team Uk in Coppa America e vincitore di due ori olimpici nella classe Finn) e Miles Seddon (che con Phaedo3 nel 2015 ha stabilito il record su questa tratta). Terzo competitor del team italiano è il maxi trimarano di 80 piedi Ultim Emotion 2 di Antoine Rabaste (Fra). Una sfida aperta al record di velocità di 5 giorni, 22 ore, 46 minuti e 03 secondi, stabilito dal MOD70 Phaedo 3 di Lloyd Thornburg nel 2015. 

    Maserati Multi 70, in assetto volante, è partito sotto costa, più al largo invece Argo e PowerPlay. Alla boa di disimpegno i trimarani hanno effettuato la prima strambata con ordine di passaggio PowerPlay, seguito da Maserati Multi 70 e Argo, e con leggero distacco da Ultim’Emotion 2. Attualmente Maserati Multi 70 naviga in seconda posizione ad una velocità di 25 nodi a meno di due miglia dietro PowerPlay. “La situazione meteo si conferma complessa -ha commentato Giovanni Soldini a pochi minuti dalla partenza-. La grande decisione sta nel rischiare di stare più bassi e avere venti leggeri o invece andare a cercare il fronte freddo al nord col rischio però di non riuscire a riagganciare l’Aliseo sulla fine del percorso e quindi rimanere incastrati nell’alta pressione che si forma dietro il fronte. Sarà una regata molto tattica e noi siamo determinati, abbiamo il coltello tra i denti”. 

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  • Insigne annuncia: “Da luglio al Toronto FC”

    Insigne annuncia: “Da luglio al Toronto FC”

    Lorenzo Insigne annuncia il suo passaggio al Toronto FC a luglio. L’attaccante del Napoli, che a fine stagione si libera a parametro zero, si rivolge ai tifosi della squadra canadese in un video pubblicato sul profilo Twitter del Toronto FC. “Ciao, volevo salutare tutti i tifosi del Toronto. Sono contento per questa nuova avventura. Volevo ringraziare la società”, dice Insigne, concludendo con un ”all for one”, “tutti per uno”, il motto del Toronto FC. Insigne ha firmato un contratto valido per 4 stagioni. 

    “Questo è un giorno storico ed emozionante per il nostro club”, ha dichiarato il presidente del Toronto FC Bill Manning. “Lorenzo è un attaccante di livello mondiale, è nel pieno della sua carriera. È stato campione d’Europa con l’Italia e si è esibito sui più grandi palcoscenici durante la sua carriera di club con il Napoli. Lorenzo ha il talento per cambiare le partite. Gioca con gioia e passione e i nostri tifosi saranno entusiasti quando lo vedranno nella nostra squadra”, ha aggiunto. 

    “Non vediamo l’ora che Lorenzo si unisca a noi quest’estate”, ha dettp Bob Bradley, allenatore e direttore sportivo del Toronto FC. “La sua capacità di creare occasioni per sé e per i suoi compagni di squadra è speciale. Lo conosciamo danni anni, è anche un giocatore che lavora per la squadra. Lorenzo è il tipo di giocatore che la gente va a vedere, perché c’è sempre la possibilità che faccia qualcosa di indimenticabile”. 

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  • Pregliasco: “Lockdown insostenibile, chiusure chirurgiche da valutare”

    Pregliasco: “Lockdown insostenibile, chiusure chirurgiche da valutare”

    “Un ‘riedizione’ del lockdown totale del 2020 non è sostenibile, ma chiusure chirurgiche potrebbero essere necessarie e dobbiamo pensarci metterci in questa ottica e avere il più possibile comportamenti responsabili per evitarlo”. E’ il monito lanciato da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano. “Nel manuale, nel menu delle cose del prossimo futuro, bisogna immaginarlo” il rischio lockdown, “certo non quello assoluto del 2020 – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – Abbiamo una sfida davanti che sarà la riapertura delle scuole e serve uno sforzo corale di tutti, istituzioni e famiglie. Bisognerà vedere quale sarà l’andamento della curva perché arriveremo a una quota molto importante di casi”. 

    “Io spero – continua – che possa essere solo un’azione più chirurgica e legata a situazioni come possono essere ad esempio quella della Sicilia, dove gli amici dell’Anpas”, l’Associazione nazionale pubbliche assistenze di cui Pregliasco è presidente, “hanno dato una mano ad aprire ospedali da campo”. “Invece un lockdown così pesante come quello del 2020 no”. Per Pregliasco la modalità di azione deve essere un’altra: “Dobbiamo tenere conto di una mitigazione della diffusione” di Sars-CoV-2. “Possiamo solo governare una spalmatura nel tempo dei casi, per non lasciare il virus a fare quel che vuole”.  

    E sulla base di questa prospettiva di misure chirurgiche che potrebbero rendersi necessarie, “dobbiamo avere un comportamento di buonsenso – esorta Pregliasco – Tutto dipende dalla modalità con cui gestiamo questo momento. Dobbiamo farlo con buonsenso e progressione. E le prossime settimane, fino alla fine del mese di gennaio, saranno decisive” per il destino dell’epidemia. “La possibilità di chiusure è un’opzione da tenere in conto, sapere che può esserci e fare in modo di comportarsi in modo più responsabile per evitare che tutto ciò accada”. 

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