Infortunio per Federico Chiesa, costretto ad abbandonare il terreno di gioco durante Roma-Juventus al 32′ del primo tempo. L’attaccante bianconero, dopo aver ricevuto un colpo da Smalling, aveva ricevuto assistenza medica per poi rientrare in campo. Dopo un paio di minuti, però, si è lasciato cadere per terra, toccandosi il ginocchio sinistro. Inevitabile il cambio per Landucci, che sostituisce lo squalificato Allegri, con Kulusevski. L’esterno bianconero ha riportato una distorsione e nella giornata di lunedì verrà sottoposto a esami strumentali, per verificare con precisione l’entità dell’infortunio.
Anno: 2022
La Juventus batte 4-3 la Roma, rimonta bianconera
La Juventus batte 4-3 la Roma in un match della 21/a giornata di Serie A disputato allo stadio Olimpico della Capitale. Vantaggio giallorosso all’11’ con Abraham, al 18′ pari di Dybala, in avvio di ripresa i padroni di casa trovano il doppio vantaggio con Mkhitaryan al 48′ e Pellegrini al 53′. Rimonta bianconera in 7′ con Locatelli al 70′, Kulusevski al 74′ e De Sciglio al 77′. All’81’ espulso De Ligt e due minuti dopo Pellegrini si fa parare da Szczesny il rigore del possibile pareggio. In classifica Juventus quinta con 38 punti, Roma sesta a 32.
L’Atalanta travolge 6-2 l’Udinese
Tutto facile per l’Atalanta che si impone in trasferta con un tennistico 6-2 all’Udinese con i giocatori contati per il Covid, inaugurando il suo 2022 con una vittoria che mancava dal 12 dicembre. Pasalic firma il vantaggio di testa al 17′, raddoppia l’ex Muriel dopo 5’. Prima dell’intervallo il tris di Malinovskyi, Molina (con deviazione di Djimsiti) la riapre nella ripresa, Muriel trova la doppietta personale prima dei gol di Beto, Maehle e Pessina. In classifica la Dea, al nono successo in trasferta, conserva il quarto posto con 41 punti, mentre i friulani sono 14esimi a quota 20.
L’Atalanta cancella le prove negative di fine 2021 dominando sin dai primi minuti in mezzo al campo e gestendo il possesso per il primo quarto d’ora: dopo qualche combinazione in zona d’attacco, gli orobici passano in vantaggio col colpo di testa di Pasalic.
La rete del centrocampista croato dà fiducia anche a Muriel, parecchio impreciso sui primi palloni toccati: il colombiano sfrutta la sua arma migliore, la velocità in contropiede, e dopo un dribbling in area supera facilmente Padelli. La seconda rete indirizza la sfida, soltanto la giocata personale di Deulofeu spaventa Musso: l’argentino però ci mette la mano e salva il risultato. A due minuti dal termine arriva la rete di Malinovskyi che chiude virtualmente il match.
Il 3-0 fa rilassare la squadra di Gasperini – incontenibile a bordocampo per l’atteggiamento dei suoi – e i bianconeri ne approfittano al 59’ con Molina: conclusione dalla distanza dell’argentino deviata da Djimsiti che beffa Musso. La Dea però regge l’urto e addormenta la partita, il palleggio di Koopmeiners mette in congelatore il doppio vantaggio. Alla squadra di Cioffi manca la forza fisica e mentale per trovare la reazione nel quarto d’ora finale, i nerazzurri sfruttano l’occasione e segnano anche il quarto gol con Muriel, abile a trasformare in oro l’ennesimo pallone in profondità.
Gasperini poi gli concede una passerella tra i fischi per l’esultanza ritenuta troppo polemica in occasione del primo gol, al posto del colombiano entra Ilicic. Nel finale succede un po’ di tutto, Beto segna il gol del 4-2 ma c’è tempo per altre due reti di marca atalantina, quelli di Maehle e Pessina che chiudono l’incontro.
Napoli-Sampdoria 1-0, Petagna stende i blucerchiati
Il Napoli torna al successo tra le mura amiche dello stadio ‘Maradona’, dopo tre sconfitte consecutive in casa in campionato. Agli azzurri basta un gol di Petagna al 43′ del primo tempo per superare la Sampdoria. Nota stonata l’infortunio a capitan Insigne, costretto a uscire alla mezz’ora per un problema muscolare, tra gli applausi del pubblico. In classifica i partenopei sono terzi con 43 punti, mentre i blucerchiati sono 14esimi a quota 20.
Sin dalle prima battute sono i padroni di casa a comandare il gioco con Ospina completamente inoperoso e la difesa doriana che si difende con ordine, almeno fino al 35′ quando Juan Kesus va in gol con un colpo di testa, su cross di Politano dalla sinistra, annullato poi da Di Bello per fuorigioco dello stesso difensore brasiliano. Al 43′ però tutto buono e vantaggio della formazione di Luciano Spalletti, che grazie a una mezza rovesciata di Petagna sblocca il risultato e si porta in vantaggio prima dell’intervallo.
Stesso copione nel secondo tempo con il Napoli sempre padrone del campo e la Samp che fa davvero troppo poco per impensierire Ospina. Neanche l’ingresso in campo di Caputo riesce a dare una spinta in più ai blucerchiati che non riescono mai a cambiare marcia. I partenopei provano a chiudere la partita, andando vicino al gol con Mertens, Petagna e Politano ma senza riuscire a trovare il raddoppio.
Insigne ko per infortunio, lo stadio applaude il capitano all’uscita
E’ durata mezz’ora la partita di Lorenzo Insigne contro la Sampdoria. Il capitano del Napoli è stato infatti costretto ad uscire al 30′ del primo tempo per un infortunio muscolare all’adduttore. Dopo uno scatto, il campione d’Europa con l’Italia si è accasciato dolorante. Dopo aver ricevuto le cure dei sanitari ha provato a rientrare in campo, corricchiando e provando anche a calciare, per poi arrendersi al dolore. Insigne è stato sostituito da Politano. Il ‘Maradona’, seppur semi deserto (appena 8mila spettatori, con le due curve fuori dallo stadio), ha applaudito il suo capitano, che da luglio sarà un giocatore del Toronto Fc.
Atp Melbourne, vince Nadal: per lui 89esimo titolo in carriera
Rafael Nadal ha vinto l’Atp 250 di Melbourne, battendo in finale il qualificato statunitense Maxime Cressy, numero 112 del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (7-4), 6-3. Per lo spagnolo, numero 6 del mondo, al rientro dopo cinque mesi di stop, si tratta del titolo numero 89 della sua carriera e della diciannovesima stagione di fila con almeno un trofeo (record dell’era open).
Djokovic, governo Australia a tribunale: “Non può entrare”
Mancano poche ore alla sentenza in Australia che riguarda Novak Djokovic, al momento recluso in una stanza del Park Hotel. Nell’attesa della sentenza, che sarà possibile seguire online, il tribunale di Melbourne ha pubblicato le osservazioni del ministro degli Interni in risposta a quelle del giocatore serbo. Il governo ribadisce che l’infezione da Covid non è una motivazione sufficiente per ottenere l’esenzione medica e che Djokovic non ha fornito ulteriori prove evidenti di controindicazione al vaccino. Come si legge al punto 64, non esistono garanzie di ingresso da parte di un cittadino non australiano nel Paese. Esistono infatti criteri per l’ingresso e ragioni per cui il visto può essere annullato o rifiutato.
Nonostante a Djokovic sia stato confermato che le sue domande soddisfacevano i requisiti per poter viaggiare in Australia senza quarantena, il ministro degli Interni ha il potere di verificare le prove e di cancellare il visto. In conclusione, si legge nel documento, la domanda di Novak Djokovic deve essere rifiutata. In un altro passo importante di questo documento il governo ribadisce la propria facoltà di annullare il visto anche nel caso in cui il tribunale desse ragione a Djokovic e revocasse la prima cancellazione del visto. Questo perché “l’Australia, in quanto Paese sovrano, mantiene la massima discrezionalità su chi lascia entrare nel suo Paese”.
Venezia-Milan 0-3, gol Ibra e doppio Theo Hernandez
Il Milan vince 3-0 sul campo del Venezia nella gara valida per la 21esima giornata della Serie A e si prende provvisoriamente il primo posto il classifica. I rossoneri controllano il match dall’inizio, sbloccando il risultato dopo un centinaio di secondi. Leao scappa sulla fascia sinistra e offre a Ibrahimovic un pallone da depositare in rete: 0-1 al 2′. A chiudere la partita, in avvio di ripresa, provvede Theo Hernandez. Al 48′, l’esterno fa centro battendo Romero sul primo palo: 0-2. Al 59′ cala il sipario. Rigore per fallo di mano di Svoboda, Theo Hernandez non sbaglia dal dischetto: 0-3 e il Milan vola a 48 punti.
Covid e Serie A, Malagò: “Bene decisione su capienza stadi”
“La Lega calcio ha fatto bene a scegliere per la riduzione della capienza degli stadi, una decisione triste ma del resto era alto il rischio che il governo facesse calare dall’alto la sua decisione”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Sky Sport, a proposito della limitazione di pubblico per due giornate di Serie A a causa della nuova ondata di contagi da covid. “Ogni sport ha esigenze diverse. La federazione medico sportiva insieme al Coni sta predisponendo un nuovo protocollo, poi chi organizza i campionati ha il diritto-dovere di prendere le proprie decisioni”, ha proseguito Malagò, critico anche sugli interventi delle Asl non uniformi: “Si perde di credibilità”.
A livello internazionale, a monopolizzare l’attenzione è il caso che coinvolge Novak Djokovic. Il numero 1 del tennis mondiale, no vax, è sbarcato in Australia con un visto giudicato non regolare e da giorni è confinato in un hotel di Melbourne. Il fuoriclasse vorrebbe partecipare agli Australian Open con un’esenzione ottenuta dopo aver contratto il covid. Date e documenti nella versione del serbo, in realtà non appaiono pienamente lineari. “Non ho mai visto una gestione peggiore. Gli attori in questo caso sono tre: gli organizzatori locali, il Governo e Djokovic. Diamo per scontato che tutti e tre fossero in buona fede, il problema è un altro: non ci si deve mettere in quella situazione, a monte non deve succedere. Entro il 10” dicembre “doveva dire se era vaccinato o no, poi non si capisce perchè non sia stato comunicato che il 16 abbia preso il Covid. Doveva comunicarlo. Se, prima durante e dopo ha incontrato chiunque, allora la credibilità è venuta meno”, ha detto Malagò riassumendo i contorni della controversa vicenda. “Dispiace per Nole, è ‘italiano’ e amato, l’ho anche premiato, siamo tutti suoi tifosi, ma lui se non avesse contratto il covid che faceva? Non giocava più a tennis?”, ha concluso Malagò.