Anno: 2022

  • Morte Pelé, il mondo piange O Rei

    (Adnkronos) – Il mondo piange Pelé. O Rei, leggenda del calcio, è morto oggi a San Paolo all’età di 82 anni. “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della perdita di Pelé, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi” le parole del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin. “È stato la prima superstar globale del calcio e, grazie ai successi dentro e fuori dal campo, ha svolto un ruolo pionieristico nell’ascesa del calcio fino a diventare lo sport più popolare al mondo. Ci mancherà molto. A nome della comunità calcistica europea, riposa in pace, Pelé”. 

    “Pelé immortale, per sempre con noi” il ricordo su Instagram del presidente della Fifa Gianni Infantino. 

    “Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio” le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina. “Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”. 

    “Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelè” ha scritto in un tweet la premier Giorgia Meloni.  

    “Il gioco. Il Re. L’Eternità” il tweet del presidente francese Emmanuel Macron con una foto di Pelé che celebra un gol. 

    “Prima di Pelé, il 10 era solo un numero. Ho letto questa frase da qualche parte, in un certo momento della mia vita. Ma questa bella frase è incompleta. Direi che prima di Pelé il calcio era solo uno sport. Pelé ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in divertimento. Ha dato una voce ai poveri, ai Neri e soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno alzato il loro stato grazie al Re. E’ andato via ma la sua magia resterà. Pelé è eterno” il messaggio su Instagram di Neymar, nazionale brasiliano e calciatore del Psg. 

    “Riposa in pace” il messaggio che l’argentino Leo Messi, neo campione del mondo, ha dedicato a O Rei sul suo profilo Instagram, accompagnando il post con una foto che lo ritrae insieme a Edson Arantes do Nascimento.  

    “Il re del calcio ci ha lasciato ma la sua eredità non sarà mai dimenticata. Rip Re” il ricordo in un tweet del giocatore del Paris Saint Germain Kylian Mbappé.  

    “Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia del signor Edson Arantes do Nascimento. Un semplice ‘addio’ all’eterno Re Pelé non sarà mai abbastanza per esprimere il dolore che abbraccia in questo momento tutto il mondo del calcio”. Così su Instagram Cristiano Ronaldo. “Un’ispirazione per tanti milioni, un riferimento a ieri, oggi, sempre. L’affetto che hai sempre dimostrato per me è stato ricambiato in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e la sua memoria resterà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace Re Pelé”, ha aggiunto il 37enne portoghese, 5 volte pallone d’oro. 

    “Una leggenda dello sport. Riposa in pace re Pelé” ha twittato Usain Bolt.  

    “Mi dispiace particolarmente per questa grave perdita per il mondo del calcio, che da oggi è un po’ più povero. Ci lascia un campione unico, il più grande nella sua epoca e insieme a Maradona il più grande di sempre” il ricordo all’Adnkronos di Dino Zoff. “Ci siamo incontrati e abbracciati diverse volte – ha aggiunto il capitano dell’Italia campione del mondo nel 1982 – C’è sempre stata cordialità tra di noi, era una persona a modo e per bene” 

    “Io sono stato tra i tanti che hanno iniziato a correre dietro ad un pallone per provare a emulare Pelé. La sua scomparsa mi lascia una grande tristezza. Lui rappresenta il gioco del calcio” ha detto all’Adnkronos Antonio Cabrini. “La scomparsa di un mito lascia tutti più poveri – ha aggiunto – Lui e Maradona sono stati i più grandi della storia, ognuno nella sua epoca”. 

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  • Camera, tensione in Aula: dito medio in primo piano – Video

    (Adnkronos) – Giornata rovente alla Camera dei deputati e spunta anche un dito medio a favore di telecamera. “Approfitto due secondi per dire ai colleghi della destra di non fare i gesti ‘vieni qua’ o dito medio”, dice il deputato Marco Pellegrini, esponente del M5S, che alle parole abbina anche il gesto esplicativo. 

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  • E’ morta Vivienne Westwood, la regina del moda inglese aveva 81 anni

    (Adnkronos) – Vivienne Westwood è morta oggi all’età di 81 anni. La conferma delle voci che erano circolate nelle ultime ore è arrivata direttamente dal proprio account. La regina della moda inglese è morta oggi a Clapham, nel sud di Londra, “in pace e circondata dalla sua famiglia”. 

    “Vivienne Westwood ha continuato a fare le cose che amava fino all’ultimo momento – si legge sull’account Instagram della stilista – disegnando e lavorando sulla sua arte, ha scritto il suo libro e cambiato il mondo in meglio. Vivienne ha condotto una vita magnifica. La sua innovazione e l’impatto nella moda negli ultimi sessant’anni sono stati immensi e continueranno a vivere anche in futuro. Il mondo ha bisogno di gente come Vivienne per cambiare in meglio”.  

    Nata a Tintwistle, un piccolo villaggio del Derbyshire, in Inghilterra, l’8 aprile del 1941, la stilista ha rivoluzionato la moda britannica, esprimendo la cultura giovanile e ribelle e contribuendo a plasmare l’estetica punk. Provocatrice, tra le prime a sposare la causa ambientalista, Vivienne Westwood dal 1992 era legata al suo partner di vita e di lavoro, Andreas Kronthaler, che da anni guidava il brand. 

     

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  • Pelé, Lula: “Non c’è mai stato un numero 10 come lui”

    (Adnkronos) – ”Pelé ci ha lasciato oggi. E’ andato a fare tavolata in paradiso con Coutinho, suo grande compagno al Santos. Ora ha la compagnia di tante stelle eterne: Didi, Garrincha, Nilton Santos, Sócrates, Maradona. Ha lasciato una certezza: non c’è mai stato un numero 10 come lui. Grazie Pelé”. Così il presidente eletto del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha ricordato Pelé su Twitter. 

    ”Pochi brasiliani hanno portato il nome del nostro Paese così in alto come lui. Per quanto diversa fosse la lingua portoghese, gli stranieri provenienti dai quattro angoli del pianeta trovarono ben presto il modo di pronunciare la parola magica: ‘Pelé’” ha scritto Lula. 

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  • Camera, tensione in Aula: dito medio in primo piano – Video

    (Adnkronos) – Giornata rovente alla Camera dei deputati e spunta anche un dito medio a favore di telecamera. “Approfitto due secondi per dire ai colleghi della destra di non fare i gesti ‘vieni qua’ o dito medio”, dice il deputato Marco Pellegrini, esponente del M5S, che alle parole abbina anche il gesto esplicativo. 

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  • Pelé e quel messaggio per Maradona: “Giocheremo insieme in Paradiso”

    (Adnkronos) – “Un giorno, spero che potremo giocare insieme in Paradiso”. Così Pelé, morto oggi all’età di 82 anni, aveva commentato su Twitter la scomparsa di Diego Armando di Maradona, poco più di due anni fa. “Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. C’è ancora molto da dire, ma per ora, che Dio dia forza alla famiglia. Un giorno, spero che potremo giocare a pallone insieme in paradiso”, aveva scritto il 25 novembre 2020. 

    Oggi è inevitabile pensare ai due numeri 10, idoli di intere generazioni di amanti del calcio e, inevitabilmente, accostati e paragonati. Più forte Pelé? Meglio Maradona? Domande a cui è impossibile rispondere. “Ho avuto la fortuna di veder giocare Pelé, è stato il più grande. Paragoni con Maradona? Forse sono grandi di epoche diverse, ma per il periodo che ho vissuto e avendo avuto la fortuna di giocare contro di lui, anche se alla fine della carriera, ho potuto capire la sua immensa qualità. Lascia un grande segno nel mondo del calcio perché è stato uno di quelli che ha vinto più di tutti e non lo ha mai fatto pesare. Era uno modesto”, ha detto Fabio Capello. 

    “Ci lascia un campione unico, il più grande nella sua epoca e insieme a Maradona, il più grande di sempre”, le parole di Dino Zoff. 

    “Pelé è stato un grandissimo giocatore, forse il più grande. Da quando guardo il calcio lui insieme a Maradona e Di Stefano sono stati i migliori e dopo loro metto Cruijff e Messi”, ha detto Arrigo Sacchi. “Io l’ho anche allenato in una partita esibizione nel 1990 -hha aggiunto Sacchi-. Aveva quasi 50 anni e la mia squadra vinse quel match e lui mi disse scherzando alla fine della partita ‘mi devi la rivincita tra 50 anni’.  

    “Io sono stato tra i tanti che hanno iniziato a correre dietro ad un pallone per provare a emulare Pelé. La sua scomparsa mi lascia una grande tristezza. Lui rappresenta il gioco del calcio”, ha detto Antonio Cabrini. “La scomparsa di un mito lascia tutti più poveri -ha aggiunto Cabrini-. Lui e Maradona sono stati i più grandi della storia, ognuno nella sua epoca”. 

    “Da quando esiste il calcio, Pelé è il più grande giocatore di tutti i tempi. Ognuno elegge il suo idolo, ma lui è stato il calcio, il più grande di tutti i tempi. Ha esordito con me, lui aveva 17 anni e io 19. Mi è dispiaciuto che i nostri due profili siano stati messi in competizione perché noi eravamo amici”, il ricordo di José Altafini. “Oggi è un giorno triste. Pelè era troppo grande, ha segnato più di mille gol e vinto tre Mondiali. Gli ho visto fare delle cose che nessuno può capire, io lo amavo”. 

     

     

     

     

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  • Morte Pelé, il mondo piange O Rei

    (Adnkronos) – Il mondo piange Pelé. O Rei, leggenda del calcio, è morto oggi a San Paolo all’età di 82 anni. “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della perdita di Pelé, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi” le parole del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin. “È stato la prima superstar globale del calcio e, grazie ai successi dentro e fuori dal campo, ha svolto un ruolo pionieristico nell’ascesa del calcio fino a diventare lo sport più popolare al mondo. Ci mancherà molto. A nome della comunità calcistica europea, riposa in pace, Pelé”. 

    “Pelé immortale, per sempre con noi” il ricordo su Instagram del presidente della Fifa Gianni Infantino. 

    “Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio” le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina. “Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”. 

    “Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelè” ha scritto in un tweet la premier Giorgia Meloni.  

    “Il gioco. Il Re. L’Eternità” il tweet del presidente francese Emmanuel Macron con una foto di Pelé che celebra un gol. 

    “Prima di Pelé, il 10 era solo un numero. Ho letto questa frase da qualche parte, in un certo momento della mia vita. Ma questa bella frase è incompleta. Direi che prima di Pelé il calcio era solo uno sport. Pelé ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in divertimento. Ha dato una voce ai poveri, ai Neri e soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno alzato il loro stato grazie al Re. E’ andato via ma la sua magia resterà. Pelé è eterno” il messaggio su Instagram di Neymar, nazionale brasiliano e calciatore del Psg. 

    “Riposa in pace” il messaggio che l’argentino Leo Messi, neo campione del mondo, ha dedicato a O Rei sul suo profilo Instagram, accompagnando il post con una foto che lo ritrae insieme a Edson Arantes do Nascimento.  

    “Il re del calcio ci ha lasciato ma la sua eredità non sarà mai dimenticata. Rip Re” il ricordo in un tweet del giocatore del Paris Saint Germain Kylian Mbappé.  

    “Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia del signor Edson Arantes do Nascimento. Un semplice ‘addio’ all’eterno Re Pelé non sarà mai abbastanza per esprimere il dolore che abbraccia in questo momento tutto il mondo del calcio”. Così su Instagram Cristiano Ronaldo. “Un’ispirazione per tanti milioni, un riferimento a ieri, oggi, sempre. L’affetto che hai sempre dimostrato per me è stato ricambiato in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e la sua memoria resterà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace Re Pelé”, ha aggiunto il 37enne portoghese, 5 volte pallone d’oro. 

    “Una leggenda dello sport. Riposa in pace re Pelé” ha twittato Usain Bolt.  

    “Mi dispiace particolarmente per questa grave perdita per il mondo del calcio, che da oggi è un po’ più povero. Ci lascia un campione unico, il più grande nella sua epoca e insieme a Maradona il più grande di sempre” il ricordo all’Adnkronos di Dino Zoff. “Ci siamo incontrati e abbracciati diverse volte – ha aggiunto il capitano dell’Italia campione del mondo nel 1982 – C’è sempre stata cordialità tra di noi, era una persona a modo e per bene” 

    “Io sono stato tra i tanti che hanno iniziato a correre dietro ad un pallone per provare a emulare Pelé. La sua scomparsa mi lascia una grande tristezza. Lui rappresenta il gioco del calcio” ha detto all’Adnkronos Antonio Cabrini. “La scomparsa di un mito lascia tutti più poveri – ha aggiunto – Lui e Maradona sono stati i più grandi della storia, ognuno nella sua epoca”. 

     

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  • Pelé, Lula: “Non c’è mai stato un numero 10 come lui”

    (Adnkronos) – ”Pelé ci ha lasciato oggi. E’ andato a fare tavolata in paradiso con Coutinho, suo grande compagno al Santos. Ora ha la compagnia di tante stelle eterne: Didi, Garrincha, Nilton Santos, Sócrates, Maradona. Ha lasciato una certezza: non c’è mai stato un numero 10 come lui. Grazie Pelé”. Così il presidente eletto del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha ricordato Pelé su Twitter. 

    ”Pochi brasiliani hanno portato il nome del nostro Paese così in alto come lui. Per quanto diversa fosse la lingua portoghese, gli stranieri provenienti dai quattro angoli del pianeta trovarono ben presto il modo di pronunciare la parola magica: ‘Pelé’” ha scritto Lula. 

     

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  • Pelé e la rovesciata, il gol in ‘Fuga per la vittoria’ – Video

    (Adnkronos) – Centinaia di gol ‘veri’ per il calcio, un gol memorabile in rovesciata per il cinema. Pelé, morto oggi all’età di 82 anni, nel suo straordinario palmares può vantare anche la partecipazione a Fuga per la vittoria (Escape to victory), il film diretto nel 1981 da John Huston. Il film racconta, come è noto, la fuga di una squadra di calcio formata da prigionieri di guerra che sfidano in una partita la Germania. La selezione degli alleati riesce a pareggiare 4-4 grazie alla celeberrima rovesciata che Luis Fernandes – ovviamente interpretato da Pelé – realizza con uno straordinario gesto tecnico. 

     

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  • Morte Pelé, Gravina: “Lo sport piange un grandissimo, era il calcio”

    (Adnkronos) – “Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio”. Queste le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina sulla morte di O Rei a 82 anni. “Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”, ha aggiunto Gravina. 

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