Anno: 2022

  • Usa: “Manovre pericolose da jet Cina per intercettare aereo americano”

    (Adnkronos) – Il Dipartimento di Stato americano ha denunciato ”manovre pericolose” da parte di un J-11 della marina militare cinese nell’intercettare un aereo da ricognizione statunitense, un RC-135 Rivet Joint con trenta persone a bordo, sul Mar Cinese Meridionale la scorsa settimana. Come riporta l’Indo-Pacific Command, il comando responsabile della supervisione delle operazioni militari statunitensi nel regione, l’aereo statunitense è stato costretto a compiere ”manovre evasive per evitare la collisione”. 

    L’RC-135 si trovava nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Cinese Meridionale e stava “conducendo legalmente operazioni di routine”, ha affermato l’Indo-Pacific Command. 

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  • Addio a Pelé, O Rei morto a 82 anni

    (Adnkronos) – Addio alla leggenda del calcio brasiliana ‘O Rei’ Pelé, all’anagrafe Edson Arantes do Nascimento, morto a 82 anni per un tumore. Un mito per i tifosi di tutto il mondo, gli italiani lo ricordano soprattutto per la finale del Mondiale in Messico nel 1970. Pelé è l’unico giocatore ad aver vinto per tre volte la Coppa del Mondo, è stato ambasciatore delle Nazioni Unite e ministro per lo Sport in Brasile. 

     

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  • Ucraina, esplosioni a Kiev: droni russi contro la capitale

    (Adnkronos) – Diverse esplosioni sono state registrate a Kiev a partire dalle 2 di questa mattina. Lo scrive su Telegram l’amministrazione della capitale ucraina, che dopo il suono delle sirene di allarme ha chiesto ai cittadini di ripararsi nei rifugi per fuggire agli attacchi russi. Il governatore della regione di Kiev, Olekskiy Kuleba, su Telegram ha parlato di ”un attacco condotto con droni” che ha colpito infrastrutture, ma non ha causato vittime. L’amministrazione militare di Kiev ha precisato che sono stati cinque i droni Shahed che sono entrati nello spazio aereo della capitale ucraina e che sono stati tutti abbattuti dalle forze della difesa. I droni lanciati dai russi hanno però colpito un edificio dell’amministrazione a Holosiiv distruggendolo parzialmente e danneggiato un appartamento vicino. 

    Su Telegram Kuleba ha parlato di un ”attacco notturno condotto da droni kamikaze. Ancora una volta la Russia ha preso di mira le nostre strutture. I servizi di emergenza stanno lavorando sul luogo colpito”. 

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  • Covid Cina, gli esperti: “9mila morti al giorno, picco il 13 gennaio”

    (Adnkronos) – Novemila decessi per Covid-19 ogni giorno. Tanti, secondo gli esperti di malattie infettive della britannica Airfinity, sono le morti che si stanno registrando in Cina dopo la decisione del presidente Xi Jinping di mettere fine alla politica del Covid-zero. Si tratta di un numero di decessi praticamente raddoppiato rispetto a una settimana fa. Secondo gli esperti britannici, dal primo dicembre sono morte in Cina circa 100mila persone dopo essere state contagiate dal Covid-19, mentre sono stati 18,6 milioni i contagi, ha affermato Airfinity in una nota.  

    Airfinity prevede che le infezioni da Covid in Cina raggiungano il loro primo picco il 13 gennaio con 3,7 milioni di casi al giorno. 

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  • Isee 2023, quanto aumenta se crescono i risparmi

    (Adnkronos) – Negli ultimi anni sei riuscito a risparmiare qualche soldo in più, oppure grazie a un’eredità o a una donazione hai visto accrescere il valore del tuo conto corrente. Tuttavia, alla buona notizia se ne potrebbe aggiungere una cattiva: avere più soldi sul conto corrente, infatti, potrebbe comportare un aumento dell’Isee. Per calcolare l’indicatore, infatti, si tiene conto tanto dei redditi quanto dei patrimoni: se una delle due voci dovesse aumentare, mentre tutte le altre restano invariate, allora ne risulterebbe un incremento dell’Isee, con tutte le conseguenze che ne derivano: dalla perdita di alcune agevolazioni alla riduzione dell’importo dell’assegno unico percepito. 

    A tal proposito è lecito chiedersi in che modo l’aumento dei soldi sul conto corrente possa aumentare l’Isee 2023, per il quale – ricordiamo – si guarderà a redditi e patrimoni aggiornati al 31 dicembre 2021, due anni prima dalla presentazione della Dsu. 

    Quindi, bisogna guardare a cosa succede se i risparmi sul conto corrente sono aumentati tra il 2020 e il 2021: di quanto aumenterà l’Isee? Come ci spiega Money.it, non ci sono conseguenze quando il patrimonio mobiliare resta inferiore ai 15.493,71 euro, in quanto sotto tale soglia i soldi sul conto corrente non vengono considerati ai fini Isee. 

    Diversamente, si prende il valore che supera tale soglia e si somma al patrimonio immobiliare. Del risultato finale, però, se ne prende solamente il 20%, che a sua volta si somma ai redditi così da arrivare al valore dell’Isee, ossia l’indicatore della situazione economica. Da questo valore per arrivare all’Isee bisognerà dividere il tutto per il parametro di scala di equivalenza, calcolato in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla loro età o condizione. 

    Riassumendo, quando la variazione dei soldi sul conto corrente comporta un superamento della soglia 15.493,71 euro, del differenziale se ne terrà conto solamente al 20%. L’impatto sull’Isee, quindi, a meno che non si tratti di grandi somme, non sarà rilevante come ad esempio sarebbe stata una variazione dei redditi. 

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  • Morto Pelé, in Brasile tre giorni di lutto nazionale

    (Adnkronos) – Tre giorni di lutto nazionale in Brasile per ricordare Pelé, morto ieri all’età di 82 anni. In suo ricordo la statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro è stata illuminata con i colori del Brasile. 

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  • Gas, previsione sui prezzi: cosa succederà nel 2023?

    (Adnkronos) – Prezzo del gas: quali previsioni per il 2023? La materia prima sarà una delle più osservate l’anno prossimo. Uno dei fattori rialzisti o ribassisti sui prezzi del gas nel 2023 sarà il conflitto in Ucraina. E, ovviamente, il ruolo di Putin e il suo rapporto nei confronti di Europa e Usa. 

    Il presidente russo ha già chiuso il Nord Stream in estate e gli scarsi flussi provenienti dai suoi gasdotti potrebbero diventare pari a zero nel 2023. Come osservato dagli esperti di ING, “al momento, i flussi giornalieri di gas russo verso l’Ue sono in calo di circa l’80% su base annua. Pertanto, se ipotizziamo che rimangano ai livelli attuali fino al 2023, il gas annuo verso l’Europa potrebbe diminuire di un ulteriore 60% a circa 23 miliardi di metri cubi nel 2023. E chiaramente, esiste un rischio molto reale che i flussi rimanenti siano fermati”. 

    I flussi russi andranno completamente sostituiti, soprattutto per le riserve del 2023. Ma se non ci si riuscirà, i prezzi saliranno a fronte di una minore offerta. 

    Sul piano del Gnl, come spiegato da Money.it, per i prezzi del gas nel 2023 questa fonte – sempre più cruciale nella diversificazione energetica – potrebbe essere un boomerang, con maggiore domanda da Europa e Asia e costi crescenti anche a causa di un’offerta non sufficiente. 

    Il fattore riserve sarà anche cruciale. Come chiarito dagli strateghi ING, infatti, senza l’offerta russa il ritmo di riempimento dello stoccaggio di gas sarà molto inferiore in Europa. L’inverno 2023/24 dovrà ancora contare su una debole domanda per poter restare in equilibrio. Con difficoltà nel riempire le riserve e nel reperire la materia prima diversa da quella russa, il rialzo dei prezzi del gas sarà possibile nel 2023. 

    Inoltre, il tetto al prezzo del gas russo sarà la grande novità. Molti fornitori hanno già avvertito che i tanto necessari carichi di Gnl potrebbero favorire l’Asia se i prezzi fossero più alti dei limiti fissati in Europa. La mossa rischia anche di peggiorare il deficit di approvvigionamento di gas in Europa incoraggiando i consumi, hanno affermato in un rapporto gli analisti di Goldman Sachs Group. 

    Questo significa che il price cap potrebbe sconvolgere il mercato del gas e far aumentare i prezzi nel 2023. 

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  • La ‘Telethon’ di Meloni, tra peso Draghi e ritorno Covid

    (Adnkronos) – Quarantatré domande -tutte quelle che figuravano nella lunga lista stilata dall’ordine dei giornalisti e dalla stampa parlamentare- per quasi tre ore di botta e risposta. Una interminabile “Telethon”, scherza Giorgia Meloni, che affronta la sua prima conferenza stampa di fine anno a tre mesi dalla vittoria elettorale che l’ha condotta a Palazzo Chigi. Una manciata di minuti prima del suo arrivo nell’Auletta dei gruppi di Montecitorio -con lei, tra gli altri, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, il ministro Luca Ciriani, la sottosegretaria Eugenia Roccella- il Senato ha dato il via libera alla legge di bilancio, una manovra sofferta che lei, rispondendo alle domande dei cronisti, difende a spada tratta sia dalle accuse mosse dall’opposizione che dagli affondi del numero uno di Confindustria Carlo Bonomi, “portatore di interessi” di parte. 

    Giustizia, Mes, Qatergate, spese per la difesa, reddito di cittadinanza, migranti, Pnrr, rapporti con la gli alleati, Iran, ‘salva-calcio’, decreto rave, guerra in Ucraina. Tre ore di risposte a 360 gradi, fino all’ultima domanda, -“buon pomeriggio? Tra un po’ buonasera…”, ironizza- un modo per replicare anche a chi, in questi primi mesi di governo, le ha rimproverato di sottrarsi agli interrogativi dei cronisti. Per lei, ora, la priorità “è il presidenzialismo”, per “fare bene all’Italia” garantendole “stabilità”; è “felice” per gli obiettivi centrati del Pnrr, anche se “ora si entra nella parte difficile”; il viaggio a Kiev è dietro l’angolo: “andrò prima del 24 febbraio”, annuncia, ribadendo la disponibilità di Roma a fare “da garante per un’iniziativa di pace”; la fiducia negli alleati c’è, così come è ferma la convinzione di tagliare il traguardo dei 5 anni al governo. “Sono donna e porto concretezza”.  

    Sul fantasma del Covid che torna ad aleggiare, con la corsa dei contagi in Cina e l’introduzione dei tamponi nei nostri aeroporti per gli arrivi da Pechino, “la situazione oggi è sotto controllo”, rassicura, rivendicando la rapidità con cui il governo si è mosso nelle ultime ore. Meloni dimostra tuttavia di non voler cambiare le proprie idee ora che non siede più negli scranni dell’opposizione ma è al timone, alla guida del Paese. “Per come la vedo io – dice – credo che la soluzione siano sempre i controlli, continuano ad essere utili tamponi e mascherine, la privazione della libertà che abbiamo conosciuto in passato non credo sia efficace, lo dimostra quanto accaduto in Cina. Dobbiamo lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione”. 

    Sorride quando le chiedano se senta il peso di Mario Draghi sulla sua testa, se si senta come un sostituto di un Leo Messi entrato al secondo tempo, sul più bello del match decisivo, con tutto il peso della partita ancora da giocare sulle spalle. “Lo sento chiaramente e mi fa piacere – ammette -. Misurarmi con persone capaci e autorevoli è stata la sfida di tutta la mia vita. A me non è mai piaciuto vincere facile, mi stimolano le persone capaci e autorevoli, e Draghi lo è a livello nazionale e internazionale. Mi rendo conto dell’eredità e anche dei paragoni che si possono fare, lo trovo affascinante”.  

    Anche sulla dura polemica dell’opposizione contro il presidente del Senato Ignazio La Russa e la sottosegretaria Isabella Rauti sulle celebrazioni per la fondazione del Movimento sociale italiano, Meloni si mostra sicura, affatto imbarazzata. Tutt’altro. “Il Msi ha avuto un ruolo molto importante nella storia di questa nazione. Perché deve diventare ora impresentabile? -chiede – Non mi piace questo gioco al rilancio, per il quale si debba fare sempre di più. Msi è sempre stato chiaro sulla lotta all’antisemitismo”. 

    Su un eventuale scostamento di bilancio non si pronuncia, semmai sarebbe comunque “una scelta sofferta”, mentre sul reddito di cittadinanza, come al solito, non indietreggia di un millimetro: “Il lavoro lo creano le aziende, lo Stato non può abbattere la povertà per decreto, come un tempo si era detto”, dice con un sorriso e una stoccata, non l’unica, destinata al M5S. 

    Il premier si innervosisce visibilmente quando, tra le domande, qualcuno chiede dei ‘condoni’ fatti dal suo governo sin da inizio corsa. “Non ci sono – afferma -: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione”. “Le uniche cartelle stralciate – puntualizza – sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1.000 euro, banalmente perché conviene allo Stato di più la loro distruzione. Vogliamo sì immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti, ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale”.  

    E anche con il cosiddetto ‘salva-calcio’ “non si regala qualcosa, tutti pagano quello che devono pagare”. L’errore, “semmai” c’è stato, è a monte, “non si doveva votare la sospensione del pagamento di queste società”, una situazione “che noi abbiamo ereditato”. 

    Riguardo alla riforma a cui sta lavorando il Guardasigilli Carlo Nordio, l’obiettivo del governo “non è privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni”, ma “occorre evitare l’abuso ed evitare il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni senza alcuna rilevanza penale finite sui giornali solo per interessi politici o altro. Non credo sia giusto in uno stato di diritto. Abusi ci sono stati e vanno corretti”. Dura quando c’è da difendere il suo governo e la sua squadra, il premier si commuove quando parla di Sara Khadim al-Sharia, la campionessa di scacchi iraniana che ha sfidato gli ayatollah disputando i mondiali senza velo: “Mi ha colpito e fatto riflettere sul valore della libertà. Da noi la libertà è scontata, mentre per chi non l’ha vale qualsiasi rischio”. In Iran “è inaccettabile quel che accade”, e anche l’atteggiamento dell’Italia, “da sempre paese dialogante”, “dovrà cambiare”, passando “da un’interlocuzione con gli alleati per capire come rendere più incisiva la nostra azione” per fermare violenze e repressioni. 

    Il tema dell’impegno di spesa al 2% del Prodotto interno lordo assunto in sede Nato “è un impegno al quale ovviamente in Europa e all’interno dell’Alleanza atlantica tutti quanto cercano di tenere fede il più possibile. Al di là della facile retorica che si può fare sul tema dei soldi spesi in armi – dice Meloni – il punto di questa materia è che la libertà delle nazioni ha un costo e se tu decidi di appaltare la tua difesa a qualcun altro, devi sapere che quel qualcun altro non lo fa gratis. E quindi il tema di quello che si investe in difesa è un tema che riguarda la capacità che una Nazione ha di difendere i suoi interessi: io l’ho sempre pensata così”. 

    “L’Italia sta facendo la sua parte” e “andrà avanti, deve andare avanti. Ovviamente di quanto parliamo e in quanto tempo è dato dalle condizioni che ci circondano, non sono in grado di definire numeri e tempistiche precise ma posso confermare la volontà da parte dell’Italia di mantenere gli impegni presi, di farlo per essere credibile e di essere credibile per difendere i suoi interessi nazionali, come credo che questa nazione abbia diritto e dovere di fare”.  

    Sullo scandalo del Qatargate, “una cosa mi ha molto innervosito”, spiega, è che “molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione ‘italian job’, come se fosse una macchia sulla nostra nazione. La vicenda non riguarda solo italiani, ma anche belgi, greci e esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un ‘socialist job’. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un ‘conservative job’. Riguarda una famiglia politica ma non l’Italia. Va difeso l’orgoglio e l’onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti ma fra le nazioni”. Il tema a lei caro dell”Italia prima’ resta il mood anche del suo esordio alla conferenza stampa di fine anno: “Vorrei lasciare il Paese orgoglioso e ottimista, tutte cose che ci mancano”. 

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  • Ucraina, Zelensky: “Russia ha sempre meno missili, va verso vicolo cieco”

    (Adnkronos) – “La Russia ha sempre meno missili e con i suoi attacchi missilistici si spinge verso un vicolo cieco”. A sostenerlo, secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’, è il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, sottolineando che lo status della Russia, “quello di più grande terrorista del mondo, avrà conseguenze per il suo Paese e per i suoi cittadini per molto tempo. Ogni missile stabilisce solo che tutto questo deve finire davanti a un tribunale. Questo è esattamente quello che sarà”, rileva il presidente ucraino nel suo video messaggio serale. 

    Nel suo discorso, Zelensky ha anche ringraziato i combattenti dell’aeronautica, della difesa aerea ucraina, che hanno respinto con successo un altro attacco russo. I difensori ucraini hanno abbattuto 54 missili e 11 droni d’attacco: “Grazie a tutti i nostri comandi aerei: Centro, Sud, Est e Ovest. E soprattutto siamo tutti grati ai soldati della 96a brigata missilistica antiaerea Kyiv, 160th Odessa e 208th Kherson, i cui risultati sono i più grandi oggi”. 

    “Oggi le interruzioni di elettricità hanno colpito la maggior parte delle regioni del Paese ma i lavoratori” del settore energetico “stanno lavorando per restituire elettricità agli ucraini” ha detto Zelensky, secondo quanto riferisce ‘Ukrinform’. 

    “Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando per ripristinare l’approvvigionamento energetico. A partire da questa sera, c’è un’interruzione di corrente nella maggior parte delle regioni dell’Ucraina”, ha spiegato il capo dello Stato. 

     

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  • Pelé, l’ultimo messaggio: “Amore per sempre”

    (Adnkronos) – Un ultimo messaggio di Pelé, morto oggi a 82 anni, affidato ai social. “Amore, amore e amore, per sempre”, ha pubblicato il suo account, ore dopo la sua morte. “Nel suo viaggio, Edson Pelé ha incantato il mondo con il suo genio nello sport, ha fermato una guerra, ha svolto opere sociali in tutto il mondo e diffuso quella che credeva di più essere la cura per tutti i nostri problemi: l’amore”. 

    A Pelé viene spesso attribuito il merito di aver contribuito a fermare una guerra civile in Nigeria dopo che un cessate il fuoco fu proclamato durante la sua visita nel paese nel 1967, quando la fama di O Rei era al culmine. “Il suo messaggio oggi diventerà un’eredità per le generazioni future”, recita l’account Instagram della leggenda del calcio. 

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