Anno: 2022

  • Manovra, Pelazzi (Argenta Soa): “Più certezza delle norme e uso fiscalità per crescita strutturale delle imprese”

    (Adnkronos) – “Dal nuovo governo per il mondo lavoro e quello delle imprese auspico una maggiore certezza delle norme (le 18 riforme alla normativa sui bonus fiscali è stata una sconfitta per tutto il sistema paese e soprattutto per il sistema paese), tempi certi di applicazione delle riforme (vediamo cosa succede al nuovo codice degli appalti), utilizzo della fiscalità per una crescita strutturale soprattutto in tema di costo del lavoro, forza e capacità di adottare in breve tempo le riforme necessarie per attuare i vari capitoli del pnrr, essere in grado di lavorare seriamente e strutturalmente sull’apparato amministrativo dell’intero paese. Le imprese non vogliono sussidi ma certezze, visione di medio termine e coraggio nelle scelte”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa, una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche. 

    “L’edilizia – osserva – è uno dei settori che maggiormente ha contribuito all’incremento del pil spinto da domanda interna e Pnrr. Fino all’estate il settore era in crescita continua. Da quello che abbiamo visto dal nostro osservatorio, sia come Soa con i clienti che con il nostro centro studi, la non chiarezza e le troppe modifiche sul bonus edilizio del 110 e il caro materiali prima e il caro energia dopo sono state alcune delle cause del rallentamento del settore”.  

    “Dai dati Istat – sottolinea – sia le elaborazioni del nostro centro Studi che quelli dell’Ance e di Nomisma, hanno evidenziato la forte incidenza sull’incremento del Pil. Quello emerge dalle analisi del nostro Centro Studi è come, le imprese oggi siano in difficoltà e non riescano a pianificare. Basta bonus incerti e a scadenza. Ci auguriamo che il Parlamento, in tutte le sue componenti, ascolti il grido di dolore delle aziende”. 

    “L’impatto dell’aumento dei prezzi sulle materie prime – spiega – è stato significativo e lo vedremo nei bilanci contabili in primavera. L’aumento dei prezzi delle abitazioni non compensa l’aumenta delle materie prime. E’, inoltre, importante la proroga delle misure adottate dal governo draghi che hanno parzialmente limitato le difficoltà delle imprese. Importanza, a tal riguardo, delle misure di sostegno che stati membri ed Ue devono adottare per combattere gli effetti imprevisti degli eventi degli ultimi anni”.  

    “L’aumento dell’inflazione – sottolinea – generato anche dall’aumento dei tassi Bce ha un impatto forte sulle costruzioni. Secondo il nostro Centro studi avremo un rallentamento dell’edilizia privata e questo potrebbe portare le realtà che operano nel settore a partecipare ai Bandi per le opere del Pnrr”.  

    “La politica Bce restrittiva – avverte – non convince molto: se l’inflazione in Usa aumenta per eccesso di domanda, in Europa i prezzi aumentano per fattori dovuti all’offerta seguita alle ritorsioni alla Russia. C’è dunque poca efficacia delle politiche restrittive in presenza di inflazione da offerta”. 

    “La nostra attività – afferma Giovanni Pelazzi – un unicum nel panorama delle imprese di servizi, risente in maniera diretta dell’andamento del comparto delle costruzioni, in particolar modo delle imprese che lavorano negli appalti pubblici. Il trend positivo ed il contributo che l’edilizia ha fornito alla ripresa del pil, come hanno sottolineato Ance e Confindustria, ha sicuramente influito anche sulla nostra attività”.  

    “Dopo un primo quadrimestre – osserva – in leggera flessione rispetto al precedente, dovuto principalmente al traino del mercato dei bonus fiscali che ha dirottato una parte del mercato dal pubblico al privato, c’è stata una forte ripresa delle domande di attestazione trainate dall’obbligo legislativo previsto del 110 e dalla partenza, seppur lenta, del Pnrr. Oltretutto gli investimenti che la nostra azienda sta sostenendo su innovazione e nuovi mercati stanno producendo i primi risultati. Chiuderemo l’anno in linea con gli ottimi risultati del 2021”. 

    “Dal 1° gennaio – sottolinea – le Soa diventeranno obbligatorie per le aziende che realizzano i lavori del superbonus sopra i 516 mila euro. La norma prevede anche la possibilità di avere anche il contratto stipulato con un organismo di attestazione. Dal nostro osservatorio vediamo un fenomeno interessante. Tante belle realtà del settore che fino ad oggi hanno operato solo nel privato nel fare il procedimento per avere una certificazione Soa si stanno accorgendo di avere i requisiti per poter partecipare anche a gare pubbliche. Gare a cui fino ad ora non avevano immaginato di partecipare. La norma sta diventando anche di stimolo alla crescita per le aziende. Paradossalmente sta diventando una certificazione esg per il settore visto che l’attestazione Soa, garantisce che l’impresa che la possiede soddisfi determinati requisiti di legge, come quello di moralità della governance e dell’impresa stessa in termini, ovvero non avere carichi pendenti e certificati del casellario giudiziale perfetti e essere in regola con il pagamento delle tasse e contributi”. 

     

     

     

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  • Infortuni, Bettoni (Inail): “Inaccettabile che lavoro sia ancora causa di morte o invalidità gravi”

    (Adnkronos) – “Se analizziamo gli anni dal 2010 al 2021 si è assistito ad un calo delle denunce di infortunio di circa il 35%, nel caso di quelli mortali di quasi il 7%. Questa diminuzione testimonia l’efficacia delle politiche di prevenzione ma di certo non rassicurano i dati divulgati proprio oggi dall’Istituto che parlano di oltre 650 mila denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e novembre 2022, 1.006 delle quali con esito mortale e oltre 55 mila patologie di origine professionale”. A dirlo, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, il presidente dell’Inail Franco Bettoni.  

    “Abbiamo tutti il dovere di insistere – avverte – affinché i numeri dell’andamento infortunistico e delle malattie professionali siano sempre più esigui. Al di là delle fredde statistiche e percentuali che comunque forniscono una evidenza scientifica di questa drammatica piaga sociale, è inaccettabile che il lavoro sia ancora causa di morte o di invalidità gravi che distruggono la vita di tantissime famiglie. L’impegno dell’Inail continua per l’individuazione di azioni efficaci di prevenzione, anche con un approccio diverso che sia adatto ai cambiamenti del mondo del lavoro oggi caratterizzato da rischi emergenti e nuovi, non ancora pienamente conosciuti e quantificabili, e allo stesso tempo intervenire per ridurre quelli tradizionali”.  

    “Credo – sostiene – sia necessario accentrare il costante monitoraggio soprattutto sulle cause che provocano infortuni e malattie professionali per indirizzare le politiche e le strategie di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. 

    “Per contrastare il fenomeno degli infortuni – sottolinea il presidente Bettoni – l’Inail promuove incessantemente attività di informazione e formazione, potenzia la ricerca per incentivare l’utilizzo di metodologie innovative e nuove tecnologie digitali, anche a seguito della recente sottoscrizione di diversi protocolli con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza; fornisce supporto alle aziende attraverso consulenza e sostegno economico”.  

    “A tale proposito – ricorda – abbiamo per esempio in programma la realizzazione di progetti speciali di formazione aggiuntiva in materia di salute e sicurezza sul lavoro finalizzati a sviluppare, in collaborazione con le Regioni, piani formativi destinati alle figure professionali (lavoratori, dirigenti, preposti e altri attori prevenzionali) coinvolte nelle opere oggetto dei diversi cantieri stradali, ferroviari, portuali interessati dalle attività ricomprese nel Pnrr nell’ambito di nuovi appalti”. 

    “Una delle strategie principali dell’Inail per la riduzione di infortuni e malattie professionali – afferma – riguarda la capacità di supportare le imprese, soprattutto le micro e piccole, nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza degli ambienti di lavoro. In tale ottica l’Istituto attraverso i cosiddetti incentivi Isi sostiene le aziende che utilizzano le nuove tecnologie, gli strumenti e i macchinari più sicuri e scelgono dunque di investire sulla prevenzione. La struttura dei bandi è sottoposta a un continuo processo di revisione e consolidamento, anche prendendo in considerazione le criticità segnalate dagli stakeholder e dalle stesse strutture territoriali Inail impegnate nelle fasi attuative di concessione dei finanziamenti e sulla base degli indirizzi specifici del nostro Consiglio di indirizzo e vigilanza”.  

    “I finanziamenti Isi, sotto il profilo prevenzionale, sono stati – ricorda – dunque via via orientati verso i settori produttivi più a rischio, alla luce del contesto produttivo, economico e sociale in costante trasformazione tecnologica e di organizzazione del lavoro. Dal 2010 ad oggi Inail ha stanziato a tal fine circa 2,8 miliardi di euro. Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione ha approvato i criteri per l’Avviso pubblico 2022 che metterà a disposizione circa 334 milioni di euro”. 

    “Con il Bando innovazione tecnologica (Bit) di Inail e Artes 4.0 – continua il presidente dell’Inail – sono stati stanziati a favore delle imprese due milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Le domande di ammissione al contributo possono essere presentate fino al 16 gennaio 2023”.  

    “Il 2 dicembre sul portale istituzionale – chiarisce – è stato pubblicato il volume ‘L’Inail per la riabilitazione’ che racconta, attraverso una ricostruzione storica, l’organizzazione e l’evoluzione del Centro protesi di Vigorso di Budrio. Grazie ad una cultura aziendale fortemente improntata al sociale, l’Inail ha potuto avviare e consolidare nel tempo una rilevante attività mirata al reinserimento lavorativo e sociale delle persone con disabilità da lavoro”.  

    “Questa filosofia – spiega Franco Bettoni – ha trovato la sua massima espressione nel Centro protesi Inail che dal 1961 si occupa della riabilitazione di lavoratrici e lavoratori infortunati, prendendosi cura dei pazienti nella loro globalità, sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista psicosociale, per restituire loro il massimo livello di autonomia possibile”. 

    “Per rispondere alle esigenze dei propri assistiti – rimarca – l’Inail ha previsto un piano di decentramento dei servizi del Centro protesi con l’obiettivo di creare una rete di strutture omogeneamente distribuite sul territorio nazionale per avvicinare il servizio agli utenti, renderlo più accessibile e influire positivamente sulla loro qualità di vita. Tale progetto ha visto l’attivazione di una prima filiale a Roma, di una filiale a Lamezia Terme e di punti di assistenza collocati presso alcune strutture territoriali Inail a Torino, Milano, Venezia, Bari, Napoli, Palermo con previsione di nuove aperture a Cagliari e Ancona”. 

    “Il tema delle malattie professionali – ammette – non va assolutamente sottovalutato. La malattia professionale si differenzia dall’infortunio sul lavoro in quanto non è provocata da una causa violenta, ma da una causa lenta e progressiva che agisce nel tempo”.  

    “Il notevole aumento – avverte – delle denunce di malattia professionale, come dimostrato dai dati, impone un’azione proattiva, in linea con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con la Relazione programmatica 2022-2024, concentrando gli sforzi sul rafforzamento dei livelli di tutela, sia promuovendo il miglioramento delle prestazioni sanitarie e di cura, sia apprestando gli strumenti necessari per sfruttare appieno, sotto il profilo epidemiologico e in chiave prevenzionale, l’enorme patrimonio di dati e conoscenze di cui dispone l’Istituto”. 

    “Per alcune patologie – ricorda – espressamente elencate dalla legge, cosiddette tabellate, l’origine lavorativa è presunta e il lavoratore, per potere ottenere le prestazioni Inail, dovrà dimostrare di essere stato destinato ad una lavorazione collegata a quella specifica malattia. Il lavoratore, tuttavia, può contrarre anche altre malattie non indicate nelle tabelle, causate da fattori di rischio presenti nel luogo di lavoro. In questa ipotesi, incombe su di lui l’onere di provare il nesso causale tra la malattia e ambiente lavorativo”. 

    “Il fenomeno delle malattie professionali – fa notare – rispetto a quello degli infortuni, ha ancora oggi contorni a volte non ben definiti, in quanto la sua emersione dipende molto dal grado di sensibilizzazione ed informazione degli stessi lavoratori, dai progressi raggiunti in campo scientifico, dalle procedure di accertamento e individuazione del nesso causale. In molti casi, poi, le malattie professionali sono caratterizzate da tempi di latenza molto lunghi, che le tengono nascoste magari per anni prima che se ne venga a conoscenza”. 

    “Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio – chiarisce – continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio”. 

    “Oltre cinque milioni di lavoratori in Europa – ricorda – soffrono di disturbi dell’apparato muscolo scheletrico correlati al lavoro. Nel 2008, a seguito dell’emanazione delle nuove ‘Tabelle delle malattie professionali’, in Italia i disturbi muscolo scheletrici hanno iniziato ad imporsi significativamente nelle statistiche nazionali. Se nel 2008 i disturbi muscolo scheletrici rappresentavano meno del 40% del totale delle malattie professionali denunciate, la loro quota è salita quasi al 70% nel 2021”.  

    “Le malattie professionali – continua – legate all’esposizione all’amianto causano ancora troppe vittime. Nell’ultimo quinquennio disponibile 2016-2020 sono stati mediamente circa 1.500 l’anno i lavoratori a cui è stata riconosciuta una patologia asbesto-correlata. L’Istituto dedica alla tematica dell’amianto una grande attenzione al fine di integrare, migliorare e armonizzare le procedure di intervento e sicurezza a livello nazionale ed internazionale. Oltre alla funzione assicurativa, garantisce politiche di prevenzione e sostegno economico alle aziende (nei bandi Isi, la bonifica amianto rientra tra le tipologie di progetti ammissibili) e attività di supporto tecnico-scientifico”. 

    Per il presidente dell’Inail Bettoni “l’educazione alla sicurezza in ogni ambito di vita è assolutamente fondamentale per il corretto processo di crescita dei giovani. In occasione della ‘Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole’ che ricorre il 22 novembre l’Inail ha pubblicato il ‘Dossier scuola’ nel quale sono illustrate le iniziative più rilevanti sia a livello centrale che territoriale promosse dall’Istituto. Per ricordarne alcune, il 26 maggio 2022 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa di durata triennale tra Inail, ministero dell’Istruzione, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Ispettorato nazionale del lavoro, volto ad attuare iniziative congiunte per accrescere la consapevolezza del rischio e promuovere la cultura della prevenzione e i valori della salute e sicurezza sul lavoro nelle istituzioni scolastiche, con un’attenzione particolare agli studenti prossimi a inserirsi nel mondo del lavoro o coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.  

    “Il lavoro di rete – spiega – nel contesto educativo che si sta rafforzando con altre istituzioni trova ulteriore riscontro nell’adesione dell’Istituto alla Green community, la rete coordinata dal ministero dell’Istruzione, nata per dare supporto all’amministrazione e alle scuole di tutto il territorio nazionale nella realizzazione del Piano RiGenerazione scuola per la transizione ecologica e culturale, ideato per l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu. Ritengo importante che gli interventi nei contesti scolastici vengano attivati in una prospettiva a lungo termine che miri al raggiungimento del benessere, considerando la dimensione individuale, quella relazionale, quella organizzativa e quella di comunità in modo sistemico, integrato, sostenibile e interdipendente”.  

    “Per questo – dice – i progetti Inail rivolti alla scuola si sviluppano a partire dalla lettura dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori attuali e di quelli futuri, cercando di individuare le azioni su cui investire oggi per favorire la salute e la sicurezza anche nel mondo lavorativo del domani. Ma questo può essere tanto più efficace quanto più si realizza una partecipazione attiva che dia voce a studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni”. 

    “L’obiettivo della nuova campagna di comunicazione Inail contro gli infortuni domestici ‘La tua casa nasconde tanti pericoli, non sottovalutarli’ – rimarca – è aumentare la consapevolezza dei rischi infortunistici presenti all’interno delle abitazioni e illustrare le misure più idonee per ridurli o eliminarli, oltre a far conoscere le prestazioni garantite dall’assicurazione obbligatoria gestita dall’Istituto”. Bettoni. 

    “Promuovere la prevenzione – spiega – anche tra le mura di casa significa riconoscere al lavoro di casalinghe e casalinghi la stessa dignità e il medesimo riconoscimento sociale del lavoro svolto fuori casa. Con questa campagna vogliamo sensibilizzare chi si occupa quotidianamente dei lavori domestici a riconoscere in anticipo i potenziali fattori di rischio, che sono più numerosi di quelli presenti, per esempio, in un ufficio, anche se spesso non ce ne rendiamo conto”. 

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  • Usa, Biden firma finanziaria con aiuti record all’Ucraina

    (Adnkronos) – Il presidente americano Joe Biden ha firmato la nuova finanziaria che include miliardi di dollari di altri aiuti per l’Ucraina. Il bilancio approvato dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato ha un valore di 1,7 trilioni di dollari, la metà dei quali, 858 miliardi di dollari, destinati a spese per la difesa, 45 miliardi dei quali destinati ad assistenza all’Ucraina (9 per spese difesa, 16 per aiuti umanitari ed economici). Un totale di 12 miliardi di dollari sono stati stanziati per sostituire le munizioni inviate all’Ucraina in questi mesi e altri sette miliardi per ulteriori spese dei militari americani dislocati in Europa. Il bilancio stanzia più fondi all’Ucraina di quanto l’Amministrazione aveva richiesto.  

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  • Covid Italia, 122.110 contagi e 706 morti: bollettino ultima settimana

    (Adnkronos) – Sono 122.110 i nuovi contagi da Coronavirus dal 23 al 29 dicembre 2022 in Italia, secondo il bollettino settimanale – regione per regione – della Protezione Civile e del ministero della Salute diffuso oggi. In 7 giorni si registrano inoltre altri 706 morti. Questi i dati e i numeri Covid aggiornati. I nuovi casi di positività sono in calo dell’11,3% rispetto alla settimana precedente (quando erano 137.599). I decessi sono in calo dell’11,5%, la settimana precedente erano 798. 

    Nell’ultima settimana in Italia è in aumento il tasso di positività: si attesta a quota 15,1%, con una variazione di 1,6 punti percentuali in più rispetto alla settimana precedente (quando era al 13,5%). Calano i test eseguiti in 7 giorni: il bollettino riporta infatti un totale di 807.118 tamponi, pari al 20,8% in meno rispetto alla settimana precedente (1.019.362). 

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  • Covid Abruzzo, 4.526 contagi e 14 morti: bollettino ultima settimana

    (Adnkronos) – Sono 4.526 i nuovi contagi da coronavirus nell’ultima settimana in Abruzzo, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 14 decessi.  

    I 4.526 casi positivi (di cui 721 reinfezioni) registrati tra il 24 e il 30 dicembre in Abruzzo portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 636.069 (di cui 31.886 reinfezioni). Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità precisando che il bilancio dei pazienti deceduti sale a 3.831. 

    Nel totale dei casi positivi sono compresi anche 616.669 dimessi/guariti (+4.076 rispetto a venerdì scorso). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 15.569 (+436 rispetto a venerdì scorso). Di questi, 222 pazienti (-1 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 13 (+6 rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare. 

    Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 3.539 tamponi molecolari (2.558.956 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 19.509 test antigenici (4.717.092). Del totale dei casi positivi, 129.030 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+679 rispetto a venerdì scorso), 182.085 in provincia di Chieti (+1.544), 151.357 in provincia di Pescara (+1.246), 151.443 in provincia di Teramo (+943), 13.078 fuori regione (+47) e 9.076 (+67) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

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  • Milano, rapper Rondodasosa guida senza patente e insulta agenti

    (Adnkronos) – E’ stato denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e guida senza patente Rondodasosa, noto rapper milanese, al secolo Mattia Barbieri. I fatti, riferisce la questura di Milano, risalgono all’una di notte del 29 dicembre scorso, quando una volante della polizia ha effettuato un controllo su un’auto in zona San Siro sulla quale viaggiava il rapper 20enne in compagnia di un cittadino tunisino di 21 anni. 

    Alla vista degli agenti, i due si sono rifiutati di mostrare i documenti e hanno insultato i poliziotti, che li hanno poi fermati. Alla guida del veicolo si trovava il rapper senza patente, poiché mai conseguita. L’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo mentre i due sono stati accompagnati in questura perché trovati senza documenti. Non è la prima volta che il nome di Rondodasosa balza agli onori della cronaca: il rapper era già noto per alcune risse nelle quali era rimasto coinvolto anche il rapper Baby Gang. 

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  • Covid oggi Italia, dg Aifa: “Situazione tranquilla”

    (Adnkronos) – “Nella riunione dell’Unita di crisi abbiamo fatto il punto sulla situazione epidemiologica che per l’Italia è oggi tranquilla”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, al termine della riunione dell’Unità di crisi al ministero della Salute, a Roma. Nell’incontro è stata ribadita “l’importanza del richiamo vaccinale per tutti i soggetti a rischio – ha aggiunto Magrini – la quarta o quinta dose per tutti quelli che hanno fatto il vaccino anti-Covid da più di 4 mesi”. La volontà del ministero della Salute e delle istituzioni che compongono l’unita di crisi “è di puntare anche a gennaio ad aumentare le vaccinazioni”, ha concluso Magrini. 

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  • Monopattini, la proposta di Salvini: “Casco e targa”

    (Adnkronos) – Per i monopattini ”casco obbligatorio e targa è qualcosa che voglio mettere nel nuovo codice della strada per tutelare la sicurezza di chi va sul monopattino e dei passanti, che non possono essere trattati come bastoncini e paletti per le discese da sci”’. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che in diretta su Tiktok annuncia un nuovo tavolo sul codice della a gennaio, per dare delle regole ai monopattini, che ”ormai sfrecciano ad alta velocità non solo sulle strade ma anche sulle piste ciclabili”.  

     

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  • Masterchef, inizio con trauma: Iginio Massari giudice – Video

    (Adnkronos) – Inizio di puntata con sorpresa, ieri, nella prima prova ufficiale della Masterclass di Masterchef 2022. Dopo il colpo di scena con la ‘sparizione’ di uno dei giudici – chef Bruno Barbieri che lascia i due colleghi sul palco e resta a spiare la gara dalla regia -, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli vengono affiancati da uno dei più temuti ospiti del programma: il Maestro pasticcere Iginio Massari. E nella Masterclass è un coro unanime di “nooooo”: un inizio più traumatico di questo era impossibile. (Immagini concesse da Sky; MasterChef Italia è in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand. www.masterchef.sky.it). 

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