(Adnkronos) – Sono oltre 37mila (37.203) i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali molnupiravir (Lagevrio*) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) e Paxlovid* (nirmatrelvir-ritonavir) di Pfizer. Dal decimo report dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali per la terapia di Covid-19 emerge che finora il numero di trattamenti avviati per Lagevrio risultano 24.779 e quelli avviati per Paxlovid 12.424.
Considerando i dati al 3 maggio, si rileva rispetto all’ultimo monitoraggio di 2 settimane fa un aumento del 20,2% nei trattamenti avviati con Lagevrio e del 35,1% per Paxolovid. Anche se, restringendo il campo agli ultimi 7 giorni considerati, per Lagevrio le richieste farmaco sono state in totale 1.745, cioè il 21,85% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti. Per Paxlovid si registrano invece 1.267 nuove prescrizioni settimanali, con un calo più contenuto (-17,99%) rispetto ai 7 giorni precedenti. Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 278 strutture, Paxlovid in 250. Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall’apertura del monitoraggio è quello del Lazio (3.644), mentre per Paxlovid in cima c’è il Veneto, con oltre 1.748 pazienti trattati.
Per quanto riguarda infine l’antivirale remdesivir, le voci sono due: risultano in totale 9.020 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola (+15,3% rispetto all’ultimo monitoraggio) e 91.001 pazienti ricoverati in ospedale trattati col medicinale (+1,3%, anche se nell’ultima settimana si rileva un calo).