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Mostre, alla stazione Cadorna di Milano: ‘Travelling Gaze. Sguardo viaggiante’

(Adnkronos) – Fino al 24 novembre la stazione di Milano Cadorna ospita ‘Travelling Gaze. Sguardo viaggiante’, un percorso espositivo nato dalla collaborazione tra Fnm e Naba, Nuova Accademia di Belle Arti. Otto studenti dell’Accademia hanno realizzato altrettante opere reinterpretando il tema del viaggio. I lavori esplorano diversi linguaggi artistici: stampe, sculture, video e un’installazione-performance hanno l’obiettivo di evidenziare il ruolo fondamentale che trasporto e mobilità svolgono per le persone e le comunità in un luogo di passaggio, come quello della stazione di Milano Cadorna di ‘Ferrovienord’, dove transitano ogni giorno decine di migliaia di viaggiatori.  

Hanno preso parte al momento inaugurale di questa mattina il presidente di Fnm Andrea Gibelli, il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna, Eleonora Manto, Naba External Relations and Customer Engagement Senior Manager e Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti. La cerimonia si è conclusa con una visita guidata alle opere, introdotte dai coordinatori del progetto Letizia Mari e Nicolò Colciago, docente NABA. 

Gli studenti sono stati invitati a confrontarsi con il tema del viaggio che offre l’eccezionale opportunità di imparare a conoscere sé stessi e l’ambiente in cui si vive, estendendosi nel tempo e nello spazio e diventando metafora stessa del processo di formazione. Il progetto ha coinvolto gli studenti del Dipartimento di Arti Visive del campus di Milano di Naba. Il Dipartimento, con la guida di Marco Scotini, Visual Arts Department Head, è composto da Trienni, Bienni Specialistici e Master Accademici nei due campus di Milano e Roma. 

‘S.E.T. Spazi Espandibili Temporanei’ di Edoardo Bonacina introduce derive e possibilità spaziali alternative all’interno di un luogo normalmente deputato al transito e al viaggio. Attraverso un’operazione di detournament, lo spazio della ferrovia diventa oggetto di riflessione per introdurre nuovi incontri prospettici. Cosa rimane quando si intraprende un viaggio? Cosa è possibile ricordare al nostro risveglio? ‘Se chiudi gli occhi’ di Davide Barberi racconta un percorso onirico, un’esperienza in volo dall’estetica fanciullesca per affidare il nostro sguardo a prospettive altre, pronti a lasciarsi cullare per raggiungere nuove mete.  

‘Otranto è vicino Dubai’ di Davide Militano nasce dalla necessità di esplorare l’ambiente intimo e domestico in relazione al viaggio e allo spazio pubblico. Un ‘atlante’ casalingo e fittizio per immaginare mappe affettive che trascendono l’origine geografica. Le aree ferroviarie si inseriscono nel contesto urbano come corridoi ecologici artificiali all’interno dei quali le specie vegetali si insediano e si disperdono, un insieme di spazi per accogliere la flora. ‘Spleeper’s Journey’ di Simonpietro Clericetti racconta attraverso una logica cromatica il paesaggio attraversato dai binari.  

Perdersi nei propri pensieri, in uno spazio liminare, per viaggiare ed esplorare le profondità del proprio inconscio per lasciare spazio all’immaginazione, in una catena senza fine. ‘A Train Of Thoughts’ di Marina Rondon indaga, attraverso il paesaggio e la tessitura, l’immagine in movimento. All’interno del video ‘É già cambiato tutto (come ho rotto il mare di porcellana)’ di Cristina Malerba visioni fluide di luce e colore rifiutano la staticità, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla propria percezione dello spazio e del tempo. Nascono così scenari in continuo movimento pervasi dall’alienazione dell’immaginario comune. 

Lo spazio pubblico è spesso vissuto come luogo di transito passivo: è indispensabile invece evidenziare la ricchezza delle possibilità spazio-temporali che concorrono nel contesto urbano, regalando stimoli e relazioni inedite, come nell’installazione-performance ‘Polifonia’ di Nancy Priscilla Lucena Pinto.  

‘Linea d’aria’ di Caterina Perego si ispira alla formazione a ‘V’ degli uccelli in volo durante i periodi di migrazione. Un’analogia che racconta di un movimento perpetuo, libero e consapevole, dove ogni elemento è parte fondamentale per immaginare nuove rotte. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto che Fnm e Ferrovienord portano avanti da diversi anni in un’ottica di valorizzazione delle stazioni e, più in generale, del patrimonio storico e culturale della ferrovia.  

Le stazioni, dunque non più semplici luoghi di passaggio ma spazi da vivere, capaci di ospitare la bellezza: ne è un esempio la statua di ‘San Abdon’ di Gerolamo Argenti, un tempo collocata sul Duomo di Milano, che da giugno 2022 è visibile al pubblico presso la sede di Fnm di Piazzale Cadorna 14, grazie al progetto ‘Adotta una statua’ promosso dalla Veneranda Fabbrica del Duomo. La stazione di Milano Cadorna non è poi l’unico spazio di Ferrovienord ad ospitare un progetto espositivo che ripercorre il tema del viaggio. Fino a dicembre, infatti in 9 stazioni della linea Brescia-Iseo-Edolo sono presenti 24 opere realizzate dai ragazzi della Cooperativa Sociale ‘La Nuova Cordata’ Onlus di Iseo in una mostra itinerante dal titolo ‘Andata e ritorno – Esperienza di viaggio, tra inclusione e accessibilità’. 

Il patrimonio storico e culturale – Per rendere disponibile al più ampio pubblico possibile il ricco patrimonio di storia, tradizione, cultura, conoscenze e competenze che caratterizzano le aziende del Gruppo Fnm quasi 150 anni, è stato creato il Museo Virtuale delle Ferrovie Nord Milano, che è visitabile on line dallo scorso mese di aprile. Un viaggio nel tempo attraverso la storia delle Ferrovie Nord Milano, dalla sua fondazione del 1877 ad oggi, attraverso sei stanze virtuali in 3D con migliaia di documenti e immagini. Un tuffo nella storia è anche quello che si è svolto il 23 e 24 settembre presso la Direzione Generale Ferrovienord di Iseo in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023 quando l’archivio storico della Società Nazionale Ferrovie e Tranvie (Snft) ha aperto le sue porte al pubblico per una due giorni di visite guidate. “Le stazioni come luoghi da vivere non sono solo un’idea astratta – sottolinea il presidente di Fnm Andrea Gibelli -. Il Gruppo Fnm è impegnato a concretizzare questa visione anche attraverso progetti come questo, che trasformano spazi per lo più di transito in contenitori di bellezza in cui è possibile anche sostare e scoprire l’arte”.  

“Attraverso questa collaborazione Ferrovienord continua il suo percorso di valorizzazione delle stazioni – commenta il presidente di Ferrovienord Fulvio Cardonna -. Questi spazi oggi possono essere un luogo capace di aprirsi alla cultura. Proseguiremo su questa strada con altri progetti”. “Siamo felici di aver avuto l’opportunità di portare all’interno della stazione di Milano Cadorna di Ferrovienord le prospettive inedite degli studenti di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti attraverso opere d’arte che fino al 24 novembre saranno fruibili da migliaia di persone ogni giorno” afferma Donato Medici, Naba managing Director.  

Eleonora Manto, Naba External Relations and Customer Engagement Senior Manager, commenta: “La collaborazione con Fnm è un esempio del forte legame dell’Accademia con il territorio milanese, sede del primo dei suoi due campus, e di come Naba voglia approfondire la sinergia con la città stessa attraverso progetti dedicati proprio a Milano. Il progetto espositivo site specific nasce dalla fertile collaborazione con Fnm e dalla volontà di interpretare la connessione tra essere umano, ambiente e viaggio tramite la realizzazione di opere in grado di esprimere il fascino e la centralità delle idee di mobilità e di trasporto”. 

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