Sanremo Giovani World Tour 2025 al Centro Leonardo da Vinci
MONTRÉAL – Alex Wyse è un cantautore venticinquenne che conta oltre 81 milioni di streaming sulle piattaforme digitali. È stato selezionato tra i concorrenti di Amici 2022 e il suo primo Ep si è aggiudicato il primo posto della classifica FIMI. Il suo primo album ha conquistato il disco d’oro e oggi collabora con artisti internazionali come Sophie and The Giants. Si è presentato a Sanremo Giovani con il brano Rockstar. “Sono nato a Como, ma mio padre è inglese, a 15 anni mi sono trasferito in Inghilterra da lui ed è lì che sono cresciuto davvero. Ho studiato musica tra Cambridge e Londra, dove mi sono diplomato alla BIMM. Poi sono tornato in Italia e ho iniziato a lavorare come barista. In quel periodo scrivevo canzoni nella mia cameretta, senza troppe aspettative, eppure proprio con quelle canzoni poi nel 2021 sono entrato ad Amici. È stato un inizio spontaneo. La passione per la musica c’era già da prima che me ne accorgessi. Ho iniziato a cantare perché mi faceva sentire più leggero e libero. È così che ho capito che scrivere e cantare era la mia via. Non l’ho scelto, l’ho scoperto”. Così si racconta Alex Wyse, nome d’arte di Alessandro Rina, a Il Cittadino Canadese, che lo ha incontrato in occasione della sua partecipazione al Sanremo Giovani World Tour 2025, che avrà il suo esordio in Nord America, prima tappa a Montréal venerdì 2 maggio alle 20:00, al Teatro Mirella e Lino Saputo del Centro Leonardo Da Vinci per poi proseguire a Toronto il 4, Miami il 6, New York l’8 e Chicago l’11 maggio. L’evento nella metropoli quebecchese è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal.

“Ogni brano che scrivo nasce da qualcosa di mio. Penso che l’onestà sia l’unico modo per far arrivare davvero una canzone. Oggi direi di sentirmi particolarmente ispirato da Elton John, perché è riuscito a comunicare la sua libertà con una forza incredibile, sia nella musica che nel modo in cui si è sempre mostrato. Ecco, quella capacità di essere se stessi senza filtri è qualcosa che ammiro molto”. Cosa ci dici del brano che porti nella tua performance? “Rockstar è un urlo per dire che siamo abbastanza anche così come siamo. È un invito a non nasconderci, a vivere davvero. Non mi interessa sembrare perfetto, voglio solo essere vero”. Che esperienza è stata per te Sanremo Giovani, cosa ti ha trasmesso? “Più che una gara, l’ho vissuta come un’occasione per raccontarmi. Sanremo ti mette a nudo, ti costringe a guardarti dentro. E io l’ho fatto, ho imparato a sentire il peso e la bellezza delle parole che canto”. Piattaforme digitali, social media, talent show, televisione, palchi dal vivo… dove ti senti più nel tuo? “Sul palco. Sempre. I social sono utili, la TV è importante, ma quando salgo su un palco e c’è gente che canta con me, mi rendo conto che tutto il resto è contorno. Quello è il mio posto. Lì non devo spiegarmi, basta esserci”. Cosa ti aspetti da questa tournée mondiale? Ti saresti mai aspettato di venire a cantare un giorno in Canada? “Sinceramente no. È una di quelle cose che sogni, ma che non pensi succedano davvero. Cantare dall’altra parte del mondo e sentire che magari qualcuno possa riconoscersi in quello che scrivo… è un privilegio enorme”. Progetti e sogni per il futuro? “Continuare a scrivere canzoni che mi rappresentino, che parlano la mia lingua. E magari portarle sempre più lontano, non solo geograficamente, ma anche dentro le persone. Il sogno è quello: restare sincero e continuare a emozionarmi ed emozionare, anche solo una persona alla volta”.